Approfondimenti horror
I 6 migliori horror prodotti da Jason Blum

La parola horror nel corso degli ultimi trenta anni ha assunto significati differenti. Negli anni ’80 il sotto-genere dominante era quello slasher, negli anni’90 il teen horror, nel 2000 l’horror alla orientale e nel 2010 il mockumentary; un genere nato nel 1999 con The Blair Witch Project e riportato in vita da Jason Blum ed Oren Peli con Paranormal Activity. Un film che ha dato vita ad una saga che ha incassato in tutto il mondo quasi un miliardo di dollari. Ma Paranormal Activity è solo il primo di una lunga serie di successi della BlumHouse Productions. Una serie che, oltre ai tanti interessanti titoli sviluppati negli ultimi anni, si arricchirà di un altro incredibile horror in uscita il 19 agosto, The Gallows – L’esecuzione. Diretto da Chris Lofing e Travis Cluff The Gallows racconta la storia di un gruppo di ex studenti che, decisi a rimettere in scena lo spettacolo teatrale che venti anni prima aveva portato ad un terribile incidente mortale, vengono uccisi uno ad uno da qualcosa avvolto nell’oscurità. Ma The Gallows è solo l’ultimo dei grandi film prodotti da Jason Blum e noi di NewsCinema ci siamo divertiti a ripescare i sei migliori horror della BlumHouse Productions. Una serie di imperdibili film che vi invitiamo a recuperare o perlomeno a rivedere per ingannare l’attesa che ci separa dall’uscita del terrorizzante The Gallows.
6) LA NOTTE DEL GIUDIZIO: Diretto da James DeMonaco ed interpretato da Ethan Hawke e Lena Headey La notte del giudizio è un interessante horror che racconta un universo distopico in cui gli Stati Uniti del 2022 attuano “Lo Sfogo”, un periodo di dodici ore in cui tutte le attività criminali diventano legali. Caratterizzato da tensione, ritmo e da una idea tanto vincente quanto crudele il film è il primo capitolo di una saga di cui uscirà il terzo capitolo nel 2016.
5) PARANORMAL ACTIVITY: Tutti vi sareste aspettati di vedere uno dei film più redditizi della storia del cinema al primo posto della nostra classifica. E invece no, noi di NewsCinema non ci facciamo influenzare dal box office mondiale preferendo di gran lunga altri prodotti della BlumHouse. Ma indubbiamente il mockumentary di Oren Peli un posto nella nostra classifica lo merita. Dopotutto non tutti i film incassano 193 milioni di dollari con soli 15.000 dollari di budget. E non tutti i film fanno sobbalzare sulla sedia Steven Spielberg. O perlomeno così dice lui…
4) OCULUS: Diretto da Mike Flanagan Oculus è uno di quei film capaci di rendere un oggetto usato nella vita di tutti i giorni un vero e proprio strumento del terrore. In questo caso parliamo dello specchio, uno specchio maledetto che vede due fratelli tentare in tutti i modi di distruggerlo. Ma lo specchio si rivelerà una macchina infernale capace di rendere reali i loro peggiori incubi.
3) UNFRIENDED: Se Oculus vi farà passare la voglia di specchiarvi, il brillante thriller di Levan Gabriadze metterà la parola fine alle vostre conversazioni via Skype. Ambientato completamente nello schermo di un MacBook Air Unfriended è infatti una spettacolare variazione del genere mockumentary che renderà la suoneria di Skype il vostro peggiore incubo.
2) SINISTER: Dopo essere scampato a La notte del giudizio il povero Ethan Hawke è finito in Sinister, uno degli horror più paurosi del 2012. Diretto da Scott Derrickson il film è la classica storia di fantasmi, bambini inquietanti e filmati misteriosi. Una storia che continuerà il 3 settembre al cinema con l’atteso Sinister 2 diretto da Ciaràn Foy e interpretato da Shannyn Sossamon.
1) INSIDIOUS: La numero uno della nostra lista poteva essere solo la terrorizzante storia della famiglia Lambert. Stiamo parlando ovviamente di Insidious, lo spettacolare horror diretto da James Wan nel 2010 che vede una famiglia affrontare un terribile spirito maligno. L’attenzione di Wan ai suoni, la brillante sceneggiatura di Leigh Whannell e le atmosfere inquietanti rendono Insidious il migliore horror prodotto da Jason Blum e probabilmente uno dei più interessanti film di genere degli ultimi dieci anni. Ed il successo non è tardato ad arrivare, i 98 milioni di dollari incassati hanno portato infatti la BlumHouse a produrre un sequel ancora diretto da Wan ed un prequel diretto dallo sceneggiatore della saga Leigh Whannell.
Approfondimenti horror
Pet Sematary, tutte le differenze più curiose tra il film originale e il nuovo remake

Pet Sematary, pellicola diretta da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer propone nuovamente agli spettatori una versione cinematografica dell’omonimo libro di Stephen King. La maggior parte di appassionati di horror infatti, sa bene come nell’ormai 1989 è stato già presentato al pubblico un film dedicato all’opera dello scrittore (per acquistare il dvd o blu-ray di Pet Sematary clicca qui)
Conosciuto in italia con il poco convincente nome di Cimitero vivente, la pellicola in questione è stata diretta da Mary Lambert (anche se in origine il regista avrebbe dovuto essere George Romero) con la presenza di attori come Dale Midkiff, Denise Crosby, Miko Hughes e Blaze Berdahl. Qualunque cinefilo, soprattutto se appassionato del genere horror, si è dunque fatto una domanda più che lecita: quali sono le principali differenze tra originale e il nuovo remake di Pet Sematary? In questo articolo cercheremo, senza fare spoiler, di analizzare quali sono le principali differenze che caratterizzano le due opere che, visti i vent’anni di distanza e i diversi registi, inevitabilmente saltano agli occhi degli spettatori.
Il personaggio di Victor Pascow
Nonostante il personaggio di Victor Pascow possa vantare un’introduzione piuttosto inquietante in entrambi i film, la sua figura viene delineata in maniera estremamente diversa. Il personaggio nel film del 1989 era infatti interpretato da Brad Greenquist e appariva molto di frequente nella pellicola, risultando una figura piuttosto leggera se paragonata all’interpretazione di Obssa Ahmed, decisamente meno “amichevole” e molto più agghiacciante. Nel nuovo film infatti Victor sarà un uomo di colore che si esprime con una voce antica e profonda.
Leggi anche: I 10 migliori film tratti dai romanzi di Stephen King
Il personaggio di Zelda
Se esiste un personaggio che nel film originale può aver turbato i sonni degli spettatori, quella è sicuramente Zelda, la sorella di Rachel. Questa figura resta inquietante anche nel remake, anche se presenta alcuni sostanziali cambiamenti. Se nella pellicola originale il personaggio veniva interpretato da Andrew Hubatsek, capace di rendere ancor più inquietante tale personaggio, in Pet Sematary del 2019 questi panni sono vestiti da Alyssa Brooke Levine. Anche riguardo la morte del personaggio vi sono sostanziali differenze: nel film originale Zelda moriva a causa della meningite spinale che la affligge, mentre nel remake la sua triste dipartita è decisamente più violenta.
La figura del Wendigo
Il Wendigo (noto anche come Windigo) era originariamente presente nel romanzo del 1983, pur essendo stato ignorato nel primo film. Questo invece, è stato notevolmente valorizzato nel remake del 2019 che, in maniera esplicita, imputa a questa figura la maledizione del cimitero. Ma cos’è il Wendigo? Si tratta di un personaggio appartenente alla mitologia dei nativi americani che vivevano, a grandi linee, sul confine tra Canada e Stati Uniti lungo la costa orientale. Secondo le leggende, si tratta di una persona che, a causa del cannibalismo, si è trasformata in una sorta di demone. Chiunque si abbandoni a tale orripilante pratica o sia morso da un altro Wendigo, si trasforma in tale creatura per girovagare all’interno dei boschi alla perenne ricerca di cibo.
Church
Church è adorabile e terrificante allo stesso tempo: in tal senso entrambe le pellicole si somigliano. Ciò che cambia principalmente è la razza dell’animale. Nel primo film infatti si tratta di un British Shorthair, mentre nel secondo è un Maine Coon. Pur trattandosi di una semplice chicca, gli appassionati di felini apprezzeranno di sicuro questa curiosità.
Leggi anche: 5 motivi per cui i romanzi di Stephen King funzionano al cinema
Un finale diverso
Ebbene sì, anche il finale del film è diverso. La pellicola del 1989, in poche parole, si conclude con la morte di Gage e il ritorno in vita di Rachel (che a sua volta uccide Louis). Non volendo fare spoiler, non possiamo rivelare ulteriori dettagli ma possiamo sbilanciarci affermando che il remake presenta una situazione finale decisamente diversa.
Approfondimenti horror
10 boschi dell’orrore al cinema

Uno dei più terrificanti cliché del cinema horror è il bosco oscuro e spaventoso dove streghe, demoni e serial killer attendono, nascosti nel buio, una preda da trucidare.
Selvaggi, incontaminati e pericolosamente affascinanti, i boschi costituiscono la meta dei protagonisti di Blair Witch, il sequel diretto da Adam Wingard del cult di Eduardo Sanchez e Daniel Myrick. Giunti nella foresta di Black Hills per svelare il mistero della sparizione di Heather, alcuni studenti scoprono che la strega di Blair è più di una semplice leggenda.
In occasione dell’uscita nelle sale italiane di Blair Witch vi sveliamo dieci horror dove il bosco è l’indiscusso protagonista dell’arte del brivido. Sfogliate la gallery qui sotto!
Approfondimenti horror
Stephen King, 5 motivi per cui i suoi romanzi funzionano al cinema

“Ho scritto tanto, è vero! Ma sempre su cose che conosco. I veri mostri sono nella realtà”. Creativo, rivoluzionario, prolifico, Stephen King è un simbolo nel panorama letterario/cinematografico horror. Quaranta anni dietro la macchina da scrivere, ottanta romanzi e 500 milioni di copie vendute in tutto il mondo; un successo che, tra rimandi ai classici horror e spunti reali, conquista il cinema e la televisione. Il 13 luglio l’erede di Edgar Allan Poe e H.P. Lovecraft torna in sala con Cell, il thriller paranormale che riunisce attori come John Cusack e Samuel L. Jackson a nove anni dall’incompreso 1408. Clay Riddell (John Cusack) e Tom McCourt (Samuel L. Jackson) tentano di sopravvivere a un segnale che trasforma gli esseri umani in bestie. L’unica speranza è non accendere il cellulare ma chi, ai giorni d’oggi, resisterebbe alla tentazione? Tra la critica alla modernità e il fascino per il paranormale, King assesta il suo nuovo tocco al cinema di genere; l’ennesimo traguardo di uno scrittore che conosce cinque segreti per costruire l’incubo nella settima arte:
1. Un orrore reale
Perché Stephen King ci fa paura? Sin da Carrie, il romanzo pubblicato nel 1974 e portato al cinema da Brian De Palma nell’omonimo film con Sissy Spacek, l’autore di Brivido cela, dietro sfumature soprannaturali, paure reali. La protagonista della storia è una ragazza che, bullizzata dai coetanei, catalizza la rabbia in mania omicida; un bagno di sangue che, anticipando le tragedie della Columbine High School e di Dunblane, rende l’opera più inquietante di un thriller a tinte paranormali. Sulla stessa impronta c’è Misery che, focalizzando l’attenzione sul rapporto tra star e fan, analizza il lato oscuro del successo; un cult che predice, con trenta anni di anticipo, drammatiche conseguenze dello star-system come l’omicidio della star di The Voice Christina Grimmie da un fan esaltato. Sottovalutato ma altrettanto interessante, il survival horror The Mist critica la politica americana indagando chi, tra mostri e umani, sia la minaccia. Orrori astratti nelle tematiche paranormali ma ancorati alla realtà e, proprio per questo, efficaci al cinema.
2. Il lato oscuro dell’innocenza
Uno dei punti di forza di Stephen King è la maniacale attenzione alle sotto-trame che costituiscono l’essenza dei suoi racconti. L’orrore soprannaturale è una metafora che racchiude le paure di tutti noi; un lato oscuro dell’umanità su cui King e la settima arte costruiscono alcune delle più efficaci opere cinematografiche di tutti i tempi. Se analizziamo cult come It, Shining, Pet Sematary e Cose Preziose notiamo come gli unici in grado di sconfiggere il male siano i bambini, creature innocenti dotate di un innato senso per la giustizia. Stephen King, con il suo sguardo disincantato al mondo, è lo Steven Spielberg del mondo dei brividi; un autore che, citando cult come Omen – Il presagio e Il villaggio dei dannati, dà una marcia in più all’horror in tutte le sue forme, dal romanzo alla pellicola. E non è tutto! Le eroine dei suoi romanzi incarnano la purezza del male; sopravvissute come la Wendy Torrance di Shelley Duvall o la folle Misery di Kathy Bates rappresentano il punto di partenza di romanzi inquietanti e film da Oscar.
3. Mostri del cinema, da Jack Nicholson a Kathy Bates
I film tratti dai romanzi di Stephen King funzionano grazie al contributo di alcuni dei più grandi attori di tutti i tempi. Sissy Spacek incarna il fragile equilibrio tra innocenza e follia di Carrie e Jack Nicholson dà vita alla mania omicida del Jack Torrance di Shining. Il ruolo cinico, duro e violento di Misery regala a Kathy Bates il premio Oscar come miglior attrice protagonista; indimenticabile interprete di uno dei personaggi più complessi della letteratura di King. Meno noto ma altrettanto interessante è Max von Sydow in Cose Preziose, il film di Fraser Clarke Heston che vede l’ex Padre Merrin de L’esorcista indossare i panni del diavolo in persona. Spiccano nei film tratti dai romanzi di King due premi Oscar come Tom Hanks, il protagonista de Il miglio verde di Frank Darabont e Anthony Hopkins, mentore e guida spirituale dello scomparso Anton Yelchin nel sottovalutato Cuori in Atlantide. Una menzione d’onore va a Tim Curry, il pagliaccio di It che rende, ancora oggi, l’omonimo cult tv degli anni ’90 terrorizzante per tutte le generazioni di spettatori.
4. Non solo Horror…
Nonostante l’indubbia propensione per l’horror, tra i romanzi cult e i capolavori della settima arte di Stephen King non ci sono solo opere di genere. Nel 1994 Frank Darabont dirige, dal racconto Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, Le ali della libertà. Interpretato da Tim Robbins e Morgan Freeman, il film segna l’inizio della collaborazione King/Darabont che realizza nel 1999 Il miglio verde. Due storie tragiche che raccontano, attraverso la metafora carceraria, vicende intense e profondamente umane. Tra i drammi spiccano Stand by Me – Ricordo di un’estate, il capolavoro tratto dal racconto Il corpo che rivela il lato drammatico dell’adolescenza, e Cuori in Atlantide che analizza il superamento delle paure dell’infanzia. Tra gli esperimenti sci-fi c’è 22.11.63, il romanzo che unisce il tema dei viaggi nel tempo all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy adattato nell’omonima miniserie di J.J. Abrams. È attualmente in fase di produzione La torre nera, la serie di romanzi di genere fantastico che approderà al cinema nel 2017 diretta da Nikolaj Ariel e interpretata da Idris Elba e Matthew McCounaghey.
5. Incubi d’autore, da Brian De Palma a Stanley Kubrick
Stephen King è un grande scrittore ma un regista mediocre. Brivido, la sua prima e ultima esperienza dietro la macchina da presa, lo convince ad affidare gli adattamenti dei suoi romanzi a Brian De Palma, Stanley Kubrick, Rob Reiner, Frank Darabont e George Romero che trasformano l’incubo su pagina in capolavori del cinema di genere. Il successo di un film tratto da un romanzo non è direttamente proporzionale alla soddisfazione dello scrittore. Shining, nonostante sia stato inserito al 2° posto tra i migliori film horror di sempre, è stato pesantemente criticato da Stephen King: “La gente ama quel film, ma io no: il libro è caldo, il film è freddo. Il libro finisce nel fuoco, il film nel ghiaccio. Nel libro, Jack Torrance impazzisce ogni giorno di più. Nel film, invece, Jack Nicholson è pazzo fin dalla prima scena. Quando sono andato alla proiezione ho dovuto tapparmi la bocca. Parole al vetriolo che incarnano la genialità, il coraggio e la follia di Stephen King, il re di nome e di fatto dell’entertainment dei brividi.
- Cinema5 giorni fa
Can Yaman, l’attore turco che ha stregato l’Italia e sogna di lavorare con Ferzan Ozpetek
- Cinema3 settimane fa
Wild Mountain Thyme, arriva il film tratto dal romanzo di John Patrick Shanley con Emily Blunt e Jamie Dornan
- Cinema3 settimane fa
Zombieland – Doppio Colpo, la recensione del sequel cult
- CineKids3 settimane fa
Soul, il toccante teaser trailer del nuovo film Disney Pixar
- News2 settimane fa
Christmas Carol, il trailer della nuova serie tv sotto l’albero
- Cinema3 settimane fa
Bad Boys For Life, il grande ritorno della coppia Smith/Lawrence nel primo trailer
- Cinema2 settimane fa
Midway, 5 fatti del film realmente accaduti anche se è difficile crederci
- Netflix3 settimane fa
5 modi per bruciare calorie guardando serie tv