Sandra Milo: i migliori ruoli al cinema | Donne sensuali e disinibite

Sandra Milo
L’attrice Sandra Milo, scomparsa all’età di 90 anni – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema.it

L’attrice Sandra Milo si è spenta nella sua casa romana all’età di 90 anni. Per celebrare una delle ultime dive del cinema italiano del Novecento, abbiamo scelto i suoi 5 ruoli migliori al cinema.

La notizia della morte dell’attrice Sandra Milo è stata un fulmine a ciel sereno. Solo ieri sera andava in onda su Tv8, la serie on the road Quelle Brave Ragazze insieme a Mara Maionchi e Marisa Laurito in giro per le strade di Marrakech. A 90 anni – compiuti l’11 marzo 2023 – durante gli episodi si è mostrata sempre solare, sorridente, vestita in maniera elegante e profondamente innamorata dell’amore.

Questo era ciò che amava mostrare agli spettatori, che in tutti questi anni non avevano mai mutato l’affetto nei suoi confronti. Ma in realtà, dietro a quell’aria un po’ svampita, con lo sguardo sognante e rivolto al futuro, si celava una vita ricca – suo malgrado – di sofferenze, delusioni e dolori. Quattro matrimoni finiti (di cui uno finto), il grande amore per il regista Federico Fellini e altri drammi molto seri che hanno segnato il suo essere donna, mamma e moglie, hanno messo a dura prova la vita della Milo.

Tuttavia, in questa occasione, vorremmo ricordare solo ciò che di bello è accaduto nella sua vita professionale, per celebrarla con il sorriso, come lei avrebbe sicuramente voluto. Per questo motivo, abbiamo scelto i 5 ruoli migliori interpretati dalla mitica ‘Sandrocchia‘ e che hanno contribuito a renderla una vera e propria icona del cinema italiano del secolo scorso.

Lo Scapolo

Il suo esordio nel mondo del cinema è sotto la guida del regista Antonio Pietrangeli, nel 1955 insieme ad Alberto Sordi, nel ruolo de il dottor Anselmi. Scapolo incallito, profondamente contrario ai rapporti seri, dopo essersi trasferito in una pensione, incontra una giovane e avvenente hostess di nome Gabriella.

Ed è qui, che l’attrice appare per la prima volta sul grande schermo, interpretando il ruolo di questa ragazza, pronta a costruire un futuro con il dottore, ma che ben presto non solo si trova a essere lasciata di punto in bianco, ma anche costretta a chiedere il trasferimento per lavoro a Milano.

Il Generale della Rovere

É la prima occasione per Sandra Milo di farsi notare nel mondo del cinema. Diretta da Roberto Rossellini, l’attrice nata a Tunisi, si trova a vestire i panni di Olga, una prostituta che viene raggirata da un uomo, tale Emanuele Bardone interpretato da Vittorio De Sica.

Il suo debutto in questo film del 1959, basato su un soggetto scritto da Indro Montanelli, permette alla critica di accorgersi di lei, grazie ad un’interpretazione risultata naturale e commovente.

Sandra Milo nel film Adua e le compagne
Sandra Milo in una foto di scena del film Adua e le compagne – Fonte: Ansa Foto – NewsCinema.it

Adua e le compagne

Come ampiamente previsto, l’esordio sotto la regia di Rossellini, le permette di essere notata e scelta da un altro grande cineasta del Novecento. Stiamo parlando del regista Antonio Pietrangeli, il quale decide di chiamarla per interpretare nuovamente una prostituta. La Milo in questa pellicola viene scelta per il ruolo di Lolita, una giovane donna dall’aria svampita che si trova a dover ricostruire la sua vita improvvisamente.

Lolita che da sempre si trova a svolgere il ruolo di prostituta in una casa di tolleranza, insieme ad altre colleghe, a seguito della Legge Merlin, che prevedeva la chiusura delle case chiuse. Per questo motivo, Lolita insieme ad Adua e alle altre ragazze, decidono di mettere insieme i loro risparmi e aprire una trattoria fuori Roma, con l’intento di mettere in piedi anche una ‘casa di piacere’ ovviamente fuori legge.

8 e 1/2

Ed è qui che la carriera di attrice di Sandra Milo, prende ufficialmente il largo. Il sodalizio artistico e sentimentale con il regista Federico Fellini, le permette di ricoprire ruoli che contribuiranno a raccogliere successi tra il pubblico ma soprattutto con la critica. Grazie alla sua interpretazione come Carla nel film del cineasta riminese, che Sandra Milo vince il suo primo Nastro d’Argento come miglior attrice non protagonista.

Un importante riconoscimento unito ai premi Oscar come miglior film in lingua straniera e migliori costumi. Insieme alla lista dei 100 film italiani da salvare e ai 500 migliori film della storia del cinema, posizionandosi al 51° posto.

Giulietta degli spiriti

Diretta nuovamente da Federico Fellini, questa volta la Milo si trova a interpretare il suolo di Susy, vicina di casa di Giulietta – interpretata da Giulietta Masina – la quale cerca di farla entrare in un mondo vizioso, dato il suo essere libera, disinibita e sensuale.

Fellini ancora una volta mise Sandrocchia nel ruolo della femme fatale con quello della moglie, portandole a evadere da una vita repressa, borghese e lontana dai piaceri della vita.

Il suo impegno nel primo lungometraggio a colori del regista e amore della sua vita, nonostante fosse sposato con la collega Giulietta Masina, si trova a vincere un Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista.