Verissimo | il divo turco Can Yaman si racconta nel salotto di Silvia Toffanin

Il grande successo della serie tv turca Daydreamer – Le ali del sogno ha fatto volare da Istanbul agli studi di Milano, l’attore turco Can Yaman. Noto per avere una vera e propria passione per il nostro Paese, il ‘divo del momento’ come amano chiamarlo gli addetti ai lavori, ha accettato immediatamente l’invito alla trasmissione Verissimo, condotta da Silvia Toffanin.

Dopo la chiusura improvvisa e ingiustificata agli occhi dei fan, della sua ultima ‘dizi’, Bay Yanlış , il bell’attore insieme ai suoi manager turchi Ilker Bilgi e Cüneyt Sayıl sono arrivati in Italia la scorsa settimana per registrare una puntata di C’è posta per te a Roma (in onda a gennaio 2021) e questa intervista richiesta da mesi e mesi dal pubblico italiano, negli studi Mediaset di Milano. Ecco i passaggi più importanti riguardanti questa bellissima conversazione con la bravissima Toffanin.

https://www.instagram.com/p/CGKbBUmoRqP/?utm_source=ig_web_copy_link

Can Yaman e il rapporto con le sue fan

Dopo i consueti saluti tra Can Yaman e la padrona di casa, è iniziata l’intervista nella quale, l’attore ha notato con dispiacere lo studio vuoto, ammettendo che ormai è abituato a essere accolto dalla folla delle sue fan e gli fa strano tutto quel silenzio. La Toffanin ha chiesto: “Ti fa piacere tutto questo affetto?” La sua risposta: “Mi ha incominciato a far piacere. Due anni fa non ero abituato a tutto questo. Ora mi sono abituato e quando non c’è folla mi sento disturbato. “

“Come stai vivendo questo momento particolare nel tuo Paese? “
“Da tre mesi ero sul set, mi svegliavo alle 9 e finivo a mezzanotte e oltre per lavorare e avevo occupato tutto il tempo. Ora che la serie è terminata sono arrivato qui e vediamo cosa accadrà.

“Ti piace l’Italia?” “Mi piace molto l’Italia.

“Da un po’ di tempo sei un personaggio molto richiesto. Lo senti tutto questo affetto?” La sua risposta: “Sento un affetto e amore sincero al 100%. Non vengono da me solo per fare la foto perchè sono famoso. Loro mi adorano, mi rispettano e mi amano e guardano tutti i lavoro che faccio. È una cosa che mi commuove molto. Tre anni fa non percepivo tutto questo. Ora ho iniziato a capire tutto questa cosa ed molto emozionante per me. Cerco di essere sempre con garbato con loro. Amo riunirmi con loro.”

yamanverissimo newscinema compressed

L’infanzia di Can Yaman a Istanbul

Sfoderando un brillante italiano dopo aver visto il video tributo nel quale sono state inserite le tappe più importanti della sua vita, passando dal liceo italiano a Istanbul, al conseguimento della laurea in Legge e alle borse di studio, ecco cosa ha raccontato.

“Ti piace rivederti oppure sei uno che non si rivede?” “A me piace rivedere le puntate da un punto di vista professionale. Vedere me stesso non è una cosa alla quale sono abituato.”

L’argomento famiglia è stato introdotto con una domanda apparentemente semplice che in realtà ha mostrato una profonda sofferenza ormai superata, grazie soprattutto all’affetto delle nonne.

“Da bambino com’eri?” Ha detto: “Sono cresciuto con mia nonna per tre anni per problemi di famiglia perchè i miei genitori non erano agiati. Mia nonna si è presa cura di me, dopo tre anni mia mamma ha iniziato a lavorare fuori Istanbul e sono andata dall’altra nonna a Bodrum, a sud della Turchia. Ho avuto un’infanzia un po’ complessa, poi a 10 anni mio padre ha iniziato a guadagnare bene e stare bene. A 14 anni quando ho scelto di fare il liceo italiano, durante il primo anno, il lavoro di mio padre è andato male e ho corso il rischio di non poter andare nel liceo italiano perché era a pagamento. Per non perdere questa opportunità sono riuscito a vincere una borsa di studio risultando il primo della scuola. Sono molto portato per le lingue, già avevo imparato l’inglese e l’italiano lo volevo imparare e in un anno lo parlavo bene.

Ora sono 10 anni che non lo parlo, ma in quel periodo ero italianizzato, come le materie e i professori che mi trattavano come un amico. Ero un bambino studioso e quella borsa di studio mi ha salvato la vita. Mio padre non guadagnava nulla e solo mia madre lavorava. Ho passato 5 anni così, poi ho vinto una borsa di studio per l’America. Su 3000 ragazzi turchi solo in 36 studenti sono riusciti a superare l’esame e io sono stato l’unico del mio liceo a vincere questa borsa di studio, per andare negli Stati Uniti l’ultimo anno del liceo. Sono tornato e ho vinto una borsa di studio per la pallacanestro nella facoltà di giurisprudenza e sono riuscito a laurearmi. Per studiare dovevo pagare e io non potevo pagare. Ho fatto giurisprudenza così per quattro anni e sono diventato avvocato.”

https://www.instagram.com/p/B70xYL8BW4W/

“Prima di fare l’attore hai lavorato come avvocato?”
Si, un anno di stage e dopo ho cominciato a lavorare come avvocato in una ditta internazionale, che si occupava di tasse e commercio. Sono durato solo 6 mesi perché sono iper attivo e non riesco a stare fermo. Sono andato in vacanza a Bodrum dove vive mia nonna e lì ho conosciuto i miei agenti ( e lo sono ancora oggi) che mi hanno insegnato la recitazione e hanno cambiato la mia vita, facendomi diventare un attore” E ora sono qui!”.

Com’è stato il primo ciak?
“Di natura sono tranquillo. Quando ricevo nuove occasioni, mi piace buttarmi in situazioni differenti tra loro. Nella vita ho avuto tanti esami e quando ho iniziato a fare l’attore, mi sono emozionato molto. Il primo ciak della mia carriera ero molto tranquillo, anche se è una cosa che emoziona molto. È stato come buttarmi in mare e iniziare a nuotare.”

“I tuoi genitori sono contenti di questa strada che hai intrapreso?”
“Mio padre è una persona molto tranquilla, si fida molto di me. Mia madre si preoccupa di più come tte le mamme. Ora ho 30 anni e mia mamma ha superato queste preoccupazioni, rispetto al passato. Lei è molto giovane. All’inizio di quest’anno ho conseguito la leva militare obbligatoria e mia madre è venuta per l’ultimo giorno. Poi abbiamo iniziato la quarantena insieme e abbiamo ballato il tango. Nella mia nuova serie Signor Sbagliato, terminata recentemente, nella settima puntata ho ballato il tango con la mia partner.”

“Com’è stata l’esperienza del servizio militare? Ti sei dovuto tagliare i capelli?”
“Si per il servizio. Non mi sono dispiaciuto, mi sono fatto crescere i capelli perché serviva per il ruolo di Daydreamer. Se non fossi andato al militare li avrei comunque tagliati, perché mi piace cambiare per ogni ruolo che accetto. Non mi piace restare sempre uguale. Mi piace sorprendere.”

Eri già famoso quando hai fatto il militare…”
Sono rimasti un po’ scioccati quando mi hanno visto, ma ho conosciuto gente che non avrei mai avuto modo di conoscere. Mi è servito per riflettere e vedere persone diverse da me. Lì viene gente da tutta la Turchia ed è stato interessante per me e per loro.

daydreamer newscinema compressed
daydreamer newscinema compressed

Il grande successo di Daydreamer – Le ali del sogno in Italia e il rapporto con la partner Demet Özdemir

Il motivo della sua venuta in Italia nella trasmissione Verissimo, oltre al fatto di essere uno degli attori più amati a livello mondiale è motivato dal grandioso successo che la serie tv turca Daydreamer – Le ali del sogno, sta riscuotendo dal mese di giugno su Canale 5. La chimica con la sua partner professionale Demet Özdemir che ha fatto perdere la testa a milioni di fan in tutto il mondo è stata argomento di discussione tra ‘Can Divit’ (doppiato in italiano da Daniele Giuliani e intervistato per NewsCinema.it) e la conduttrice.

Riallacciandosi al titolo della serie, la conduttrice ha chiesto: “Tu sei un sognatore a occhi aperti?”
La risposta: “Io non sogno molto, vivo il presente. Cerco di evitare le cose che mi provocano stress. Io decido di fare una cosa, non la sogno. Quando ero bambino sognavo. Ora sono molto con i piedi per terra, non penso neanche a domani.”

“Ti assomiglia Can Divit?” Ha risposto: “A ogni personaggio che interpreto aggiungo qualcosa di mio. Mi piace trasformare i personaggi, isolandomi dalla sceneggiatura. La cambio un po’ e ci metto un po’ di me. Anche in Signor Sbagliato, quel personaggio mi somiglia molto come Can Divit anche se sono ruoli diversi.”

Chiedendo in che rapporti è con la sua collega di set, Demet Özdemir (doppiata in italiano da Joy Saltarelli e intervistata per NewsCinema.it ) , l’attore ha risposto: “Siamo amici. Lei è molto importante e speciale per me lo dico sempre. Mi ha insegnato molto, mi ha dato molta espressività. Il mio modo di recitare con lei è stato sempre naturale, è stata una recitazione reciproca. Io faccio una cosa, lei ne fa un’altra e quando ci uniamo diventiamo una bomba. È stato molto particolare.”

“Era la prima volta che avete lavorato insieme?” La risposta: “Si è stata la prima volta e spero di poter lavorare nuovamente con lei forse in futuro. Speriamo, chissà.”

can yaman e ferzan ozpetek compressed

Can Yaman e Ferzan Özpetek: l’inizio di una nuova collaborazione?

Durante il breve soggiorno romano, il noto regista di origini turche, Ferzan Özpetek si è recato presso l’hotel nel quale alloggiava Yaman, per poterlo incontrare finalmente dal vivo, dopo mesi trascorsi a sentirsi telefonicamente e tramite Whatsapp. Del resto non è un mistero la stima reciproca tra i due, dopo la risposta che il cineasta diede alla sottoscritta a Salerno, alla domanda inerente a una possibile collaborazione con l’attore turco Can Yaman (cliccate qui per vedere il video in questione).

La Toffanin non ha perso l’occasione di chiedere qualcosa in più su questo fatidico incontro riportato in tutte le testate giornaliste mondiali, chiedendogli come si è svolto il loro primo incontro a Roma: “Ho conosciuto Ferzan Özpetek a Roma. È stata cosa molto simpatica, carina. Abbiamo parlato molte volte al telefono, ma non ci eravamo mai visti dal vivo. Questa volta abbiamo trovato l’occasione di incontrarci. Spero che possiamo fare cose buone insieme, magari un film insieme, speriamo. Non si sa. C’è intenzione, volontà di farlo, ma per ora non si può dire nulla, è troppo presto.”

canyaman2 newscinema

Can Yaman e il rapporto con l’amore

Silvia Toffanin attenta alle fan di tutto il mondo che ogni giorno si domandano se il cuore del bel Can Yaman sia occupato, domanda: “Sei innamorato Can?”
Pronta la risposta dell’attore turco dichiarando: “Ora no. Sono single adesso, però mi farebbe piacere avere una persona.

Ti piacerebbe avbere una compagna? “Non sono cose che si possono programmare. Sono aperto a quello che la vita mi porta. Anche se pianificassi la vita mi sorprenderebbe, quindi aspetto.”

Alla seconda domanda sulla sua vita privata: “Ti sei innamorato tante volte nella tua vita?”, l’affascinante Yaman è stato molto sicuro nel rispondere: “È una domanda molto pericolosa. Mi innamoro di tutte le cose che faccio. Se sono con qualcuno è perchè sono innamorato. Sono innamorato del mio lavoro. Quando faccio una puntata la vedo 10 volte perchè amo ciò che faccio e non posso tollerare che qualcosa fallisca. Anche al liceo ero così. Sono un po’ perfezionista. Se faccio qualcosa è perchè la amo. Amare è importante.”

E qui il cuore delle fan è esploso alla domanda: “Ti piacerebbe un giorno diventare papà?
“Come ti ho detto prima io non penso, io faccio. Non serve a niente pensare. Io vivo e basta. Se penso complico le cose. Per questo preferisco agire e la cosa bella di essere attore è di non sapere dove sarò tra 10 anni e non sapere cosa farò.. Non sapere è una cosa buona. A me piace non sapere.”

“Ti piace non sapere?”
“Vivo giorno dopo giorno. Se avessi pensato che tre anni fa sarei stato qui, non ci avrei mai pensato, non avrei mai sognato tutto questo. Sognare non ti serve, lascia che le cose accadano. Lascia che le cose accadano.”

Prima di congedare Can Yaman, non sono mancati i complimenti di Silvia Toffanin per l’eccellente esposizione in italiano di tutta l’intervista affermando: “Parli l’italiano benissimo, sei incredibile. Avevamo il traduttore ma hai parlato italiano benissimo per tutta l’intervista”.

10 anni fa parlavo meglio e mi chiedevano dove avessi imparato il turco convinti che fossi italiano. Ora rispetto al passato non sono così bravo. A volte ho difficoltà a ricordare delle parole, però mi arrivano perchè le ho nel sangue”.

“Ad oggi sei un uomo felice?” Sono un uomo molto felice.