Festival
Venezia 70: Nicolas Cage parla di Joe
Oggi è sbarcato a Venezia anche l’attore americano Nicolas Cage per presentare il film Joe diretto da David Gordon Green, in cui interpreta l’ex detenuto Joe Ransom, un uomo collerico e istintivo con un passato difficile alle spalle che rincorre la redenzione, cercando di dominare la sua natura tormentata. Incontra un ragazzo sfortunato che ha il volto del giovane attore canadese rivelazione degli ultimi mesi, Tye Sheridan, che riesce a ritrovare il cuore dell’uomo, sepolto da molti anni nella freddezza e nell’oscurità di una vita triste e pericolosa. Questa mattina il regista e il cast hanno parlato di questo film, sceneggiato da Gary Hawkins secondo un adattamento del romanzo di Larry Brown.
1) Come mai ha voluto raccontare questa storia?
David Gordon Green: Le storie del Sud mi hanno sempre interessato perchè ho passato gran parte della mia vita in quei paesaggi. A volte non desidero altro che scappare lì. Abbiamo tratto il film da un racconto di Larry Brown. Io avevo anche lavorato tempo fa ad un documentario su Joe Ransom e l’ho anche incontrato. Quindi mi sentivo ispirato per tornare indietro, e ho trovato il cast e la troupe giusti per fare questo film.
2) Questa storia riguarda la crisi sociale e morale di un uomo e di un paese. Come avete lavorato con un tema così attuale?
Nicolas Cage: Per me si è trattato solo recitare una parte, il film è quello che pensate voi…io ho dato vita al personaggio, ho letto il libro di Larry Brown per abbinarmi alla visione del regista e dare il meglio per interpretare il personaggio. Sono stato in ottime mani.
3) L’America nei film risolve sempre con armi e forza quello che potrebbe risolvere con una denuncia alla polizia. Perchè?
Nicolas Cage: Non posso rispondere io alla domanda anche se lei pensa che io possa essere il portavoce dell’America contro l’uso delle armi.
4) Lei ha molti fan in Cina. Vorrebbe fare un film cinese?
Nicolas Cage: E’ un buon cinema, hanno grandi registi e ho un buon rapporto con la Cina, mi piace molto. Ho un grande flusso di conversazione, mi seguono molto. Sarò in Cina fra tre settimane nel film Outcast di Christian Hayden realizzato in parte con finanziamenti cinesi. So che mangiano benissimo sul set tutto il giorno :)
5) Cosa le piace del suo personaggio e la sua redenzione?
Nicolas Cage: Joe mi ha dato l’opportunità di lavorare con grandi professionisti che hanno fatto un ottimo lavoro. Di solito passo un anno a leggere e analizzare il copione, invece questo mi è piaciuto subito e mi ha dato modo di affrontare un personaggio al 100% e costruirlo passo dopo passo. Green mi ha offerto una grande opportunità.
6) Cosa pensa di Joe e come ha costruito il personaggio insieme a Cage?
David Gordon Green: In molti film sono interessato alla mascolinità nella vita di un uomo. Capisco Joe. Lui è un uomo ammirevole con difetti fatali, che deve affrontare internamente. Ha la sua legge, trascura il codice della sua cultura perchè ne ha uno suo interno. Parlando con Nick pensavamo un uomo che cerca la redenzione e cerca di mitigare i dolori con una forza esterna, grazie per esempio al personaggio interpretato da Tye Sheridan.
7) Perchè ha scelto Nicolas Cage per il ruolo?
David Gordon Green: Per un regista lavorare con un attore come lui è molto bello. Ho visto tutti i suoi film e li ho amati, ho amato il suo carisma, il suo talento e i rischi che ha corso nella vita e nel lavoro. Si mette sempre in discussione, sfida se stesso e il pubblico. Quando ha risposto alla sceneggiatura, avrei fatto salti mortali per averlo nel film. C’è stato un percorso fatto insieme dal punto di vista creativo che ha ispirato il progetto.
Nicholas Cage: Per lavorare con David farei 4 salti mortali anche io. I suoi film come Snow Angel sono straordinari. Non ha paura di mettersi in gioco e di mettersi a nudo con la sua regia. C’è molto in comune tra noi e spero di lavorare ancora con lui. Ha un occhio straordinario nello scegliere il casting.
Festival
Castiglione del cinema: gli ospiti più attesi della prima edizione | Da Brignano a Paolo Genovese

Enrico Brignano – Newscinema.it
Si svolgerà dal 28 settembre all’1 ottobre 2023 la prima edizione di Castiglione del cinema, nuovo festival cinematografico sulle sponde del Lago Trasimeno. Ecco gli ospiti più attesi nel bellissimo borgo umbro.
Il panorama dei festival nazionali si amplia ulteriormente con la prima edizione, dal 28 Settembre all’1 ottobre 2023, di Castiglione del Cinema, rassegna dedicata al cinema italiano in uno dei borghi più belli d’Italia sulle sponde del Lago Trasimeno: Castiglione del Lago, in provincia di Perugia.
L’evento, diretto dal giornalista e critico Emanuele Rauco, proporrà proiezioni gratuite, incontri e momenti di confronto. Il 22 Settembre alle 10.00 sarà possibile seguire la conferenza stampa di presentazione in streaming sul canale YouTube MADROG o in presenza al Palazzo della Provincia di Perugia. Scopriamo insieme gli ospiti più attesi.
Jasmine Trinca
L’apprezzata attrice, passata per la prima volta dopo vent’anni di recitazione – aveva iniziato nel 2001 con La stanza del figlio di Nanni Moretti – dietro la macchina da presa, presenterà al pubblico il suo esordio da regista: Marcel!, presentato lo scorso anno al Festival di Cannes nelle Séances spéciales. Un’opera che già dal titolo vuole essere un omaggio al grande attore e mimo francese Marcel Marceau (1923 – 2007), lavorando sul sottilissimo confine tra favola e realtà.

L’attrice e regista Jasmine Trincia
Enrico Brignano
Il travolgente comico romano riceverà a Castiglione del cinema il “premio Vaime”, dedicato al grande giornalista e intellettuale Enrico Vaime, uomo di cultura e spettacolo tra i più brillanti d’Italia, nato a Perugia. Un riconoscimento che andrà quest’anno allo showman, altrettanto pirotecnico nei suoi spettacoli televisivi, teatrali e cinematografici. Brignano presenterà inoltre, insieme al regista Alessandro Pondi e all’attrice Monica Vallerini, il film Una commedia pericolosa, di cui è protagonista.
Paolo Ruffini
Tra gli incontri più attesi, anche quello con Paolo Ruffini, comico, attore e regista livornese, che racconterà al pubblico il suo rapporto con il cinema, innanzitutto da appassionato e cultore, attraverso i suoi film preferiti. A seguire, sarà proiettato il documentario Perdutamente, di cui Ruffini è regista: un toccante doc dedicato alle persone che quotidianamente si perdono cura dei propri cari malati di Alzheimer.

Il comico e regista Paolo Ruffini
Laura Delli Colli
Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice, nonché presidente del SNGCI (Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani) presenterà il suo libro sull’icona del cinema italiano Monica Vitti, soffermandosi però anche sul ruolo del critico cinematografico oggi e su come il cinema italiano può ritornare centrale anche presso le nuove generazioni. Il focus su Monica Vitti sarà accompagnato dalla proiezione della versione restaurata del capolavoro La ragazza con la pistola di Mario Monicelli.
Paolo Genovese
Il regista di Immaturi, Perfetti Sconosciuti e Supereroi incontrerà gli studenti per raccontare loro il mestiere di regista e di sceneggiatore, soprattutto attraverso la commedia e le sue infinite possibilità narrative.

Paolo Genovese, regista e sceneggiatore (fonte: Ansa)
Gianni Amelio
Fra gli appuntamenti principali, rimandando al sito ufficiale della manifestazione per il programma completo, segnaliamo infine il Premio alla Carriera che verrà consegnato a Gianni Amelio, di cui verrà proposto uno dei suoi film sempre attuali: Lamerica del 1994.
Festival
Castiglione del Cinema 2023: info, news e appuntamenti sulle sponde del Lago Trasimeno

Castiglione del Cinema 2023 – Fonte: Instagram – Newscinema.it
Ecco tutto quello che c’è da sapere su Castiglione del Cinema 2023, la rassegna di cui NewsCinema e MadRog saranno Media Partner ufficiali.
Castiglione del Cinema 2023, nella sua prima edizione, è già un evento molto atteso, in quanto il programma è veramente molto ricco. Vogliamo svelarvi tutto quello che c’è da sapere, in modo che non vi perdiate nulla. Dalle info, alle news agli appuntamenti imperdibili.
Il cinema italiano quest’anno ha ricevuto un grosso riscatto, in quanto non solo a Venezia 80 ha dato il meglio di sé, ma adesso anche con una nuova iniziativa, direttamente da uno dei borghi più belli d’Italia, quello di Castiglione del Lago. Ecco cosa dovete sapere.
Castiglione del Cinema 2023: news e info
Dal 28 settembre al 1° ottobre 2023, avrà luogo la prima edizione di Castiglione del Cinema, evento dedicato tutto al cinema italiano, sulle sponde del Lago Trasimeno. Dopo aver subito diversi lavori di restauro, il Nuovo Cinema Caporali, finalmente ha riaperto al pubblico dal 14 settembre e sarà la sede che ospiterà i 4 giorni dell’evento.
Saranno numerosi gli eventi che prenderanno piede a Castiglione del Lago, proiezioni di film, incontri con importanti ospiti del cinema, concerti, masterclass e Q&A con professionisti della settima arte. Il Direttore artistico della rassegna nel cuore dell’Umbria, Emanuele Rauco, già membro attivo dal 2016 della Commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia e dal 2019 socio della Rete degli Spettatori, è entusiasta di Castiglione del Cinema: “È importante che Castiglione del Lago abbia una sua manifestazione cinematografica duratura nel tempo, per continuare a far scoprire al mondo del cinema le bellezze del Trasimeno, delle sue città e dei suoi borghi…”.
Dai medesimi toni frizzanti, anche la dichiarazione di Luigi Meoni, Presidente dell’Associazione Castiglione del Cinema: “L’idea di Castiglione del Cinema nasce all’indomani della decisione presa dalla Fondazione Ente dello Spettacolo – a cui va il merito, insieme al nostro ringraziamento, di aver portato il mondo del cinema in questi luoghi, facendoli conoscere e apprezzare ai protagonisti che sono stati ospiti negli anni precedenti – di non proseguire questa esperienza a Castiglione del Lago, per cui abbiamo pensato di farla nostra…”.
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Castiglione del Cinema 2023: programma
Gli appuntamenti confermati ad oggi, ai quali si potrà assistere in maniera gratuita a Castiglione del Cinema 2023, sono i seguenti:
- Il regista Gianni Amelio, non solo riceverà il Premio alla Carriera, ma delizierà i suoi ospiti con la proiezione del suo lungometraggio, Lamerica presentato per la prima volta nel 1994;
- Laura Delli Colli, giornalista, scrittrice e presidente del SNGC, presenterà il suo libro, la cui protagonista è una tra le icone del cinema italiano per antonomasia, Monia Vitti;
- Si potrà partecipare ad una Masterclass con il regista, Paolo Genovese, già conosciuto per film quali Immaturi, Tutta Colpa di Freud e Perfetti Sconosciuti;
- Jasmine Trinca e Paolo Ruffini presenteranno i loro rispettivi film, Marcel! e Up&Down – Un film normale;
- Dal cinema di Ieri, con la proiezione del film, La Ragazza con la Pistola di Mario Monicelli, al cinema di oggi con, Per Niente al Mondo di Ciro D’Emilio;
- L’apice per quanto riguarda gli approfondimenti su argomenti sociali e culturali, lo si otterrà grazie ad un intero pomeriggio, dedicato ad una tematica molto delicata, cioè tutto quello che riguarda le carceri italiane. Relatori del mondo giuridico e accademico si confronteranno in un interessantissimo dibattito, fino ad arrivare poi alla fine dell’incontro, nel quale verrà proiettato il film, Peso Morto di Francesco Del Grosso. La trama si concerterà su uno dei casi di malagiustizia più grave d’Italia, cioè quella del caso Massaro, detenuto ingiustamente per 21 anni. Il vero sfortunato protagonista della storia, condividerà la sua esperienza con il pubblico.
Il programma potrebbe diventare molto più ricco nei prossimi giorni, per questo vi consigliamo di seguire il 22 settembre alle ore 11:30 la conferenza stampa di presentazione di Castiglione del Cinema 2023, con il programma definitivo che sarà presente in questa prima importante edizione.
Festival
Venezia 80: Enea | Il dissacrante desiderio di sentirsi vivi

ENEA-NewsCinema.it
Abbiamo visto Enea di Pietro Castellitto in anteprima a Venezia 80, di seguito la nostra recensione.
Presentato in concorso al Festival di Venezia edizione 80, il nuovo lavoro di Pietro Castellitto lo vede sia in regia che in sceneggiatura oltre che come protagonista. Nei suoi 115 minuti di durata porta in scena anche il padre Sergio Castellitto nel ruolo di suo padre e il fratello Cesare ad interpretare suo fratello.
Enea e Valentino sono due giovani amici, da sempre amanti delle feste e impegnati entrambi nello spaccio. Vittime e artefici di un mondo corrotto sono mossi da una vitalità incorruttibile, che li spinge al di là delle regole, sia morali che legali.
La droga e la malavita sono soltanto una parte però di ciò che il sottotesto racconta, una storia familiare particolare a partire dal padre bisogno di evasione, al fratello problematico fino alla madre sconfitta dall’amore. A questi si aggiunge una ragazza che in parte destabilizzerà il trascorso di Enea tra le piaghe di una quotidianità che si fa sempre più incriminata e pericolosa.

ENEA-Giorgio Quarzo Guarascio
Una vastità enorme di simboli e metafore in una società corrotta ma speranzosa, il nuovo lavoro di e con Pietro Castellitto si pone come un interessante estratto sociale dissacrante ma non disarmante. Esemplari interpretazioni che vivono di naturale spirito familiare, vista anche la scelta di Pietro di far ricoprire i ruoli di padre e fratello ai corrispettivi reali, esalta senza dubbio una nutrita ragnatela narrativa cullata su musica principalmente del passato italiano.
Enea: lo specchio di una Roma che si mangia tutto
Benedetta Porcaroli è colei che porterà la dolce sfumatura dell’amore in una vita di inganni e criminalità e lo farà in maniera spontanea, schietta e decisiva. Riflessioni sul rapporto tra droga e giovani hanno l’urgenza di essere esposte in uno scenario come quello odierno, peccato che qui spesso si scelga soltanto di suggerirle, perdendo l’occasione di approfondire qualcosa di necessario.
Una borghesia descritta tra depressione e suicidio, ha come la necessità di sfogarsi, di evadere dalla rabbia repressa tra un linguaggio colorito, immagini sprezzanti e bestemmie evitabili. Lo specchio di una Roma che si mangia tutto, una gioventù vogliosa di arrivare senza troppa fatica e famiglie benestanti nate da padri forgiati sul niente e figli cresciuti sugli allori.

Enea Pietro Castellitto
Ottima la scrittura, che seppur da un lato scricchiola nelle scene esageratamente deliranti, ironizzando su aspetti talvolta adolescenziali e riuscendo così solo in parte, dall’altro vince soprattutto da metà in poi, avvolgendo coi suoi monologhi polarizzanti e gli scambi pungenti tra i personaggi.
Tecnica pungente e riflessioni sociali
Un film sul desiderio di sentirsi vivi ha detto lo stesso Pietro in conferenza stampa, che infatti in tutta onestà riesce nell’intento, raccontando il tutto con un’estrema cura anche dell’aspetto estetico.
Location, colori, luci, un’intrigante direzione registica che Castellitto utilizza, affidandosi a riprese minuziosamente accurate, tra piani sequenza e virtuosismi esplosivi.
L’ottimo finale chiude poi in maniera quasi onirica, astratta, un discorso lungo 115 minuti senza troppe divagazioni. Asciutta, ritmata, frizzante la chiusura veicola ciò che il film ci ha voluto dire fin dall’inizio, nessuno è onnipotente, la ricerca ostinata della felicità libera è possibile ma prima o poi il destino torna a chiedere il conto. In fin dei conti le scelte che prendi decidono l’uomo che sarai.
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