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The Walking Dead, 10 cose che potrebbero accadere nel finale di stagione
Il finale della sesta stagione di The Walking Dead è ormai alle porte, e tutti gli appassionati della serie si aspettano uno degli episodi migliori dell’ altalenante trasposizione televisiva del fumetto di Robert Kirkman. Negan sta per arrivare e il destino di Daryl è ancora avvolto nel mistero. Inoltre nessuno dei protagonisti è realmente al sicuro e tutti i segnali fanno ipotizzare una morte importante. Abbiamo cercato, quindi, di riassumere le nostre aspettative per il finale di questa stagione, analizzando il destino dei personaggi principali.
Cosa è successo a Daryl?
Questa settimana il pubblico di The Walking Dead sarà sicuramente diviso in due grandi fazioni: quelli che sono pronti a prendere a pugni il televisore per la morte di Daryl, e chi invece è già ampiamente convinto che si tratti solo di un altro finto cliffhanger. È per questo che speriamo che la vicenda di Daryl sia spiegata e risolta nei primi minuti dell’episodio conclusivo, così da poter lasciare il giusto spazio al vero evento di questo finale di stagione: l’arrivo di Negan.
Carol e il suo equilibrio instabile
Lo sviluppo del personaggio di Carol durante la seconda parte della sesta stagione è stato a dir poco scioccante. Dopo aver rivelato la sua natura da killer, la donna è sicuramente una delle incognite di questo finale di stagione. Chissà se riuscirà con questo episodio conclusivo a riconquistare un equilibro ormai perso, magari ascoltando i consigli del sempre razionale Morgan.
Gli insegnamenti di Morgan
Parlando di Morgan, gli spettatori di questa ultima stagione hanno cominciato ad apprezzare la lealtà, il codice etico e i solidi principi alla base del personaggio. La speranza è che anche gli altri personaggi della serie se ne rendano conto, prima che altro sangue venga versato inutilmente. Sarebbe bello, per esempio, vedere un cambiamento di atteggiamento da parte di Rick, in favore della razionalità di Morgan.
I personaggi minori
La lista dei personaggi di The Walking Dead si fa continuamente più lunga, con un sempre più folto gruppo di sopravvissuti in continua lotta per la propria vita. Per questo è quasi impossibile riuscire ad approfondire adeguatamente le storie di certi personaggi minori, che inevitabilmente vengono messi in secondo piano (quando non sono addirittura del tutto assenti in alcuni episodi). La puntata finale della serie, quindi, può essere un modo per sfoltire l’ormai ingestibile numero di personaggi, con una serie di morti minori che vadano a tagliare definitivamente gli elementi superflui alla narrazione.
Il ruolo di Jesus
Il debutto di Jesus all’interno della serie è stato sicuramente interessante e ben realizzato, dimostrando fin da subito il potenziale di un personaggio così particolare. Sembrerebbe, infatti, che il ragazzo barbuto sia destinato a ricoprire un ruolo sempre più importante nella narrazione. Purtroppo, fino ad ora, questa sesta stagione non gli ha dedicato lo spazio che invece avrebbe meritato. Il suo particolare rapporto con Negan, però, potrebbe permettergli di giocare una parte importante anche in questo ultimo episodio.
Negan contro Rick
Nonostante siano tutti ormai in attesa del tanto annunciato arrivo di Negan, il gruppo di Rick ha raggiunto col tempo una buona autosufficienza, con una abbondante scorta di munizioni, un tetto sopra le loro teste e dei muri che li proteggono dai pericoli esterni. Le forze di Negan saranno sicuramente più esperte e preparate, ma la solida organizzazione dei sopravvissuti permetterà di certo a Rick e compagni di tenere la testa alta durante un eventuale scontro.
Gregory e Dwight
Due dei personaggi più oscuri e misteriosi di questa sesta stagione sono sicuramente Dwight e Gregory. Il primo è ormai divenuto celebre dopo lo sparo ai danni di Daryl nello scorso episodio, mentre Gregory è sicuramente uno dei sopravvissuti più spietati, scellerati e senza rimorso presenti nel gruppo. Quando scoprirà che Negan non è in realtà morto, troverà sicuramente il modo di mettere in difficoltà il gruppo di Rick. È probabile, quindi, che i due continuino a ricoprire un ruolo importante anche in questo finale di stagione.
Il destino di Maggie
Maggie e il suo bambino necessitano di un pronto intervento medico, e la persona che fa al caso loro è sicuramente il dottore di Hilltop. La donna dovrebbe quindi raggiungerlo, farsi medicare e poter mettere alla luce in tutta sicurezza il proprio figlio. Questo è quello che dovrebbe succedere, e probabilmente anche quello che non succederà. Con la vita del proprio bambino a rischio, così come quella del proprio marito, Maggie è sicuramente uno dei personaggi più in pericolo in questo ultimo episodio. È lecito aspettarsi quindi una tragica svolta nella sua vicenda.
Una morte importante
Allo stato attuale, Rick è forse il solo personaggio “al sicuro” per il proseguo della serie. Tutti gli altri, invece, potrebbero inaspettatamente fare una brutta fine in questo episodio finale. Su chi si scaglierà la furia omicida di Negan ? I nomi più probabili sono sicuramente Glenn, Daryl e Morgan. Nonostante tutto, vi è una sola certezza: qualcuno di importante morirà.
Arriva Negan
La grande scommessa per questo finale è sicuramente la presentazione del personaggio di Negan. Gli appassionati sono in attesa ormai da settimane, e un debutto blando e deludente potrebbe rappresentare un pericoloso scivolone per la serie. La speranza, quindi, è quella di poter vedere il personaggio in azione per tutta la durata dell’episodio finale, e non che venga invece relegato agli ultimi minuti conclusivi.
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Piccoli Brividi: il trailer della spaventosa serie ispirata ai romanzi per ragazzi

La locandina della serie Piccoli Brividi su Disney+ – Fonte: NewsCinema.it
Finalmente è uscito lo paventoso trailer della serie Piccoli Brividi ispirata agli omonimi romanzi, a partire dal 13 ottobre su Disney+.
Domanda rivolta principalmente ai ragazzi e ragazze nati negli anni ’90: chi di voi non ha letto almeno un romanzo della collana di libri di R.L. Stine, intitolata Piccoli Brividi? Quasi trent’anni, milioni di adolescenti si sono trovati a leggere tantissime storie del terrore, rimaste nei loro ricordi ancora oggi.
Per chi ha amato i libri, sarà felice di sapere che le storie di Piccoli Brividi saranno disponibili a partire da venerdì 13 ottobre sulla piattaforma Disney+. I 10 episodi che compongono la prima stagione arriveranno in streaming ogni settimana.
Le dichiarazioni del portavoce di Disney+
“Il franchise di Piccoli Brividi di R.L. Stine è un fenomeno della cultura pop che occupa un posto speciale nel cuore delle persone di tutte le età”, ha dichiarato Ayo Davis, presidente di Disney Branded Television. “Siamo entusiasti di portare in grande stile su Disney+ al pubblico di tutto il mondo questa nuova e spaventosa serie, che speriamo non solo affascini i nuovi spettatori con i suoi brividi e le sue emozioni, ma anche i fan di lunga data nostalgici di queste storie che sono un punto fermo della loro generazione”.
La trama della serie Piccoli Brividi
Facendo immergere gli spettatori in un mondo di mistero e suspense, la nuova serie Piccoli Brividi segue un gruppo di cinque liceali che intraprendono un viaggio difficile per indagare sulla tragica scomparsa, avvenuta tre decenni prima, di un adolescente di nome Harold Biddle, portando alla luce anche oscuri segreti del passato dei loro genitori.
Pubblicata da Scholastic, Piccoli Brividi è una delle serie di libri più vendute di tutti i tempi, con oltre 400 milioni di libri stampati in 32 lingue. La nuova serie televisiva attinge da cinque dei più popolari libri per ragazzi, tra cui Foto dal futuro, La maschera maledetta, La pendola del destino, Vendetta strisciante e Il pupazzo parlante.
Il cast della serie
La serie Piccoli Brividi è interpretata da Justin Long (Barbarian) e Rachael Harris (Lucifer), insieme ai giovani Zack Morris (EastEnders), Isa Briones (Star Trek: Picard), Miles McKenna (Guilty Party), Ana Yi Puig (Gossip Girl) e Will Price (The Equalizer – Il vendicatore).
Nicholas Stoller (I Muppet) e Rob Letterman (Pokémon: Detective Pikachu) hanno sviluppato la serie e sono produttori esecutivi, insieme a Hilary Winston (Community), Neal H. Moritz (il franchise di Fast & Furious), Iole Lucchese (Clifford – Il grande cane rosso), Pavun Shetty (The Boys), Conor Welch (Platonic), Caitlin Friedman (La ragazza di Stillwater), Erin O’Malley (New Girl) e Kevin Murphy (Desperate Housewives) di Scholastic Entertainment. James Eagan (Legends of Tomorrow) e Nick Adams (BoJack Horseman) sono coproduttori esecutivi.
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Mare Fuori ad Alice nella Città 2023: in anteprima i primi episodi della quarta stagione

I protagonisti più amati della serie tv Mare Fuori 4 – Fonte: NewsCinema.it
Nel corso della ventunesima edizione di Alice nella città durante la diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma verranno presentati in anteprima i primi due episodi della nuova stagione di Mare Fuori.
La serie dei record Mare Fuori è pronta a tornare con i nuovi episodi della quarta stagione. Per celebrare questo grande ritorno verranno presentanti in anteprima i primi due episodi durante la ventunesima edizione di Alice nella città e della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma.
Nella quarta stagione i protagonisti della serie si trovano metaforicamente a navigare in mare aperto. Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella vivono tutti la consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia. Sono soli, spinti dalla corrente verso il largo. Ora devono vincere ogni giorno le loro più intime paure per affrontare la vita.
Cosa accadrà nella quarta stagione di Mare Fuori?
Al fianco dei protagonisti non c’è più l’amore incondizionato della famiglia, ma quello degli amici con cui scelgono di navigare. A contrastare questo racconto ci sono Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia che, nel bene e nel male, vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita. È il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere. Ormai la maggior parte dei detenuti è maggiorenne. Il cambiamento è inevitabile, ma la crescita personale è una scelta che richiede coraggio.
Bisogna decidere in che modo e verso dove orientare la propria vita, il proprio viaggio. Chi non lo fa permette ad altri di farlo per lui. La libertà non è solo fuori dal carcere, è anche una conquista interiore dettata dal coraggio di scegliere. La durezza della nuova direttrice forza i ragazzi a una scelta necessaria: ribellarsi per la propria autodeterminazione. Lo scontro fra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi è inevitabile per capire chi si è, chi si vuole diventare e trovare la voce per dirlo.

Carmine di Salvo e Rosa Ricci in Mare Fuori 4 – Fonte: NewsCinema.it
Chi ci sarà nel cast di Mare Fuori?
La quarta stagione di Mare Fuori, con la regia di Ivan Silvestrini, è una coproduzione Rai Fiction – Picomedia, prodotto da Roberto Sessa da un’idea originale di Cristiana Farina, scritta con Maurizio Careddu: nel cast, Carmine Recano, Lucrezia Guidone, Massimiliano Caiazzo, Maria Esposito, Matteo Paolillo, Artem, Domenico Cuomo, Kyshan Wilson, Clotilde Esposito, Giovanna Sannino, Alessandro Orrei, Ludovica Coscione, Clara Soccini, Francesco Panarella, Salahudin Tijani Imrana, Giuseppe Pirozzi, Vincenzo Ferrera, Antonio De Matteo, Raiz, Pia Lanciotti.
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Heartstopper: le 10 frasi più belle della serie Netflix

I protagonisti della serie Heartstopper – Fonte: NewsCinema
La serie Heartstopper ha richiamato a se un gran bel numero di spettatori, grazie anche alle citazioni che nel corso di queste due stagioni hanno fatto breccia nel cuore degli spettatori.
Tra le serie più amate dal pubblico adolescente – e non solo – degli ultimi anni c’è Heartstopper. Il cast composto da attori simpatici, irriverenti e talentuosi, sono diventati famosi per aver pronunciato alcune battute diventate cult. La creatrice dei fumetti e della serie Alice Oseman ha scritto alcune frasi strazianti, commoventi e altre più incisive nei rapporti tra i protagonisti che non sono passate inosservate al pubblico. Il risultato finale? Un perfetto equilibrio tra i momenti tristi e quelli allegri. Per celebrare questo valore aggiunto alla serie, ecco le dieci citazioni migliori pronunciate durante le prime due stagioni di Heartstopper .
10) Le persone bisessuali esistono
Durante la fase dell’innamoramento provato da Charlie (Joe Locke) nei confronti di Nick (Kit Connor) e mostrato al pubblico durante la prima stagione, è emerso molto il suo lato ottimista e romantico. La battuta “le persone bisessuali esistono” pronunciata da Charlie ha permesso allo spettatore di capire subito chi era il personaggio principale.
Dietro queste parole c’è molto altro. Quando si raccontano storie appartenenti alla comunità LGBTQ+ risulta complesso affrontare il tema della bisessualità. Solitamente si preferisce affidare un partner ai personaggi, senza dover andare a scandagliare nei meandri della vita e psicologia dei protagonisti. In Heartstopper invece non si ha paura di esplorare le varie storie, mostrando ogni tipo di sentimenti.
9) “Come tuo simbolico amico etero, è mio dovere ricordarti che a volte le persone sono etero”
Di tutta risposta alla battuta citata prima, arriva quella pronunciata da Tao (William Gao) che offre un ulteriore spunto alla storia. Il motivo che porta Tao a dire quella battuta è legato al senso di protezione che nutre nei confronti di Charlie, per paura che venga ferito nuovamente. L’episodio si rifà all’aggressione subita dal ragazzo da parte di alcuni bulli, subito dopo aver fatto coming out.
Questa dichiarazione di amicizia, di fedeltà di Tao, si sposa alla perfezione con il contesto narrativo della prima stagione. Il ragazzo pur di difendere Charlie è pronto a tutto, senza temere alcun tipo di ripercussione. Vederlo così combattivo, nel proteggere Charlie e i suoi amici era davvero bello da vedere. Servirebbero più persone come lui, anche nella realtà.
8) “Parla ancora di mio fratello e ti ammazzo”
Tori (Jenny Walser) è la sorella di Charlie e nella serie Heartstopper appare e scompare senza che il pubblico se ne renda conto. Tuttavia, parlando del suo personaggio ciò che viene maggiormente apprezzato è il suo saper lasciare il segno con delle battute che non lasciano spazio alle interpretazioni.
“Parla ancora di mio fratello e ti ammazzo” riassume perfettamente il rapporto che Tori ha col fratello. Lei rappresenta il porto sicuro per Charlie. Ogni volta che appare in qualche scena è sicuramente per difendere il fratello da chiunque voglia fargli del male, a causa del suo orientamento sessuale. Meriterebbe sicuramente il premio come sorella migliore del mondo.

I personaggi Charlie e Ben della serie Heartstopper – Fonte: NewsCinema
7) “Voglio credere nel romanticismo”
Nella serie Heartstopper non ci sono personaggi secondari, sebbene siano previsti dalla sceneggiatura. Un esempio eclatante è rappresentato da Isaac (Tobie Donovan), partito in sordina e diventato un elemento incisivo nella storia. Oltre alla bisessualità, in questa serie viene trattato un altro argomento tabù ad Hollywood: l’asessualità. Il modo di affrontare questo discorso da parte del cast risulta assolutamente naturale, per nulla forzato e curato nei minimi dettagli.
La battuta “Voglio credere nel romanticismo” mostra la lotta interna che Isaac combatte ogni giorno con se stesso. Il suo personaggio è importante per tutte quelle persone che si sentono confuse, che non hanno ancora ben chiaro il loro orientamento sessuale e sono spaventati all’idea di essere etichettati.
6) “Non puoi più farmi sentire una schifezza solo perché odi te stesso”
All’interno degli episodi c’è anche spazio per delle zone d’ombra, come nel caso del rapporto tra Charlie e Ben (Sebastian Croft). Quest’ultimo non essendosi esposto, con un coming out pubblico, gli ha consentito di approfittarsi emotivamente di Charlie, condizione che ha portato il ragazzo a vivere in uno stato di angoscia e paura ogni volta che si trovano nello stesso spazio.
Il fatto che anche Ben sia combattuto con se stesso, non lo giustifica dal trattare Charlie in questo modo, per questo motivo la battuta pronunciata da Charlie: “Non puoi farmi sentire una schifezza solo perché odi te stesso” è il momento nel quale la forza e un’innata sicurezza si impossessano del giovane.
5) “Beh, quando non capisci di essere gay prima dei vent’anni, tendi a perdere quelle bellissime esperienze da adolescente gay”
Nella seconda stagione di Heartstopper entra a far parte del cast il signor Farouk (Nima Taleghani), nel ruolo del severo professore della scuola frequentata da Nick e Charlie. Dietro quel suo carattere duro, pronto a sgridare i suoi alunni all’occorrenza, anche lui come i ragazzi, cela un animo molto dolce e un’identità mai rivelata. La frase che leggete come titolo del paragrafo, viene pronunciata proprio da lui, quando si trova a rispondere a un collega, mentre Nick e Charlie vivono tranquillamente il loro amore.
La paura di fare coming out in età adolescenziale spesso porta ragazzi e ragazze a non vivere alla luce del sole i primi turbamenti emotivi. Questo ovviamente penalizza notevolmente la loro esistenza, portandoli a perdere la possibilità di vivere delle esperienze che potrebbero aiutarli a capire ancora meglio il loro orientamento sessuale. Fortunata che il prof Farouk dall’altra parte trova il collega Ajavi (Fisavo Akinade) pronto a comprendere le sue parole.
4) “Merito di essere apprezzato”
Questa battuta che dovrebbe anzi appartiene al personaggio di Tao, in realtà la si può considerare come l’anima, il cuore pulsante della serie Heartstopper. Il ruolo di Tao nei confronti degli altri è sempre quello di essere da supporto, soprattutto nei momenti di maggiore crisi di Charlie. A volte però si ha come la percezione che in molti se ne approfittino del suo carattere troppo affabile ed altruista. Per questo motivo Tao arriva a dire: “merito di essere apprezzato”.
Un pizzico di egoismo, di autostima è giusto averlo e mostrarlo agli altri, perché vuol dire che non esistono solo gli altri e i loro problemi, ci sono anche io e merito rispetto e considerazione. Volete un consiglio?Questa frase dovrebbero tenerla a mente soprattutto le persone che si rispecchiano nel ruolo di Tao.

Il personaggio Imogen della serie Heartstopper – Fonte: NewsCinema
3) “Non sono omofoba. Sono un’alleata”
Ed ecco il personaggio più buffo di Heartstopper. Il suo look colorato, la dolcezza, la sincerità con la quale è solita rapportarsi con gli amici di sempre, porta Imogen (Rhea Norwood) ad essere uno dei personaggi più amati della serie. Lei è l’amica che tutti vorrebbero e risulta anche molto divertente quando si trova a doversi confrontare con altre persone, provando ad esternare dei pensieri che risultano sempre sopra le righe.
“Non sono omofoba. Sono un’alleata” porta inevitabilmente lo spettatore a sorridere, perché in una forma un po’ particolare, dimostra la lealtà di Imogen per i personaggi LGBTQ+. Battute come questa, estrememente autentica, semplice ma d’effetto, sono la vera forza della serie, motivo per il quale è sempre più seguita sui social
2) “Penso che mi abbia sorpreso quanto fossero omofobe le persone. Pensavo che le cose andassero meglio oggigiorno”
Dall’inizio della serie, il personaggio di Charlie si trova quotidianamente a dover combattere contro episodi di omofobia e violenza, colpevole – agli occhi di qualcuno – di essere gay. Tutto cambia però, a subire questo trattamento è il suo ragazzo Nick.
Oltre a mostrare il lato più bello dell’amore tra due ragazzi, la serie vuole mettere in evidenza anche il pregiudizio e l’odio che alberga nell’animo di alcune persone contro la comunità LGBTQ+. Il perfetto equilibrio tra leggerezza e crudeltà si evince dai dialoghi affidati a tutti i personaggi. Quel che conta più di ogni altra e che i creatori di Heartstopper vogliono mettere in risalto è l’inclusione tra i vari ragazzi e la necessità di non vergognarsi di amare qualcuno del proprio sesso.
1) “Mi dispiace se ti ho fatto sentire come se non potessi dirmelo”
Gli spettatori più adulti hanno iniziato ad incuriosirsi alla serie Heartstopper presente su Netflix solo dopo aver scoperto che il premio Oscar Olivia Colman ha preso parte in un cameo. Il bello però, è che molti – se non tutti – alla fine si sono incuriositi e hanno continuato a seguire la serie a prescindere dalla sua presenza. Il momento più alto della prima stagione è senza dubbio il coming out di Nick con la relativa accettazione e comprensione da parte della madre.
Colpisce molto la frase pronunciata dalla donna nei confronti del figlio: “Mi dispiace se ti ho fatto sentire come se non potessi dirmelo”. Questo è il tipo di reazione che ogni genitore dovrebbe avere e soprattutto che ogni figlio vorrebbe ricevere, visto che il momento di esternare il proprio orientamento sessuale non è mai una decisione presa a cuor leggero.
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