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Gli Spiriti dell’Isola: l’Irlanda del film | Consigli per un viaggio suggestivo e indimenticabile

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Martin McDonagh e Colin Farrell sul set de Gli Spiriti dell'Isola (fonte: Biennale)

Martin McDonagh e Colin Farrell sul set de Gli Spiriti dell’Isola (fonte: Biennale)

Con tre Grammy di peso – miglior film, attore e sceneggiatura originale – e nove candidature agli Oscar, Gli spiriti dell’isola è sicuramente uno dei film dell’anno: lo avete visto in sala e vorreste scoprire i luoghi in cui è stato girato? Ecco alcuni consigli.

Ambientato sull’isola immaginaria di Inisherin, Gli spiriti dell’isola, nuovo film di Martin McDonagh con Colin Farrell e Brendan Gleeson, si svolge tra il verde, il mare e le bellezze di due isole come Achill Island, la più grande isola irlandese, nella contea di Galway, e di Inishmore (Inis Mór in gaelico), la maggiore dell’arcipelago delle mitiche Aran circondate dall’Atlantico al largo delle coste della contea di Galway.

Una scena del film Gli Spiriti dell'Isola (fonte: IMDB)

Una scena del film Gli Spiriti dell’Isola (fonte: IMDB)

Achill Island, territorio tra i più occidentali d’Irlanda e con le scogliere più alte, è facilmente raggiungibile dalla terra ferma attraverso un piccolo ponte levatoio e se si vuole ripercorrere i luoghi de Gli spiriti dell’isola lo si può fare anche avvalendosi di realtà locali come Achill Tourism, che propongono tour dedicati.

Raggiungerla è più facile di quel che sembra, considerando la vicinanza dei luoghi allo scalo aeroportuale di Knock, l’ideale per trovarsi già direttamente nella parte di Irlanda immortalata dal film.

Percorrendo verso ovest la parte sud della costa, dopo aver avvistato l’immensa Keel Beach su cui si affaccia l’Achill Island Golf Club, si arriva a Purteen Harbour, stretta insenatura naturale usata di pescatori, che nel film ospita il piccolo negozio O’Riordan.

Avanzando lungo questo tratto di litorale si arriva in un’altra location spettacolare: Keem Bay, una delle spiagge più famose d’Irlanda (nonché il miglior posto in Irlanda e UK per il nuoto in acque libere), punto in cui si trova la casa di Colm (ristrutturata proprio dalla produzione).

Tornando un po’ indietro di qualche chilometri, si raggiunge un bivio da cui ci si può guadagnare un’altra veduta incantevole, quello per Lough Acorrymore uno specchio d’acqua che nel film fa da sfondo a uno dei momenti più intensi e ospita il cottage della signora McCormick.

Gli Spiriti dell’Isola e le bellezze di Inishmore

Grande circa un quinto di Achill Island, Inishmore invece, o, in gaelico, Inis Mór, è la più grande delle tre isole Aran, derivate da una piattaforma calcarea staccatasi dalla costa della contea di Galway.

Raggiungerla non è così facile come per Achill Island, ma da Galway si possono facilmente prenotare le soluzioni (disponibili tutto l’anno) della compagnia Aran Island Ferries, con arrivo in autobus a Rossaveel e da lì in traghetto fino all’isola. Una volta arrivati su Inishmore, la bicicletta (si possono noleggiare anche bici elettriche) nei mesi meno freddi è il mezzo ideale, ma si può anche optare per i caratteristici calessi.

Una scena del film Gli Spiriti dell'Isola (fonte: IMDB)

Una scena del film Gli Spiriti dell’Isola (fonte: IMDB)

Un luogo immortalato di Inishmore che compare nel film è l’esterno dello suggestivo cimitero di Killeany, con le croci celtiche e le rovine del Saint Enda’s Monastery, le cui origini sembrano risalire al IX secolo.

Muovendosi verso ovest attraverso l’isola, a meno di 10 chilometri, non lontano dallo spettacolare sito precristiano di Dún Aonghasa o Dun Aengus – risalente a circa 3000 anni fa e scenograficamente posizionato in cima a una scogliera – in un’area isolata vicino ad un piccolo villaggio si trova il punto in cui è stato costruito il cottage di Padraic, grazie all’aiuto di esperti scalpellini locali.

E il mitico pub in cui avvengono alcune delle liti più esilaranti di tutto il film? Beh, quello purtroppo è stato costruito esclusivamente per le riprese e smontato subito dopo.

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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Come mangiare in giro per il mondo spendendo poco | 5 consigli preziosi

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paella newscinema

Paella – Newscinema

Se amate viaggiare, sicuramente amate anche mangiare e scoprire gusti e sapori nuovi. Ma è possibile ottenere un buon pasto tipico spendendo poco? Assolutamente sì: ecco come fare.

Quando si scopre una città o un Paese nuovo, è naturale voler assaggiare anche i sapori tipici di quel luogo particolare. I viaggi e le vacanze, tuttavia, soprattutto in questo ultimo periodo stanno diventando molto costose e a volte ci si ritrova a risparmiare proprio sul cibo a favore di altre esperienze. Non sempre, però, questo è necessario: ecco qualche consiglio per mangiare senza spendere tanto.

Scegliere il cibo tradizionale

Quando ci si trova in una città straniera, è sempre meglio scoprire e provare piatti nuovi. Un errore che commettiamo spesso soprattutto noi italiani è quello di cercare la pizza all’estero e poi lamentarci che non è buona come in Italia (ma dai?). Bisognerebbe cercare, piuttosto, cibi e ingredienti locali, che costano anche meno. Per esempio, in Vietnam un hamburger può costare anche cinque dollari, mentre una ciotola di riso circa uno.

Lo street food

Se state camminando per una grande città, è normale trovare agli angoli delle strade più famose venditori di street food. Lo street food non deve essere considerato un cibo di serie B: al contrario, fa parte della cultura del luogo in cui vi trovate. Città come Amsterdam, Barcellona, Praga sono ricche di baracchini di street food: approfittatene, hanno un sapore del tutto diverso dal cibo che si trova nei ristoranti.

street food newscinema

Street food – Newscinema.it

Chiedere il menu del giorno

Soprattutto in Europa, molti ristoranti propongono a pranzo un menu speciale, che contiene le specialità e piatti freschi preparati appositamente per quel giorno. In questo modo, si può assaggiare primo, secondo (e a volte anche il dolce) risparmiando una cifra considerevole. Chiedete sempre il menu del giorno, quando siete a pranzo fuori in una nuova città!

Chiedere l’acqua del rubinetto

In Italia siamo abituati a pagare l’acqua e il coperto quando andiamo nei ristoranti. All’estero questo non avviene spesso dal momento che i camerieri sono abituati a servire ogni pasto con la cosiddetta “tap water“, ovvero l’acqua del rubinetto, potabile e spesso aromatizzata con frutta o menta. Chiedere una bottiglia d’acqua confezionata può essere molto costoso: a Parigi vi può costare anche quattro euro.

tap water newscinema

Tap water aromatizzata – Newscinema.it

Non scegliere posti troppo turistici

I locali turistici, si sa, possono essere molto costosi e non offrire neanche cibo di grande qualità. Cercate di evitarli e affidatevi, piuttosto, a luoghi poco conosciuti che non appaiono sulle guide più famose. Fatevi suggerire da chi vive in quella zona, anche semplicemente dallo staff dell’hotel.

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Cosa succede al nostro corpo durante un volo lungo | Le reazioni più diffuse

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Cosa succede al tuo corpo durante un volo lungo

Volo in aereo – Newscinema.it

Vi siete mai chiesti cosa succede al vostro corpo durante un volo lungo in aereo? Può sembrare una “passeggiata” ormai spostarsi da uno Stato all’altro grazie alla comodità del mezzo di trasporto, ma l’organismo ne risente in ogni caso.

La facilità con cui ognuno di noi oggi giorno può raggiungere mete lontane grazie agli aerei è talmente impressionante, che molte volte ci dimentichiamo che il nostro organismo potrebbe non “pensarla” proprio allo stesso modo. In questo articolo vogliamo elencarvi tutto quello che può succedere al nostro corpo durante un volo lungo.

Disidratazione

La disidratazione è un fenomeno classico durante i voli lunghi in quanto l’aria che si respira in cabina “arriva” direttamente dall’esterno e ad alta quota l’umidità è pressoché assente. La differenza dell’umidità che c’è “a terra” è differente con quella che c’è in aereo, quindi il nostro organismo non ha avuto modo di abituarsi a questo cambio di “atmosfera”. È fondamentale quindi bere molto, prima di prendere l’aereo e anche durante il viaggio, prediligendo acqua ed evitando alcool.

Le problematiche della cabina

Durante un viaggio lungo, possono sopraggiungere dei tipici malesseri dovuti all’alta quota, come per esempio male alle orecchie, mal di testa, sonnolenza e problemi all’intestino. Questi episodi si verificano maggiormente durante la fase di decollo e di atterraggio dell’aereo in quanto il cambio repentino della pressione scombussola totalmente il nostro organismo. Generalmente una volta terminato il volo, piano piano tutti questi sintomi tenderanno a sparire nel minor tempo possibile.

Coaguli di sangue

Sui voli a lunga distanza è fondamentale muoversi durante la permanenza in aereo in quanto stare fermi per molto tempo potrebbe far sì che il vostro organismo produca coaguli di sangue. Questi, viaggiando nel vostro corpo, potrebbero far sopraggiungere ictus, trombosi, embolia e così via. Sono molto più a rischio tutte quelle persone che presentano uno o più di questi fattori: obesità, età avanzata, gravidanza, assunzione della terapia ormonale o pillola contraccettiva, cancro, familiarità alla coagulazione, alcune patologie che riguardano questo fenomeno.

È opportuno quindi muoversi almeno ogni due ore, rimanere idratati, non assumere alcool e in caso di patologie è buona norma indossare per tutta la durate del viaggio, delle calze a compressione.

Cosa succede al tuo corpo durante un volo in aereo lungo?

Effetti collaterali di un volo lungo – Newscinema.it

Jet lag e radiazioni

Il fenomeno del Jet lag si sa è risaputo quando si vola a lungo e si oltrepassano più Stati in una volta. È opportuno quindi al termine del viaggio, per riacquistare una sorta di equilibrio mentale, fin da subito adeguarsi all’orario della città di arrivo, senza seguire l’orario della propria città di residenza. Sarà dura il primo giorno, ma poi alla fine l’organismo si abitua senza troppi problemi.

Le radiazioni cosmiche sono una preoccupazione che potrebbe interessare coloro che svolgono viaggi molto lunghi molto spesso. Chi viaggia raramente non ha motivo di preoccuparsi, gli altri devono sapere che hanno una piccola percentuale di rischio di generare cancro e problemi riproduttivi.

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Consigli per festeggiare San Valentino se avete una storia a distanza

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Relazioni a Distanza- SanValentino- newscinema.it

Relazioni a Distanza- Newscinema.it

Se hai una relazione a distanza e non sai come festeggiare San Valentino con la tua dolce metà, ecco qualche consiglio utile.

Si avvicina San Valentino e ogni persona in una relazione vorrebbe festeggiare la festa degli innamorati con la persona che ama, solo che non tutte le relazioni sono uguali: che siano monogame o poliamorose, la maggior parte ha come unica preoccupazione fare sì che la festa sia perfetta per il proprio partner. E per le relazioni a distanza?

Ecco 3 semplici suggerimenti su come non passare questo giorno rimpiangendo di non vivere nella stessa città del tuo San Valentino.

1. Organizzare una cena romantica

Siamo nel 2023, la distanza fisica è solo un numero in kilometri ormai e abbiamo potuto vederlo durante la pandemia di Covid-19: ti stupirai per quanto l’essere umano può essere creativo quando vuole star vicino ai suoi cari. Con tutta la tecnologia disponibile, l’unico limite è la fantasia.

Ecco perché organizzare una cenetta romantica è solo questione di scegliere il software di videocalling che si preferisce, organizzare un orario comodo ad entrambi e andare a comprare tutto l’occorrente per la cena. Volendo potreste pensare anche di regalare una bottiglia di vino e di spedirla tramite un qualsiasi e-commerce store, così da poter sentire gli stessi sapori! Un afrodisiaco.

2. Guardare un film insieme

Relazioni a Distanza- San Valentino- newscinema.it

San Valentino a Distanza- newscinema.it

Una delle cose più interessanti da fare in questo millennio è a possibilità di vedere un film in streaming: questo esclude il dover essere nella stessa stanza insieme o dover possedere lo stesso DVD. Qui trovate un elenco di film perfetti per San Valentino.

Quindi scegliete un film da voler vedere, magari una commedia romantica per settare l’atmofera: ora basta una veloce ricerca su internet per vedere su quale piattaforma streaming è presente in catalogo. Sarebbe anche un modo per poter condividere un’esperienza insieme e mantenere vivo il dialogo. Il nostro suggerimento? La forma dell’acqua di Guillermo del Toro.

3. Usare sex-toys a distanza

Sappiamo benissimo quanto possa essere frustrante non potersi vedere fisicamente per molto tempo: mesi e mesi di chiamate, di parole e di conversazioni infinite ma volere di più.

Dopo un pò, probabilmente inizierete a voler trovare sistemi ingeniosi, o forse no, per poter mantenere anche la fiamma della passione viva e vegeta.

In vostro aiuto arrivano app com We-Vibe, Lovense, OhMiBod, che offrono la possibilità di possedere un sex toys controllato a distanza dal vostro partner. Certo il contatto fisico è imbattibile, ma non neghiamo che bisogna fare buon viso a cattivo gioco qualche volta. E voi, come avete scelto di passare il vostro San Valentino?

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