Re Carlo infrange il protocollo reale | La security non ha potuto fare niente

Re Carlo – Newscinema.it (Foto: Ansa)

Re Carlo ha infranto il protocollo reale per pietà e non ci ha pensato due volte. Le sue guardie del corpo non hanno potuto fare niente per evitarlo.

Re Carlo in questo ultimo periodo sta avendo diverse discussioni con alcuni membri della sua famiglia. In particolare con il figlio Harry che ha spesso fatto delle scelte che alla corona non sono andate molto a genio. Tuttavia anche il padre sovrano in passato ha preso l’iniziativa e ha seguito il suo istinto.

Nel 2010 Re Carlo, infatti, ha infranto il protocollo reale per firmare un autografo, tirando fuori la sua penna Royal Parker e scrivendo “Charles 2010” su un pezzo di carta durante la sua visita ai residenti in Cornovaglia per dare il suo sostegno dopo che la contea era stata colpita da acquazzoni torrenziali.

Tutti per un autografo

Tony e Meg Hendy, la cui casa a St Blazey era stata inondata di acqua e fango, si sono avvicinati a Carlo, all’epoca Principe del Galles, chiedendo sfacciatamente un autografo per loro figlio. “Non siamo sicuri che lei faccia autografi, ma gli rallegrerebbe la giornata” hanno detto. E il figlio della Regina Elisabetta ha sorpreso tutti chiedendo a uno della security di trovare un pezzo di carta da fargli firmare.

La famiglia Handy – Newscinema.it (Foto: Dailymail)

Il principe ha quindi scritto “Charles 2010” e si è persino scusato per la “scrittura traballante” perché “non scrive mai in piedi”. Il fotografo Paul Williams, che ha assistito al momento, ha detto che il principe sembrava “genuinamente toccato” dalla loro situazione. Ha detto: “La famiglia Hendy, la cui casa è stata una delle più colpite, è stata l’unica proprietà che ha visitato. Sembrava sinceramente toccato da questa coppia e ha detto che se poteva aiutare in qualsiasi modo lo avrebbe fatto”.

Il protocollo reale prevede che la regina e il principe Carlo non facciano mai autografi. Possono firmare libri di visitatori o documenti ufficiali, ma mai autografi. “Sono passati dalla disperazione di perdere tutti i loro averi poco prima di Natale ad avere una visita reale e ottenere un ricordo unico“.