The Walking Dead, l’importanza di uccidere i personaggi secondo Robert Kirkman

Se c’è una cosa che la AMC impone alla serie The Walking Dead per distinguersi dalla concorrenza, è il senso palpabile di terrore che accompagna ogni episodio. Nel corso delle ultime sei stagioni, lo show ha sviluppato una predilezione e reputazione di essere spietato; ogni personaggio può morire in qualsiasi momento. Questo è diventato un aspetto integrante dello spettacolo, e, secondo il creatore della serie Robert Kirkman, essenziale per il continuo successo dello show.

Nel corso di un’ apparizione ad Inside the Actors Studio, Kirkman ha spiegato l’importanza del fatto che lo show uccida regolarmente alcuni personaggi: “Ho scritto il fumetto otto anni prima che la serie prendesse vita e mi piace pensare che le ‘persone sono destinate a morire’, per capire se poi si riesce ad andare avanti con la trama e con i personaggi sopravvissuti. Inoltre il pubblico così è sicuro che prima o poi perderà l’elemento preferito. Oh mio Dio uno qualsiasi di questi personaggi potrebbe andarsene in qualsiasi momento? Questo è un motore estremamente potente che spinge in avanti tutta questa storia anche riguardo il lato emotivo“. The Walking Dead ha sempre lavorato meglio quando viaggia ad un ritmo frenetico e mantiene alta la posta in gioco. Robert Kirkman sembra riconoscere questo ingrediente per il successo e si rende conto che nessuno può essere sicuro di questo in modo che lo show rimanga il più popolare tra i fan. La consapevolezza che chiunque può morire in qualsiasi momento – anche il favorito Daryl Dixon – mantiene lo spettacolo vivo e fornisce un’esperienza diversa da qualsiasi altro show in televisione con la possibile eccezione di The Game of Thrones. Intanto la Stagione 6 ha collezionato un numero incredibile di corpi, ma nessuno dei personaggi principali e quindi particolarmente apprezzati dai fan rientra in questa carneficina. Le parole di Robert Kirkman possono prefigurare alcuni importanti morti che avverranno durante la fine della stagione 6.

WD2

Naturalmente ha senso che lo spettacolo tenga in considerazione il materiale che proviene dai fumetti. Uccidere i personaggi live-action di sinistra e di destra presenta una sfida logistica molto più grande per uno show televisivo di una graphic novel, perché in un libro Kirkman è impegnato a scrivere i vari personaggi. La dichiarazione di Robert Kirkman sembra incredibilmente importante perché indica un riconoscimento riguardo lo show, mantenendo così troppi personaggi sicuri per troppo tempo, e che la morte e la devastazione insita nel fumetto potrebbe presto diventare più predominante nella serie. Dovremo solo aspettare di vedere se The Walking Dead resta fedele al suo spirito e comincia a far cadere come mosche più corpi durante la seconda metà della stagione 6. Vi ricordiamo che la serie tornerà su Fox il 15 febbraio alle 21:00. Restate sintonizzati per ulteriori dettagli.

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.