Holidate | la recensione della commedia natalizia con Emma Roberts

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Vi ricordate quando da piccoli vedevamo le commedie natalizie e il protagonista era solo Babbo Natale e la magia della festa più amata del mondo? Un clima dove pace e amore si tagliavano con i bastoncini di zucchero colorato e i biscottini di pan di zenzero erano all’ordine del giorno? Bene, è il caso di dire che ormai questo scenario ha lasciato il posto a situazioni familiari sempre più tragicomiche. Quest’anno, tocca a Holidate diretta da John Whitesell con Emma Roberts, Luke Bracey, a invadere le case delle famiglie di tutto il mondo.

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La trama di Holidate

Sloane, ragazza di trent’anni vive da sola nel suo appartamento dopo esser stata lasciata dal fidanzato per una ragazza più giovane. Questo è motivo di preoccupazione da parte della madre che la vuole fidanzata a tutti i costi. Durante il pranzo di Natale, mentre chiacchierano delle novità in campo affettivo, l’avvenente zia Susan le mostra la realtà del ‘festa amico’. Si tratta di uno sconosciuto che trascorre le feste comandate in veste di accompagnatore senza legami sentimentali o fisici. Sloane nonostante l’iniziale scetticismo alle parole della zia, il giorno dopo incontrerà un ragazzo di nome Jackson. Sarà proprio lui il suo ‘festa-amico’ per trascorrere inizialmente, Capodanno insieme.

Dopo essersi dati appuntamento a San Valentino, i due iniziano un rapporto di amicizia molto speciale, fatto di appuntamenti solo durante le feste. Intanto la madre della ragazza non perde occasione per presentarle probabili fidanzati, come il medico Faarooq. Durante la festa del 4 luglio, diventato ormai uno di famiglia, Jackson capisce che sta iniziando a provare qualcosa di diverso per la sua amica.

Tormentato da questa situazione, decide di allontanarsi da lei, accettando l’invito di Susan come ‘festa-amico’ al matrimonio del nipote York. Dal canto suo, Sloane decide di farsi accompagnare dal medico Faarooq, provocando una gelosia reciproca nei due ex festa amici. Ad Halloween, la scoperta di una notizia che destabilizza Sloane, li porterà a fare i conti con i loro sentimenti. Ma niente è come sembra…

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La recensione di Holidate

Inutile dire che non dovrete aspettarvi un capolavoro che segnerà la storia delle commedie romantiche. È pur vero però, che una risata in questi giorni è ciò di cui abbiamo bisogno. Il fascino di Jackson unito alla simpatia di Sloane da vita a una coppia apparentemente lontana anni luce. In realtà, i dubbi e le remore nei confronti dell’amore sono gli stessi motivi che li porteranno ad avvicinarsi sempre di più. Holidate in pieno stile americano, ripercorre tutte le feste più importanti dell’anno, quelle dove avere un accompagnatore sembra essere indispensabile.

La ‘povera’ Sloane, lavoratrice in smartworking, rappresenta la maggior parte delle ragazze trentenni di tutto il mondo. Dopo una cocente delusione in amore non riesce a lasciarsi andare in nuovi rapporti, continuando a diffidare del genere maschile. Il giorno dopo Natale, intenta a cambiare il regalo della sorella si imbatte nell’affascinante golfista Jackson, alla cassa dello stesso negozio per lo stesso motivo. Lui è il suo inaspettato regalo di Natale, tanto da diventare ufficialmente ‘festa-amici’. In occasione del party di Capodanno, accantonate le felpe supersize, la bella Sloane sfoggia un abito da togliere il fiato mostrando tutta la sua femminilità.
Holidate ha convinto la stragrande maggioranza del pubblico che lo ha visto, a tal punto da avere in programma un secondo film.

Valore aggiunto alla storia principale, i componenti della famiglia di Sloane. La mamma Elaine (Frances Fisher) la casalinga perfetta che sembra essere uscita dalle riviste degli anni ’50; completamente agli antipodi, la zia Susan (Kristin Chenoweth) sempre pronta a fare festa con un partner diverso e fasciata da vestiti succinti. Poi c’è il fratello minore York (Jake Manley) con la fidanzata Liz (Cynthy Wu) pronti a sposarsi senza conoscersi approfonditamente. E infine, la sorella maggiore Abby (Jessica Capshaw) sposata da tempo con un marito dedito alla famiglia e che cerca momenti di evasione dalla routine.

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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