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Come fosse una partita di Cluedo, dove gli indizi sui profili social dei protagonisti, non portano alla scoperta dell’assassino, ma alla possibilità di vederli lavorare insieme, Can Yaman e Ferzan Ozpetek negli ultimi mesi, sono al centro delle attenzioni del pubblico e dei media. Storie, post con tag e interviste video e scritte nelle quali si parla di una possibile collaborazione, sono motivo di forte interesse per chi li segue da tempo.

A partire dalle dichiarazioni del Maestro Ozpetek rilasciate a Salerno lo scorso luglio, passando per la foto di Can Yaman intento a leggere il libro Come un respiro in italiano, fino all’incontro a Roma avvenuto lo scorso 30 settembre nell’hotel dove soggiornava l’attore turco, la semplice idea di vederli lavorare insieme ha iniziato a prendere forma. Ripresa da tutte le testate giornalistiche italiane, turche e non solo, la foto scattata sulla terrazza dell’albergo situato in zona Vittorio Veneto a Roma, è stata considerata da molti, un nuovo inizio per Can Yaman.

L’idea di questo articolo nasce proprio da questo sodalizio che il pubblico non vede l’ora di vedere sul piccolo o grande schermo il prima possibile. Rileggendo i libri del Maestro Ozpetek in alcune citazioni, ho ritrovato delle considerazioni in linea con quanto accaduto a Can Yaman e con quanto – si spera – accadrà presto nella sua vita.

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L’importanza di avere una famiglia

“Se cresci senza nessuno che ti dica mai che sei bello o che sei bravo, senza una parola di conforto che ti rassicuri dandoti il tuo posto al sole nel mondo, niente sarà mai abbastanza per ripagarti di quel silenzio. Dentro resterai sempre un bambino affamato di gentilezza, che si sente brutto, incapace e manchevole, qualsiasi cosa accada. E non importa se, nel frattempo, sei diventato la più bella delle creature.”
(SEI LA MIA VITA)

Quando ho letto questo passaggio ho pensato quanto debba essere triste non avere qualcuno su cui contare. Qualcuno che tornato da scuola e leggeva la pagella ti diceva “Bravo!” anche se quello era il tuo dovere; qualcuno che non ti dava la buonanotte e ti rimboccava le coperte ma al contempo ti riempiva di giocattoli fino alla nausea.

Fortunatamente Can, nonostante i problemi economici che colpirono la sua famiglia durante l’adolescenza rischiando di compromettere il suo futuro, ha sempre avuto due colonne (oltre alle nonne) sulle quali poter contare: la mamma Guldem e il papà Guven. Due genitori che hanno dimostrato nel corso degli anni e una separazione, il rispetto e il valore della famiglia, incoraggiandolo a impegnarsi per ottenere le borse di studio e completare nel migliore dei modi la sua formazione scolastica. Lui, a differenza di quanto scritto nel libro, per loro è stato e continua a essere ‘la più bella delle creature’.

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Non tutti i mali vengono per nuocere…

“Lo sapevi che in Giappone, quando si riparano le ceramiche rotte, non si nasconde il danno ma lo si sottolinea, riempiendo d’oro le linee di frattura? Perché credono che quando una cosa ha subito un danno e ha una storia, diventi più bella.”
(ROSSO ISTANBUL)

Tutte le persone che hanno seguito Yaman nell’ultimo anno hanno sicuramente capito a cosa mi riferisco con questa citazione. Volutamente ometterò tutta la questione, perché non merita attenzione il contenuto della querelle; bensì trovo interessante quanto – seppur dolorosa – quella vicenda di quasi un anno fa, sia stata un’ottima palestra per lo spirito e l’anima di Can. Sono sicura che se potessimo vedere all’interno del suo cuore, qualche crepa color oro saremmo in grado di vederla.

Qualche mese fa, quando provai a raccontare la storia di questo ragazzo amato per il suo modo di essere, cercai di farlo attraverso il cartone animato della Disney, Hercules. Prendendo in esempio una frase di Ade, il Dio degli Inferi, riportai una battuta che qualcuno avrà ‘dedicato a Can’ durante quel brutto periodo, quando suo malgrado, era diventato il bersaglio preferito della stampa turca: “Ora provi cosa vuol dire essere uguale agli altri”. Proprio come mostrato nel lungometraggio d’animazione, Yaman come Hercules seppur con fatica, è riuscito a tirare su la testa e tornare a vivere da assoluto protagonista il film della sua vita.

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La stagione della rinascita

“Impara dai fiori a essere paziente, ad aspettare, perché i fiori sanno che dopo un gelido inverno arriva la primavera. Bisogna solo avere pazienza, credere nelle proprie forze.”
(ROSSO ISTANBUL)

Nel primo romanzo scritto dal Maestro e dedicato alla sua adorata mamma, ho trovato una similitudine con una storia pubblicata da Can Yaman sul suo profilo Instagram, non molto tempo fa.
“In realtà, fiorivamo magnificamente e siamo stati sepolti nel terreno sbagliato”. Attraverso questa frase che non lascia spazio alle interpretazioni, l’attore ha commentato la chiusura della sua ultima serie tv Bay Yanlış diretta da Deniz Yorulmazer nel quale interpretava Özgür Atasoy in coppia con la bravissima collega e amica Özge Gurel. nei panni di Ezgi Inal. Dopo aver trascorso la quarantena a studiare questo nuovo personaggio, totalmente diverso da Can Divit di Daydreamer – Le ali del sogno, la delusione per la chiusura improvvisa della serie non ha lasciato con l’amaro in bocca solo i protagonisti ma soprattutto il pubblico. Spettatori che non si sono arresi, e che da settimane stanno lanciando eventi Twitter, per far in modo che qualcuno prenda di nuovo in mano la serie, come fosse un uccellino caduto troppo presto dal nido.

Se volessi dare una linea temporale a queste due frasi, direi che la citazione del regista potrebbe essere una degna conclusione. Nonostante il pubblico vuole vedere nuovamente il suo Signor Sbagliato sul piccolo schermo, magari su qualche piattaforma streaming, l’unica cosa che al momento possiamo fare è – per l’appunto – avere pazienza e aspettare che questo ‘gelido inverno’ finisca presto e per lasciare spazio a una nuova primavera magari in un progetto firmato Ferzan Ozpetek.

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Il gigante dal cuore di cristallo

“Ci sono persone troppo fragili, ed è proprio questa la loro debolezza ma anche la loro bellezza: un’immensa fragilità, quasi fossero di cristallo, così trasparenti e luminosi, ma difficili da maneggiare, anche per gli altri”.
(ROSSO ISTANBUL)

Fisicità che non passa inosservata, occhi buoni e fossette che compaiono appena accenna un sorriso, Yaman ultimamente è stato protagonista di un servizio fotografico firmato da Massimo Sestini per Chi con annessa intervista, nel quale appare in splendida forma. Spesso però accade, che l’aspetto esteriore prenda il sopravvento sull’aspetto interiore, tralasciando il dettaglio, che commenti e cattiverie gratuite, fanno male a chiunque al di la della stazza. I media turchi che hanno avuto difficoltà a maneggiare questo cristallo, criticato per essere troppo luminoso e trasparente, sembrano aver accettato l’idea che Can Yaman sta rappresentando il loro Paese nel mondo ad alti livelli.
Se non altro, meglio tardi che mai.

Il mondo è casa tua

“Certi posti hanno la capacità di trattenere le emozioni, proprio come fa un essere umano con il respiro. Poi le lasciano andare molto lentamente, e chi è in grado di percepirle le assorbe in ogni cellula del suo corpo. Ti fanno sentire a casa per sempre”.
(COME UN RESPIRO)

L’Italia ha senza dubbio un posto speciale nel cuore di Can Yaman. Lo studio della lingua nel liceo a Istanbul e i viaggi durante il periodo adolescenziale nel nostro Paese, lo portarono a essere considerato un italiano che aveva imparato il turco data la sua spiccata padronanza nel parlare il nostro idioma. Credo altrettanto, che tra i suoi momenti più importanti per la sua carriera, ci sia Napoli, la città dalla quale tutto è partito.

Non dimentichiamo, che lo stesso Ozpetek fu tra i primi a postare sul suo profilo Instagram un video nel quale Can era circondato da fan di tutte l’età sotto il suo hotel nel cuore del capoluogo campano. “Non mi aspettavo tutto questo” una frase che esprime l’incredulità di un ragazzo ignaro di ciò che da lì a poco la sua vita sarebbe cambiata, conquistando tutto il mondo.

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L’inizio di un nuovo percorso

“Concentrati sulle emozioni, è ciò che resta di più nel cuore della gente”. (SEI LA MIA VITA)

Per concludere questo omaggio a Can Yaman e Ferzan Ozpetek, ho voluto prendere in considerazioni due frasi scritte in due differenti romanzi. Pensando all’incontro a Roma, avvenuto tra i due, viene automatico pensare a quello scatto avvenuto davanti l’entrata dell’albergo, poco prima della partenza di Yaman per Milano con tutto il suo entourage. C’è chi ha detto che in quello scatto, il regista abbia sussurrato all’orecchio dell’attore qualcosa e lui si sia abbassato per sentire meglio visto il caos generato dalle fan. E poi c’è chi pensa che quello sia stato una sorta di abbraccio paterno, a simboleggiare ‘arrivederci’.

Onestamente, avere la possibilità di lavorare con un grande regista come Ozpetek, specialista nel riuscire a toccare le corde dell’anima in maniera tanto decisa quanto elegante e delicata, rappresenterebbe una svolta importantissima nella carriera di Yaman. Mi piace pensare, che quando quel fatidico giorno accadrà, dopo il ciak, azione sarà rivolto a Can, il consiglio che potrebbe dare il cineasta al suo attore potrebbe essere di concentrarsi sulle emozioni, perché è questo che la gente vuole.

“Ciò di cui tutti abbiamo bisogno, alla fine è solo la felicità”. (COME UN RESPIRO)

E infine, per chiudere questo cerchio, ho scelto questa citazione augurando a entrambi di continuare a essere sempre felici, di lavorare ad alti livelli come solo loro sanno fare e di vederli presto insieme sul set, per rendere felici – di conseguenza – gli spettatori che non vedono l’ora di leggere i loro nomi vicini al cinema o sul piccolo schermo.

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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Anna Falchi rivela il suo “incontro ravvicinato”: “Ho visto un ufo” | Ecco come è andata

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Anna Falchi e le sue dichiarazioni sugli ufo | Fonte: ANSA FOTO

Anna Falchi e le sue dichiarazioni sugli ufo | Fonte: ANSA FOTO

L’attrice e modella Anna Falchi ha dichiarato a Vieni da me di aver avuto un incontro da vicino con un ufo quando era piccina. Ecco cosa ha dichiarato. 

La modella e showgirl italiana Anna Falchi ha dichiarato di aver visto un ufo durante una puntata del programma di Caterina Balivo. Nonostante lo scetticismo, Anna è consapevole di provocare polemiche, ma ci tiene a dire la due. Gli incontri, definiti come incontri ravvicinati, come definiti in ufologia, sono avvenuti in due momenti diversi.

La rivelazione di Anna Falchi: “Per ben due volte ho visto un ufo”

Due sarebbero stati gli incontri ravvicinati vissuti da Anna Falchi con gli extraterrestre. Entrambi sarebbero avvenuti quando Anna era solo una bambina. L’attrice e i suoi genitori si sono nascosti aspettando che gli ufo andassero via:

“Ho visto un ufo per due volte, avevo circa 10 anni, a Reggio Emilia” ha dichiarato la Falchi, scatenando la curiosità generale. Una mattina ne trovammo uno parcheggiato in un campo di fronte casa” ha confessato l’attrice a Caterina Balivo, scatenando la curiosità del pubblico in studio, curiosità che la Falchi ha commentato così: “C’è molto scetticismo sull’argomento… Una volta l’ho visto volare, l’anno successivo siamo stati svegliati di mattina da un rumore assordante all’alba. Nel campo davanti a casa nostra era parcheggiato questo disco volante… eravamo io, mia madre e mio fratello. Io e i miei genitori abbiamo immediatamente chiuso le serrande e siamo rimasti lì nascosti, poi non so cos’è successo. Mi hanno preso in giro? C’è scetticismo… Sul web ci sono tante testimonianze. Sono Ufo? Sono mezzi di trasporto che la Nasa sta provando? 

Anna Falchi ha un nuovo amore: ecco di chi si tratta

All’inizio di giugno 2022 è stata comunicata ufficialmente la fine della relazione tra Anna Falchi e Andrea Ruggeri. La coppia aveva deciso di convivere solo un anno fa, ma questo avrebbe acutizzato i problemi tra i due. Dopo 11 anni insieme, hanno deciso di separarsi, un’esperienza difficile che può mettere alla prova la relazione. Anna Falchi, in passato, aveva dichiarato di non essere interessata al matrimonio a seguito della sua esperienza con Stefano Ricucci. Inoltre, aveva anche espresso la sua opinione riguardo alla famiglia, affermando che “la Famiglia del Mulino Bianco non esiste, tanto meno a casa mia”.

Il nuovo amore di Anna Falchi è l'avvocato Walter Rodinà | Fonte: Instagram

Il nuovo amore di Anna Falchi è l’avvocato Walter Rodinà | Fonte: Instagram

Entrambi i partner hanno raggiunto l’età di 50 anni e condividono l’esperienza di essere genitori: lui ha un figlio di 16 anni, mentre lei ne ha uno di 12. L’intesa tra di loro sembra essere ottima e lo dimostrano anche attraverso baci pubblici, una dimostrazione d’affetto significativa. L’uomo è uno sportivo e ha conseguito una laurea in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, ma si dedica alla comunicazione per grandi aziende.

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Ci sarà Katniss nel nuovo film di Hunger Games?

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Jennifer Lawrence : la vedremo nell'ultimo Hunger Game? | Fonte: ANSA FOTO

Jennifer Lawrence : la vedremo nell’ultimo Hunger Game? | Fonte: ANSA FOTO

Hunger Games: The Ballad Of Songbirds And Snakes è in uscita a fine 2023 e i fan hanno solo una domanda: il personaggio di Katniss sarà presente nella trama? 

Il nuovo film di Hunger Games The Ballad of Songbirds and Snakes è molto atteso dai fan del romanzo di Suzanne Collins ed è ambientato ben 64 anni prima del libro originale Hunger Games, andandosi a definire come Prequel della saga. Il film, in uscita in America il 17 novembre 2023, vedrà da vicino la storia di un giovane Coriolanus Snow, interpretato da Tom Blyth (Billy the Kid, Scott and Sid), innamorato follemente di Rachel Zegler (Shazam Furia degli Dei, West Side Story) nei panni di Lucy Gray Baird, durante la decima edizione degli Hunger Games.

Snow viene scelto come mentore di Baird, il tributo del Distretto 12. Il film si concentrerà su tutta la vita di Snow nella fase antecedente alla sua presidenza di Panem nei film originali. Snow è un giovane complicato che cerca di avere il controllo della sua vita, e la storia del nuovo film descrive come è diventato il leader spietato che conosciamo.

Toto Katniss: Jennifer Lawrence si sarà?

Jennifer Lawrence non sarà presente nel cast e non vedremo il ruolo di Katniss Everdeen: questo potrà deludere i fan della serie, affezionati al personaggio di Katniss e di Jennifer. In un’intervista con People durante il Toronto International Film Festival dello scorso autunno, Jennifer Lawrence ha offerto un consiglio al nuovo cast che ha preso il franchise per il nuovo film prequel. Ha detto: “Ragazzi, vi divertirete un mondo. Divertitevi e basta non preoccuparti di niente”.

L’assenza di Katniss si sentirà nel prequel

La regista Frances Lawrence ha detto in un’intervista con Vanity Fair che Lucy Gray è “l’anti-Katniss” e ha descritto il suo personaggio come un esecutore musicale del Distretto 12, noto per essere una comunità di artisti. La Lawrence ha spiegato che il personaggio di Coriolanus Snow si innamora di Lucy Gray Baird perché non ha mai incontrato una ragazza come lei prima.

The Hunger Games - In uscita nel 2023 | Fonte: Instagram

The Hunger Games – In uscita nel 2023 | Fonte: Instagram

La storia d’amore tra i due personaggi si svolge in un mondo diverso rispetto a quello dei film originali e in un’epoca precedente. Il nuovo film offre un’esperienza di visione unica e diversa rispetto ai film precedenti, esplorando la storia di Snow prima di diventare il leader spietato che tutti conosciamo.

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Oscar 2023: tutti i vincitori della 95° edizione | La lista completa

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vincitori Oscar 2023

I vincitori degli Oscar 2023 – Newscinema.it (Foto: Ansa)

La notte tra il 12 e il 13 Marzo 2023 si è svolta l’attesa Notte degli Oscar 2023 ed ecco la lista completa dei vincitori tra film, attori, registi e altri professionisti della settima arte.

L’evento più atteso dai cinefili di tutto il mondo si è svolto tra la notte del 12 e 13 Marzo 2023 in diretta dal Dolby Theatre di Los Angeles. Questa edizione degli Oscar torna in grande stile con la sfilata delle star sul red carpet, esibizioni musicali e discorsi a cuore aperto, e tante emozioni.

Film cortometraggi e documentari sono stati candidati per portare a casa l’ambita statuetta e professionisti della settima arte come attori, registi, direttori della fotografia e altri artisti dietro le quinte si sono distinti per il loro lavoro nel corso del 2022. Chi di loro ha vinto il premio Oscar? Di seguito potete trovare la lista completa di tutti i vincitori. E se volete sapere dove recuperare i film candidati cliccate qui.

La lista completa dei vincitori degli Oscar 2023

Miglior Film
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Avatar: La Via dell’Acqua
The Banshees of Inisherin
Elvis
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Tar
Top Gun: Maverick
Triangle of Sadness
Women Talking

Miglior Regia
Martin McDonagh (“The Banshees of Inisherin”)
Daniel Kwan, Daniel Scheinert (“Everything Everywhere All at Once”)
Steven Spielberg (“The Fabelmans”)
Todd Field (“Tár”)
Ruben Östlund (“Triangle of Sadness”)

Miglior attrice protagonista
Cate Blanchett (“Tár”)
Ana de Armas (“Blonde”)
Andrea Riseborough (“To Leslie”)
Michelle Williams (“The Fabelmans”)
Michelle Yeoh (“Everything Everywhere All at Once”)

Dedico questo premio a mia mamma e tutte le mamme del mondo perché sono loro le vere super eroine e nessuno di noi senza loro sarebbe qui questa sera. Lei mi sta guardando ora in Malesia con amici e parenti“.

Miglior attore protagonista
Austin Butler (“Elvis”)
Colin Farrell (“The Banshees of Inisherin”)
Brendan Fraser (“The Whale”)
Paul Mescal (“Aftersun”)
Bill Nighy (“Living”)

Grazie all’Academy per questo onore e alla A24 per aver creduto in questo film coraggioso e Aronofsky. Solo le Belen riescono ad andare così in profondità, io ho lavorato molti anni nel cinema ma le cose non sono andate sempre bene. A un certo punto è finita ma ora sono qui, come una spedizione sul fondo dell’oceano e tornare in superficie non è facile. La mia famiglia, il mio manager e tante altre persone preziose mi hanno aiutato a farlo“.

Miglior attrice non protagonista
Angela Bassett (“Black Panther: Wakanda Forever”)
Hong Chau (“The Whale”)
Kerry Condon (“The Banshees of Inisherin”)
Jamie Lee Curtis (“Everything Everywhere All at Once”)
Stephanie Hsu (“Everything Everywhere All at Once”)

Non sono sola qui in realtà ma centinaia di persone con me. Il mio dream team ha vinto l’Oscar, alla mia famiglia e a mio marito, alle nostre figlie, a mia sorella, tutti noi abbiamo vinto l’Oscar. E a chi ha sostenuto i film di genere con me in tanti anni. I miei genitori hanno vinto entrambi un Oscar in categorie del genere e ora posso dirlo anche io (con gli occhi al cielo) ‘ho vinto un Oscar”.

Miglior attore non protagonista
Brendan Gleeson (“The Banshees of Inisherin”)
Brian Tyree Henry (“Causeway”)
Judd Hirsch (“The Fabelmans”)
Barry Keoghan (“The Banshees of Inisherin”)
Ke Huy Quan (“Everything Everywhere All at Once”)

Mamma ha 84 anni ed è a casa e sta vedendo la tv ‘ Mamma ho appena vinto un Oscar’. Il mio viaggio è cominciato su una barca e un anno in un campo profughi e sono finito a Hollywood. Dicono che sono storie da film ma in realtà può succedere e questo è il vero sogno americano. Grazie all’Academy e a mia mamma che ci ha portato qui con tanti sacrifici e a mio fratello per essermi vicino. Devo tutto all’amore della mia vita, mia moglie che mese dopo mese e anno dopo anno per 22 anni mi ha sempre detto che un giorno il mio momento sarebbe arrivato e i sogni bisogna crederci e ho quasi rinunciato. Ricordate di tenere vivi i vostri sogni. Grazie per avermi accolto nuovamente, vi voglio bene” ha detto un commosso Ke Huy Quan.

Miglior sceneggiatura originale
The Banshees of Inisherin
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans
Tar
Triangle of Sadness

Miglior sceneggiatura non originale
All Quiet on the Western Front
Glass Onion: A Knives Out Mystery
Living
Top Gun: Maverick
Women Talking

L’ultima battuta del film è una giovane donna che promette al neonato ‘La tua storia sarà diversa dalla nostra’. Un messaggio importante per tutti” Sarah Polley, regista e sceneggiatrice di Women Talking.

Miglior film animato
Pinocchio di Guillermo del Toro
Marcel the Shell with Shoes On
Il gatto con gli stivali 2
Red
Il mostro dei mari

L’animazione è il cinema, non è un genere ma è pronta ad arrivare all’avanguardia e mantenetela viva nelle vostre conversazioni. Dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia” ha dichiarato Guillermo Del Toro ricevendo il premio per il suo Pinocchio disponibile su Netflix.

Miglior documentario
All That Breathes
All The Beauty and the Bloodshed
Fire of Love
A House Made of Splinters
Navalny

“Navalny è il leader opposizione nazionale non è potuto essere qui e dedichiamo a lui questo premio e a tutti i prigionieri politici del mondo. Si deve continuare contro i totalitarismi“.

Migliori film internazionale
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Argentin,a 1985
Close
EO
The Quiet One

Miglior colonna sonora
Niente di Nuovo sul fronte occidentale
Babylon
The Banshees of Inisherin
Everything Everywhere All at Once
The Fabelmans

Migliori costumi
Babylon
Black Panther: Wakanda Forever
Elvis
Everything Everywhere All at Once
Mrs. Harris Goes to Paris

Miglior sonoro
Niente di Nuovo sul fronte Occidentale
Avatar: La Via dell’Acqua
The Batman
Elvis
Top Gun: Maverick

Miglior montaggio
The Banshees of Inisherin
Elvis
Everything Everywhere All at Once
Tar
Top Gun: Maverick

Miglior fotografia
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Bardo
Elvis
Empire of Light
Tar

Miglior scenografia
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Avatar: The Way of Water
Babylon
Elvis
The Fabelmans

Migliori effetti speciali
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
Avatar: La Via dell’Acqua
Babylon
Elvis
The Fabelmans

Miglior canzone
“Applause” da “Tell It Like a Woman”
“Hold My Hand” da “Top Gun: Maverick”
“Lift Me Up” da “Black Panther: Wakanda Forever”
“Naatu Naatu” da “RRR”
“This Is a Life” da “Everything Everywhere All at Once”

Miglior trucco e costumi
Niente di Nuovo sul Fronte Occidentale
The Batman
Black Panther
Elvis
The Whale

Miglior cortometraggio
An Irish Goodbye
Ivalu
Le Pupille
Night Ride
The Red Suitcase

Miglior cortometraggio animato
The Boy, The Mole, The Fox and the Horse
The Flying Sailor
Ice Merchants
My Year of Dicks
An Ostrich Told Me the World is Fake and I Think I Believe It

Michelle Yeoh Oscar 2023

Michelle Yeoh agli Oscar 2023 – Newscinema.it (Foto: Ansa)

Commento video dei vincitori degli Oscar 2023

Sul canale YouTube “MADROG CINEMA” lunedì 13 Marzo alle ore 19 commentiamo insieme a tanti ospiti appassionati di cinema i vincitori degli Oscar 2023. Se leggi questo articolo prima puoi seguire la live cliccando il video qui sotto, altrimenti puoi recuperarla quando vuoi sempre allo stesso link.

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