The Idol: la serie tv morta per mancanza di fiducia | #MadVision

The Idol finita
The Idol – NewsCinema.it (Foto: Prime Video)

Dopo la presentazione in anteprima a Cannes 2023, la serie tv The Idol non ha avuto molta fortuna e, a quanto pare, una seconda stagione non la vedremo mai. Ecco perchè.

Grazie della cura che ti prendi di me.” recita una battuta della serie sbarcata su Prime Video con Lily-Rose Depp e The Weeknd protagonisti. I primi episodi sono stati presentati al Festival di Cannes 2023 suscitando approvazione e in parte alcune polemiche per la sua natura provocatoria, sensuale e forse troppo aggressiva o già vista.

Fragilità, inganni, traumi, abusi…un ritratto violento e disturbante che finisce tuttavia per allontanarsi dal messaggio. La mia esperienza con The Idol parte infatti proprio da Cannes quando, la mattina del 23 maggio 2023 ho raggiunto la Croisett e sono entrato in sala per vedere i primi due episodi in anteprima. Da quel momento se ne sono dette di ogni, talvolta scagliando accuse senza dare la fiducia necessaria.

The Idol, carne da macello

Nata per far discutere e divisiva agli occhi di chi guarda, la serie The Idol aveva un ottimo potenziale (mantenuto per buona parte del suo percorso) ma la regia e la sceneggiatura mandano tutto in vacca in chiusura. Condita di un travestimento appariscente tra nudità ed eccessi, è stata accusata per istigazione alla violenza sorretta da ingiustificata ostentazione e torture porn.

Io sinceramente credo che il problema sia soltanto nel ribaltare tutto sul finale, disintegrando i buoni propositi suggeriti in partenza. Sfruttamento mascherato da buonafede, crollo psicologico dovuto allo stress a cui non ci si può sottrarre in certi ambienti, aggrapparsi a qualcuno perchè sembra valorizzarti sopportando metodi discutibili ma che sono gli unici che hai imparato nella tua vita. Molti sono gli spunti di riflessione che nascono e le emozioni istintive che scatena nello spettatore, come dovrebbe sempre fare l’arte.

 

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Il cast di livello non è bastato

Lodevole il lavoro di Lily-rose Depp, ma anche degli altri tra cui il comprimario The Weeknd. Lo stesso vale per le melodie che t’infettano come un virus, alcune orecchiabili altre profondamente d’impatto. Però le evidenti lacune e i buchi del 5° episodio, fanno pensare in automatico che quel famoso 6° capitolo eliminato, fosse necessario per sviluppare e comprendere, invece di condensare.

Il ritmo cambia, i ruoli s’invertono, le prospettive si ribaltano, le vittime diventano carnefici partorendo una consapevolezza direi quasi destabilizzante. È un vero peccato che si rovini evolvendo in un’incoerente e confusa trappola narrativa, perchè sotto la superficie nella sua iniziale concezione, suggeriva un sacco di interessanti chiavi di lettura. Sarei curioso di vedere dove Sam Levinson vorrebbe portarmi con la seconda stagione, ma ho quasi al certezza che non avverrà mai.