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Fedeltà | amore e tradimenti nella serie con Michele Riondino e Lucrezia Guidone
La piattaforma digitale Netflix per il giorno di San Valentino ha deciso di inserire una serie, non propriamente in linea con lo spirito di questa festa, anche se parla d’amore. La serie italiana Fedeltà diretta da Andra Malaioli e Stefano Cipani con Michele Riondino, Lucrezia Guidone, Carolina Sala e Leonardo Pazzagli è incentrata sulla crisi che una coppia apparentemente perfetta può trovarsi ad affrontare improvvisamente.
La trama di Fedeltà
La serie è liberamente ispirata dal romanzo Fedeltà dello scrittore Marco Missiroli ed è incentrata sulle fragilità e le crisi di una coppia apparentemente felice della propria vita.
A Milano vivono Carlo e Margherita, una coppia sposata da cinque anni, innamorati persi l’uno dell’altra, allergici ai litigi e con una passione che li porta a comportarsi come due adolescenti. Sono talmente in sintonia, che i loro amici ormai li considerano la coppia perfetta. Ma tutta questa perfezione rappresenta davvero la realtà che stanno vivendo?
Se da un lato a mettere in crisi il loro rapporto, c’è Carlo e la sua studentessa Sofia, dall’altra c’è Margherita con il suo fisioterapista Andrea. Una relazione fatta di segreti, di bugie, di silenzi e di parole non dette negli anni, li porterà davanti a un bivio: separarsi o restare insieme?
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La recensione della serie Fedeltà
“A chi dobbiamo la nostra fedeltà, agli altri o a noi stessi?“
Per rispondere a questa domanda non basterebbe scrivere un libro. Ma sta di fatto, che quando ci si inizia a porre un quesito del genere, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Questo lo sanno bene Carlo e Margherita, due trentacinquenni sposati da anni, lavoratori nella frenetica Milano ed entrambi in totale confusione.
Ridurre tutta la serie solo al concetto di fedeltà non è propriamente giusto, anche se questa parola ne da il titolo. Dietro al rapporto tra Carlo e Margherita c’è un mondo fatto di rimpianti, insicurezze e silenzi. Se per tutte le volte che sono finiti a letto, avessero parlato apertamente, la loro relazione non avrebbe subito alcun tipo di problema. A confermare queste parole, l’unico momento nel quale Carlo decide di informare la moglie di un ‘malinteso’ avvenuto all’università con una sua studentessa, che provocherà un’inaspettata onda d’urto nel loro rapporto.
È bastata una domanda posta nel cuore della notte per mettere tutto in discussione il loro rapporto: “Tu sei felice?”. E così, con la stessa intensità di una valanga, iniziano i primi litigi e le prime incomprensioni. Se entrambi decidono di far entrare nelle rispettive vite altre persone e guardarle con occhi diversi, vuol di che qualcosa sta per cambiare inevitabilmente.
Come se non bastasse, ad amplificare ancora di più la crisi, ci pensano i compromessi fatti per soddisfare il proprio partner e i sogni lasciati chiusi in una scatola a favore di altre scelte.
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Il legame speciale tra il giovane e avvenente professore Carlo e la tormentata e brillante studentessa Sofia, apparentemente può rappresentare il solito cliché. In realtà c’è molto altro. La loro grande complicità è talmente evidente, da rappresentare un problema non solo per il suo matrimonio, ma anche per il lavoro del professore. Margherita in tutto questo, per quanto provi a stare al passo con la ventenne riminese, sembra una lotta impari.
Margherita è un architetto e agente immobiliare, molto bella e innamoratissima di suo marito, per il quale farebbe di tutto. È la prima a crede nel suo talento di scrittore e vive con la costante attesa di poter leggere il secondo romanzo. Per lui farebbe di tutto. Sempre pronta a difenderlo come una leonessa andando contro tutto e tutti, suoceri compresi. Ma poi, il malinteso raccontato da Carlo, inizia a far vacillare anche le sue sicurezze, tanto da farla desistere dal prendere una casa tutta loro. Margherita nella sua confusione in realtà appare come la più lucida della coppia, soprattutto dopo aver conosciuto il nuovo fisioterapista Andrea. Un giovane ed affascinante ragazzo dalla vita movimentata, totalmente differente da Carlo sotto ogni aspetto.

Il feeling instaurato tra Lucrezia Guidone e Michele Riondino rispettivamente Margherita e Carlo, rendono la storia molto credibile, riuscendo a far immedesimare il pubblico con le loro emozioni. Le cosiddette ‘distrazioni’ interpretate da Carolina Sala e Leonardo Pazzagli, nei ruoli di Sofia e Andrea, riescono nell’intento di far destabilizzare non solo chi vive con loro la storia, ma anche chi la guarda al di fuori, con estrema curiosità.
Molto interessante è stata la scelta delle canzoni inserite all’interno degli episodi. Tralasciando la colonna sonora affidata alla cantante Arisa con il brano Verosimile, credo che ogni titolo è stato scelto per rappresentare un momento e lo stato d’animo dei protagonisti.
Come nel caso del brano Trampoline di Shaed x Zayn, che apre il primo episodio, così come su un trampolino, i due protagonisti seppur terrorizzati di saltare nel vuoto alla fine lo fanno e senza mai arrivare a terra, continuando a cadere nel vuoto.
E poi con la canzone I love You di Woodkid, dove c’è una strofa che racchiude il dilemma che affligge un po’ tutti i protagonisti: ” Whatever I feel for you (Qualunque sentimento io provi per te), You only seem to care about you (Sembri pensare solo a te stesso) Is there any chance you could see me too? (C’è almeno una possibilità che tu possa vedere anche me?)
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Top Gun 3 ancora non è confermato, ma già fa tendenza per una bizzarra ragione reale

Tom Cruise – Foto: Ansa
Mentre il pubblico attende di sapere se ci sarà un terzo film, Top Gun 3 ha iniziato a fare tendenza negli Stati Uniti per una bizzarra ragione reale.
Prodotto da Jerry Bruckheimer, il franchise d’azione Top Gun è interpretato da Tom Cruise nei panni di Pete Maverick, un aviatore della marina militare che prima cerca di distinguersi come primo candidato alla Navy Fighter Weapons School, prima di tornare in seguito per addestrare un nuovo giovane gruppo di laureati per una pericolosa missione speciale.
Mentre il primo film è stato solo un successo commerciale, Top Gun: Maverick è diventato un successo critico e finanziario, stabilendo il record per il film di maggior incasso di Cruise con quasi $ 1,5 miliardi, portando a chiedersi se verrà annunciato un terzo film.
Top Gun 3 dai conflitti Usa e Cina
Con le recenti tensioni tra i due paesi, USA e Cina, dopo che è uno dei palloni spia del paese asiatico è stato visto volare attraverso gli Stati Uniti, e alla fine ha sparato alla nave vicino a Myrtle Beach, nella Carolina del Sud.
Dopo l’esplosione, i social media sono stati inondati di reazioni all’incidente, con il risultato che Top Gun 3 ha fatto tendenza online poiché molti hanno tracciato parallelismi tra il franchise militare guidato da Tom Cruise e la questione politica della vita reale. Dai un’occhiata ad alcuni dei post qui sotto:
This is what woke me up today !!
World War 3 or Top Gun 3 making going on.. i don’t know…
🚀🚀🚀🚀🚀🚀🚀#fighterjet pic.twitter.com/3cdLw1aUjK
— SilentScreemer (@Silentscreemer_) February 4, 2023
Top Gun 3 spoilers ahead https://t.co/TKtvjvyjpB
— Larry Heath (@larry_heath) February 4, 2023
Top Gun 3: F**k that Balloon pic.twitter.com/xU1MIqRObt
— Stream the Vote (@StreamtheVote) February 4, 2023
Niente geopolitica
Il regista di Top Gun Maverick, Joseph Kosinski ha precedentemente indicato che non volevano che la storia originale né quella del sequel riguardassero la geopolitica.
Invece il regista ha ritenuto che entrambi i film fossero più incentrati sulla “competizione” tra i suoi vari personaggi, ambientati nella stessa vena del genere sportivo.

Tom Cruise in Top Gun Maverick – Foto: NewsCinema.it
L’altro motivo principale per cui Top Gun: Maverick non ha un grande cattivo, secondo Kosinski, è che con il mondo in continua evoluzione, volevano assicurarsi che Top Gun: Maverick potesse sembrare senza tempo per il pubblico che lo avrebbe visto più in avanti, tra decenni.
Mentre alcuni film di guerra rimarranno alla dura realtà delle rispettive guerre, quelli simili a Top Gun potrebbero avere problemi a sentirsi datati.
L’incidente durante le riprese
È interessante notare, tuttavia, che nonostante i loro migliori sforzi, Top Gun: Maverick ha quasi creato un incidente internazionale durante le riprese della sequenza iniziale di Darkstar, mentre i satelliti di altri paesi si sono spostati in posizione sopra la China Lake Naval Air Station e hanno scattato foto dello scramjet ipersonico del film.
Con i primi due film che mantengono i loro cattivi in gran parte ambigui, sarà interessante vedere se un potenziale Top Gun 3 manterrà questa formula, o se guarderà verso una politica moderna.
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Inside: trama, cast e trailer del film con Willem Dafoe

Willem Dafoe in una scena di Inside
Diretto da Vasilis Katsoupis e interpretato da Willem Dafoe, Inside è nel programma della 73esima edizione della Berlinale. Panorama è la sezione scelta per presentarlo. La trama è incentrata su una rapina andata a male e sulle conseguenze.
Interessante il punto di partenza, per un’opera che si piazza a metà strada tra il crime e il film drammatico. A fare da sfondo alle vicende di Nemo (Dafoe), la suggestiva e riconoscibilissima Grande Mela, New York per i profani.

Una scena del film
Inside segna il debutto, dietro la macchina da presa, in un film di finzione, per il regista greco, divenuto celebre con il documentario O filos mou o Larry Gus.
Per la realizzazione dell’opera, i produttori, Giorgos Karnavas, Marcos Kantis e Dries Phlypo, hanno ricevuto il sostegno di Eurimages.
Sarà presentato in anteprima mondiale al 73esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino. La release nelle sale statunitensi è prevista per il 17 marzo 2023, distribuito dalla Focus Features. La Universal Pictures International si occuperà invece di portarlo nel resto del mondo (e presumibilmente anche in Italia).
Inside | La trama del film
Al centro del film – basato su una storia originale scritta dallo stesso Vasilis Katsoupis e scenggiato da Ben Hopkins – troviamo Nemo. L’uomo è un rinomato e abilissimo ladro di opere d’arte.
In seguito a un colpo andato male, Nemo si ritrova intrappolato all’interno di un suggestivo attico, situato niente meno che a New York. A fargli compagnia, tutto ciò che è sempre stato nelle sue mire espansionistiche: capolavori senza prezzo e senza tempo.
Ma la sua sopravvivenza dipenderà dal suo ingegno e avrà i minuti contati. Inside si rivela così un thriller psicologico dall’alto tasso di adrenalina e dallo stile accattivante.
Inside | Il cast del film
A guidare il cast, un nome che è una garanzia: Willem Dafoe. Dopo aver preso parte a pellicole di alto gradimento, quali The Northman, Nightmare Alley e Dead for a dollar, è infatti lui a prestare il volto al protagonista, Nemo.
Al suo fianco, troviamo attori europei più o meno noti in Italia, a partire da Gene Bervoets (F*** you very, very much), Eliza Stuyck (In Vlaamse Velden), Josia Krug (Damaged Goods).
Inside | Il trailer del film
Il trailer di Inside promette già numerosi colpi di scena e una sana dose di suspence. Il protagonista, interpretato da Willem Dafoe, dovrà vedersela con una trappola in piena regola e scoprire il modo per uscire. Prima che sia troppo tardi.
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Suzume: trama, trailer e curiosità sul film d’animazione

Una scena di Suzume di Mankoto Shinkai
Diretto da Makoto Shinkai e in concorso al 73esimo Festival Internazionale del Cinema di Berlino, Suzume riporta il cinema d’animazione in gara nella prestigiosa kermesse. Erano più di vent’anni che non succedeva: l’ultima volta Hayao Miyazaki aveva vinto l’Orso d’Oro con La città incantata.
Sono trascorsi, per l’esattezza, ventuno anni da quando, nel 2002, il cinema di animazione per la prima volta veniva ammesso a gareggiare alla Berlinale. L’opera in questione era niente meno che quel capolavoro de La città incantata di Hayao Miyazaki. E ancora, per la prima volta, non solo l’Orso d’Oro andò a un film d’animazione, ma a uno giapponese.

Una scena di Suzume
Ecco allora che, la notizia dell’entrata in selezione ufficiale di un titolo quale Suzume, non può che creare grandi aspettative. Makoto Shinkai ha già riscosso ampio successo con il suo debutto, Your Name. Il regista è atteso sul red carpet della Berlinale, insieme al produttore Genki Kawamura e alla doppiatrice del personaggio principale, Nanoka Hara.
Suzume è uscito nelle sale nipponiche nel novembre 2022, ma ancora non è chiaro come e se verrà distribuito nel resto del mondo. Sappiamo solo che la distribuzione internazionale è stata affidata alla piattaforma streaming Crunchyroll, in collaborazione con Pictures Entertainment, Wild Bunch International e Eurozoom.
Per chi avesse poca dimestichezza con il cinema d’animazione giapponese, basti pensare che Shinkai è, da molti, considerato il legittimo erede di Miyazaki. Le sue opere sono, infatti, piene di anima e poesia.
Suzume | La trama
Prendendo spunto da un evento tragico, realmente avvenuto anni prima in Giappone, la pellicola racconta la storia di Suzume. La protagonista è una diciassettenne, che vive in un piccolo paese della regione di Kyūshū, nel sud del Giappone. Il giorno in cui incontra, casualmente, Souta, un ragazzo alla ricerca di una porta, le cose per la giovane cambiano.

Una scena di Suzume
Suzume decide infatti di partire, insieme a lui, finendo nel cuore delle montagne. È lì che i due scovano una misteriosa porta. Lei ne viene subito attratta, come se fosse in azione una forza sovrannaturale. Al solo avvicinare la mano al pomello, Suzume si ritrova catapultata dentro alla porta.
Così facendo, si aprono in tutto il Giappone, nel medesimo istante in cui avvengono calamità naturali, le cosiddette “porte del disastro”.
Suzume | Il trailer
Sin dal trailer, appaiono evidenti le influenze e i rimandi a un certo tipo di cinema e di poetica. Il clima post apocalittico che emerge, a un certo punto, pare sia una conseguenza della pandemia. Stando a quanto dichiarato dai realizzatori del film, il lockdown – e tutto ciò che ha caratterizzato gli ultimi anni della nostra esistenza – ha inevitabilmente condizionato la storia e la sceneggiatura.
Meraviglia e magia appaiono tratti distintivi del progetto, arricchito da una colonna sonora potente ed emozionante, curata dalla band Radwimps e dal compositore Kazuma Jinnouchi. Inoltre non è da sottovalutare la collaborazione con la cantante di TikTok, Toaka, interprete del brano Suzume.
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