Sapevate che Adam Driver ha un passato da teppista? Queste e altre curiosità sull’attore

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Tutto su Adam Driver (Foto: Ansa) - Newscinema.it

L’attore statunitense Adam Driver, attualmente occupato nella promozione del film Megalopolis del regista Francis Ford Coppola, è da anni uno dei maggiori interpreti più apprezzati da pubblico e critica. Scopriamo 10 curiosità sul suo conto che forse nessuno conosce.

I suoi lineamenti marcati e la notevole altezza, sono i tratti distintivi dell’attore americano Adam Driver. Diventato un nome di punta nell’industria cinematografica internazionale, grazie a ruoli come Kylo Ren nella trilogia sequel di Guerre Stellari o ancora nel ruolo di Enzo Ferrari nel film Ferrari, questo attore spesso e volentieri riesce a essere l’unico elemento in grado di salvare un film. Un esempio eclatante, il film Gucci stroncato dalla critica salvo l’interpretazione di Adam Driver nel ruolo di Maurizio Gucci.

In ordine di tempo, il suo nome ha attirato l’attenzione da parte del pubblico e della critica, per aver ricoperto il ruolo del visionario Cesar Catilina, nel film chiacchieratissimo e costosissimo Megalopolis del regista Francis Ford Coppola. Per celebrare questo grande attore, ecco 10 curiosità sul suo conto che non tutti conoscono.

1. La famiglia di Adam Driver

Adam Driver

è un attore americano nato nel 1983 a San Diego in California. Il 22 giugno 2013 ha sposato la sua storica fidanzata Joanne Tucker, conosciuta quando entrambi frequentavano la Julliard School di New York. Nel 2016 poi è arrivato il loro primo figlio e nel 2023 ha annunciato a gran sorpresa, l’arrivo anche di una piccola principessa nella famiglia Driver.

Riferendosi alla moglie ex ballerina, in un’intervista per Vogue, dichiarò a chi dedicava il profumo che stava sponsorizzando in quel periodo: “Il profumo si chiama Hero, un ruolo che nella mia vita ha senza dubbio mia moglie. Lei è dotata di un ottimo istinto e dà sempre il beneficio del dubbio. Crede nel dare una seconda chance alle persone. E poi l’ho vista crescere i nostri figli”.

2. Un combattente in erba

Il giovane Adam Driver quando ancora frequentava la scuola, rimase colpito dal film Fight Club diretto da David Fincher con Brad Pitt ed Edward Norton. Se inizialmente venne turbato dalle scene di violenza, terminata la visione decise di vederlo una seconda volta, tanto da portarlo a decidere di crearne una sua versione.

Nella sua città natale a Mishawaka, in Indiana, Adam trascorreva le serate a picchiare altri coetanei, in compagnia dei suoi amici in un grande campo erboso dietro il Celebrations Unlimited. Unica regola del suo Fight Club: non colpire le parti basse.

3. Un’adolescenza complicata

Questa passione per i combattimenti, erano frutto anche di un animo irrequieto e complicato. L’adolescente Adam Driver non si è fatto mancare nulla che contenesse una buona dose di adrenalina. Oltre alle risse nel suo club di combattimento, Driver amava scalare le torri radio e dare fuoco alle cose.

I suoi comportamenti ovviamente dimostravano un animo alla continua ricerca di se stesso e della strada da percorrere in età adulta. Tanti errori di cui non va fiero, ma che col tempo sono riusciti a farlo calmare e prendere le decisioni più giuste per la sua vita.

4. Il passato come Marines

Terminata la fase da teppista e adolescente problematico, pronto a scattare come una molla alla minima discussione, Adam Driver decide di arruolarsi nell’esercito, precisamente nel corpo dei Marines. Aveva 18 anni e l’evento dell’attentato dell’11 settembre 2001 a New York, lo portò a maturare questa decisione. Trascorsi due anni a Camp Pendleton in California, venne congedato per motivi di salute.

Come riportato in una vecchia intervista: “Quando esci dal corpo dei Marines, ti senti come se potessi fare qualsiasi cosa… Ho pensato, quando va peggio, so come vivere. Vivrò a Central Park o qualcosa del genere. Sopravviverò. Ti senti come se tutti i problemi dei civili fossero insignificanti e piccoli, il che è una completa illusione, ma hai questa sicurezza. Sei stato distrutto così tanto, fisicamente, emotivamente, verbalmente, che ti senti indistruttibile “.

5. La Juillard lo ha salvato

A partire dal 2005, Adam Driver inizia a frequentare la prestigiosa scuola Julliard School di New York. Durante gli anni da studente si è fatto notare nel corso dei diversi casting, tanto da esser scelto per prendere parte a due serie poliziesche intitolate I soliti sospetti e New York Unity Special.

Dall’esperienza nei Marines, ovviamente il suo carattere cambiò radicalmente, passando da adolescente scapestrato a giovane uomo dal temperamento  autoritario. Una rigidità che gli consentì di esser preso sul serio da docenti e studenti.

6. Un esordio d’eccellenza e l’arrivo del successo

A due anni dalla conclusione degli studi alla Julliard, l’attore venne scelto per un piccolo ruolo nel film J. Edgar del regista Clint Eastwood. Il vero successo tuttavia avvenne nel 2012 con il film Lincoln diretto da un altro grande cineasta, Steven Spielberg.

Da questo ruolo iniziano a cambiare decisamente le cose nella sua carriera da attore. Infatti è grazie al ruolo per la serie tv Girls, che il pubblico inizia ad apprezzarlo seriamente. Una coincidenza che fa sorridere, se pensiamo che lui non voleva neanche sostenere il provino, per questa produzione, visto che andava trasmesso in tv.

7. La passione per il canto

Nel corso della sua carriera, Adam Driver ha sviluppato anche delle spiccate doti come musicista. Il suo passato come componente del coro della chiesa che era solito frequentare da bambino, gli ha poi permesso di sviluppare ancora di più quella che inizialmente era una semplice passione.

Una scoperta che poi gli è tornata nei film ai quali ha preso parte come nel film Annette di Leos Carax accanto a Marion Cotillard nel brano We Love Each Other So Much, mentre era in una posizione non particolarmente consigliata per il canto. Un altro momento canterino, è avvenuto nel film Storia di un matrimonio diretto da Noah Baumbach con Scarlett Johansson, nel quale canta dal vivo il brano Being Alive. 

8. Il ruolo più difficile della sua carriera

Tra i tanti ruoli ai quali ha prestato il suo talento di attore, per lo più drammatico, ce n’è sicuramente uno che lo ha segnato, specialmente nel fisico. Ma del resto quando un regista come Martin Scorsese ti chiede di perdere ben 23 chili per il film Silence, lo fai senza battere ciglio. Il ruolo del padre gesuita Garupe, lo ha messo in seria difficoltà, dovendo seguire una dieta ferrea per essere in linea con la storia narrata nel film.

Ricordando quel periodo, Driver dichiarò in un’intervista: “Martin [Scorsese] ci ha chiesto di perdere un sacco di peso. Non sapevo quanto. Credo di non aver mai perso peso in modo così estremo prima di Silence. Tuttavia è stato interessante. Ci sono momenti in cui la scena che stai girando non funziona e non hai neanche le energie per capirne il motivo”.

9. Stunt man? No, grazie

Per interpretare il ruolo di Kylo Ren nei film di Guerre Stellari, l’attore si è sottoposto a diverse sequenze d’azione molto movimentate e senza l’ausilio di stunt-man. L’esperienza più complessa vissuta davanti alla macchina da presa, la battaglia con la spada laser tra Kylo e Rey mentre si trovavano a bordo delle rovine della Morte Nera.

Tra la pioggia e il freddo, nonostante i movimenti, Driver ricorda di non aver avuto bisogno neanche della controfigura, riuscendo, tra le altre cose, a maneggiare la spada laser in maniera ormai naturale, grazie ai continui allenamenti in attesa del primo ciak. Come dichiarato dal suo allenatore inglese Simon Waterson in un’intervista per Men’s Journal: “La carriera militare di Driver è emersa durante le sessioni di allenamento. Non ho dovuto spingere Adam a impegnarsi. Aveva tutta quella motivazione. Si trattava più che altro di rallentarlo”. 

10. La fondazione della sua Ong

Per concludere questa carrellata di curiosità su Adam Driver, va certamente segnalata la sua Ong Arts in the Armed Forces fondata a Brooklyn. Visto il suo passato in ambito militare, l’attore ha voluto creare una realtà che possa offrire corsi d’arte di qualità. Secondo quanto dichiarato dal diretto interessato: “l’idea centrale era di creare dei corsi rivolti ai membri attivi dell’esercito americano, ai veterani, al personale militare di supporto e alle loro famiglie in tutto il mondo”. 

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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