The Elephant Man | Il capolavoro di Lynch torna al cinema

Era il 1980 quando colui che sarebbe diventato presto uno dei più grandi cineasti della settima arte, David Lynch, mostrava il suo capolavoro: The Elephant Man.

Torna al cinema il capolavoro di David Lynch | Le sale

Il 21 settembre 2020, a distanza di quarant’anni dalla sua uscita, torna in sala in versione restaurata in 4K. Ma sono solo alcune le ragioni e i cinema che lo proietteranno, dando così la possibilità a tutti gli estimatori di dare una rispolverata all’opera.

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Nel frattempo che il film arrivi anche in home video in una nuova versione rimasterizzata e arricchita di contenuti speciali, distribuita da Eagle Pictures e a Criterion Collection ecco l’elenco delle sale che hanno intanto deciso di programmare The Elephant Man (in via di aggiornamento):

EMILIA ROMAGNA
Ferrara (Sala Boldini)
Forli-Cesena (Saffi)
Parma (Edison)
Piacenza (Nuovo Jolly)

FRIULI VENEZIA GIULIA
Pordenone (Cinemazero)

LIGURIA
Genova (Circuito Sivori)

LOMBARDIA
Bergamo (Auditorium)
Mantova (Mignon)
Milano (Anteo Palazzo del Cinema / Beltrade)

MARCHE
Ancona (Azzurro)
Ascoli Piceno (Margherita)
Fermo (Sala degli Artisti / Multiplex Super 8)
Macerata (Multiplex 2000)

SICILIA
Catania (Arena Argentina)
Messina (Iris)

UMBRIA
Perugia (PostModernissimo)

VENETO
Padova (Multiastra)
Venezia (IMG Cinemas Candiani)
Vicenza (Odeon)

The Elephant Man | Ispirazione e curiosità

Ricordiamo che la pellicola prende spunto dai libri The Elephant Man and Other Reminiscences di sir Frederick Treves e The Elephant Man: A Study in Human Dignity di Ashley Montagu. All’epoca della sua uscita, ottenne un grande successo, portando alla ribalta anche i nomi di Anthony Hopkins e John Hurt (quest’ultimo nei panni del protagonista, John Merrick).

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Una scena di The Elephant Man

La storia vera del cosiddetto “uomo elefante”, appellativo datogli a causa delle deformazioni legate alla Sindrome di Proteo, dagli spettacoli di strada all’incontro con un medico umano, ricevette ben otto candidature alla 53esima edizione degli Oscar, ma non ne vinse neanche uno.

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Una piccola curiosità: inizialmente il progetto era stato proposto a Terrence Malick, che lo rifiutò, facendo così la fortuna di David Lynch.