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Le 10 eroine più sorprendenti delle serie tv

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Nella cultura pop eroi come Harry Potter o Frodo Baggins o Luke Skywalker seguono dall’inizio alla fine tutti  i passi presenti all’interno dello schema narrativo riconosciuto come “il viaggio dell’eroe”. Ma ciò che recentemente è cambiato è la presenza crescente delle donne, le quali stanno interpretando sempre di più ruoli tipicamente maschili. E se le donne devono ancora combattere tra il fango e la melma, per ottenere il rispetto da parte dei loro colleghi maschi, avere delle eroine più femminili (e anti-eroine) ben scritte per la televisione al momento è un gioco da ragazze. I loro sono dei personaggi che stanno ridefinendo quello che significa essere un eroe, rompendo anche alcuni stereotipi all’interno del contesto narrativo del viaggio dell’eroe. Di seguito vediamo dodici donne che stanno ridefinendo ciò che significa essere un eroe .

Carol Peletier ( The Walking Dead )

L’arco di Carol (Melissa McBride) in The Walking Dead è una delle più interessanti sfaccettature del “viaggio dell’eroe” sviluppate in una serie. Ha iniziato questa avventura in maniera timida, tra la paura e la calma, ma ad un certo punto si è evoluta in un personaggio indurito, a causa del mondo che la circonda. Carol non è fredda – mantiene ancora legami affettivi con gli altri – ma è logico. I personaggi si muovono in genere da un luogo di distanza emotiva ad un luogo di calore e dolcezza tutta all’interno del viaggio dell’eroe. Carol, d’altra parte, si sposta da luoghi di paura a luoghi di potere. Lei è furba, utilizzando la percezione di se stessa da parte di altri, al fine di avere il sopravvento su di loro. Mentre la regola base dell’eroe tradizionale è quella di imparare a fare affidamento sugli altri, Carol fa l’esatto opposto, facendo affidamento solo su se stessa.

Iris West (The Flash)

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Non è vero che ogni eroe affronta una chiamata diretta per essere eroico, né deve sempre avere un mentore per comunicare. In The Flash, Iris West (Candice Patton) afferma questo, quando riferensosi al supereroe protagonista dice: “La ragazza deve fare la parte dell’eroe ogni tanto.” Ed è proprio questo il motivo per il quale Iris è un eroe senza dover per forza indossare una maschera o un costume. Nonostante la scrittura spesso irregolare in riferimento ad Iris – la decisione da parte dei personaggi dello show di tenerla all’oscuro dell’alter ego del supereroe Barry Allen (Grant Gustin) – è da parte degli autori dello show non reputano necessario, farle conoscere la verità sull’eroe,  dando vita alla progressione oggettiva o gli schemi di causa-effetto spesso presenti nella cultura pop. Invece di badare ad una chiamata e mettere su una maschera a causa della propria tragedia personale, ogni giorno da la caccia ai nemici digitando delle storie. Il viaggio del suo personaggio eroe è uno che è stato tenuto al buio per combattere i cattivi alla luce.

Felicity Smoak (Arrow)

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Quando Felicity Smoak (Emily Bett Rickards) ha debuttato in Arrow, era una frizzante “it girl”. Ma nel corso degli anni la serie è progredita ed il suo personaggio da un semplice aiuto esterno alla squadra si è trasformato in una donna che usa le sue abilità per diventare un’ eroina nel pieno dei suoi poteri. Recentemente Felicity e Oliver (Stephen Amell) hanno rotto il fidanzamento. Felicity ha chiuso tutto dopo aver scoperto il segreto del bambino di Oliver. Dopo una breve paralisi di Felicity e l’addio ad Oliver, ha iniziato a riallineare se stessa attorno ad un obiettivo centrale.

Peggy Carter (Agente Carter)

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Peggy Carter (Hayley Atwell) è un personaggio che in una citazione afferma: “So qual è il mio valore“. Nei panni di un personaggio femminile all’interno di un regno di supereroi maschili e femminili, Peggy Carter è altrettanto eroica. Lei non molla mai finchè non riesce a perseguire il suo scopo. È una donna che si rifiuta di essere presa in giro o respinta dagli uomini che lei venera come degli eroi.

Alex Parrish (Quantico)

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In Quantico Alex Parrish (Priyanka Chopra) ha vissuto il viaggio di un eroe non convenzionale. Invece di iniziare la serie in uno stato di potenziale eroismo, Alex inizia la serie come una potenziale criminale, essendo sospettata di essere una terrorista da quasi tutte le persone che le sono intorno. Eppure è ancora un’ eroina. Nonostante il fatto che il suo viaggio non è perfettamente in parallelo allo stereotipo del viaggio dell’eroe, Alex crede costantemente negli altri e combatte per la giustizia. E’ altruista e gentile, genuinamente altruista verso chi è intorno a lei. Lei è vulnerabile e impenitente nell’esprimere le sue emozioni. Alex è, per tutte le definizioni, un eroe.

Emma Swan (Once Upon A Time)

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In Once Upon A Time, Emma Swan (Jennifer Morrison) inizia la serie come non credente: una donna che è radicata nella logica, la ragione, e soprattutto nel dolore. Emma è stata ferita da amori passati, dalla sua famiglia e dal mondo, e non è molto veloce a fidarsi o a lasciare che gli altri si fidino di lei. Non inizia la serie come qualcuno che cerca disperatamente di sfuggire al suo mondo per un mondo fantastico. Quando Henry (Jared Gilmore), il giovane figlio che ha dato in adozione, le si avvicina, lei lo respinge. Gli elementi del viaggio dell’eroe giocano pesantemente nella vita di Emma a Storybrooke e nell suo eventuale ruolo di salvatrice della città. Ma è in costante crescita la parte emotiva di Emma che diventa l’eroina che da sempre è destinata ad essere.

Kara Danvers / Supergirl (Supergirl)

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Kara Danvers (Melissa Benoist) è, a detta di tutti, una normale giovane donna che lavora alla CATCO media. Ma la sua identità segreta è quella di Supergirl, una donna con un’incredibile forza e la capacità di volare. Nella prima stagione della serie della CBS, Kara ha intrapreso un viaggio alla scoperta di chi è – con e senza i suoi poteri. La dualità della sua identità è qualcosa con cui i supereroi lottano e Kara lo sa fin troppo bene. A dispetto di tutto questo – o forse proprio per questo – Kara ha intrapreso un proprio cammino dell’eroe. Non ha un mentore che la guida. All’inizio della serie quel ruolo è stato parzialmente riempito dai consigli di Superman. Ma ciò che Supergirl ha fatto come la serie è di ricordare al pubblico che Kara non ha bisogno di rassicurazione costante o di un aiuto da suo cugino supereroe.

Clarke Griffin (100)

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Clarke Griffin (Eliza Taylor) è un’ adolescente sopravvissuta, comandante e leader compassionevole. Non ha sempre desiderato l’avventura, però, non le dispiace l’eroismo. Ha semplicemente desiderato di tenere in vita la sua gente. Questo è ciò a cui Clarke tiene di più. E’ una donna che ama profondamente, e l’amore è di tanto in tanto la sua debolezza. Clarke è costantemente bombardata di decisioni che la definiscono come un eroina. Anche se non fa sempre le scelte più giuste, l’eroismo di Clarke deriva dal sacrificio di se stessa: lei è disposta a sopportare il peso della colpa per cose orribili in modo tale che coloro che ama non subiscano ritorsioni. Clarke Griffin è un esempio di  eroe da modellare.

Elektra (Daredevil)

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Elektra (Elodie Yung) di Daredevil si potrebbe definire più un “anti-eroe”. Quando è stata introdotta, è stata dipinta come una seducente assassina di talento che sacrifica volentieri chiunque e qualsiasi cosa che si frappone tra lei e quello che vuole. Elektra spinge Matt, sia nei flashback e sia attualmente, e la cosa più complessa di lei è il fatto che non è sempre buona o nobile. In realtà lei raramente lo è – sceglie di mentire o di eludere la verità, per poi ottenere una corsa ad uccidere. Elektra viene testata da Stick (Scott Glenn) e deve fare la scelta di rimanere con Matt o di tornare dall’uomo che l’ ha addestrata. Comincia a credere che ci possa essere qualcosa di buono ancora dentro di lei, e più trascorre del tempo con Matt, più lei osa credere che questo sia vero. Ma c’è questo conflitto interiore. Così la tensione tipica nel viaggio dell’eroe si concentra su un pull tra due desideri (la vita normale e la vita straordinaria).

Jessica Jones (Jessica Jones)

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Jessica Jones (Krysten Ritter) è il tipo di personaggio che nessuno avrebbe immaginato nei panni di un eroe. Oltretutto in merito alla serie Netflix da parte della protagonista è stato dichiarato il suo rifiuto di addolcire il personaggio di Jessica e della sua tragedia. Si tratta di una donna che inizia la serie con un dolore enorme, cercando solo di sopravvivere. Non ha alcuna speranza di vivere, ma poi la speranza arriva nella sua vita, e lei cambia. il viaggio di un eroe inizia in genere con una tensione tra una vita che conosci e una vita che desideri. E attraverso Hope (Erin Moriarty) il dolore degli abusi per mano di Kilgrave (David Tennant) viene lanciato indietro nel dolore di Jessica.

Fonte:ScreenRant

Il mio amore più grande?! Il cinema. Passione che ho voluto approfondire all’università, conseguendo la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale a Salerno. I miei registi preferiti: Stanley Kubrick, Quentin Tarantino e Mario Monicelli. I film di Ferzan Ozpetek e le serie tv turche sono il mio punto debole.

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Piccoli Brividi: il trailer della spaventosa serie ispirata ai romanzi per ragazzi

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Piccoli Brividi su Disney+

La locandina della serie Piccoli Brividi su Disney+ – Fonte: NewsCinema.it

Finalmente è uscito lo paventoso trailer della serie Piccoli Brividi ispirata agli omonimi romanzi, a partire dal 13 ottobre su Disney+.

Domanda rivolta principalmente ai ragazzi e ragazze nati negli anni ’90: chi di voi non ha letto almeno un romanzo della collana di libri di R.L. Stine, intitolata Piccoli Brividi? Quasi trent’anni, milioni di adolescenti si sono trovati a leggere tantissime storie del terrore, rimaste nei loro ricordi ancora oggi.

Per chi ha amato i libri, sarà felice di sapere che le storie di Piccoli Brividi saranno disponibili a partire da venerdì 13 ottobre sulla piattaforma Disney+. I 10 episodi che compongono la prima stagione arriveranno in streaming ogni settimana.

Le dichiarazioni del portavoce di Disney+

“Il franchise di Piccoli Brividi di R.L. Stine è un fenomeno della cultura pop che occupa un posto speciale nel cuore delle persone di tutte le età”, ha dichiarato Ayo Davis, presidente di Disney Branded Television. “Siamo entusiasti di portare in grande stile su Disney+ al pubblico di tutto il mondo questa nuova e spaventosa serie, che speriamo non solo affascini i nuovi spettatori con i suoi brividi e le sue emozioni, ma anche i fan di lunga data nostalgici di queste storie che sono un punto fermo della loro generazione”.

La trama della serie Piccoli Brividi

Facendo immergere gli spettatori in un mondo di mistero e suspense, la nuova serie Piccoli Brividi segue un gruppo di cinque liceali che intraprendono un viaggio difficile per indagare sulla tragica scomparsa, avvenuta tre decenni prima, di un adolescente di nome Harold Biddle, portando alla luce anche oscuri segreti del passato dei loro genitori.

Pubblicata da Scholastic, Piccoli Brividi è una delle serie di libri più vendute di tutti i tempi, con oltre 400 milioni di libri stampati in 32 lingue. La nuova serie televisiva attinge da cinque dei più popolari libri per ragazzi, tra cui Foto dal futuro, La maschera maledetta, La pendola del destino, Vendetta strisciante e Il pupazzo parlante.

Il cast della serie

La serie Piccoli Brividi è interpretata da Justin Long (Barbarian) e Rachael Harris (Lucifer), insieme ai giovani Zack Morris (EastEnders), Isa Briones (Star Trek: Picard), Miles McKenna (Guilty Party), Ana Yi Puig (Gossip Girl) e Will Price (The Equalizer – Il vendicatore).

Nicholas Stoller (I Muppet) e Rob Letterman (Pokémon: Detective Pikachu) hanno sviluppato la serie e sono produttori esecutivi, insieme a Hilary Winston (Community), Neal H. Moritz (il franchise di Fast & Furious), Iole Lucchese (Clifford – Il grande cane rosso), Pavun Shetty (The Boys), Conor Welch (Platonic), Caitlin Friedman (La ragazza di Stillwater), Erin O’Malley (New Girl) e Kevin Murphy (Desperate Housewives) di Scholastic Entertainment. James Eagan (Legends of Tomorrow) e Nick Adams (BoJack Horseman) sono coproduttori esecutivi.

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Mare Fuori ad Alice nella Città 2023: in anteprima i primi episodi della quarta stagione

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Mare Fuori 4

I protagonisti più amati della serie tv Mare Fuori 4 – Fonte: NewsCinema.it

Nel corso della ventunesima edizione di Alice nella città durante la diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma verranno presentati in anteprima i primi due episodi della nuova stagione di Mare Fuori.

La serie dei record Mare Fuori è pronta a tornare con i nuovi episodi della quarta stagione. Per celebrare questo grande ritorno verranno presentanti in anteprima i primi due episodi durante la ventunesima edizione di Alice nella città e della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Nella quarta stagione i protagonisti della serie si trovano metaforicamente a navigare in mare aperto. Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella vivono tutti la consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia. Sono soli, spinti dalla corrente verso il largo. Ora devono vincere ogni giorno le loro più intime paure per affrontare la vita.

Cosa accadrà nella quarta stagione di Mare Fuori?

Al fianco dei protagonisti non c’è più l’amore incondizionato della famiglia, ma quello degli amici con cui scelgono di navigare. A contrastare questo racconto ci sono Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia che, nel bene e nel male, vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita. È il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere. Ormai la maggior parte dei detenuti è maggiorenne. Il cambiamento è inevitabile, ma la crescita personale è una scelta che richiede coraggio.

Bisogna decidere in che modo e verso dove orientare la propria vita, il proprio viaggio. Chi non lo fa permette ad altri di farlo per lui. La libertà non è solo fuori dal carcere, è anche una conquista interiore dettata dal coraggio di scegliere. La durezza della nuova direttrice forza i ragazzi a una scelta necessaria: ribellarsi per la propria autodeterminazione. Lo scontro fra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi è inevitabile per capire chi si è, chi si vuole diventare e trovare la voce per dirlo.

Gli attori di Mare Fuori 4

Carmine di Salvo e Rosa Ricci in Mare Fuori 4 – Fonte: NewsCinema.it

Chi ci sarà nel cast di Mare Fuori?

La quarta stagione di Mare Fuori, con la regia di Ivan Silvestrini, è una coproduzione Rai Fiction – Picomedia, prodotto da Roberto Sessa da un’idea originale di Cristiana Farina, scritta con Maurizio Careddu: nel cast, Carmine Recano, Lucrezia Guidone, Massimiliano Caiazzo, Maria Esposito, Matteo Paolillo, Artem, Domenico Cuomo, Kyshan Wilson, Clotilde Esposito, Giovanna Sannino, Alessandro Orrei, Ludovica Coscione, Clara Soccini, Francesco Panarella, Salahudin Tijani Imrana, Giuseppe Pirozzi, Vincenzo Ferrera, Antonio De Matteo, Raiz, Pia Lanciotti.

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Heartstopper: le 10 frasi più belle della serie Netflix

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Heartstopper

I protagonisti della serie Heartstopper – Fonte: NewsCinema

La serie Heartstopper ha richiamato a se un gran bel numero di spettatori, grazie anche alle citazioni che nel corso di queste due stagioni hanno fatto breccia nel cuore degli spettatori.

Tra le serie più amate dal pubblico adolescente – e non solo – degli ultimi anni c’è Heartstopper. Il cast composto da attori simpatici, irriverenti e talentuosi, sono diventati famosi per aver pronunciato alcune battute diventate cult. La creatrice dei fumetti e della serie Alice Oseman ha scritto alcune frasi strazianti, commoventi e altre più incisive nei rapporti tra i protagonisti che non sono passate inosservate al pubblico. Il risultato finale? Un perfetto equilibrio tra i momenti tristi e quelli allegri. Per celebrare questo valore aggiunto alla serie, ecco le dieci citazioni migliori pronunciate durante le prime due stagioni di Heartstopper .

10) Le persone bisessuali esistono

Durante la fase dell’innamoramento provato da Charlie (Joe Locke) nei confronti di Nick (Kit Connor) e mostrato al pubblico durante la prima stagione, è emerso molto il suo lato ottimista e romantico. La battuta “le persone bisessuali esistono” pronunciata da Charlie ha permesso allo spettatore di capire subito chi era il personaggio principale.

Dietro queste parole c’è molto altro. Quando si raccontano storie appartenenti alla comunità LGBTQ+ risulta complesso affrontare il tema della bisessualità. Solitamente si preferisce affidare un partner ai personaggi, senza dover andare a scandagliare nei meandri della vita e psicologia dei protagonisti. In Heartstopper invece non si ha paura di esplorare le varie storie, mostrando ogni tipo di sentimenti.

9) “Come tuo simbolico amico etero, è mio dovere ricordarti che a volte le persone sono etero”

Di tutta risposta alla battuta citata prima, arriva quella pronunciata da Tao (William Gao) che offre un ulteriore spunto alla storia. Il motivo che porta Tao a dire quella battuta è legato al senso di protezione che nutre nei confronti di Charlie, per paura che venga ferito nuovamente. L’episodio si rifà all’aggressione subita dal ragazzo da parte di alcuni bulli, subito dopo aver fatto coming out.

Questa dichiarazione di amicizia, di fedeltà di Tao, si sposa alla perfezione con il contesto narrativo della prima stagione. Il ragazzo pur di difendere Charlie è pronto a tutto, senza temere alcun tipo di ripercussione. Vederlo così combattivo, nel proteggere Charlie e i suoi amici era davvero bello da vedere. Servirebbero più persone come lui, anche nella realtà.

8) “Parla ancora di mio fratello e ti ammazzo”

Tori (Jenny Walser) è la sorella di Charlie e nella serie Heartstopper appare e scompare senza che il pubblico se ne renda conto. Tuttavia, parlando del suo personaggio ciò che viene maggiormente apprezzato è il suo saper lasciare il segno con delle battute che non lasciano spazio alle interpretazioni.

“Parla ancora di mio fratello e ti ammazzo” riassume perfettamente il rapporto che Tori ha col fratello. Lei rappresenta il porto sicuro per Charlie. Ogni volta che appare in qualche scena è sicuramente per difendere il fratello da chiunque voglia fargli del male, a causa del suo orientamento sessuale. Meriterebbe sicuramente il premio come sorella migliore del mondo.

Charlie e Ben

I personaggi Charlie e Ben della serie Heartstopper – Fonte: NewsCinema

7) “Voglio credere nel romanticismo”

Nella serie Heartstopper non ci sono personaggi secondari, sebbene siano previsti dalla sceneggiatura. Un esempio eclatante è rappresentato da Isaac (Tobie Donovan), partito in sordina e diventato un elemento incisivo nella storia. Oltre alla bisessualità, in questa serie viene trattato un altro argomento tabù ad Hollywood: l’asessualità. Il modo di affrontare questo discorso da parte del cast risulta assolutamente naturale, per nulla forzato e curato nei minimi dettagli.

La battuta “Voglio credere nel romanticismo” mostra la lotta interna che Isaac combatte ogni giorno con se stesso. Il suo personaggio è importante per tutte quelle persone che si sentono confuse, che non hanno ancora ben chiaro il loro orientamento sessuale e sono spaventati all’idea di essere etichettati.

6) “Non puoi più farmi sentire una schifezza solo perché odi te stesso”

All’interno degli episodi c’è anche spazio per delle zone d’ombra, come nel caso del rapporto tra Charlie e Ben (Sebastian Croft). Quest’ultimo non essendosi esposto, con un coming out pubblico, gli ha consentito di approfittarsi emotivamente di Charlie, condizione che ha portato il ragazzo a vivere in uno stato di angoscia e paura ogni volta che si trovano nello stesso spazio.

Il fatto che anche Ben sia combattuto con se stesso, non lo giustifica dal trattare Charlie in questo modo, per questo motivo la battuta pronunciata da Charlie: “Non puoi farmi sentire una schifezza solo perché odi te stesso” è il momento nel quale la forza e un’innata sicurezza si impossessano del giovane.

5) “Beh, quando non capisci di essere gay prima dei vent’anni, tendi a perdere quelle bellissime esperienze da adolescente gay”

Nella seconda stagione di Heartstopper entra a far parte del cast il signor Farouk (Nima Taleghani), nel ruolo del severo professore della scuola frequentata da Nick e Charlie. Dietro quel suo carattere duro, pronto a sgridare i suoi alunni all’occorrenza, anche lui come i ragazzi, cela un animo molto dolce e un’identità mai rivelata. La frase che leggete come titolo del paragrafo, viene pronunciata proprio da lui, quando si trova a rispondere a un collega, mentre Nick e Charlie vivono tranquillamente il loro amore.

La paura di fare coming out in età adolescenziale spesso porta ragazzi e ragazze a non vivere alla luce del sole i primi turbamenti emotivi. Questo ovviamente penalizza notevolmente la loro esistenza, portandoli a perdere la possibilità di vivere delle esperienze che potrebbero aiutarli a capire ancora meglio il loro orientamento sessuale. Fortunata che il prof Farouk dall’altra parte trova il collega Ajavi (Fisavo Akinade) pronto a comprendere le sue parole.

4) “Merito di essere apprezzato”

Questa battuta che dovrebbe anzi appartiene al personaggio di Tao, in realtà la si può considerare come l’anima, il cuore pulsante della serie Heartstopper. Il ruolo di Tao nei confronti degli altri è sempre quello di essere da supporto, soprattutto nei momenti di maggiore crisi di Charlie. A volte però si ha come la percezione che in molti se ne approfittino del suo carattere troppo affabile ed altruista. Per questo motivo Tao arriva a dire: “merito di essere apprezzato”.

Un pizzico di egoismo, di autostima è giusto averlo e mostrarlo agli altri, perché vuol dire che non esistono solo gli altri e i loro problemi, ci sono anche io e merito rispetto e considerazione. Volete un consiglio?Questa frase dovrebbero tenerla a mente soprattutto le persone che si rispecchiano nel ruolo di Tao.

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Il personaggio Imogen della serie Heartstopper – Fonte: NewsCinema

3) “Non sono omofoba. Sono un’alleata”

Ed ecco il personaggio più buffo di Heartstopper. Il suo look colorato, la dolcezza, la sincerità con la quale è solita rapportarsi con gli amici di sempre, porta Imogen (Rhea Norwood) ad essere uno dei personaggi più amati della serie. Lei è l’amica che tutti vorrebbero e risulta anche molto divertente quando si trova a doversi confrontare con altre persone, provando ad esternare dei pensieri che risultano sempre sopra le righe.

“Non sono omofoba. Sono un’alleata” porta inevitabilmente lo spettatore a sorridere, perché in una forma un po’ particolare, dimostra la lealtà di Imogen per i personaggi LGBTQ+. Battute come questa, estrememente autentica, semplice ma d’effetto, sono la vera forza della serie, motivo per il quale è sempre più seguita sui social

​​​​2) “Penso che mi abbia sorpreso quanto fossero omofobe le persone. Pensavo che le cose andassero meglio oggigiorno”

Dall’inizio della serie, il personaggio di Charlie si trova quotidianamente a dover combattere contro episodi di omofobia e violenza, colpevole – agli occhi di qualcuno – di essere gay. Tutto cambia però, a subire questo trattamento è il suo ragazzo Nick.

Oltre a mostrare il lato più bello dell’amore tra due ragazzi, la serie vuole mettere in evidenza anche il pregiudizio e l’odio che alberga nell’animo di alcune persone contro la comunità LGBTQ+. Il perfetto equilibrio tra leggerezza e crudeltà si evince dai dialoghi affidati a tutti i personaggi. Quel che conta più di ogni altra e che i creatori di Heartstopper vogliono mettere in risalto è l’inclusione tra i vari ragazzi e la necessità di non vergognarsi di amare qualcuno del proprio sesso.

1) “Mi dispiace se ti ho fatto sentire come se non potessi dirmelo”

Gli spettatori più adulti hanno iniziato ad incuriosirsi alla serie Heartstopper presente su Netflix solo dopo aver scoperto che il premio Oscar Olivia Colman ha preso parte in un cameo. Il bello però, è che molti – se non tutti – alla fine si sono incuriositi e hanno continuato a seguire la serie a prescindere dalla sua presenza. Il momento più alto della prima stagione è senza dubbio il coming out di Nick con la relativa accettazione e comprensione da parte della madre.

Colpisce molto la frase pronunciata dalla donna nei confronti del figlio: “Mi dispiace se ti ho fatto sentire come se non potessi dirmelo”. Questo è il tipo di reazione che ogni genitore dovrebbe avere e soprattutto che ogni figlio vorrebbe ricevere, visto che il momento di esternare il proprio orientamento sessuale non è mai una decisione presa a cuor leggero.

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