Greta Ferro | chi è la partner femminile di Can Yaman nella serie El Turco?

Occhi verdi spalancati verso il futuro, capelli spesso arruffati lunghi fino al collo, labbra che sembrano disegnate, pelle color latte e portamento elegante. Una descrizione esteriore che unita alle molteplici capacità intellettive e fisiche di cui è dotata, riesce a rendere ancora più interessante e versatile la bella e brava Greta Ferro. Nonostante la sua giovane età, questa ragazza ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per potersi affermare nel mondo dello spettacolo, risultando completa ma ancora in procinto di spiccare realmente il volo. Continuate a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla vita e la carriera della modella e attrice Greta Ferro.

Le origini di Greta Ferro

Nata il 19 settembre 1995 a Vasto, la bella Greta ha avuto la fortuna di vivere in una famiglia che oltre ad amarla, ha sempre appoggiato le sue scelte professionali. Figlia di papà Giuseppe, imprenditore e amministratore delegato di un importante brand di pasta molisana e di mamma Gilda, docente universitaria a Benevento, la modella ricopre anche l’importante ruolo di sorella maggiore della piccola Ginevra.

Importante per la sua formazione, aver preso parte al progetto Intercultura, facendole trascorrere un anno in Cina, prima di prendere il diploma di maturità classica in un liceo di Campobasso. Nel 2013 decide di lasciare la sua regione, l’Abruzzo, per intraprendere la carriera universitaria. Milano diventa ben presto la sua seconda casa, dopo essersi iscritta alla facoltà di Economia alla Bocconi.

Durante il secondo anno all’università, Greta inizia a farsi strada all’interno del tortuoso mondo della moda. Perspicace nel capire di chi fidarsi o meno, Greta riesce a trovare due manager che si riveleranno i suoi talent scout, per l’agenzia Why Not Model Agency.

La prima esperienza come attrice

Senza abbandonare il vero motivo del suo arrivo al nord, Greta decide di intraprendere gli studi nel campo della recitazione alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Ed è qui, che inizia la sua svolta professionale. A cambiarle la vita sarà la partecipazione a un cortometraggio intitolato Una Giacca (2018) diretto da Marco Armando Piccinini. (Potete vederlo nel player qui in alto).

Con la supervisione di Michele Placido, questo video di 11 minuti è stato realizzato per la maison di moda di Giorgio Armani. Un nome che tornerà spesso nella sua vita.
Una Giacca racconta la storia di due ragazze alle prese con un colloquio di lavoro. Ambientato in decenni diversi, tra ritardi e imprevisti, l’indumento scelto per dare il titolo a questo corto, si rivelerà fondamentale per l’esito della prova.

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Greta Ferro e il cast della fiction Made in Italy

Una bellezza “Made in Italy”

Nonostante la partecipazione di Greta Ferro, nel cortometraggio sia abbastanza limitata, i primi piani sul suo viso acqua e sapone, basteranno ai registi Ago Panini e Luca Lucini per sceglierla come protagonista della serie tv Made in Italy andata in onda nel 2019 su Canale5. Ed ecco arrivare, inaspettatamente la grande opportunità per Greta di interpretare il suo primo ruolo da protagonista.

Ambientata a Milano nel 1974, la giovane ragazza arrivata dal sud Italia, dopo aver letto un annuncio di lavoro presso una redazione giornalistica, la nota rivista Appeal, decide di mettersi in gioco e dimostrare il suo talento. Ma in un mondo fatto di paillette, chiffon e invidia, per Irene sarà fondamentale tirar fuori le unghie e i denti per farsi prendere sul serio dalle persone che contano.

L’aspirante giornalista di moda, Irene Mastrangelo, racconta anche i moti che albergavano nell’Italia degli anni Settanta, vittima di lotte sociali, nei mesi caldi dell’introduzione del divorzio e della relativa emancipazione femminile. Condizione molto cara alla Mastrangelo e che la porta a diventare più forte e determinata, andando contro il volere della famiglia e dal fidanzato Luigi.

Oltre all’alta moda, il cuore della storia raccontata nel corso degli 8 episodi, girati tra il Marocco, Milano e Roma, è anche la forza di volontà e l’impegno impiegato da una giovane ragazza desiderosa di affermarsi nel mondo del giornalismo. Grazie ai vari articoli che si troverà a scrivere, Irene avrà modo di incrociare sul suo cammino i più grandi stilisti italiani dell’epoca. Quei nomi che ancora adesso sono il fiore all’occhiello del nostro Paese nel mondo. Passando da Krizia (Stefania Rocca), a Giorgio Armani (Raoul Bova), Gianni Versace (Achille Marciano), Ottavio Missoni (Enrico LoVerso) e Rosita Missoni (Claudia Pandolfi) e tantissimi altri.

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La musa di Giorgio Armani

Il suo rapporto speciale con lo stilista italiano Giorgio Armani, risale ormai al 2018. In occasione della 75^ edizione della Mostra di Arte Cinematografica di Venezia. La giovane Greta Ferro, all’età di 23 anni si è trovata a calcare il red carpet, affianco a Cate Blanchett, in veste di Global Beauty Ambassador per Armani.

Come ricordato dalla Ferro in un’intervista, fu lo stesso Armani a dimostrarsi interessato a lei, tanto da chiederle i suoi contatti. Dopo il cortometraggio Una Giacca, di cui abbiamo parlato poc’anzi, Greta diventa una delle muse dello stilista e volto di punta della linea Armani Beauty. Prodotti per il trucco e la cura della pelle, in perfetta linea con la delicatezza, eleganza e semplicità che appartengono a Greta.

C’è qualcosa che non sa fare?

Considerata per lo più modella, in realtà sembra aver puntato tutta la sua vita professionale sulla recitazione. Un impegno confermato anche dalle lezioni di canto, danza unite allo studio del pianoforte e della chitarra classica. La consapevolezza che la Ferro sia una ragazza particolarmente talentuosa, ma in procinto di sbocciare e di farsi apprezzare dalla stragrande maggioranza del pubblico è possibile riscontrarla leggendo la sua scheda.

Oltre a saper parlare fluentemente inglese, cinese e spagnolo, Greta è anche una grande appassionata di sport, non solo per mantenere perfetta la sua forma fisica. Tra le competenze sportive acquisite negli anni, spiccano apnea, il brevetto come sub di I° livello, il tennis, la pallavolo, gli sci, l’equitazione, la boxe e lo yoga.

Importante è il suo impegno nel sociale. A quanto pare, nei momenti di pausa, riesce a trovare tempo per andare a prestare aiuto come volontaria a favore dei senzatetto con l’Ordine di Malta. Tra le tematiche che le stanno maggiormente a cuore, le continue lotte per la libertà da parte di donne costrette a vivere un’esistenza all’insegna di violenze, come nel caso della ragazza iraniana Mahsa Amini, uccisa per aver indossato in maniera errata il velo.

El Turco | Greta Ferro e Can Yaman nella serie per Disney +

Nelle ultime settimane, il suo nome è rimbalzato nei siti di tutto il mondo, per la sua partecipazione in veste di partner femminile dell’attore turco Can Yaman nella serie El Turco per Disney+. Sebbene non ci sia alcuna foto che li ritrae insieme, per volere della produzione, già da qualche settimana, i due attori si trovano a Budapest per prendere parte alle riprese.

Tenendo conto delle capacità elencate poco fa, a renderla perfetta per il ruolo di co-protagonista femminile di Yaman, sono l’equitazione e la conoscenza della lingua inglese, idioma scelto per le riprese della serie.

Un post di Greta Ferro a Budapest in un momento di pausa dal set

Seguendo il suo profilo Instagram, composto da post e story dedicate al fidanzato Germano Invernizzi e ai suoi meravigliosi gatti, Greta riesce anche ad aggiornare i suoi follower. Attraverso l’utilizzo delle story girate spesso alle prime luci dell’alba, è facile intuire quanto sia serrato e impegnativo questo set, che la vede coinvolta per la prima volta in una produzione internazionale.

Sicuramente, la sua partecipazione nella serie El Turco, incentrata sulla storia del condottiero eroico Hasan Balaban, sarà l’occasione giusta, per far sì che il pubblico possa considerarla prevalentemente come attrice.

By Leila Cimarelli

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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