Giovani si Diventa, la commedia cross-generazionale di Noah Baumbach

Il 9 Luglio torna sul grande schermo Noah Baumbach, il regista di Brooklyn che si è fatto notare da critica e pubblico per Il Calamaro e la Balena e l’omaggio alla nouvelle vague Frances Ha. Il nuovo film Giovani si Diventa con Ben Stiller, Naomi Watts, Adam Driver e Amanda Seyfried è una commedia ironica e riflessiva sulla condizione dei quarantenni del 21° secolo, che inseguono il successo distratti dalle nuove tecnologie, facendo i conti con l’età che avanza e con un inevitabile bilancio.

giovaniJosh e Cornelia Srebnick sono una coppia felicemente sposata ed innamorata. Dopo aver provato senza successo ad avere dei figli, hanno deciso di fermarsi ed accettare la situazione. Josh, che da diversi anni non riesce a terminare il laborioso montaggio del suo ultimo documentario, ed è ormai consapevole che la spinta artistica si è affievolita e sente di dover dare una svolta alla propria vita. Un giorno conosce Jamie e Darby, due hipsters liberi ed indipendenti, fantasiosi e pieni di iniziativa, appassionati di videogame vintage e di animali domestici decisamente fuori dal comune. Questo incontro smuove qualcosa e, per Josh, riapre uno spiraglio sulla propria giovinezza, o meglio, su quella che avrebbe desiderato avere. Senza troppe esitazioni Josh e Cornelia abbandonano gli amici di sempre, per seguire i due hipsters che ai loro occhi appaiono irresistibilmente liberi, disinibiti e pieni di vita.

giovani si diventa film

Ogni generazione deve confrontarsi con la paura di invecchiare. Prima o poi arriviamo tutti ad un certo punto della nostra vita in cui, guardando i più giovani, pensiamo: Eravamo meglio noi, oppure, al contrario: Che bravi, sono meglio loro” ha dichiarato Baumbach spiegando l’idea alla base di questo film, ispirato al libro Il Costruttore Solness di Henrik Ibsen del 1873. Mentre in Frances Ha il regista racconta le difficoltà di una giovane aspirante ballerina che deve affrontare la maturità, in Giovani si Diventa egli si impegna a rappresentare un ritratto sociale sugli adulti di oggi, che si rendono conto che le loro ambizioni e lo scopo della vita sono cambiati all’improvviso ed è possibile re-inventarsi senza risultare ridicoli. Baumbach riesce a mantenere il suo stile originale e delicato, raccontando una storia cross-generazionale di relazioni umane e quotidianità, con una particolare attenzione alle piccole sfumature dei vari personaggi che si muovono in una New York mitica e patinata perfettamente in linea con la narrazione. L’ironia è molto presente, nonostante la serietà di alcune situazioni e di alcuni dialoghi, e questo rende il ritmo del film molto fluido e dinamico fino ad un finale dal sapore più thriller. Il cast è pienamente convincente e disegnato per i diversi ruoli richiesti, anche se la vera forza è la sceneggiatura dello stesso Baumbach, ricca e brillante, che dona il giusto carisma e una buona solidità al film.

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