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Timothy Olyphant | Focus su un caratterista dei giorni nostri
Apparso nel primo e atteso episodio della seconda stagione di The Mandalorian, Timothy Olyphant si muove in una sorta di limbo che spesso lo avvicina ai grandi caratteristi di un tempo. Di ruoli principali ne ha vestiti tanti, e sempre al meglio, ma anche quando ha avuto l’occasione di fare una piccola partecipazione o un cammeo non ha deluso i suoi affezionati.
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Di seguito cercheremo di estrapolare alcune delle sue prove top, così da dare un’immagine il quanto più completa e soddisfacente del suo percorso artistico, a partire dagli inizi della carriera sino ai giorni nostri.
Scream 2 (1997)
Il secondo capitolo della saga ideata da Wes Craven segna un tassello fondamentale per Timothy Olyphant, non tanto per la portata del progetto, quanto per il suo personaggio, senza dubbio uno dei più memorabili del franchise.

Affascinante, carismatico e fan di Quentin Tarantino, Mickey Altieri è uno degli amici più cari della protagonista, Sidney Prescott. Nel corso della storia, il personaggio subirà dei cambiamenti fino a svelare il tanto atteso colpo di scena. Non diciamo di più per evitare spoiler a chi ancora non avesse mai visto il film…
Deadwood (2004-2006; 2019)
Dal 2004 al 2006 l’attore nato a Honolulu è il volto protagonista della serie western targata HBO. Al suo fianco sono schierati nomi del calibro di Ian McShane, John Hawkes e Kim Dickens.

Ambientata nel 1876, la storia segue le vicende dell’ex sceriffo Seth Bullock (Olyphant), del proprietario del saloon Al Swearengen (McShane) e di tutte le altre figure che popolano la piccola cittadina che dà il nome alla serie. Deadwood ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha trovato la sua conclusione con l’omonimo film per la tv diretto da Daniel Minahan.
Hitman – L’assassino (2007)
Per quanto ormai poco conosciuto, Hitman – L’assassino è probabilmente il primo e più importante ruolo da protagonista indiscusso. L’Agente 47 è un killer professionista, addestrato e modificato geneticamente sin dalla nascita allo scopo.

Per la parte Timothy Oliphant ha “battuto” un paio di notevoli action heroes quali Vin Diesel (che resta come produttore esecutivo) e Jason Statham. La pellicola diretta da Xavier Gens è l’adattamento cinematografico dell’omonimo videogioco ed è un concentrato di adrenalina e situazioni al limite dell’incredulità.
Justified (2010 – 2015)
Raylan Givens è il ruolo della vita. Creata da Graham Yost, la serie è basata sul personaggio immaginario nato dalla penna di Elmore Leonard ed è tra i prodotti di genere del piccolo schermo più riusciti e seguiti di sempre. Olyphant torna a vestire i panni di un uomo di legge – questa volta è un Marshall – in un’ambientazione che, per quanto moderna, somiglia moltissimo al western.

Nel corso delle sei stagioni (ciascuna delle quali composta di 13 episodi) sono tantissimi i volti noti che si alternano, in ruoli più o meno ricorrenti, da Jeremy Davis a Sam Elliott, da Jonathan Tucker ad Amy Smart.
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Santa Clarita Diet (2017-2019)
Santa Clarita Diet rappresenta la più recente serie tv di cui Timothy Olyphant è protagonista, insieme alla spumeggiante Drew Barrymore. I due interpretano una coppia alqanto particolare, dal momento che lei è una morta vivente.

Il progetto, distribuito da Netflix, è strutturato in forma di comedy, con episodi della durata di 30 minuti massimo, ed è assolutamente esilarante. Merito soprattutto di una scrittura vivace, ironica, geniale, e di un parterre attoriale senza macchia… Se non quelle derivanti dai morsi di zombie!
Speciali
Superman Wick incontra i Guerrieri della Notte | #MadVision

John Wick 4 – Newscinema.it
Questa settimana per la rubrica #MadVision condivido la mia su John Wick 4, il film che ha incassato di più in questo weekend al cinema.
“La tavola non si fermerá mai, toglie la vita e dá la morte”. Ridondante, trascinato, a tratti divertente il nuovo episodio della saga action nata nel 2014, si affievolisce sempre più perdendo d’intensità.
La durata è eccessiva per la trama banalissima che pare sgretolarsi capitolo dopo capitolo, come un lenzuolo lavato allo sfinimento che ora in brandelli sfilacciati è giunto al termine della propria esistenza. Il focus è chiaro, reggersi su scene d’azione che siano incollate da un minimo di soggetto iniziale, volto a giustificarne la produzione ma utile soltanto come pretesto per inscenare ció che nel 1º film era grandioso, ma che alla lunga è divenuto ripetitivo.
Come villain Bill Skarsgård che risulta sopra le righe e piatto. Cambia d’abito manco fosse una valletta di Sanremo e opera in un contesto per nulla intimidatorio, proponendo la solita tiritera. Di seguito vi metto il post su John Wick 4 che ho postato sul mio profilo Instagram @MadRaine8 (potete seguirmi se ancora non lo fate e vi piacciono i contenuti che realizzo).
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Spettacolare per le scene d’azione sicuramente, ma John Wick mi è sembrato più un supereroe rispetto ai film precedenti. Tra tutti i piani sequenza e gli infiniti ma seducenti balletti mortali, quello più riuscito è senza dubbio il momento di Hiroyu Kisanada dove il fascino orientale intriso di katane, difficilmente può essere raggiunto.
Un reparto sonoro ruvido e funzionante, la bocca di una ragazza al microfono di una radio e le ottime location notturne, chiudono invece il momento che più ho apprezzato, il persistente omaggio a I Guerrieri della Notte. Scalinate che sembrano non finire mai rispecchiano infine l’enorme ascesa verso la redenzione di John, quel cammino pieno di ostacoli verso il tramonto e la pace guadagnata.
Emotivamente poi non mi ha lasciato molto. E a voi? Nel post sopra potete scoprire qualche dettaglio in più della mia recensione di John Wick 4, e se vi va fatemi sapere la vostra sul film.
Speciali
Bruce Willis: i 10 migliori film dell’attore americano

Bruce Willis in Motherless Brooklyn (fonte: IMDB)
Bruce Willis, a cui è stata recentemente diagnosticata una demenza fronte temporale, ha festeggiato da poco i 68 anni circondato dall’affetto dei suoi cari. Per l’occasione, ricordiamo i suoi ruoli cinematografici più memorabili.
La folgorante carriera di Bruce Willis fu lanciata nel 1985 dalla romcom televisiva Moonlighting, prima che diventasse il re dei film d’azione grazie alla saga cinematografica di Die Hard.
Nel corso della sua filmografia, Willis ha dimostrato attraverso tantissimi ruoli diversi la sua versatilità nelle decine di film in cui ha recitato, prima di essere costretto a ritirarsi per motivi di salute. Ecco quali sono i suoi ruoli più memorabili.
John McClane in Die Hard
Considerato a ragion veduta uno dei ruoli più iconici dell’attore, Willis ha interpretato il detective della polizia di New York John McClane nella popolarissima serie di film Die Hard. La saga, che ha attraversato quasi due decenni, è basata sul romanzo di Roderick Thorp dal titolo Nothing Lasts Forever. Bruce Willis fu la sesta scelta considerata per il ruolo di protagonista. Prima di lui, infatti, erano stati candidati Arnold Schwarzenegger, Charles Bronson, Sylvester Stallone, Burt Reynolds e Richard Gere.

Una scena da Moonrise Kingdom (fonte: IMDB)
Malcolm Crowe ne Il Sesto Senso
Nel 1999, Willis ha conquistato il pubblico di tutto il mondo nel ruolo dello psicologo infantile Malcolm Crowe ne Il sesto senso. Il film, nominato per sei premi Oscar, fu prodotto con un budget di 40 milioni di dollari, ma subito si rivelò un successo enorme. Debuttò infatti al primo posto del botteghino nordamericano con un incasso di oltre 26 milioni nel suo primo weekend e divenne un vero e proprio caso di studio, incassando 293.506.292 nei soli Stati Uniti e 379.300.000 all’estero, per un totale di 672.806.292 in tutto il mondo. Fu il secondo più alto incasso di quell’anno dopo Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma.
Ernest Menville ne La morte ti fa bella
Nel 1992, Willis ha recitato al fianco di Goldie Hawn e Meryl Streep ne La morte ti fa bella di Robert Zemeckis: un film fantasy satirico che racconta la storia di due rivali in amore, interpretate da Streep e Hawn, che cercano di conquistare l’affetto del personaggio di Willis. Il film ha raggiunto il primo posto al box-office nel suo weekend di apertura ed è stato tra i primi film a utilizzare effetti avanzati generati al computer.
James Cole ne L’esercito delle dodici scimmie
Le scelte iniziali di Terry Gilliam per il suo cult fantascientifico erano Nick Nolte per il ruolo di James Cole e Jeff Bridges per quello Jeffrey Goines, ma la Universal obiettò. Il regista allora, che aveva incontrato Bruce Willis durante i casting del suo precedente film La leggenda del re pescatore (1991, il ruolo fu affidato in quel caso proprio a Jeff Bridges), lo richiamò per interpretare il personaggio principale di Cole, che, secondo la sua idea, doveva essere «forte e pericoloso, ma anche vulnerabile».

Bruce Willis ne L’esercito delle dodici scimmie (fonte: IMDB)
Capitano Sharp in Moonrise Kingdom
Uno dei ruoli più memorabili della carriera di Willis è sicuramente quello del capitano di polizia Sharp sull’isola immaginaria di New Penzance nel meraviglioso coming-of age diretto da Wes Anderson nel 2012. Willis riesce ad essere estremamente toccante nel suo malinconico ritratto di un “poliziotto triste e stupido”, come lo descrive brutalmente la piccola protagonista Suzy a sua madre. Moonrise Kingdom è il film che ha definitivamente dimostrato come Willis, così facilmente identificabile con i film d’azione, fosse capace di muoversi anche nell’ambito della commedia.
Frank Minna in Motherless Brooklyn
Motherless Brooklyn racconta la storia di Lionel Essrog, solitario detective privato afflitto dalla sindrome di Tourette, deciso a risolvere l’omicidio del suo mentore ed amico Frank Minna, interpretato proprio da Bruce Willis nella prima parte del film.
La scarsa autonomia sul set di Willis, già compromessa dai problemi di salute divenuti tragicamente ingestibili poco tempo dopo, non gli ha permesso di avere molte scene nel noir diretto da Norton, ma ugualmente la sua presenza, se pur fugace, comunica in pochi minuti allo spettatore tutte le ragioni per cui il personaggio di Lionel è così affezionato a lui.
Butch Coolidge in Pulp Fiction
L’incontro fatidico tra Quentin Tarantino e Bruce Willis avvenne a casa di Harvey Keitel, come rivelato dallo stesso regista: “Non lo avevo mai incontrato prima e quando scoprì che aveva amato il mio precedente film, Le Iene, rimasi davvero contento della cosa.
Dopo l’incontro, seppi che Bruce chiamò immediatamente il suo agente intimandolo di fargli leggere quel dannato copione di Pulp Fiction”. Oggi quello di Butch Coolidge, ex pugile nelle mani del boss Marsellus Wallace, è uno dei personaggi più iconici e amati del film.
John Hartigan in Sin City
Sin City è una città nera, dove la notte non tramonta mai, abitata da una schiera di personaggi più cupi della notte stessa. Tutti cattivi, ognuno a modo suo. Ispirato al Batman de Il ritorno del cavaliere oscuro, sempre scritto da Frank Miller, il detective di John Hartigan è un personaggio integerrimo e ligio al dovere, esempio di inflessibilità in un mondo di corruzione e criminalità dilagante. Anche in questo caso, però, quella di Willis non fu la prima scelta. Il ruolo di Hartigan, infatti, venne inizialmente proposto a Michael Douglas, che però rifiutò.
John Smith in Last Man Standing
Scritto e diretto da Walter Hill, Last Man Standing è il remake autorizzato di La sfida del samurai (1961) di Akira Kurosawa, di cui è una versione gangster ambientata negli anni del proibizionismo. Il film segue le vicende del vagabondo John Smith (interpretato appunto da Bruce Willis), un abile pistolero che si trova per caso in mezzo a una guerra tra due bande criminali nel 1932 a Jericho, città di frontiera tra il Texas e il Messico.
Lì la mafia italiana guidata da Fredo Strozzi (Ned Eisenberg) e quella irlandese capitanata da Doyle (David Patrick Kelly) competono per il controllo del mercato di contrabbando.

Una scena da The Last Boy Scout (fonte: IMDB)
Joseph Hallenbeck in The Last Boy Scout
Scritto dallo Shane Black di Arma letale con la voglia di decostruire il genere – quello del buddy movie – che lui stesso aveva contribuito a consacrare, e diretto da Tony Scott, The Last Boy Scout presenta il Bruce Willis più stropicciato e perdente della sua intera filmografia, ma anche il più ironico e dissacrante.
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Ad Aprile 2023 su Netflix: serie tv e film imperdibili

Tutte le prossime uscite ad aprile su Netflix | Fonte: Instagram
Se stai cercando di sapere quali saranno i titoli disponibili su Netflix nel mese di aprile 2023, qui troverai l’elenco completo delle nuove uscite, che comprendono serie TV, film, anime e documentari.
Per rimanere sempre aggiornato sulle novità in arrivo nei prossimi mesi, ti consigliamo di leggere il nostro articolo: abbiamo raccolto tutte le prossime uscite, divise in serie tv e film! Dopo un marzo pieno di titoli molto attesi dal pubblico, tra cui Una semplice domanda, il docu-show con Alessandro Cattelan, e la seconda stagione di Bridgerton e di You, il mese di aprile si preannuncia altrettanto interessante. Tra le uscite più attese del mese troviamo sicuramente la commedia originale Nella Bolla e la seconda stagione di Russian Doll.
Le serie tv imperdibili in uscita ad aprile
1 aprile
Trivia Quest
L’Ultimo Bus del Mondo
The Home Edit: l’arte di organizzare la casa S2
6 aprile
Michela Giraud, la verità, lo giuro!
L’Ultimatum: o mi sposi o te ne vai
7 aprile
Senso: omicidio di una star del calcio
8 aprile
Élite S5
TIGER & BUNNY S2
12 aprile
Hard Cell
13 aprile
I parchi nazionali più belli del mondo
Felice o quasi S2
14 aprile
Ultraman S2
15 aprile
Anatomy of a Scandal
Young Sheldon S1 – S4
19 aprile
Better Call Saul – S6 (prima parte)
Pacific Rim: The Black – S2
20 aprile
Russian Doll S2
Yakamoz S-245
22 aprile
Heartstopper
Selling Sunset
29 aprile
Ozark 4 – seconda parte
Grace and Frankie – S7
30 aprile
The Vampire Diaries
Tutte i film da non perdere su Netflix
1 aprile
Nella Bolla
Sempre più bello
Il Sole a Mezzanotte
Apollo 10 e mezzo
Celeb Five: dietro le quinte
Battle: Freestyle
Lara Croft: Tomb Raider
7 aprile
Ritorno allo spazio
8 aprile
The In Between – Non ti Perderò
Metal Lords
Yaksha
Danzando sul cristallo
14 aprile
Ovosodo
15 aprile
Choose or Die
16 aprile
Venom: La Furia di Carnage
18 aprile
Zack Snyder’s Justice League
19 aprile
White Hot: L’ascesa e la caduta di Abercrombie & Fitch
20 aprile
La svolta
22 aprile
Taxi Driver
27 aprile
L’assedio di Silverton
I segreti di Marilyn Monroe: i nastri inediti
365 giorni: Adesso
28 aprile
Bubble
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