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Star Trek: guida alla saga dal 1979 al nuovo Beyond
Star Trek Beyond, in uscita il prossimo 21 luglio nelle nostre sale, è il tredicesimo film del franchise (che proprio nel 2016 spegne cinquanta candeline) nonché il terzo capitolo ambientato nel nuovo universo creato con il reboot di J.J. Abrams. La pellicola, diretta dal papà di Fast & Furious Justin Lin, vedrà protagonisti ancora una volta Chris Pine nelle vesti del comandante James Tiberius Kirk e Zachary Quinto nei panni del celebre vulcaniano dalle orecchie a punta Spock. Per prepararci a questa nuova avventura intergalattica ripercorriamo insieme i tasselli che compongono il gigantesco mosaico cinematografico di Star Trek, dal primo film del 1979 fino alla reinterpretazione moderna del 2009.
Star Trek: The Motion Picture (1979)
Diretto dal leggendario Robert Wise (West Side Story, The Day the Earth Stood Still), il primo film basato sulla serie originale di Star Trek (1966-1969) vede James T. Kirk (William Shatner) riprendere il comando del celebre USS Enterprise per difendere la Terra da una potente entità aliena sconosciuta, che vi si sta avvicinando a grande velocità sotto forma di nebulosa. Il film, nonostante la sua importanza storica, fu criticato per un eccessivo uso di effetti speciali.
Star Trek II: The Wrath of Khan (1982)
Tutti coloro che vantano un appassionato “trekker” fra i propri amici lo avranno sicuramente sentito urlare “Khaaaan!” almeno una volta nella loro vita. Bene, questo è il film dal quale quella espressione viene fuori. Il geneticamente modificato Khan Noonien Singh (Ricardo Montalbán), apparso per la prima volta nel 1967 con l’episodio “Space Seed”, ritorna in questa pellicola per vendicarsi di Kirk e della crew dell’Enterprise. Il film ha in parte ispirato il recente “Into Darkness” diretto da J.J. Abrams (di cui parleremo più in là).

Star Trek – Kirk e Spock
Star Trek III: The Search for Spock (1984)
Sequel diretto di The Wrath of Khan, il film prende il via dalla morte di Spock raccontata nel capitolo precedente. Lo strano comportamento di McCoy, però, mette in allarme alcuni membri dell’equipaggio che, indagando, scoprono che il vulcaniano ha in realtà trasferito il proprio spirito nel corpo di Bones. Il film, che racconta il viaggio alla ricerca del corpo di Spock, è diretto da Leonard Nimoy e vede protagonista anche un inedito Christopher Lloyd nei panni di un Klingon di nome Kruge.
Star Trek IV: The Voyage Home (1986)
Si, stiamo parlando del film cult con le balene. Nel capitolo precedente i membri dell’equipaggio dell’Enterprise avevano commesso alcune operazioni non autorizzate, tanto da essere convocati davanti alla corte marziale. Sulla via per il loro processo i protagonisti apprendono la notizia che una sonda spaziale aliena sta emanando un segnale capace di neutralizzare qualunque fonte energetica. Spock ben presto capisce che il misterioso segnale sta cercando di mettersi in contatto con le balene megattere, la cui specie però è estinta da tempo. I protagonisti dovranno quindi viaggiare indietro nel tempo fino al 20esimo secolo per catturare alcuni esemplari di megattera e riportarli nel presente. Probabilmente il film di Star Trek più divertente, anche questo diretto da Leonard Nimoy.
Star Trek V: The Final Frontier (1989)
Diretto dal Capitano Kirk in persona, William Shatner, questo quinto capitolo vede i nostri protagonisti impegnati in una missione di salvataggio di alcuni ostaggi tenuti prigionieri dal fratellastro di Spock: Sybok (Lawrence Luckinbill). Kirk e il suo equipaggio dovranno resistere ai tentativi del vulcaniano di manipolare la loro mente, nonché tenere testa a una seconda minaccia: quella dei Klingon.

Star Trek
Star Trek VI: The Undiscovered Country (1991)
I Klingon cercano di raggiungere un accordo di pace dopo la devastazione di uno dei loro mondi, quando il cancelliere Klingon (David Warner) viene assassinato da alcuni membri dell’Enterprise. Kirk viene incolpato dell’omicidio, ma Spock cercherà di provare la sua innocenza. Nonostante ciò, si scoprirà che non tutti i protagonisti della vicenda intendono davvero raggiungere la pace. Piccola curiosità: Michael Dorn, che interpreta Worf in Star Trek: The Next Generation, in questo film veste i panni del nonno del suo futuro personaggio televisivo.
Star Trek Generations (1994)
Si tratta del primo film di Star Trek con protagonista il cast di The Next Generation, nonostante un nostalgico prologo con Kirk, Scott e Chekov che mostra la distruzione dell’Enterprise originale. Diversi anni dopo, l’Enterprise D viene affidata nelle mani di un nuovo equipaggio, quando Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) scopre che il resto della sua famiglia è stato ucciso in un incendio. In tutto ciò, il Dr. Tolian Soran (Malcolm McDowell) cerca di tornare nel Nexus, una realtà alternativa in cui sono dispersi molti dei membri dell’equipaggio dell’ormai distrutto Enterprise B. In questa realtà tutto può accadere e il tempo non ha più significato. Quello che rimane del capitano Kirk aiuta Picard nel combattere Soran, morendo in battaglia.
Star Trek: First Contact (1996)
Dopo la distruzione della nave stellare Enterprise D (raccontata nel precedente film), il vecchio equipaggio viene trasferito sulla nuova astronave di classe Sovereign Enterprise E. Primo contatto, diretto da Jonathan Frakes (interprete del comandante William T. Riker), racconta lo scontro di Picard e della sua crew contro i Borg, i quali hanno sfruttato il viaggio nel tempo per cambiare il corso della storia. Ne seguirà uno scontro contro la regina dei Borg, che catturerà Data e la spingerà a tradire i proprio compagni di Enterprise.
Star Trek: Insurrection (1998)
In seguito alla scoperta del pianeta Ba’ku, scrigno di un misterioso e prezioso genere di radiazione naturale che induce il DNA a una continua autorigenerazione, la Federazione decide (incautamente) di allearsi con gli infidi Son’a per poter estrarre questo tesoro altrimenti inaccessibile. Per far ciò, però, è necessario deportare tutti i pacifici abitanti del pianeta. Il capitano Picard e il suo equipaggio decidono quindi di ribellarsi agli ordini della Federazione e difendere il popolo di Ba’ku dalla prepotenza dei colonizzatori.
Star Trek: Nemesis (2002)
Il comandante William Riker e Deanna Troi (Marina Sirtis) sono in procinto di sposarsi su Betazed quando scoprono una strana fonte di energia proveniente dalla zona neutrale di Roman. Il vice ammiraglio Kathryn Janeway (Kate Mulgrew) decide quindi di contattare la copia e di spedire i due su Romulus per una missione diplomatica. Il senato è stato distrutto da un clone di Picard detto Shinzon (Tom Hardy). Shinzon sta invecchiando in fretta e necessita del sangue del comandante Picard per la propria sopravvivenza, così decide di rapirlo e imprigionarlo.

Star Trek Beyond – Chris Pine
Star Trek (2009)
Primo dei due film diretti da J.J. Abrams, lo Star Trek del 2009 è un completo reboot della serie cinematografica originale, ambientato in una timeline alternativa. Il solo membro del cast originale a ricomparire è Leonard Nimoy nei panni di Spock. Proprio il vulcaniano incontrerà una vecchia versione di se stesso che gli spiegherà che sia lui che il suo nuovo nemico Nero (Eric Bana) provengono dal futuro. Alla fine del film, Kirk viene promosso a capitano e il vecchio Spock convince la sua versione giovane a rimanere come membro dell’Enterprise.
Star Trek Into Darkness (2013)
Benedict Cumberbatch interpreta una versione alternativa del malvagio Khan (già protagonista del secondo film originale). Kirk, dopo essere stato rimosso dal ruolo di comandante, viaggia insieme al suo equipaggio verso un pianeta natale dei Klingon alla ricerca del soldato John Harrison. Ben presto Harrison si rivelerà ai protagonisti con la sua vera identità di Khan Noonien Sing, super-uomo geneticamente modificato.
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Superman Wick incontra i Guerrieri della Notte | #MadVision

John Wick 4 – Newscinema.it
Questa settimana per la rubrica #MadVision condivido la mia su John Wick 4, il film che ha incassato di più in questo weekend al cinema.
“La tavola non si fermerá mai, toglie la vita e dá la morte”. Ridondante, trascinato, a tratti divertente il nuovo episodio della saga action nata nel 2014, si affievolisce sempre più perdendo d’intensità.
La durata è eccessiva per la trama banalissima che pare sgretolarsi capitolo dopo capitolo, come un lenzuolo lavato allo sfinimento che ora in brandelli sfilacciati è giunto al termine della propria esistenza. Il focus è chiaro, reggersi su scene d’azione che siano incollate da un minimo di soggetto iniziale, volto a giustificarne la produzione ma utile soltanto come pretesto per inscenare ció che nel 1º film era grandioso, ma che alla lunga è divenuto ripetitivo.
Come villain Bill Skarsgård che risulta sopra le righe e piatto. Cambia d’abito manco fosse una valletta di Sanremo e opera in un contesto per nulla intimidatorio, proponendo la solita tiritera. Di seguito vi metto il post su John Wick 4 che ho postato sul mio profilo Instagram @MadRaine8 (potete seguirmi se ancora non lo fate e vi piacciono i contenuti che realizzo).
Visualizza questo post su Instagram
Spettacolare per le scene d’azione sicuramente, ma John Wick mi è sembrato più un supereroe rispetto ai film precedenti. Tra tutti i piani sequenza e gli infiniti ma seducenti balletti mortali, quello più riuscito è senza dubbio il momento di Hiroyu Kisanada dove il fascino orientale intriso di katane, difficilmente può essere raggiunto.
Un reparto sonoro ruvido e funzionante, la bocca di una ragazza al microfono di una radio e le ottime location notturne, chiudono invece il momento che più ho apprezzato, il persistente omaggio a I Guerrieri della Notte. Scalinate che sembrano non finire mai rispecchiano infine l’enorme ascesa verso la redenzione di John, quel cammino pieno di ostacoli verso il tramonto e la pace guadagnata.
Emotivamente poi non mi ha lasciato molto. E a voi? Nel post sopra potete scoprire qualche dettaglio in più della mia recensione di John Wick 4, e se vi va fatemi sapere la vostra sul film.
Speciali
Bruce Willis: i 10 migliori film dell’attore americano

Bruce Willis in Motherless Brooklyn (fonte: IMDB)
Bruce Willis, a cui è stata recentemente diagnosticata una demenza fronte temporale, ha festeggiato da poco i 68 anni circondato dall’affetto dei suoi cari. Per l’occasione, ricordiamo i suoi ruoli cinematografici più memorabili.
La folgorante carriera di Bruce Willis fu lanciata nel 1985 dalla romcom televisiva Moonlighting, prima che diventasse il re dei film d’azione grazie alla saga cinematografica di Die Hard.
Nel corso della sua filmografia, Willis ha dimostrato attraverso tantissimi ruoli diversi la sua versatilità nelle decine di film in cui ha recitato, prima di essere costretto a ritirarsi per motivi di salute. Ecco quali sono i suoi ruoli più memorabili.
John McClane in Die Hard
Considerato a ragion veduta uno dei ruoli più iconici dell’attore, Willis ha interpretato il detective della polizia di New York John McClane nella popolarissima serie di film Die Hard. La saga, che ha attraversato quasi due decenni, è basata sul romanzo di Roderick Thorp dal titolo Nothing Lasts Forever. Bruce Willis fu la sesta scelta considerata per il ruolo di protagonista. Prima di lui, infatti, erano stati candidati Arnold Schwarzenegger, Charles Bronson, Sylvester Stallone, Burt Reynolds e Richard Gere.

Una scena da Moonrise Kingdom (fonte: IMDB)
Malcolm Crowe ne Il Sesto Senso
Nel 1999, Willis ha conquistato il pubblico di tutto il mondo nel ruolo dello psicologo infantile Malcolm Crowe ne Il sesto senso. Il film, nominato per sei premi Oscar, fu prodotto con un budget di 40 milioni di dollari, ma subito si rivelò un successo enorme. Debuttò infatti al primo posto del botteghino nordamericano con un incasso di oltre 26 milioni nel suo primo weekend e divenne un vero e proprio caso di studio, incassando 293.506.292 nei soli Stati Uniti e 379.300.000 all’estero, per un totale di 672.806.292 in tutto il mondo. Fu il secondo più alto incasso di quell’anno dopo Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma.
Ernest Menville ne La morte ti fa bella
Nel 1992, Willis ha recitato al fianco di Goldie Hawn e Meryl Streep ne La morte ti fa bella di Robert Zemeckis: un film fantasy satirico che racconta la storia di due rivali in amore, interpretate da Streep e Hawn, che cercano di conquistare l’affetto del personaggio di Willis. Il film ha raggiunto il primo posto al box-office nel suo weekend di apertura ed è stato tra i primi film a utilizzare effetti avanzati generati al computer.
James Cole ne L’esercito delle dodici scimmie
Le scelte iniziali di Terry Gilliam per il suo cult fantascientifico erano Nick Nolte per il ruolo di James Cole e Jeff Bridges per quello Jeffrey Goines, ma la Universal obiettò. Il regista allora, che aveva incontrato Bruce Willis durante i casting del suo precedente film La leggenda del re pescatore (1991, il ruolo fu affidato in quel caso proprio a Jeff Bridges), lo richiamò per interpretare il personaggio principale di Cole, che, secondo la sua idea, doveva essere «forte e pericoloso, ma anche vulnerabile».

Bruce Willis ne L’esercito delle dodici scimmie (fonte: IMDB)
Capitano Sharp in Moonrise Kingdom
Uno dei ruoli più memorabili della carriera di Willis è sicuramente quello del capitano di polizia Sharp sull’isola immaginaria di New Penzance nel meraviglioso coming-of age diretto da Wes Anderson nel 2012. Willis riesce ad essere estremamente toccante nel suo malinconico ritratto di un “poliziotto triste e stupido”, come lo descrive brutalmente la piccola protagonista Suzy a sua madre. Moonrise Kingdom è il film che ha definitivamente dimostrato come Willis, così facilmente identificabile con i film d’azione, fosse capace di muoversi anche nell’ambito della commedia.
Frank Minna in Motherless Brooklyn
Motherless Brooklyn racconta la storia di Lionel Essrog, solitario detective privato afflitto dalla sindrome di Tourette, deciso a risolvere l’omicidio del suo mentore ed amico Frank Minna, interpretato proprio da Bruce Willis nella prima parte del film.
La scarsa autonomia sul set di Willis, già compromessa dai problemi di salute divenuti tragicamente ingestibili poco tempo dopo, non gli ha permesso di avere molte scene nel noir diretto da Norton, ma ugualmente la sua presenza, se pur fugace, comunica in pochi minuti allo spettatore tutte le ragioni per cui il personaggio di Lionel è così affezionato a lui.
Butch Coolidge in Pulp Fiction
L’incontro fatidico tra Quentin Tarantino e Bruce Willis avvenne a casa di Harvey Keitel, come rivelato dallo stesso regista: “Non lo avevo mai incontrato prima e quando scoprì che aveva amato il mio precedente film, Le Iene, rimasi davvero contento della cosa.
Dopo l’incontro, seppi che Bruce chiamò immediatamente il suo agente intimandolo di fargli leggere quel dannato copione di Pulp Fiction”. Oggi quello di Butch Coolidge, ex pugile nelle mani del boss Marsellus Wallace, è uno dei personaggi più iconici e amati del film.
John Hartigan in Sin City
Sin City è una città nera, dove la notte non tramonta mai, abitata da una schiera di personaggi più cupi della notte stessa. Tutti cattivi, ognuno a modo suo. Ispirato al Batman de Il ritorno del cavaliere oscuro, sempre scritto da Frank Miller, il detective di John Hartigan è un personaggio integerrimo e ligio al dovere, esempio di inflessibilità in un mondo di corruzione e criminalità dilagante. Anche in questo caso, però, quella di Willis non fu la prima scelta. Il ruolo di Hartigan, infatti, venne inizialmente proposto a Michael Douglas, che però rifiutò.
John Smith in Last Man Standing
Scritto e diretto da Walter Hill, Last Man Standing è il remake autorizzato di La sfida del samurai (1961) di Akira Kurosawa, di cui è una versione gangster ambientata negli anni del proibizionismo. Il film segue le vicende del vagabondo John Smith (interpretato appunto da Bruce Willis), un abile pistolero che si trova per caso in mezzo a una guerra tra due bande criminali nel 1932 a Jericho, città di frontiera tra il Texas e il Messico.
Lì la mafia italiana guidata da Fredo Strozzi (Ned Eisenberg) e quella irlandese capitanata da Doyle (David Patrick Kelly) competono per il controllo del mercato di contrabbando.

Una scena da The Last Boy Scout (fonte: IMDB)
Joseph Hallenbeck in The Last Boy Scout
Scritto dallo Shane Black di Arma letale con la voglia di decostruire il genere – quello del buddy movie – che lui stesso aveva contribuito a consacrare, e diretto da Tony Scott, The Last Boy Scout presenta il Bruce Willis più stropicciato e perdente della sua intera filmografia, ma anche il più ironico e dissacrante.
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Ad Aprile 2023 su Netflix: serie tv e film imperdibili

Tutte le prossime uscite ad aprile su Netflix | Fonte: Instagram
Se stai cercando di sapere quali saranno i titoli disponibili su Netflix nel mese di aprile 2023, qui troverai l’elenco completo delle nuove uscite, che comprendono serie TV, film, anime e documentari.
Per rimanere sempre aggiornato sulle novità in arrivo nei prossimi mesi, ti consigliamo di leggere il nostro articolo: abbiamo raccolto tutte le prossime uscite, divise in serie tv e film! Dopo un marzo pieno di titoli molto attesi dal pubblico, tra cui Una semplice domanda, il docu-show con Alessandro Cattelan, e la seconda stagione di Bridgerton e di You, il mese di aprile si preannuncia altrettanto interessante. Tra le uscite più attese del mese troviamo sicuramente la commedia originale Nella Bolla e la seconda stagione di Russian Doll.
Le serie tv imperdibili in uscita ad aprile
1 aprile
Trivia Quest
L’Ultimo Bus del Mondo
The Home Edit: l’arte di organizzare la casa S2
6 aprile
Michela Giraud, la verità, lo giuro!
L’Ultimatum: o mi sposi o te ne vai
7 aprile
Senso: omicidio di una star del calcio
8 aprile
Élite S5
TIGER & BUNNY S2
12 aprile
Hard Cell
13 aprile
I parchi nazionali più belli del mondo
Felice o quasi S2
14 aprile
Ultraman S2
15 aprile
Anatomy of a Scandal
Young Sheldon S1 – S4
19 aprile
Better Call Saul – S6 (prima parte)
Pacific Rim: The Black – S2
20 aprile
Russian Doll S2
Yakamoz S-245
22 aprile
Heartstopper
Selling Sunset
29 aprile
Ozark 4 – seconda parte
Grace and Frankie – S7
30 aprile
The Vampire Diaries
Tutte i film da non perdere su Netflix
1 aprile
Nella Bolla
Sempre più bello
Il Sole a Mezzanotte
Apollo 10 e mezzo
Celeb Five: dietro le quinte
Battle: Freestyle
Lara Croft: Tomb Raider
7 aprile
Ritorno allo spazio
8 aprile
The In Between – Non ti Perderò
Metal Lords
Yaksha
Danzando sul cristallo
14 aprile
Ovosodo
15 aprile
Choose or Die
16 aprile
Venom: La Furia di Carnage
18 aprile
Zack Snyder’s Justice League
19 aprile
White Hot: L’ascesa e la caduta di Abercrombie & Fitch
20 aprile
La svolta
22 aprile
Taxi Driver
27 aprile
L’assedio di Silverton
I segreti di Marilyn Monroe: i nastri inediti
365 giorni: Adesso
28 aprile
Bubble
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