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Stranger Things, 8 verità non dette sulla serie tv Netflix
Stranger Things è la serie tv di Netflix ha conquistato il pubblico con un ritorno ai classici thriller paranormali anni ’80. I fratelli Duffer hanno creato questa serie come un inno al loro decennio di nascita, e la storia della sua realizzazione è affascinante quasi come la serie stessa. Ecco uno sguardo al dietro le quinte della storia di Stranger Things.
L’inizio del successo dei fratelli Duffer
Matt e Ross Duffer, la coppia di fratelli regista-sceneggiatore che ha creato la serie tv sci-fi, ha dimostrato un precoce interesse per il cinema. Dopo un inizio con una videocamera Hi8 che i loro genitori gl hanno regalato, il duo ha portato avanti il loro comune interesse studiando cinema alla Chapman University. Il loro primo film è stato un horror che non ha avuto un seguito ma ha catturato l’attenzione di M. Night Shyamalan, che ha assunto la coppia per lavorare alla sua serie Wayward Pines. Questa esperienza televisiva ha offerto ai fratelli l’inizio di cui avevano bisogno per lanciare una propria serie come produttori, con l’aiuto di Dan Cohen e Shawn Levy.
Originariamente doveva essere ambientato a Montauk
Stranger Things è finito con l’ambientarsi ad Hawkins, Indiana, ma i fratelli Duffer originariamente volevano girare a Montauk, New York. La storia di vita reale della regione potrebbe aver ispirato la storia: la leggenda vuole che il Camp Hero Air Force Base della città fosse utilizzato come il luogo di esperimenti governativi per il controllo mentale su bambini rapiti.
I fan della serie potrebbero notare un ambiente familiare
Stranger Things è stato girato nella zona di Atlanta, in Georgia, che è anche sede di una serie di produzioni televisive e cinematografiche diverse e di successo. The Bellwood Quarry, dove il non corpo di Will viene trovato e dove Mike è vittima di bullismo, è stato lo stesso sito visto nella prima stagione di The Walking Dead e nei film di Hunger Games.
La colonna sonora molto importante
Per dare un senso di ciò che avevano in mente per la musica di Stranger Things, i fratelli Duffer hanno mescolato tra loro più di 25 film classici con alcuni di John Carpenter per mostrare l’efficacia della musica elettronica con il loro contenuto horror sullo sfondo. Ha funzionato: la colonna sonora è stata composta da Michael Stein e Kyle Dixon.
Caratteri vintage del titolo
La maggior parte dei riferimenti alla cultura pop di Stranger Things sono stati messi di proposito, e il titolo non fa eccezione. Esso utilizza una versione modificata di un font chiamato ITC Benguiat, che è stato usato in un gran numero di copertine di libri classici di Stephen King. Il carattere, che è stato progettato da Ed Benguiat (da qui il nome) è stato reso popolare nel 1978, ed è stato anche visto nelle aperture di film come Star Trek Generazioni e Star Trek: Primo contatto.
I bambini sono stati istruiti sui film degli anni ’80
Trovare le piccole star per il cast di Stranger Things è stato di fondamentale importanza per il potenziale successo della serie. I fratelli Duffer hanno provinato 906 ragazzi e 307 ragazze per i ruoli utilizzando delle scene di Stand By Me. Quando finalmente scelsero Finn Wolfhard, Gaten Matarazzo, Caleb McClaughlin e Noah Schnapp, sono stati soddisfatti del cameratismo immediato che i ragazzi avevano uno con l’altro. Prima che iniziasse la produzione si sono organizzati per rivedere film come Poltergeist e I Goonies per ottenere un senso dell’aspetto grafico della serie futura. I Duffers hanno detto a EW che il primo giorno di riprese, durante il quale hanno girato la prima scena del quartetto che gioca a Dungeons and Dragons insieme, i “ragazzi hanno fatto la scena senza sforzo e con energia…la loro chimica era elettrica, si sentivano come se si conoscevano da sempre.”
Stephen King è un fan della serie
Come la più grande singola fonte di ispirazione, l’ammirazione di Stephen King vale molto. L’autore ha scritto su Twitter che quando ha visto la serie è stato come “guardare Greatest Hits Steve King…in senso buono“, e ha definito il programma di serie A per “puro divertimento”.
Winona Ryder si è ispirata a Meryl Streep per il suo ruolo
Winona Ryder è stata una delle prime scelte per il cast di Stranger Things, ma quando si è avvicinata al progetto, non aveva idea di cosa fosse lo streaming e aveva poca esperienza televisiva per costruire il suo personaggio, ma ha trovato ispirazione dal ruolo di Meryl Streep in Silkwood.
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The Walking Dead: cosa sappiamo dei tre nuovi attesi spin-off

Lauren Cohan e Jeffrey Dean Morgan nei panni di Maggie e Negan
Dopo la tanto attesa conclusione, di cui i fan ancora continuano a parlare, The Walking Dead si accinge a continuare il suo viaggio grazie a tre nuovi spin-off. Protagonisti saranno la coppia Rick-Michonne, Maggie&Negan, e, infine, Daryl Dixon. Ma andiamo a scoprire qualche dettaglio in più.
Basato sull’omonima serie a fumetti, a cura di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, The Walking Dead è andato in onda per ben 11 stagioni – per un totale di 177 episodi – e ha presentato al pubblico del piccolo schermo alcuni dei personaggi più belli di sempre.

Una scena di The Walking Dead
Frank Darabont è la mente dietro al progetto televisivo, reso memorabile dai volti di Andrew Lincoln, Norman Reedus, Melissa McBride, Jeffrey Dean Morgan e Lauren Cohan (tanto per citarne qualcuno).
Il successo della serie ha fatto sì che venissero realizzati ben tre spin-off, prima della conclusione di tutti gli episodi: Fear The Walking Dead (che si concluderà con l’ottava stagione), The Walking Dead: World Beyond e Tales of the Walking Dead.
A ciò si aggiungeranno i prossimi titoli – l’unico ad averne già uno è quello dedicato a Maggie e Negan, che si chiamerà The Walking Dead: Dead City – che andranno a comporre un puzzle sempre più ricco e avvincente.
The Walking Dead | Lo spin-off dedicato a Rick e Michonne
Tornati sul set nel mese di febbraio 2023, Andrew Lincoln e Danai Gurira (rispettivamente interpreti di Rick e Michonne) saranno i protagonisti di 6 episodi. Il titolo provvisorio della miniserie, attesa per il 2024, è The Walking Dead: Summit, lo showrunner Scott M. Gimple, mentre le riprese si svolgono tra il New Jersey e Atlanta.

Danai Gurira e Andrew Lincoln nei panni di Michonne e Rick
L’ultima volta che i due personaggi hanno diviso la scena eravamo nel 2018, per cui le aspettative restano altissime e la reunion urge. Nonostante il timore di una dipartita di Rick Grimes (durante la nona stagione), i fan dello show hanno avuto la sorpresa e il piacere di rivederlo sui titoli di coda dell’ultima puntata di The Walking Dead.
A quanto pare, l’uomo avrebbe trascorso circa sei anni da prigioniero della Civic Republic, e sarà appunto questa la cornice in cui ritroverà l’adorata e coraggiosa Michonne. Già si preannuncia un’avventura epica, all’insegna del grande amore.
Oltre ai due nomi già noti, il cast si è di recente arricchito di una new entry: Lesley Ann-Brandt, nei panni di Pearl Thorne.
Le nuove avventure di Daryl Dixon
Uno dei personaggi principali più amati di sempre è, senza dubbio, Daryl Dixon, a cui presta il volto Norman Reedus. A fine undicesima stagione, lo abbiamo visto prendere congedo, rigorosamente a bordo della sua Harley, dalla sua famiglia e dall’amica di lunga data Carol (McBride), alla volta di nuove memorabili imprese.
L’uomo arriverà niente meno che in Francia, trovando un paese devastato ma ancora capace di resistere. Qui incontrerà la bella Isabelle (Clémence Poésy), con la quale condividerà una missione legata al passato. Il progetto dovrebbe anche ricollegarsi alla scena finale di The Walking Dead: World Beyond.

Norman Reedus interpreta Daryl Dixon in The Walking Dead
Adam Nagaitis, Anne Charrier, Eriq Ebanouey, Laika Blanc Francard, Romain Levi, Louis Puech Scigliuzzi completano il cast della serie ambientata in Francia e creata dal produttore esecutivo Scott M. Gimple.
La prima stagione, composta da 6 episodi, dovrebbe approdare su AMC e AMC+ nell’autunno 2023, e presenterà persino una nuova variante di zombie.
The Walking Dead: Dead City | Teaser trailer e news sullo spin-off dedicato a Maggie e Negan
Stando a quanto riportato, la trama di The Walking Dead: Dead City sarà incentrata sulle vicende di Maggie (Cohan) e Negan (Morgan), in una Manhattan post-apocalittica, alle prese con morti viventi e vivi senza limiti e scrupoli.
Oltre alla coppia di protagonisti, troviamo nel cast Gaius Charles, Karina Ortiz, Mahina Napoleon, Jonathan Higginbotham, Michael Anthony, Trey Santiago-Hudson, Charlie Solis e Zeljko Ivanek.
6 episodi compongono la prima stagione, il cui debutto è previsto per giugno 2023. Eli Jorne è lo showrunner.
Serie tv
The Last of Us: recensione no spoiler della prima stagione | Tiriamo le somme

La recensione di The Last of Us – Newscinema.it
La prima stagione di The Last of Us è giunta al termine con il nono episodio in onda su NowTv e Sky. Dopo averla vista tutta, settimana dopo settimana, vi diciamo cosa ne pensiamo in una video recensione.
Si è conclusa da poco la prima stagione di The Last Of Us, la serie targata HBO ispirata all’omonimo videogioco che ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo. Suddivisa in nove episodi di durata variabile e ambientata in un mondo post-apocalittico, The Last of Us continuerà con la seconda stagione già confermata.
Noi l’abbiamo vista tutta e nella video recensione qui sotto potete scoprire cosa ne pensiamo. Analizziamo pro e contro, condividiamo il nostro punto di vista su vari dettagli della serie e vi mostriamo anche un curioso video in cui è montato il videogioco con la serie in modo alternato per sottolineare la fedeltà di questa con il materiale originale.
La video recensione della prima stagione di The Last Of Us
The Last of Us: di cosa parla la serie
La serie HBO si svolge 20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, uno scaltro sopravvissuto, viene incaricato di far uscire di nascosto Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante attraverso gli Stati Uniti nel quale i due dovranno dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.
Tra le star della prima stagione troviamo Pedro Pascal e Bella Ramseynei panni dei due protagonisti principali insieme a Gabriel Luna, nel ruolo di Tommy, Anna Torv che interpreta Tess, Nico Parker è Sarah, Murray Bartlett è Frank, Nick Offerman è Bill, Melanie Lynskey è Kathleen, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene, Jeffrey Pierce interpreta Perry, Lamar Johnson è Henry, Keivonn Woodard è Sam, Graham Greene è Marlon ed Elaine Miles riveste i panni di Florence. Fanno parte del cast anche Ashley Johnson e Troy Baker (qui trovate la guida ai personaggi della serie).
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YOU 4: un professore che vive a South Kensington? | Gli errori dell’ambientazione inglese

La locandina di You – Newscinema.it
La seconda parte della quarta stagione di You comincerà il 10 Marzo su Netflix. In attesa dei nuovi episodi andiamo ad analizzare alcuni errori della sua ambientazione londinese.
La quarta stagione di You è iniziata circa un mese fa e il 9 marzo riprenderà anche la seconda parte. Dopo aver lasciato gli Stati Uniti e la sua vecchia vita, Joe Goldberg (Pen Badgley) si è trasferito a Londra, dove ha rubato l’identità di un professore universitario. Tutta la nuova stagione si svolge, quindi, nella capitale inglese, ma i fan hanno notato diversi errori sull’ambientazione europea che non si vedevano dai tempi di Emily in Paris.
Joe “ama” camminare
Nella serie, Joe dichiara che non gli dispiace camminare un po’ per recarsi al lavoro. Tuttavia, la distanza tra l’università nell’East London e il suo appartamento nel South Kensington è semplicemente ridicola. Per arrivare da un punto all’altro camminando, infatti, occorrono due ore: quattro, se si considera andata e ritorno. Una persona che percorre quattro ore a piedi tutti i giorni per andare a lavorare non è molto realistico.
Un professore che vive nel South Kensington
Dopo essersi trasferito, Joe smette di essere un bibliotecario e si trasforma in un docente universitario molto stimato. Per quanto un professore universitario possa essere una professione redditizia, è altamente improbabile che uno stipendio del genere basti per permettersi un appartamento come quello di Joe.
Il South Kensington è uno dei quartieri più costosi di Londra, dove un trilocale costa in media tra i due e i tre milioni di sterline. In un’intervista a Wired, l’attore ha spiegato che Joe può pagare la casa grazie all’eredità di Love, ma appare comunque una cifra improbabile.

L’appartamento di Joe – Newscinema.it
Un camino in ogni angolo
Si può notare che praticamente ovunque vada, Joe si ritrovi in un luogo dove c’è un camino, quasi a volere restituire un’ambientazione londinese vittoriana. Tuttavia, oggi a Londra i camini nelle case non sono così tanti, quasi il contrario. A partire dal 1956, infatti, il governo ha iniziato una campagna per eliminarli, in modo da diminuire il tasso di inquinamento e fumo nelle zone pubbliche.
L’esagerazione dello slang
Senza dubbio, lo slang inglese è molto popolare ed esistono tantissimi meme e parodie sulle differenze tra l’inglese e l’americano. Tuttavia, gli scherzi e le incomprensioni nella serie su questo fatto sono semplicemente esagerate. Basti pensare alla scena in cui Joe si trova in aula e non capisce che cosa si intenda con la parola “pants“. Un’intuizione non così difficile da comprendere, considerato il contesto.
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