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5 cose stupide che fanno i personaggi dei film horror e che fareste anche voi
Esistono dei luoghi comuni fin troppo diffusi sul comportamento dei protagonisti di una pellicola dai risvolti horror, eppure non sempre il loro modo di agire può essere giudicato poco intelligente, soprattutto da noi che il film lo viviamo dall’altra parte dello schermo. Ecco i principali modelli stereotipati che si possono in qualche modo giustificare.
1. Salire in soffitta
Un topos tipico di ogni horror movie: il momento in cui uno dei personaggi si avventura nel sottotetto, in cantina o in qualche altro oscuro anfratto della casa, con tanto di sottofondo musicale indice di quel che andrà ad accadere e l’inevitabile quanto neanche troppo inattesa comparsa di qualcosa/qualcuno che va a spaventare a morte il malcapitato. E’ risaputo che gli spettatori urlino il classico “Non andare lì!” in direzione dello schermo, un cliché ormai fin troppo diffuso.
Perché lo fareste?
Sebbene sia chiaro che cedere all’istinto di entrare in luoghi del genere non conduca solitamente alla migliore delle conclusioni, è tuttavia giusto non aspettarsi che i personaggi trovino la cosa oggettivamente ridicola: non possono sentire la musica, non devono essere assolutamente consapevoli di trovarsi in un film dell’orrore per rispettare la finzione. Giudicarli aspramente per il fatto che non siano a conoscenza di un assassino mascherato nascosto dietro le loro decorazioni natalizie la dice molto di più su di voi, che li state essenzialmente reputando degli stupidi per non aver mai vissuto costantemente nel terrore. Inoltre, non addentrarsi in soffitta alla lunga non porterebbe ad esito alcuno: i killers cinematografici si muovono, non si lasciano di certo uccidere, e l’assalto avverrà comunque, se non nel buio seminterrato, nel soggiorno o in qualche altra stanza della casa.
2. Fare rumore mentre si è nascosti
Ecco, l’assassino è in casa ed ha ucciso un paio di persone. La protagonista (perché sì, sarà sempre una lei) è in qualche modo riuscita ad evitare il killer e a nascondersi in un qualche spazio buio e ristretto. Perplesso dal fatto che la tipa in questione sembra essersi dissolta nell’aria, il folle omicida si volta per allontanarsi, ed è proprio in quel momento che la ragazza commette lo stupido errore di produrre un rumore anche minimo che indica all’assassino il luogo dov’è nascosta e gli permette di continuare a rovinare la sua vita.
Perché lo fareste?
E’ facile restare perfettamente impassibili mentre si siede comodamente a casa o al cinema. Sarebbe un tantino diverso ritrovarsi rinchiusi in un capanno per gli attrezzi con un pazzo assassino che brandisce un’ascia camminando lì intorno. L’ansia, la tensione palpabile, la paura potrebbero facilmente giocare brutti scherzi, e un sospiro troppo pesante sfuggito al controllo dei polmoni è il minimo che possa accadere.
3. Non credere alla storia di qualcuno
La protagonista è riuscita contro ogni logica ad evitare di essere confinata in un armadio da uno psicopatico correndo incontro alla salvezza. Durante la corsa, trova un ufficiale di polizia o qualche altro buon samaritano a cui raccontare la sua incredibile storia. Puntualmente, l’eventuale salvatore non si fida delle parole della sventurata e due secondi dopo, vengono entrambi affettati a morte. Se soltanto avessero ascoltato, potrebbero essere ancora in vita.
Perché lo fareste?
Pensiamo ad alcuni dei media franchise horror più famosi: Nightmare on Elm Strett parla di un custode scolastico ormai defunto che uccide gli adolescenti nei loro sogni con un guanto artigliato, Venerdì 13 vede uno zombie con una maschera da hockey come assassino, e persino in Halloween, un film che è in minima parte tratto da eventi realmente accaduti, incontriamo un gigante mascherato da William Shatner con un’apparente abilità sovrannaturale nel resistere alla morte. Se sentiste qualcuno raccontare una storia del genere e spacciarla per vera, vi ritrovereste di certo allarmati, ma più per la loro salute mentale che per la vostra sicurezza.
4. Non uccidere l’assassino quando ne si ha l’opportunità
Talvolta, verso la fine di un film slasher, la protagonista sfida tutte le probabilità e in qualche modo riesce a sopraffare l’enorme minaccia che ha ucciso tutti i suoi cari per la maggior parte del tempo. Dalla prospettiva della giovane sciagurata, l’assassino è morto e lei è al sicuro. Ella si concede un meritato sospiro di sollievo ma appena abbassa la guardia, il killer riesce a ingannare la morte e tutto ricomincia da capo.
Perché lo fareste?
Probabilmente, non c’è stata una singola volta in cui qualcuno non abbia detto una frase del tipo “E’ così stupido. Perché non decapitano l’assassino e la fanno finita?”. Ciò comprensibilmente ha senso in teoria, ma nella pratica una responsabilità del genere risulterebbe davvero scioccante. Poniamola in questo modo: se sparaste ad un folle una volta per legittima difesa, sareste in gran parte giustificati; se continuaste a sparare al corpo presumibilmente morto dell’assassino altre cinque volte, è possibile che siate un tantino psicopatici anche voi; se, come apparentemente nel caso di molti indignati appassionati di cinema, la prima cosa che fareste è andare in cerca di un seghetto e infierire sul cadavere dell’omicida ‘giusto per essere sicuri’, allora siete degli esseri terrificanti che un giorno potrebbero addirittura ricreare un proprio mito horror.
5. Non uscire da una casa infestata
Conoscete la storia: una graziosa giovane famiglia si è appena trasferita nella loro nuova dimora super costosa ed è pronta a cominciare la loro idilliaca vita insieme. Quella stessa notte, i protagonisti sono testimoni di un paio di inquietanti manifestazioni sovrannaturali, e invece di scappare come dei codardi, decidono di ignorare la cosa e restare. In breve tempo, le pareti stillano sangue e le loro figlie vengono rapite dal fantasma di un nativo americano sulla cui tomba è costruita quella casa, e tutto ciò avrebbe potuto essere evitato se soltanto avessero traslocato da qualche altra parte.
Perché lo fareste?
Non fraintendete, i fantasmi sono certamente spaventosi. Ma immaginate di trasferirvi nella casa dei vostri sogni e scoprire che è infestata. Davvero credete che avreste immediatamente rimesso la casa sul mercato e ricominciato di nuovo l’estenuante ricerca di una nuova abitazione, o pensate che avreste agito in maniera più razionale ignorando il fantasma e sperando che quest’ultimo non interferisse con la vostra vita in un qualche modo troppo significativo? Anche se decideste di vendere, avreste comunque bisogno di una buona dose di fortuna nel trovare un acquirente disposto ad abitarla. Nessuno vorrebbe traslocare in una casa che i precedenti proprietari hanno abbandonato soltanto dopo una settimana. Non ve ne liberereste mai.
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5 film da vedere su Netflix a Natale

Netflix – Fonte: Twitter – newscinema.it
Ecco cinque film da poter vedere sulla piattaforma streaming di Netflix a meno di un mese dall’arrivo delle festività natalizie.
A ormai meno di un mese dall’arrivo del Natale ecco cinque film a tema esclusivamente natalizio da poter guardare su Netflix. Il Natale è ormai sempre più vicino. All’arrivo del momento più magico ed emozionante dell’anno manca infatti meno di un mese, e con esso è praticamente impossibile non iniziare a pensare a come trascorrere giornate di serenità e di armonia con i propri amici e familiari.
Tra i tanti modi possibili non può mancare quello che consiste nel guardare un film a tema: ecco dunque cinque film da poter vedere nel periodo di Natale e che sono disponibili sulla piattaforma streaming di Netflix.
L’amore non va in vacanza
Tra le commedie cult per il periodo natalizio non può mancare L’amore non va in vacanza di Nancy Meyers. Uscito nel 2006 e con un cast di assoluto livello composto da Cameron Diaz, Kate Winslet e Jude Law, il film narra le vicende di Amanda Woods e di Iris Simpkins che dopo essersi improvvisamente incontrate decidono di cercare di sfuggire ai problemi delle proprie rispettive vite scambiandosi di casa durante il periodo delle feste.
Falling for Christmas
Falling for Christmas è un film del 2022 diretto da Janeen Damian. La protagonista di questa commedia romantica a tema natalizio è Sierra Belmont (Lindsay Lohan), una ricca e viziata ereditiera che si ritrova a ricevere una proposta di matrimonio da un noto influencer. A causa di una butta caduta sulla neve, la ragazza perde però un giorno la memoria, venendo in seguito soccorsa da un affascinante giovane vedovo gestore di una baita di montagna.
Natale a Mistletoe Farm
Del 2022 è anche Natale a Mistletoe Farm, pellicola diretta da Debbie Isitt. Al centro della trama vi è un padre vedovo (Scott Garnham) che nel corso delle feste di Natale riceve all’improvviso in eredità una fattoria dal nome di Mistletoe, ovvero vischio. L’uomo cerca dunque di adattarsi nel migliore dei modi alla sua nuova vita insieme ai suoi figli.
Scrooge – Canto di Natale

Scrooge Canto di Natale – Fonte: Twitter – newscinema.it
Scrooge – Canto di Natale è un film di animazione del 2022 scritto e diretto da Stephen Donnelly che trae ispirazione dal famoso romanzo di Charles Dickens Canto di Natale. Protagonista è l’avaro Ebenezer Scrooge, che nel corso delle festività natalizie riceve la visita di tre fantasmi, uno del passato, uno del presente e uno del futuro. Questi inaspettati ospiti hanno lo scopo di insegnare al burbero uomo il vero significato del Natale.
Baby Boss – Un Natale speciale
Baby Boss – Un Natale speciale è ormai un classico di DreamWorks Animation. In questo film il capo della Baby Corp. Baby Boss viene portato da suo fratello maggiore in un centro commerciale allo scopo di conoscere il vero Babbo Natale. Il protagonista è però assolutamente indifferente nei confronti del Natale, ritrovandosi suo malgrado al Polo Nord nel villaggio di Babbo Natale travestito da elfo.
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Thanksgiving: la spiegazione del finale del film di Eli Roth

Thanksgiving – Fonte: Twitter – newscinema.it
La spiegazione del film Thanksgiving, film thriller-horror di questo 2023 diretto dal regista Eli Roth con Patrick Dempsey attore protagonista.
Thanksgiving è un film thriller-horror di questo 2023 diretto da Eli Roth: ecco la spiegazione del finale del film con protagonista Patrick Dempsey.
Tra i tanti film horror arrivati nelle sale cinematografiche nel corso di questo 2023 vi è anche Thanksgiving, pellicola diretta dal regista Eli Roth distribuita nei cinema statunitensi a partire dal 17 novembre. Ecco la spiegazione del finale del film che vede impegnato nei panni del protagonista l’attore Patrick Dempsey.
Thanksgiving: il nuovo film di Eli Roth
I fan di Eli Roth non vedono l’ora di potersi godere in sala la visione di Thanksgiving. Se i film horror ambientati durante il periodo natalizio o di Halloween sono a dir poco infiniti, quelli sulla giornata del Ringraziamento sono tutt’altro che numerosi: già in questo l’ultimo film diretto da Roth rappresenta un’interessante novità.
Come nel classico stile del regista di Cabin Fever, Hostel e Green Inferno, Thanksgiving si presenta come un film cruento e senza compromessi che presenta tra l’altro un finale a sorpresa che promette di stupire enormemente gli spettatori.
La spiegazione del finale di Thanksgiving

Thanksgiving – Fonte: Twitter – newscinema.it
La trama di Thanksgiving si svolge a Plymouth nel Massachusetts a un anno di distanza da un episodio che ha a dir poco sconvolto la comunità. Nel giorno del Ringraziamento di un anno prima, la folla in fila per il Black Friday perse improvvisamente la testa con tre persone che persero addirittura la vita. Nonostante le riprese effettuate, in seguito all’incidente non venne effettuato alcun arresto.
Ai giorni in cui è ambientato il film le cose iniziano a prendere improvvisamente una strana piega quando la protagonista Jessica (Nell Verlaque) e i suoi amici vengono taggati sui propri profili social da una figura che si presenta con il nome di John Carver. Questo personaggio nascosto dietro la maschera in stile Ghostface inizia a terrorizzare la comunità con diversi omicidi pubblicando immagini raccapriccianti sui social media, con lo sceriffo della città Newlon (Patrick Dempsey) che inizia ad indagare per cercare di catturare il serial killer.
In particolare, i post di John Carver fanno intuire come il suo principale obiettivo sia proprio Jessica con la sua famiglia, responsabile secondo l’assassino di una perdita pesante subita dallo stesso killer nel corso del Ringraziamento di un anno prima. Durante la nuova festa del Ringraziamento, Carver riesce dunque a catturare Jessica e la sua famiglia: la protagonista riesce in seguito a scappare trovando lo sceriffo Newlon. Quest’ultimo, dopo i sospetti da parte di Jessica, finisce con lo sparare a un personaggio di nome Bobby, ma subito dopo la ragazza si rende purtroppo conto di come l’assassino sia proprio lo sceriffo.
Le motivazioni che hanno spinto Newlon a commettere tutti questi omicidi sono i seguenti: lo sceriffo aveva una relazione con la moglie di Mitch, tra l’altro incinta di suo figlio, che era stata violentemente uccisa durante la rivolta del Black Friday dell’anno prima, individuando come principale responsabile di quanto accaduto proprio Jessica. Proprio quando sembrerebbe ormai sul punto di essere uccisa dal killer, la ragazza fa però capire di aver registrato l’intera conversazione con una diretta su Instagram, con il killer che viene in questo modo incastrato.
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I 5 film horror con il finale più controverso di sempre

Shining – Fonte: Twitter – newscinema.it
Ecco alcuni dei finali più controversi per quanto riguarda i film horror: in lista alcuni dei film che hanno segnato maggiormente questo genere.
Quello dell’horror è un genere da sempre controverso: ecco alcuni cult il cui finale ha fatto enormemente discutere gli appassionati. In ambito cinematografico il genere che più di ogni altro fa spesso e volentieri discutere per i finali dei film è senza ombra di dubbio quello dell’horror.
Ecco quali sono alcuni di quei film che hanno lasciato enormemente spiazzati i fan per il loro finale generando anche negli anni successivi al loro arrivo nei cinema un enorme dibattito.
Psycho
Pensando ai film horror con i finali più discussi e controversi la mente potrebbe andare prima di tutto a Psycho del maestro Alfred Hitchcock, tra i primi esempi in assoluto del genere slasher. Il film è tra i migliori di sempre del suo genere per stile, interpretazioni degli attori e colonna sonora, senza dimenticare l’iconica scena della doccia. Eppure, il finale di questo immortale capolavoro ha lasciato discutere. L’inquadratura finale della pellicola mostra Norman Bates (Anthony Perkins) guardare verso la telecamera con un sorriso diabolico, una scena che inquieta forse un po’ di meno alla luce della precedente spiegazione della sorta di fusione che è avvenuta tra Norman stesso e la madre morta tempo prima.
Shining
Altro cult del genere è Shining di Stanley Kubrick, probabilmente il miglior adattamento cinematografico di Stephen King mai realizzato reso ancora più straordinario dall’incredibile performance di Jack Nicholson. Il personaggio di Jack Torrance perde la testa all’interno dell’Overlook Hotel morendo alla fine congelato all’esterno dopo aver ucciso lo chef della struttura, con Danny e Wendy che riescono alla fine a mettersi in salvo. Il finale del film è piaciuto a tanti ma non a Stephen King, che ha criticato la caratterizzazione di Jack e di Wendy oltre alle differenze tra pellicola e film: nel libro l’Overlook esplode mentre Wendy, Danny e Hallorann fuggono in Florida, nel film Jack muore congelato mentre Wendy e Danny scappano nella tempesta.
The Descent
Passando agli anni duemila uno dei migliori film horror è The Descent, una pellicola incentrata su un gruppo di personaggi che vanno a fare speleologia nelle caverne della Carolina del Nord. Oltre che con l’atmosfera opprimente e con gli ambienti claustrofobici delle caverne, i protagonisti si ritrovano costretti a vedersela anche con terrificanti creature umanoidi che si nutrono di carne umana.
Il finale del film cambia a seconda delle sue diverse versioni: nella versione originale britannica la protagonista Sarah fugge dalle caverne, anche se in realtà la scena successiva rivela come Sarah non sia in realtà riuscita a lasciare la grotta rimanendo circondata dalle creature; il distributore americano del film Lionsgate ha ritenuto questo finale troppo deprimente, per cui la versione americana mostra Sarah che fugge dalle caverne senza la presenza della scena successiva.
Martyrs
Tra i capolavori del genere horror degli ultimi anni c’è Martyrs di Pascal Laugier, film che mostra due giovani donne che vengono catturate da una setta che cerca di dimostrare e di scoprire il segreto dell’aldilà. A tale scopo, questa setta utilizza lo strumento della tortura sulle povere vittime, definite per l’appunto martiri.
Il personaggio di Anna sopravvive per lunghissimo tempo fino ad essere addirittura scorticata viva, arrivando a svelare alla leader del culto il segreto dell’aldilà tramite un breve sussurro all’orecchio. A questo punto, la leader si uccide con un colpo di pistola alla testa. Gli spettatori non sono a conoscenza di cosa Anna le abbia rivelato, il che lascia libero spazio all’interpretazione: il capo della setta potrebbe essersi ucciso perché Anna potrebbe averle svelato il segreto dell’aldilà ma anche per il motivo contrario.
It – Capitolo due
A pochi anni fa risale It – Capitolo due, film diretto da Andy Muschietti sequel del primo capitolo del 2017. L’adattamento cinematografico del celebre romanzo di Stephen King non è riuscito purtroppo a mantenere le aspettative soprattutto per il suo finale: nel libro Pennywise viene sconfitto nelle fogne con i protagonisti che hanno la meglio di lui maltrattandolo a morte; nel film invece il gruppo di amici prende in giro il clown finché quest’ultimo non si accartoccia su sé stesso morendo.
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