“Ormai è una fissazione”: la rivelazione intima di Vittoria Puccini | Confessione su come lo fa

Vittoria Puccini | Fonte: ANSA FOTO
Vittoria Puccini | Fonte: ANSA FOTO

Vittoria Puccini è la protagonista della fiction di Rai 1: Mentre ero via. Interpreta una dolce mamma che si risveglia dopo un incidente senza memoria. Ecco cosa ha dichiarato Vittoria a Tv Sorrisi e Canzoni

La serie, ambientata a Verona, è un capitolo di Vittoria Puccini, incentrato sulla tematica della rinascita femminile, dopo il grande successo di Un’altra vita e di Sorelle.

Una Vittoria emozionata nell’interpretare Monica: le parole della Puccini

«In effetti Monica, la protagonista, tornerà a vivere. Letteralmente. Si sveglia da quattro mesi di coma dopo un incidente e si ritrova in ospedale convinta di essere lì per aver partorito il suo secondo figlio. In realtà suo figlio ha otto anni. Otto anni che lei ha cancellato dalla sua memoria. Otto anni che deve ricostruire. E non solo. Al suo risveglio le viene detto che il marito è morto la sera stessa dell’incidente e che lei ne ha in parte la responsabilità. Quando torna a casa prende coraggio e decide di scoprire la verità: per ricostruirsi una vita ha bisogno di sapere chi era. Anche per riconquistare la fiducia dei suoi figli».

Monica è Una mamma alle prese con una figlia adolescente, un rapporto complesso. Anche Vittoria è mamma di Elena, 13 enne, vicina all’adolescenza:

«È vero che a quest’età le ragazze cominciano ad affermare la propria personalità e questo le porta a un confronto, e spesso a un contrasto, con le madri, che sono il loro punto di riferimento femminile. Per ora però non posso lamentarmi, Elena è meravigliosa e contrasti all’orizzonte non ce ne sono. Anzi, tra le altre cose mi aiuta tantissimo perché io “faccio la memoria” con lei».

“Dopo il set? Cucino. Mi piace da morire”

L’attrice ama profondamente cucinare, una passione nata anni e anni fa che le consente di rilassarsi.

Vittoria Puccini | Fonte: ANSA FOTO
Vittoria Puccini | Fonte: ANSA FOTO

«Cucinare mi piace da morire. Quando la sera finisco di lavorare e torno a casa, anche se sono stanca, mi metto ai fornelli perché mi rilassa. E ultimamente mi è presa una fissazione con un gruppo di amici: facciamo a gara nello sperimentare nuove ricette. TRa le mie specialità i primi di pesce […] Beh, non è proprio una gara dichiarata, ma quando uno va a cena dall’altro commenta: “Ah, la fai così questa, eh? Mah, io ci avrei messo un po’ più di timo” oppure “Io avrei evitato la cipolla”… Quando organizzo da me ho un’ansia da prestazione pazzesca e sto male da giorni prima».