Il 26 marzo arriva nelle sale italiane Captain America: The Winter Soldier, il secondo capitolo della saga Marvel dedicata al super soldato Steve Rogers, alias Captain America, interpretato da Chris Evans. Il nuovo film, diretto da Anthony e Joe Russo, è ambientato dopo gli eventi del film The Avengers e prepara il terreno per il prossimo The Avengers: Age of Ultron, che dovrebbe arrivare al cinema il 1 Maggio 2015.
Captain America porta avanti la sua vita tranquillamente a Washington DC, fino a quando lo S.H.I.E.L.D. viene attaccato ed iniziano una serie di intrighi che minacciano l’ordine e l’equilibrio del mondo. Insieme alla Vedova Nera, interpretata da Scarlett Johansson, Captain America deve lottare per smascherare una cospirazione di grandi proporzioni, e sconfiggere il potente Soldato d’Inverno, un personaggio che viene dal passato e metterà l’eroe davanti ad una dura scelta.
Rispetto al primo film Captain America: Il Primo Vendicatore, il ritmo diventa più dinamico e incalzante, respirando pura azione e una ricca dose di adrenalina dalla prima all’ultima scena. In quello che il produttore Kevin Feige ha definito “un thriller politico sullo stile degli anni ’70, una storia di supereroi più realistica e più contemporanea” non mancano i colpi di scena e gli effetti visivi mozzafiato che tengono il pubblico incollato allo schermo. Mentre nel primo film la narrazione è più dettagliata e lenta, per presentare il personaggio e raccontare le sue origini, in questo nuovo capitolo, Captain America e i suoi alleati si ritrovano subito nel cuore della vicenda, tra vecchie conoscenze ed interessanti new entry, come Anthony Mackie nel ruolo di Falcon, che diventa il nuovo partner di Steve Rogers, affiancandolo nella lotta al male, e Robert Redford, nei panni del subdolo e arrivista capo. Lo spettacolo visivo, i combattimenti e gli inseguimenti di pura natura action, si scontrano con dialoghi poveri di humour rispetto al primo film.
Se nel film di Joe Johnston aveva conquistato lo scenario bellico della Seconda Guerra Mondiale e una vena più divertente e umoristica del protagonista, in Captain America: The Winter Soldier coinvolge l’azione, la modernità del personaggio, il cast incisivo e gli effetti speciali che trasportano in un vortice di puro intrattenimento e spettacolo. I fratelli Russo scelgono di mettere al primo posto l’azione, tralasciando tuttavia alcuni elementi importanti come la sceneggiatura e il cuore dell’eroe, che diventa alla fine un corpo statuario mono espressivo e piuttosto plastico almeno per tutta la prima metà del film. Mentre conquista il villain, il misterioso Soldato d’Inverno, interpretato da Sebastian Sten, che si presenta come una sorta di nuovo Frankenstein, creato dai nemici per una maggiore empatia sul pubblico, ma anche sull’eroe, che non dovrà vedersela solo con una predominanza fisica, ma anche psicologica e sentimentale.