C’è grande attesa per il ritorno di Quantico, lo spy-drama in odore di guilty pleasure trasmesso sulla ABC dal settembre del 2015. Sviluppato da Joshua Safran, la serie tv in poco tempo si è imposta come una fra le produzioni più cool, irriverenti e totalmente addictive della tv. Rinnovata per una seconda stagione (nonostante un vistoso calo di ascolti), il nuovo ciclo di episodi è previsto per il prossimo 25 settembre e, secondo quanto riportano tutti i più importanti magazine americani, non mancheranno le emozioni, i colpi di scena e i grandi amori.
Ambientata all’interno dell’Accademia dell’FBI (almeno durante la prima stagione), Quantico racconta la vita di un gruppo di reclute alle prese con batticuori, sogni di rivalsa ed il duro addestramento per diventare un perfetto agente investigativo. Ed attraverso un gioco ben congeniato di flashforward, vedremo come tutte le reclute saranno coinvolte in un gioco al gatto con il topo per scovare chi si cela dietro un attentato che ha distrutto la Gran Central di New York ed il cuore stesso dell’America. La ricerca del colpevole fa palesare che, l’attentatore, si nasconde proprio fra le reclute di Quantico. Al centro della vicenda c’è l’immensa Priyanka Chopra nel ruolo di Alex Parrish, senza dimenticare l’agente Ryan Booth (Jake McLaughlin), Shelby Wyatt (Johanna Braddy), Cabel Hass (Graham Rogers), Simon Asher (Tate Ellington) e tanti altri personaggi più o meno regolari e di vitale importanza ai fini della vicenda.
Con un cast così variegato ed una storia dalle infinite sfumature, c’era la possibilità di dar vita ad una serie diversa dal solito, intimistica e fuori dagli schemi, invece si preferisce puntare su una trama confezionata a dovere con annessi clichè; eppure Quantico raggiunge il consenso del pubblico e trova la forza proprio nei suoi latenti difetti strutturali. Alla luce di una prima stagione bella ma non troppo (caduta troppo spesso in qualche assurdità di troppo), c’è ancora un valido motivo per continuare a vedere le disavventure di questi giovani e sexy agenti governativi?
La serie ABC è un vero guilty pleasure
Al di là tutti i problemi strutturali che si sono palesati già durante il primo ciclo di episodi, Quantico rimane il fiore all’occhiello del network di riferimento. E’ una serie che conferma tutti i canoni della ABC, dalle storie d’amore al limite e tormentate, dall’effetto soap fino alle trame intricate, ed il suo merito è quello di aver reso accattivante ed altamente seducente lo spy-drama in tv, soprattutto nei riguardi di un pubblico generalista solitamente poco attento a questa tematica. Avulso dai dettami di una narrazione procedurale e con un cast dal grande respiro – come la bellissima ed affabile Priyanka Chopra – con tutti i suoi pregi (molti) e difetti (tantissimi), lo show della ABC è un must per tutti gli addicted delle serie tv.
È un guilty pleasure a tutti gli effetti, reso tale sia da una trama sul filo del rasoio – che episodio dopo episodio si arricchisce di particolari – ma soprattutto la serie brilla per una perfetta contestualizzazione della realtà sociale di oggi (lo spettro del terrorismo internazionale è sempre dietro l’angolo). E quindi la seconda stagione di Quantico – in onda in America dal 25 settembre – merita di essere vista con la stessa dedizione dello scorso anno, perché oltre a promettere un mero intrattenimento, si pone l’obbiettivo di approfondire i personaggi e far trasparire le sfumature più complesse del loro carattere. Più drama, più azione e più introspezione, in modo tale da non perdersi in qualche lungaggine di troppo.
Ha già esaurito tutto il suo carismatico appeal
Eppure nonostante tutto la bellezza di Quantico finisce qui. Anzi per l’esattezza la serie si è accartocciata su se stessa dopo l’episodio 11, nel momento in cui si è alzato il velo in merito alle reali intenzioni dell’attentatore di Grand Central. Da quel momento in poi, Quantico ha smesso di essere un pleasure, annaspando in una narrazione complessa, difficile da seguire, con continui cambi di registro ed, il calderone degli eventi, era così tracotante tanto è vero che alla fine gli sceneggiatori non sono riusciti a gestire tutti questi cambiamenti. Seppur il finale di stagione ha stuzzicato in maniera quasi perfetta l’attenzione dello spettatore, il futuro di Quantico non è per nulla roseo.
Dalle ultime indiscrezioni che si leggono in rete, pare che ci sarà un cambio di location (non più l’FBI ma la CIA), ci sarà “un evento molto più grande di quello affrontato nella passata stagione che toccherà un arco più diffuso di episodi” (come ha rivelato il produttore), ma cosa più importante sembra che gli eventi saranno più lineari e meno confusionari, costruiti quindi con cognizione di causa, ed infine pare che ci sarà l’intenzione di dare più spazio alla tematica drama e quindi al fattore ship. C’è voglia di rinnovarsi, c’è l’intenzione di far prosperare la serie tv e di rendere lo slot domenicale il fiore all’occhiello della tv americana.
Eppure, secondo il nostro punto di vista, la seconda stagione di Quantico, non potrà essere migliore della precedente, anzi non potrà superare la perfezione stilistica dei primi 11 episodi; sicuramente avrà un buon incipit, sarà un crescendo almeno per 4/5 episodi per poi crollare miseramente prima del finale di metà stagione. Senza più quel suo seducente appeal, cosa ne rimane di Quantico? Ai posteri l’ardua sentenza.