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Città di Carta, la recensione in anteprima del nuovo coming of age di John Green

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Ad un solo anno di distanza dal clamoroso successo Colpa delle stelle, storia d’amore tra due adolescenti malati di cancro tratta dall’omonimo romanzo di John Green, ecco arrivare al cinema Città di Carta (in Italia dal 3 settembre), trasposizione del suo terzo libro. Al posto di Hazel Grace Lancaster e Augustus Waters qui troviamo Quentin (Nat Wolff) e Margo (Cara Delevingne), compagni di giochi durante l’infanzia, che si trasformano in perfetti sconosciuti al liceo.

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La distanza non impedisce al ragazzo di provare un grande trasporto nei confronti della sua vicina di casa, spensierata e inarrivabile, che frequenta tutt’altro giro di amici. La situazione cambia quando una notte Margo fa irruzione nella stanza di Quentin, coinvolgendolo nel suo piano per vendicarsi dell’ ex-ragazzo, colpevole di averla tradita con la sua migliore amica. All’indomani di questa avventura la ragazza sparirà nel nulla, lasciando tanto indifferenti i suoi familiari quanto angosciati i suoi compagni di scuola, primo fra tutti Quentin. Da quel momento in poi il racconto di formazione prende la forma di un viaggio on the road durante il quale Quentin e il suo gruppo di amici vorrebbero tanto farci riflettere su cosa significhi essere giovani. Come spesso accade in età adolescenziale Quentin ha ovviamente solo un’immagine idealizzata e romantica di Margo, che è molto più insicura e spaventata di quanto lui possa credere. A parte questo, non un solo elemento di credibilità è rintracciabile nel ritratto di questi adolescenti americani edulcorati e lontani anni luce da quelli più baldanzosi e veritieri dei film di Harmony Korine, Larry Clark e Sophia Coppola (tanto per fare qualche esempio!).

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I rapporti di Quentin & Co. non sono ancora stati intaccati dai social media e la trama del film potrebbe essere vecchia di almeno di cinquant’anni, priva com’è di qualsiasi originalità. E non azzardatevi a parlare di temi universali perché qui di contenuti non se ne vede neanche l’ombra. Storie d’amore prevedibili, presunta ironia, dialoghi banali e retorica a iosa: si potrebbe così riassumere Città di Carta, film che prende il nome che alcuni turisti hanno coniato per definire il suggestivo panorama dall’alto della città di Orlando, Florida. Perfino la sparizione di Margo non contribuisce a creare alcun momento di suspense o tensione nelle dinamiche del film. Che cosa appassioni gli adolescenti, voraci lettori di Green: questo è il vero mistero! Non aiuta molto la piatta regia di Jake Schreier che viene reclutato al posto di Josh Boone di Colpa delle stelle, e che, al contrario di quella del suo predecessore, non risulta quasi mai accattivante né funzionale alla storia, già di per sé molto minimalista. Se proprio vogliamo dirla tutta gli adolescenti di John Green non differiscono molto da quelli raccontati in modo altrettanto ruffiano dal nostro Federico Moccia che, sebbene oggi venga ridicolizzato, ai tempi di Tre metri sopra il cielo era l’idolo dei teenager. Per Green il futuro declino appare perfino più rapido: il passo indietro rispetto a Colpa delle stelle è evidente. Quel film, per quanto ricattatorio e strappalacrime, era senz’altro più godibile rispetto a questo coming of age anonimo e poco coinvolgente, anche e forse soprattutto a causa dei due insignificanti attori protagonisti. La modella Cara Delevingne e il nuovo teen idol Nat Wolff non sono paragonabili a Shailene Woodley e Ansel Elgort che, saghe a parte, hanno dimostrato talento e carisma anche in altre occasioni. Mentre anche i critici benpensanti non hanno resistito a versare qualche lacrima per l’adorabile coppia di Colpa delle stelle, in Città di carta le emozioni latitano e sembra impossibile entrare in empatia con Cara e Nat, tendenzialmente antipatici, e a tratti irritanti.

Se gli adolescenti di oggi, considerando la globalizzazione e la rivoluzione digitale, sono ancora così basici, primitivi e poco brillanti come quelli raccontati da John Green allora gli adulti farebbero bene a preoccuparsi del loro avvenire. Due film in due anni per uno come Green sono un segnale davvero inquietante e il rischio che possa nascondersi tra noi un nuovo Nicholas Sparks (nove adattamenti cinematografici su diciannove romanzi – con il decimo in arrivo – negli ultimi vent’anni) sempre più alto. Fortuna che i 28 milioni di dollari incassati finora in patria da Città di Carta non riescano neanche ad eguagliare l’incasso del primo weekend di uscita di Colpa delle Stelle, a dimostrazione che non proprio tutti, caro Green, sono così facili da abbindolare. Per vedere la PREMIERE mondiale del film a NEW YORK con le dichiarazioni del cast e del regista e altre curiosità cliccate qui.

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Zlatan | Da Malmö alla Juventus, l’ascesa di Ibrahimovic nel biopic tratto dal libro

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Sono le difficoltà incontrate da Zlatan Ibrahimovic, più che le sue vittorie sul campo da calcio, ad essere esplorate nel film tratto dall’autobiografia best-seller del campione svedese di origine slava (Io, Ibra, in Italia edito da Rizzoli). La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale alla 16esima Festa del Cinema di Roma.

Zlatan, diretto dallo svedese Jens Sjogren, titolo originale I am Zlatan ripreso dall’edizione internazionale del libro, è un racconto di formazione focalizzato principalmente sugli ostacoli incontrati lungo il cammino verso la gloria. Seguendo i primi passi della carriera dell’attuale asso del Milan, noto fuori dal campo per il carattere da duro e la forte autostima, il film ripercorre i suoi inizi da figlio di immigrati slavi nella periferia operaia di Malmö, fino al suo contratto con la Juventus, vero punto di svolta di una carriera che lo porterà a indossare le maglie anche di Inter, Barcellona, Milan, United e PSG.

Caduta e ascesa

Prima dell’ascesa c’è però una “caduta”. La pellicola inizia con Ibra già sotto contratto con il club olandese dell’Ajax. Il problema dell’attaccante è però nei numeri con pochi gol, che gli valgono l’etichetta di “immigrato pigro”. Il suo agente, Mino Raiola, lo convincerà a vendere la sua Porsche e a concentrarsi sui suoi allenamenti, perché all’orizzonte sembra esserci la vera prima grande chiamata, quella della Juventus

Viene difficile credere come il talento che giocava solo per sé, non passando mai la palla ai compagni e costringendo i suoi primi allenatori a tenerlo in panchina, oggi sia il leader indiscusso del suo Milan, anche se per adesso limitato al ruolo di “capo spogliatoio” secondo Tuttosport, visto l’infortunio che lo terrà fuori almeno fino agli inizi del 2023.

Alle origini di Ibra

Gli appassionati di calcio sanno per certo che Ibra, pur non potendo contribuire con gol e assist come un tempo, anche da bordocampo farà di tutto per trasmettere alla squadra la sua fame di vittorie per capovolgere l’inerzia di una gara, come testimoniato dalle telecamere fisse su di lui a San Siro. Il Milan che in queste prime giornate di Serie A è tra le quattro papabili per la vittoria, a giudicare dalle scommesse live su NetBet, subito dopo Juve e Inter, deve molto allo slancio motivazionale di Zlatan e solo continuando a guardare al film (o leggendo il libro) possiamo capire davvero come si forma il carattere impavido di Ibra. In particolare, attraverso il lungo flashback che parte dalle sue prime mosse sui campi da calcio a Malmö, si può comprendere tutta la forza interiore di questo campione. Poche persone credevano davvero in lui, ma Ibra non ha desistito e ha continua a salire di livello mostrando già doti fuori dal comune nella squadra della sua città.

Le guide che lo spronano

Nel frattempo sono due gli attori che si alternano nel ruolo per rendere realistica la crescita dello svedese, Bajraktari Andersson e Granit Rushiti. Con quest’ultimo torniamo alla quasi attualità e all’incontro con il potente direttore generale della Juve Luciano Moggi, poi, attraverso nuovi flashback veniamo di nuovo trasportati tra le periferie di Malmö, nelle case dei due genitori separati e al campo d’allenamento, tra gli echi della guerra dei Balcani e gli omaggi rimarcati a Muhammad Alì, fonte di ispirazione principale del dodici volte Guldbollen, o Pallone d’Oro svedese. Il focus si sposta sulla guida paterna: “Devi usare la critica come una forza trainante”, gli dice il padre Sefik per spronarlo a sfidare i suoi nemici, tirando sempre fuori il meglio di sé. Oggi forse Ibra non ha più bisogno di consigli e dal film capiamo meglio il perché.

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Il Signore degli anelli: Il ritorno del fantasy più amato di sempre

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Sono passati poco più di vent’anni da quando il primo film di questa epica trilogia fantasy è stato proiettato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, trovando un posto nel cuore di tutti gli appassionati di mondi fantastici abitati da creature e razze di ogni tipo. 

Dopo un silenzio che dura da un bel po’ di anni, precisamente dal 2014, data in cui uscì l’ultimo film della trilogia Lo Hobbit, il mondo che J.R.R. Tolkien ha creato torna nuovamente a trasportarci nella magica Arda o Terra di Mezzo che a dir si voglia, ma questa volta non lo farà sui grandi schermi del cinema, bensì sul nostro televisore, computer o cellulare. 

Il nuovo Signore degli Anelli infatti non sarà un lungometraggio, ma una vera e propria serie che verrà inserita nel catalogo di Amazon Prime Video. 

Una serie con un arduo compito 

Come sappiamo bene, l’universo fantasy creato dal noto scrittore è tuttora fonte di ispirazione per numerose storie, basti pensare ai vari film, fumetti e, in particolare, ai videogiochi come Dragon’s Crown e Skyrim. Molti titoli videoludici, alcuni anche molto apprezzati, sono ambientati proprio nella Terra di Mezzo, mentre è possibile scaricare giochi come Throne: Kingdom at War che si ispirano parecchio alle epiche battaglie, alle grandi città e ai fitti boschi verdi, pieni di misteri e creature inimmaginabili. 

Con questa incredibile base, anche un solo passo falso potrebbe essere un enorme problema, quindi ecco cosa bisogna aspettarsi dalla serie in uscita il 2 Settembre di quest’anno. 

Coerenza 

L’universo che Tolkien ha creato è immenso e gestirlo all’interno di un’opera potrebbe rivelarsi un’impresa non da poco. 

La storia del mondo di Arda è piena di eventi particolari avvenuti in una linea temporale veramente lunga, la serie si basa in particolare sugli eventi accaduti nella seconda era. Trovare alcuni dei personaggi della prima trilogia in una serie ambientata nella Terra di Mezzo del passato, potrebbe far (giustamente) infuriare i fan più accaniti.

Source: Pexels 
Fedeltà 

Le caratteristiche delle razze, l’architettura, la fauna e la flora, i personaggi più importanti, tutto deve essere il più possibile fedele all’universo narrativo. Il trailer della serie mostra delle immagini promettenti: grandi ambienti come le città o i boschi sembrano simili a quelli presenti nella prima trilogia di Peter Jackson, così come altri particolari come per esempio le armature.

Effetti speciali 

Nonostante il peso degli anni si faccia sentire, La Compagnia dell’Anello mostra degli splendidi effetti speciali. Per fare un esempio, il Balrog è tutt’oggi una delle creature più belle realizzate in CGI (Computer-generated imagery). Anche sotto questo aspetto, sembra che la serie mostrerà i suoi muscoli con una computer grafica di tutto rispetto. 

Per quanto riguarda la trama, dovremmo avere una storia fantasy avvincente, anche se bisognerà vedere come verrà raccontata allo spettatore. Il trailer mostra avventura, grandi battaglie e tanti altri elementi che potrebbero tenerci incollati allo schermo. 

Le premesse per un’ottima serie ci sono tutte, quindi possiamo solo attendere il 2 Settembre con ansia, magari leggendo un libro o giocando a un titolo ispirati alle storie della Terra di Mezzo. 

Fonte: Pexels 

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Linkem & GF 2021

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In occasione della nuova partnership con il Grande Fratello VIP 2021, Linkem ha lanciato un concorso a premi dal 27 settembre 2021 al 15 dicembre 2021. Si chiama “Vinci il GF VIP con Linkem” ed è aperto a clienti e non.

Per partecipare, gli utenti dovranno completare la procedura di registrazione sull’apposita landing page al seguente link, compilando i campi indicati e se saranno i fortunati vincitori dell’estrazione finale potranno vincere:

·      n. 1 TV 4k 82” UHD

·      n. 5 tablet Galaxy Tab S7+5g

·      n. 12 Box brandizzate Linkem e GF VIP contenenti: una t-shirt, una tazza e un quaderno

Altre iniziative Linkem + GF Vip 2021

Mercoledì 27 ottobre Linkem ha fatto atterrare nella casa del GF Vip un drone con un messaggio misterioso per uno dei concorrenti, senza però conoscere né il mittente né il destinatario di questo messaggio e lasciando così i concorrenti nella curiosità più totale. Abbiamo scoperto i protagonisti del misterioso messaggio solo durante la live del venerdì successivo in prime time, quando la figlioccia di Jo Squillo, Michelle Masullo, è entrata nella casa a sorpresa regalando forti emozioni al pubblico e alla cantante milanese. Guardate la clip sul sito: https://www.linkem.com/gf-vip.

In puntata abbiamo potuto assistere alle spettacolari riprese dall’alto effettuate dal drone, trasmesse sul tablet del pilota con definizione Ultra HD. Linkem è un’azienda leader nel settore della costruzione e gestione di reti wireless a banda ultra-larga da oltre dieci anni e incoraggia lo sviluppo di servizi innovativi 5G in tutto il Paese. I clienti possono contare su una rete veloce ed efficiente, sia per strumenti di lavoro sia per le varie soluzioni di intrattenimento online.

Come le reti FWA, le reti 5G sono basate su tecnologie miste fibra – radio per abilitare in modalità wireless connessioni ad altissima velocità e con bassissima latenza in grado di supportare lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT), ovvero la connessione in rete di migliaia di oggetti intelligenti.

Linkem ha già attivato in centinaia di comuni la sua nuova e velocissima rete 5G. Con l’offerta dedicata 5G Maxi Promo 20 Anni l’utente può fruire di una connessione internet ultraveloce fino a 1 Gigabit senza linea fissa e senza limiti di traffico a soli 19,90€ al mese per i primi 6 mesi anziché 26,90€ al mese. E con l’opzione voce Parla&Naviga può usufruire di chiamate illimitate da casa verso mobili e fissi nazionali con tecnologia VoIP senza nessun costo aggiuntivo.


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