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Ryan Gosling, dal criminale redento di Drive all’eroe romantico di La La Land

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Ci sono attori che conquistano in qualsiasi tipologia di ruolo. Non si tratta solo del cocktail di fascino e talento ma del physique du rôle che li rende camaleonticamente perfetti in ogni pellicola. Fresco del Golden Globe (e in odore di nomination) per La La Land, Ryan Gosling continua la sua ascesa nel mondo di Hollywood, iniziata venti anni fa al The Mickey Mouse Club.

A differenza dell’ex collega Justin Timberlake, Gosling sceglie la recitazione ma la gavetta per diventare la star del cinema contemporaneo è lunga. Sono innumerevoli e antitetici i ruoli interpretati dall’attore statunitense, dal semidio Hercules nella serie tv Young Hercules al romantico Noah ne Le pagine della nostra vita. Quindici anni di cinema e televisione ridefiniti da Drive, il film di Nicolas Winding Refn che, tra momenti cult e slow motion, lo consacra il volto di punta della settima arte. Un attore che, mutando stile e look a seconda dei personaggi, si prepara a dominare il 2017 nei panni di Neil Armstrong in First Man e K in Blade Runner 2049.

Ma occorre fare qualche passo indietro! Dal criminale redento di Drive all’eroe romantico di La La Land, ecco perché Ryan Gosling resta sempre unico e riconoscibile:

Il giovane semidio nella serie tv Young Hercules

L’eroe mitologico

Le origini artistiche di Ryan Gosling sono mitologiche. Conclusa l’era Disney, l’attore statunitense ottiene il primo ruolo di successo in Young Hercules, la serie prequel del celebre show con Kevin Sorbo. Cinquanta episodi ricchi di avventure, effetti speciali retrò e guest-star di eccezione (Kevin Smith nei panni di Marte) che consacrano Gosling tra le promesse dell’entertainment contemporaneo.

Capelli biondi e caschetto anni Novanta, la star di La La Land interpreta con ironia e charme il semidio destinato all’immortalità. Un ruolo che, a venti anni dalla release di Young Hercules, dimostra il fascino di Gosling nei panni dell’eroe mitologico.

Danny Balint, lo skinhead di The Believer

Lo skinhead neonazista

Nel 2001 Ryan Gosling passa al lato oscuro della settima arte interpretando uno dei ruoli più sottovalutati della sua carriera. Ispirandosi alla vita di Dan Burros, Henry Bean scrive e dirige The Believer, la tragica storia di un antisemita divenuto membro attivo dell’American Nazi Party. Violento e folle, lo skinhead di Ryan Gosling colpisce la critica attraverso la perfetta caratterizzazione di un uomo ossessionato dall’idea totalitaria della razza pura. Una storia drammatica che, nonostante il flop al box office, accende i riflettori su un attore che passa con disinvoltura da un eroe per teenager a un neonazista realmente esistito.

Holland March, il detective impacciato di The Nice Guys

Il detective sui generis

Come abbiamo sottolineato, Ryan Gosling interpreta spesso ruoli antitetici. Dopo il criminale neonazista di The Believer, l’affascinante star di Hollywood passa dalla parte della legge in due pellicole diverse tra di loro. Nel 2007 è l’assistente distrettuale Willy Beachum ne Il caso Thomas Crawford, il thriller di Gregory Hoblit che lo mette faccia a faccia con il mito di Hollywood Anthony Hopkins. Tenace e arguto come l’acerrimo Crawford, Beachum rappresenta un brillante uomo di legge in contrapposizione con lo sciocco investigatore Holland March. Un ruolo incarnato con verve comica in The Nice Guys, il buddy movie con Russell Crowe.

Attraverso l’ironica rappresentazione di un padre degenere e di un poliziotto che prende più pugni in faccia che criminali, Gosling (clicca qui per vedere la nostra intervista esclusiva all’attore) dimostra di cavarsela anche senza l’immancabile sex appeal.

Stephen Meyers, il manipolatore de Le idi di marzo

Il doppiogiochista

Tra i ruoli più drammatici e complessi di Ryan Gosling c’è il doppiogiochista Stephen Meyers di Le idi di marzo. Diretto da George Clooney, il film vede l’attore nei panni della vittima/carnefice di uno schema machiavellico. Un uomo che, dietro l’intelligenza e il carisma, cela un lato oscuro che lo rende pericoloso e temibile. La brillante rappresentazione del sistema politico, oscurando la co-star George Clooney, regala a Ryan Gosling la nomination come miglior attore protagonista ai Golden Globes 2012. 

Il pericoloso ed enigmatico antieroe di Drive

Il criminale redento

Dopo Il delitto Fitzgerald, il dramma prodotto da Kevin Spacey che lo vede nei panni di un quindicenne tormentato da un delitto, Ryan Gosling interpreta Drive, il thriller di Nicolas Winding Refn che lo ridefinisce l’antieroe del cinema contemporaneo.

Giubbotto bianco, guanti bordeaux e fisico da boxer, l’attore statunitense incarna un fuorilegge romantico, passionale, violento e letale. Un ruolo che riprende nel sottovalutato Come un tuono, il cult di Derek Cianfrance in cui interpreta Luke, un motociclista che rapina una banca per contribuire alla crescita del figlio. Senza svelarvi altro su un dramma dalla struttura narrativa imprevedibile, Come un tuono riporta Gosling al criminale redento. Una tipologia di personaggio che riveste con sfumature più violente in Solo Dio perdona, il sequel ideologico di Drive.

Firmato ancora una volta da Refn, Solo Dio perdona racconta la discesa nell’incubo di Julian, il proprietario di un club di Boxe Thailandese. Una storia di vendetta e redenzione che, dopo l’iconico Drive, regala a Gosling uno dei personaggi più affascinanti della settima arte.

Jacob Palmer, il latin lover di Crazy, Stupid, Love

L’eroe romantico

Il 26 gennaio uscirà nei cinema italiani La La Land, il musical di Damien Chazelle che vede Ryan Gosling nei panni dell’eroe romantico. Un ruolo da sex symbol che l’attore statunitense riveste innumerevoli volte nella sua carriera!

Nel 2004 è Noah ne Le pagine della nostra vita, la tormentata love story tratta dall’omonimo romanzo di Nicholas Sparks. Diretto da Nick Cassavetes, il film conquista il pubblico e la critica consacrando Gosling tra le promesse di Hollywood. Meno ordinario ma altrettanto irresistibile è l’antieroe di Lars e una ragazza tutta sua, la commedia di Craig Gillespie attraverso cui, perdendo la testa per una real doll a grandezza naturale, ottiene la candidatura ai Golden Globes 2008.

Più drammatico e realistico è Dean, il dipendente di una società di traslochi alle prese con la fallimentare storia d’amore con Cindy, l’infermiera interpretata da Michelle Williams in Blue Valentine. Un dramma in antitesi con Crazy, Stupid, Love, la comedy dove è Jacob, un donnaiolo che conosce tutti i segreti per conquistare il gentil sesso. Consapevole del fascino da latin lover, Jacob seduce Emma Stone ancor prima di Sebastian, il romantico jazzista di La La Land. L’ennesima brillante performance di un attore che, qualsiasi personaggio interpreti, resta impresso tra i più straordinari talenti della settima arte.

 

Segnato da un amore incondizionato per la settima arte, cresciuto a pane e cinema e sopravvissuto ai Festival Internazionali di Venezia, Berlino e Cannes. Sono sufficienti poche parole per classificare il mio lavoro, diviso tra l’attenta redazione di approfondimenti su cinema, tv e musica e interviste a grandi personalità come Robert Downey Jr., Hugh Laurie, Tom Hiddleston e tanti altri.

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Zlatan | Da Malmö alla Juventus, l’ascesa di Ibrahimovic nel biopic tratto dal libro

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Sono le difficoltà incontrate da Zlatan Ibrahimovic, più che le sue vittorie sul campo da calcio, ad essere esplorate nel film tratto dall’autobiografia best-seller del campione svedese di origine slava (Io, Ibra, in Italia edito da Rizzoli). La pellicola è stata presentata in anteprima mondiale alla 16esima Festa del Cinema di Roma.

Zlatan, diretto dallo svedese Jens Sjogren, titolo originale I am Zlatan ripreso dall’edizione internazionale del libro, è un racconto di formazione focalizzato principalmente sugli ostacoli incontrati lungo il cammino verso la gloria. Seguendo i primi passi della carriera dell’attuale asso del Milan, noto fuori dal campo per il carattere da duro e la forte autostima, il film ripercorre i suoi inizi da figlio di immigrati slavi nella periferia operaia di Malmö, fino al suo contratto con la Juventus, vero punto di svolta di una carriera che lo porterà a indossare le maglie anche di Inter, Barcellona, Milan, United e PSG.

Caduta e ascesa

Prima dell’ascesa c’è però una “caduta”. La pellicola inizia con Ibra già sotto contratto con il club olandese dell’Ajax. Il problema dell’attaccante è però nei numeri con pochi gol, che gli valgono l’etichetta di “immigrato pigro”. Il suo agente, Mino Raiola, lo convincerà a vendere la sua Porsche e a concentrarsi sui suoi allenamenti, perché all’orizzonte sembra esserci la vera prima grande chiamata, quella della Juventus

Viene difficile credere come il talento che giocava solo per sé, non passando mai la palla ai compagni e costringendo i suoi primi allenatori a tenerlo in panchina, oggi sia il leader indiscusso del suo Milan, anche se per adesso limitato al ruolo di “capo spogliatoio” secondo Tuttosport, visto l’infortunio che lo terrà fuori almeno fino agli inizi del 2023.

Alle origini di Ibra

Gli appassionati di calcio sanno per certo che Ibra, pur non potendo contribuire con gol e assist come un tempo, anche da bordocampo farà di tutto per trasmettere alla squadra la sua fame di vittorie per capovolgere l’inerzia di una gara, come testimoniato dalle telecamere fisse su di lui a San Siro. Il Milan che in queste prime giornate di Serie A è tra le quattro papabili per la vittoria, a giudicare dalle scommesse live su NetBet, subito dopo Juve e Inter, deve molto allo slancio motivazionale di Zlatan e solo continuando a guardare al film (o leggendo il libro) possiamo capire davvero come si forma il carattere impavido di Ibra. In particolare, attraverso il lungo flashback che parte dalle sue prime mosse sui campi da calcio a Malmö, si può comprendere tutta la forza interiore di questo campione. Poche persone credevano davvero in lui, ma Ibra non ha desistito e ha continua a salire di livello mostrando già doti fuori dal comune nella squadra della sua città.

Le guide che lo spronano

Nel frattempo sono due gli attori che si alternano nel ruolo per rendere realistica la crescita dello svedese, Bajraktari Andersson e Granit Rushiti. Con quest’ultimo torniamo alla quasi attualità e all’incontro con il potente direttore generale della Juve Luciano Moggi, poi, attraverso nuovi flashback veniamo di nuovo trasportati tra le periferie di Malmö, nelle case dei due genitori separati e al campo d’allenamento, tra gli echi della guerra dei Balcani e gli omaggi rimarcati a Muhammad Alì, fonte di ispirazione principale del dodici volte Guldbollen, o Pallone d’Oro svedese. Il focus si sposta sulla guida paterna: “Devi usare la critica come una forza trainante”, gli dice il padre Sefik per spronarlo a sfidare i suoi nemici, tirando sempre fuori il meglio di sé. Oggi forse Ibra non ha più bisogno di consigli e dal film capiamo meglio il perché.

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Il Signore degli anelli: Il ritorno del fantasy più amato di sempre

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Sono passati poco più di vent’anni da quando il primo film di questa epica trilogia fantasy è stato proiettato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, trovando un posto nel cuore di tutti gli appassionati di mondi fantastici abitati da creature e razze di ogni tipo. 

Dopo un silenzio che dura da un bel po’ di anni, precisamente dal 2014, data in cui uscì l’ultimo film della trilogia Lo Hobbit, il mondo che J.R.R. Tolkien ha creato torna nuovamente a trasportarci nella magica Arda o Terra di Mezzo che a dir si voglia, ma questa volta non lo farà sui grandi schermi del cinema, bensì sul nostro televisore, computer o cellulare. 

Il nuovo Signore degli Anelli infatti non sarà un lungometraggio, ma una vera e propria serie che verrà inserita nel catalogo di Amazon Prime Video. 

Una serie con un arduo compito 

Come sappiamo bene, l’universo fantasy creato dal noto scrittore è tuttora fonte di ispirazione per numerose storie, basti pensare ai vari film, fumetti e, in particolare, ai videogiochi come Dragon’s Crown e Skyrim. Molti titoli videoludici, alcuni anche molto apprezzati, sono ambientati proprio nella Terra di Mezzo, mentre è possibile scaricare giochi come Throne: Kingdom at War che si ispirano parecchio alle epiche battaglie, alle grandi città e ai fitti boschi verdi, pieni di misteri e creature inimmaginabili. 

Con questa incredibile base, anche un solo passo falso potrebbe essere un enorme problema, quindi ecco cosa bisogna aspettarsi dalla serie in uscita il 2 Settembre di quest’anno. 

Coerenza 

L’universo che Tolkien ha creato è immenso e gestirlo all’interno di un’opera potrebbe rivelarsi un’impresa non da poco. 

La storia del mondo di Arda è piena di eventi particolari avvenuti in una linea temporale veramente lunga, la serie si basa in particolare sugli eventi accaduti nella seconda era. Trovare alcuni dei personaggi della prima trilogia in una serie ambientata nella Terra di Mezzo del passato, potrebbe far (giustamente) infuriare i fan più accaniti.

Source: Pexels 
Fedeltà 

Le caratteristiche delle razze, l’architettura, la fauna e la flora, i personaggi più importanti, tutto deve essere il più possibile fedele all’universo narrativo. Il trailer della serie mostra delle immagini promettenti: grandi ambienti come le città o i boschi sembrano simili a quelli presenti nella prima trilogia di Peter Jackson, così come altri particolari come per esempio le armature.

Effetti speciali 

Nonostante il peso degli anni si faccia sentire, La Compagnia dell’Anello mostra degli splendidi effetti speciali. Per fare un esempio, il Balrog è tutt’oggi una delle creature più belle realizzate in CGI (Computer-generated imagery). Anche sotto questo aspetto, sembra che la serie mostrerà i suoi muscoli con una computer grafica di tutto rispetto. 

Per quanto riguarda la trama, dovremmo avere una storia fantasy avvincente, anche se bisognerà vedere come verrà raccontata allo spettatore. Il trailer mostra avventura, grandi battaglie e tanti altri elementi che potrebbero tenerci incollati allo schermo. 

Le premesse per un’ottima serie ci sono tutte, quindi possiamo solo attendere il 2 Settembre con ansia, magari leggendo un libro o giocando a un titolo ispirati alle storie della Terra di Mezzo. 

Fonte: Pexels 

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Linkem & GF 2021

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In occasione della nuova partnership con il Grande Fratello VIP 2021, Linkem ha lanciato un concorso a premi dal 27 settembre 2021 al 15 dicembre 2021. Si chiama “Vinci il GF VIP con Linkem” ed è aperto a clienti e non.

Per partecipare, gli utenti dovranno completare la procedura di registrazione sull’apposita landing page al seguente link, compilando i campi indicati e se saranno i fortunati vincitori dell’estrazione finale potranno vincere:

·      n. 1 TV 4k 82” UHD

·      n. 5 tablet Galaxy Tab S7+5g

·      n. 12 Box brandizzate Linkem e GF VIP contenenti: una t-shirt, una tazza e un quaderno

Altre iniziative Linkem + GF Vip 2021

Mercoledì 27 ottobre Linkem ha fatto atterrare nella casa del GF Vip un drone con un messaggio misterioso per uno dei concorrenti, senza però conoscere né il mittente né il destinatario di questo messaggio e lasciando così i concorrenti nella curiosità più totale. Abbiamo scoperto i protagonisti del misterioso messaggio solo durante la live del venerdì successivo in prime time, quando la figlioccia di Jo Squillo, Michelle Masullo, è entrata nella casa a sorpresa regalando forti emozioni al pubblico e alla cantante milanese. Guardate la clip sul sito: https://www.linkem.com/gf-vip.

In puntata abbiamo potuto assistere alle spettacolari riprese dall’alto effettuate dal drone, trasmesse sul tablet del pilota con definizione Ultra HD. Linkem è un’azienda leader nel settore della costruzione e gestione di reti wireless a banda ultra-larga da oltre dieci anni e incoraggia lo sviluppo di servizi innovativi 5G in tutto il Paese. I clienti possono contare su una rete veloce ed efficiente, sia per strumenti di lavoro sia per le varie soluzioni di intrattenimento online.

Come le reti FWA, le reti 5G sono basate su tecnologie miste fibra – radio per abilitare in modalità wireless connessioni ad altissima velocità e con bassissima latenza in grado di supportare lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT), ovvero la connessione in rete di migliaia di oggetti intelligenti.

Linkem ha già attivato in centinaia di comuni la sua nuova e velocissima rete 5G. Con l’offerta dedicata 5G Maxi Promo 20 Anni l’utente può fruire di una connessione internet ultraveloce fino a 1 Gigabit senza linea fissa e senza limiti di traffico a soli 19,90€ al mese per i primi 6 mesi anziché 26,90€ al mese. E con l’opzione voce Parla&Naviga può usufruire di chiamate illimitate da casa verso mobili e fissi nazionali con tecnologia VoIP senza nessun costo aggiuntivo.


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