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Pet Sematary, il finale scartato e cosa aspettarsi dal nuovo remake

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Pet Sematary, il film tratto dal celebre romanzo omonimo del re dell’horror Stephen King, arriverà nelle sale italiane il prossimo 9 maggio. Si tratta del secondo adattamento cinematografico del libro dopo il film del 1989 diretto da Mary Lambert. Il romanzo, ispirato ad un vecchio racconto inglese dal titolo The Monkey’s Paw, storia popolare meglio conosciuta nella versione scritta da William W. Jacobs, era stato in grado di terrorizzare un’intera generazione di lettori che, nonostante le limitazioni del prodotto, apprezzarono all’epoca la versione pensata per il grande schermo (e sceneggiata dallo stesso autore). Nel suo libro, King narrava le vicende della famiglia Creed (il padre Louis, la madre Rachel, la figlia Ellie e il piccolo Gage), appena trasferitasi in una tranquilla cittadina di campagna per cercare di ricominciare la propria vita. Un giorno, l’adorata gatta dei Creed viene investita. Nella speranza di aiutare i suoi nuovi amici a liberarsi dal dolore per la scomparsa dell’animale (e costretto da una forza mistica che non riesce a spiegare), il vicino di casa, Jud Crandall, porta Louis in un antico cimitero nascosto nella foresta dietro la loro abitazione. Un cimitero dove i morti tornano in vita.

Da qui in avanti: spoiler!

Louis seppellisce il gatto nel terreno sacro, dal quale riemerge un animale molto più violento della tenera creatura che aveva seppellito. Le cose però si fanno davvero tragiche quando il piccolo Gage, vagando per la strada, subisce la stessa sorte del gatto di famiglia, morendo sul colpo. Ora che Louis ha già visitato il cimitero, scopre che non può resistere alla sua attrazione e, non potendosi controllare, seppellisce suo figlio nella speranza di riaverlo indietro. Gage torna, ma uccide sia Jud che sua madre Rachel. Louis quindi decide di liberarsi del gatto “rianimato” e di uccidere nuovamente suo figlio. Ma ancora una volta commette un fatale errore, portando sua moglie al cimitero, convincendosi che, se la seppellirà velocemente, lei potrà tornerà come prima e non in una versione “malvagia”. Il libro terminava quindi con Louis solo in casa. Rachel, risorta, metteva una mano fredda sulla sua spalla e con una voce “piena di sporcizia” (per usare le parole dello stesso King), gli diceva semplicemente: “Tesoro”. Fine. Ampio spazio all’immaginazione del lettore. Louis avrà avuto ragione o no?

L’amato adattamento cinematografico del 1989 diretto da Mary Lambert era un film estremamente fedele al materiale originale, anche se privo di quella ambiguità e complessità che da sempre contraddistingue i libri di King ma non le loro trasposizioni su schermo (basti pensare anche al recente It, piccolo gioiello di cinema commerciale ma anche “razionalizzazione” di un testo immenso ed incontenibile”). La scena finale dei film della Lambert è rimasta però impressa nella mente di tutti gli spettatori: mentre aspetta il ritorno a casa di sua moglie, Louis vede Rachel (risorta) camminare attraverso la porta grondante sangue, e si alza per abbracciarla. Si scambiano un bacio appassionato (quanto disgustoso) e poco prima che la scena giunga alla conclusione, lei prende un coltello e lo solleva in aria. Un finale che, ad esempio, è stato drasticamente cambiato nel nuovo adattamento firmato da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer (già registi di Starry Eyes), che è invece un remake che si prende molta più libertà dal materiale di partenza (ma che, nonostante ciò, sembra essere comunque piaciuto allo scrittore di Bangor). Certo, il nuovo film mette in scena alcune cose che erano state lasciate fuori dal film del 1989 (la mitologia del cimitero è decisamente più approfondita) ma si concede anche delle enormi divagazioni.

Pare proprio, infatti, che uno dei problemi principali che la produzione del film diretto da Widmyer e Kölsch abbia dovuto affrontare, sia stato quello di trovare un finale che rendesse giustizia all’ormai celebre racconto di King. Per il remake sono state scritte quindi tantissime versioni diverse dell’epilogo, alcune delle quali sono state persino girate e proposte al pubblico durante i test-screening. Pare, però, che la reazione migliore sia stata ottenuta proprio dal nuovo (e radicalmente diverso) finale, accolto in maniera decisamente più partecipata dagli spettatori rispetto alle versioni che invece rimanevano più fedeli alla conclusione scritta nel libro. “Non volevamo cambiare il finale a tutti i costi”, ha precisato Kölsch. Delle tre versioni a loro disposizione (“una più dark dell’altra”) è stata scelta quella potenzialmente più scioccante,  assicurano gli sceneggiatori. “Non è possibile sapere già in fase di sceneggiatura ciò di cui avrà bisogno il pubblico”, ha affermato Lorenzo di Bonaventura, produttore del film. “Non si stratta di dare allo spettatore ciò che vuole, ma ciò di cui ha bisogno. È una cosa molto diversa”.

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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Michael B. Jordan: la sua Ferrari va in pezzi | Terribile incidente

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jordan michael b newscinema compressed

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Bruttissimo incidente stradale per Michael B. Jordan: l’attore statunitense ha distrutto la sua Ferrari lungo una strada di Hollywood.

Bruttissimo incidente automobilistico per Michael B. Jordan. L’attore, produttore cinematografico e regista statunitense ha distrutto del tutto la sua Ferrari andando a sbattere contro una Kia lungo una strada di Hollywood. Ecco i danni provocati dall’incidente.

Michael B. Jordan: la sua Ferrari distrutta in un incidente stradale

Un weekend a dir poco da dimenticare per Michael B. Jordan. Verso le undici di sera di sabato 2 dicembre l’attore statunitense si è schiantato con la sua Ferrari contro una Kia per le strade di Hollywood. La vettura dell’attore, per la precisione una Ferrari 812 GTS di colore blu con un prezzo di listino di partenza di 369.576 euro e con un motore da 800 CV, è andata praticamente distrutta nell’impatto esattamente come l’altra automobile.

Per quanto riguarda l’incidente in questione, le cause precise che hanno provocato il sinistro non sarebbero per il momento ancora note. A svolgere i primi esami del caso sono stati gli agenti di polizia della città di Los Angeles: questi ultimi hanno riferito pubblicamente come Michael B. Jordan non fosse né in stato di alterazione né sotto l’effetto di alcol o di qualsiasi sostanza stupefacente.

A parte i danni alle vetture, non si sono registrati per fortuna problemi per le persone coinvolte o altri tipi di danni materiali. Jordan ha dovuto compilare un verbale sulla precisa dinamica dell’incidente in quanto dettagli sull’accaduto per il momento non ve ne sarebbero ancora.

L’attore dovrà di sicuro fornire spiegazioni sulla natura e sulle cause che hanno potuto portare all’incidente anche allo scopo di dare chiarimenti in merito a sue possibili eventuali responsabilità.

 

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Gli ultimi lavori di Michael B. Jordan

Michael B. Jordan è noto principalmente per il ruolo di Adonis Creed nei film spin-off della saga di Rocky Creed – Nato per combattere del 2015, Creed II del 2018 e Creed III di questo 2023 oltre che per quello di Oscar Grant in Prossima fermata Fruitvale Station del 2013.

L’attore, che ha fatto poi anche il suo ingresso all’interno del Marvel Cinematic Universe con il ruolo di Erik Killmonger nei film di Black Panther, ha iniziato da poco a intraprendere anche un nuovo percorso in veste di regista. Primo film diretto è consistito proprio in Creed III, pellicola arrivata nelle sale cinematografiche lo scorso mese di marzo.

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Don Matteo 14: un noto conduttore si aggiunge al cast | Chi è

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Don Matteo 14 new entry

Don Matteo – Fonte: Instagram – Newscinema.it

Good news per tutti i fan sfegatati di Don Matteo! Un nuovo conduttore entrerà nel set in una delle fiction più longeve e più amate di sempre. Ecco di chi stiamo parlando, non ci credereste mai.

Don Matteo è una leggenda ormai per quanto riguarda il mondo della fiction della Rai. È arrivato alla quattordicesima stagione, le puntate attualmente in lavorazione, saranno trasmesse dall’emittente statale nel 2024. Ovvio la differenza si sente, in quanto la mancanza di Terence Hill è percepibile, non possono sicuramente pensare di spazzare 13 anni di presenza in cinque minuti, ma siamo sicuri che anche Raoul Bova riuscirà ad entrare nel cuore degli spettatori.

Essendo la nuova stagione, attualmente in lavorazione, sono tutti alla ricerca di nuovi indizi o di piccoli spoiler, per capire la “via” che prenderà il nuovo copione. Dalle ultime indiscrezioni è emerso che un nuovo conduttore entrerà nel cast di una puntata di Don Matteo. Ecco di chi stiamo parlando.

Una new entry in Don Matteo

Don Matteo è passato da un grande prete in bici ad un altro altrettanto bravo  in moto che sta cercando, giorno dopo giorno, di raggiungere anch’esso il cuore dei suoi fan. Senza togliere nulla al grande Raoul Bova che è un attore eccezionale, ovvio che Terence Hill sarà sempre il guru degli attori. Lui e Bud Spencer hanno segnato un’era, ma questa è un’altra storia.

Ad ogni modo, Hill è entrato ancora di più nel cuore dei suoi fan, con questa fiction, indossando gli abiti un pò da prete e un pò da Sherlock Holmes. Il suo modo di risolvere i casi, la sua estrema generosità, per non parlare dei siparietti comici con il suo amico Frassica, sono i momenti più belli che ricordano i fan. Insomma, Don Matteo è sempre stato uno di quei telefilm che non ti stancheresti mai di guardare. Poi per cambi di rotta interni, Terence ha passato “la palla” al nuovo parroco di Spoleto, il bel Don Massimo e anche con lui, le cose stanno iniziando a farsi interessanti.

Chi è il nuovo conduttore?

Terence Hill come dicevamo, ha salutato nella tredicesima stagione uno dei suoi personaggi più amati dal pubblico, cioè Don Matteo, il quale però sta resistendo al cambio della guardia a favore di Don Massimo, alias Raoul Bova. A dimostrazione di ciò, la lavorazione dell’attuale 14esima stagione, nella quale pare ne vedremo delle belle. In primis, un bravo conduttore che tutti conosciamo, parteciperà ad una puntata della fiction di Mamma Rai.

Stiamo parlando di Marco Liorni, il quale da quello che abbiamo potuto leggere sul blog di Davide Maggio, dovrebbe interpretare se stesso, grazie ad un crossover di Reazione a Catena. I fan, dopo aver appreso questa notizia, non vedono l’ora di sapere chi vestirà i panni del concorrente, in uno dei game show più amati in Rai.

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Macaulay Culkin: il bambino di Mamma ho perso l’aereo sulla Walk of Fame

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Macaulay Culkin - Fonte: Twitter - newscinema.it

Macaulay Culkin – Fonte: Twitter – newscinema.it

Macaulay Culkin, il bambino protagonista del cult Mamma ho perso l’aereo, riceverà una propria stella sulla Walk of Fame.

Il giovanissimo protagonista del cult del 1990 Mamma ho perso l’aereo Macaulay Culkin avrà presto una sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood.

Macaulay Culkin avrà una stella sulla Walk of Fame. A più di trenta anni dal ruolo del protagonista nel cult natalizio Mamma ho perso l’aereo l’attore statunitense oggi quarantatreenne viene dunque insignito di uno dei più importanti e prestigiosi riconoscimenti del mondo del cinema.

Macaulay Culkin avrà una stella sulla Walk of Fame

La stella della Walk of Fame di Hollywood numero 2.765 sarà presto di Macaulay Culkin. La cerimonia durante la quale avrà luogo la premiazione del bambino protagonista di Mamma ho perso l’aereo avverrà per la precisione il prossimo venerdì primo dicembre, con Culkin che riceverà la propria stella nella categoria Motion Pictures.

Queste le dichiarazioni al riguardo da parte della produttrice della Hollywood Walk of Fame Ana Martinez:

Macaulay Culkin è un appuntamento fisso della cultura pop da decenni. Con una vasta gamma di lavori, il suo Mamma ho perso l’aereo si distingue come uno dei film natalizi in assoluto più amati in tutto il mondo. In più è incredibilmente appropriato che Catherine O’Hara, che ha interpretato la madre di Macaulay nel film, si riunisca con il figlio del film e parli alla cerimonia“.

La carriera di Macaulay Culkin

Macaulay Culkin - Fonte: Twitter - newscinema.it

Macaulay Culkin – Fonte: Twitter – newscinema.it

Nato a New York il 26 agosto del 1980, Macaulay Culkin ha iniziato la sua carriera intorno all’età di quattro anni tramite alcune brevi apparizioni come ad esempio quella in Rocket Gibraltar, film nel quale ha vestito i panni del nipote di Burt Lancaster.

Dopo aver recitato in altri film come Io e zio Buck del 1989, Ci penseremo domani del 1989 e Allucinazione perversa del 1990, Culkin trova infine il ruolo che finisce con il consegnarlo per sempre alla storia del cinema, ovvero quello del bambino Kevin McCallister in Mamma ho perso l’aereo diretto dal regista Chris Columbus: per tale ruolo Culkin ricevette addirittura una nomination ai Golden Globe del 1991, con il successo che venne replicato anche dal sequel Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York del 1992.

La carriera di Culkin resterà da allora per sempre legata indissolubilmente al personaggio di Kevin McCallister, ma l’attore avrà comunque modo di farsi valere anche in altri film: tra questi vi sono ad esempio The Good Son, The Pagemaster, Richie Rich e Saved!. In ambito televisivo da ricordare invece le partecipazioni a Kings, Robot Chicken o anche American Horror Story.

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