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Hereditary, 5 minacce over da non sottovalutare
Il 25 luglio 2018 esce nei cinema italiani Hereditary, il thriller-horror di Ari Aster interpretato da Toni Collette, Milly Shapiro e Gabriel Byrne. Presentato in anteprima al Sundance Film Festival, Hereditary (qui la nostra recensione in anteprima) racconta le terrificanti conseguenze della morte di Ellen Graham che lascia in eredità alla nipote un dono che sfiora le radici del male.
Acclamato dalla critica mondiale, Hereditary è un horror provocatorio che, tra grandi interpreti (l’eccezionale Toni Collette che torna all’horror dopo la nomination all’Oscar per Il Sesto Senso di M. Night Shyamalan) e sequenze disturbanti, riscrive le regole del cinema di genere. Epicentro del film di Ari Aster è Mrs. Graham che, nei suoi plastici claustrofobici, nasconde un’inquietante verità. In occasione dell’uscita di Hereditary: Le radici del male, ecco cinque nonni/nonne con cui è meglio non essere imparentati.
1. The Visit
Dopo una parentesi di insuccessi di pubblico e critica, M.Night Shyamalan torna al genere che l’ha reso celebre con The Visit, il mockumentary prodotto dalla Blumhouse Productions nel 2015. Ospitati dai nonni materni, due teenager notano dei comportamenti alquanto strani! Grotteschi e violenti, Nana e Pop Pop sono le minacce over più spaventose del cinema horror. Tra attacchi di vomito e forni degni dei Fratelli Grimm, i nonni di The Visit riportano in auge il talento autoriale di M. Night Shyamalan.
2. Drag Me to Hell
Tra gli horror più iconici degli ultimi dieci anni c’è Drag Me to Hell, il cult di Sam Raimi con Alison Lohman, Justin Long e Lorna Raver. Un omaggio all’horror grottesco L’Armata delle tenebre che si riflette in Mrs. Ganush: la zingara che, “umiliata” dalla protagonista, le scaglia contro una maledizione terribile. Regina del gore estremo, Mrs. Ganush è un mostro che emana bava, trasuda pustole e vomita sangue. Un trionfo di orrore che, esaltato dal talento autoriale di Sam Raimi, consacra una delle minacce over più indimenticabili di sempre.
3. The Skeleton Key
Nel 2005 debutta nei cinema mondiali The Skeleton Key, il thriller sovrannaturale di Iain Softley. Interpretato da Kate Hudson, Gena Rowlands e John Hurt, The Skeleton Key racconta la storia di Caroline Ellis, l’assistente sociale di Ben: un anziano che, paralizzato dalla malattia, sembra terrorizzato dalla moglie Violet. Una coppia over che, tra case senza specchi e occultismo, nasconde dietro una porta una serie di oscuri segreti. Ambigua e glaciale, Violet Devereaux è una presenza degna del talento di Gena Rowlands. Una villain tanto inquietante quanto disposta a tutto per vivere in eterno!
4. Legion
Le minacce over non sono sinonimo solo di cult del calibro di Drag Me to Hell e The Visit. Innumerevoli horror sotto la media presentano dei punti di interesse: uno su tutti Legion, il fiacco thriller di Scott Stewart del 2010. Interpretato da Paul Bettany, Tyrese Gibson e Dennis Quaid, Legion trascende sulla Terra l’eterna lotta tra angeli e demoni. In una tavola calda americana, l’anziana Gladys Foster (Jeanette Miller) rivela il suo “vero” aspetto in una sequenza ad alto tasso di gore.
5. L’occhio del male
Drag Me To Hell, oltre a essere un auto-celebrazione di Sam Raimi, è un omaggio al cinema di Stephen King. Ne è un esempio L’occhio del male, il film di Tom Holland tratto dall’omonimo romanzo dell’autore di It. Dopo aver investito una zingara, Billy Halleck viene colpito da una maledizione che lo obbliga a dimagrire fino alla morte. Un horror estremo che vede nel personaggio interpretato da Michael Constantine il precursore di Sylvia Ganush: capelli bianchi e occhi rossi, lo zingaro di L’occhio del male è la minaccia over dell’horror di Tom Holland.
Hereditary – Trailer italiano
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Thanksgiving: la spiegazione del finale del film di Eli Roth

Thanksgiving – Fonte: Twitter – newscinema.it
La spiegazione del film Thanksgiving, film thriller-horror di questo 2023 diretto dal regista Eli Roth con Patrick Dempsey attore protagonista.
Thanksgiving è un film thriller-horror di questo 2023 diretto da Eli Roth: ecco la spiegazione del finale del film con protagonista Patrick Dempsey.
Tra i tanti film horror arrivati nelle sale cinematografiche nel corso di questo 2023 vi è anche Thanksgiving, pellicola diretta dal regista Eli Roth distribuita nei cinema statunitensi a partire dal 17 novembre. Ecco la spiegazione del finale del film che vede impegnato nei panni del protagonista l’attore Patrick Dempsey.
Thanksgiving: il nuovo film di Eli Roth
I fan di Eli Roth non vedono l’ora di potersi godere in sala la visione di Thanksgiving. Se i film horror ambientati durante il periodo natalizio o di Halloween sono a dir poco infiniti, quelli sulla giornata del Ringraziamento sono tutt’altro che numerosi: già in questo l’ultimo film diretto da Roth rappresenta un’interessante novità.
Come nel classico stile del regista di Cabin Fever, Hostel e Green Inferno, Thanksgiving si presenta come un film cruento e senza compromessi che presenta tra l’altro un finale a sorpresa che promette di stupire enormemente gli spettatori.
La spiegazione del finale di Thanksgiving

Thanksgiving – Fonte: Twitter – newscinema.it
La trama di Thanksgiving si svolge a Plymouth nel Massachusetts a un anno di distanza da un episodio che ha a dir poco sconvolto la comunità. Nel giorno del Ringraziamento di un anno prima, la folla in fila per il Black Friday perse improvvisamente la testa con tre persone che persero addirittura la vita. Nonostante le riprese effettuate, in seguito all’incidente non venne effettuato alcun arresto.
Ai giorni in cui è ambientato il film le cose iniziano a prendere improvvisamente una strana piega quando la protagonista Jessica (Nell Verlaque) e i suoi amici vengono taggati sui propri profili social da una figura che si presenta con il nome di John Carver. Questo personaggio nascosto dietro la maschera in stile Ghostface inizia a terrorizzare la comunità con diversi omicidi pubblicando immagini raccapriccianti sui social media, con lo sceriffo della città Newlon (Patrick Dempsey) che inizia ad indagare per cercare di catturare il serial killer.
In particolare, i post di John Carver fanno intuire come il suo principale obiettivo sia proprio Jessica con la sua famiglia, responsabile secondo l’assassino di una perdita pesante subita dallo stesso killer nel corso del Ringraziamento di un anno prima. Durante la nuova festa del Ringraziamento, Carver riesce dunque a catturare Jessica e la sua famiglia: la protagonista riesce in seguito a scappare trovando lo sceriffo Newlon. Quest’ultimo, dopo i sospetti da parte di Jessica, finisce con lo sparare a un personaggio di nome Bobby, ma subito dopo la ragazza si rende purtroppo conto di come l’assassino sia proprio lo sceriffo.
Le motivazioni che hanno spinto Newlon a commettere tutti questi omicidi sono i seguenti: lo sceriffo aveva una relazione con la moglie di Mitch, tra l’altro incinta di suo figlio, che era stata violentemente uccisa durante la rivolta del Black Friday dell’anno prima, individuando come principale responsabile di quanto accaduto proprio Jessica. Proprio quando sembrerebbe ormai sul punto di essere uccisa dal killer, la ragazza fa però capire di aver registrato l’intera conversazione con una diretta su Instagram, con il killer che viene in questo modo incastrato.
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I 5 film horror con il finale più controverso di sempre

Shining – Fonte: Twitter – newscinema.it
Ecco alcuni dei finali più controversi per quanto riguarda i film horror: in lista alcuni dei film che hanno segnato maggiormente questo genere.
Quello dell’horror è un genere da sempre controverso: ecco alcuni cult il cui finale ha fatto enormemente discutere gli appassionati. In ambito cinematografico il genere che più di ogni altro fa spesso e volentieri discutere per i finali dei film è senza ombra di dubbio quello dell’horror.
Ecco quali sono alcuni di quei film che hanno lasciato enormemente spiazzati i fan per il loro finale generando anche negli anni successivi al loro arrivo nei cinema un enorme dibattito.
Psycho
Pensando ai film horror con i finali più discussi e controversi la mente potrebbe andare prima di tutto a Psycho del maestro Alfred Hitchcock, tra i primi esempi in assoluto del genere slasher. Il film è tra i migliori di sempre del suo genere per stile, interpretazioni degli attori e colonna sonora, senza dimenticare l’iconica scena della doccia. Eppure, il finale di questo immortale capolavoro ha lasciato discutere. L’inquadratura finale della pellicola mostra Norman Bates (Anthony Perkins) guardare verso la telecamera con un sorriso diabolico, una scena che inquieta forse un po’ di meno alla luce della precedente spiegazione della sorta di fusione che è avvenuta tra Norman stesso e la madre morta tempo prima.
Shining
Altro cult del genere è Shining di Stanley Kubrick, probabilmente il miglior adattamento cinematografico di Stephen King mai realizzato reso ancora più straordinario dall’incredibile performance di Jack Nicholson. Il personaggio di Jack Torrance perde la testa all’interno dell’Overlook Hotel morendo alla fine congelato all’esterno dopo aver ucciso lo chef della struttura, con Danny e Wendy che riescono alla fine a mettersi in salvo. Il finale del film è piaciuto a tanti ma non a Stephen King, che ha criticato la caratterizzazione di Jack e di Wendy oltre alle differenze tra pellicola e film: nel libro l’Overlook esplode mentre Wendy, Danny e Hallorann fuggono in Florida, nel film Jack muore congelato mentre Wendy e Danny scappano nella tempesta.
The Descent
Passando agli anni duemila uno dei migliori film horror è The Descent, una pellicola incentrata su un gruppo di personaggi che vanno a fare speleologia nelle caverne della Carolina del Nord. Oltre che con l’atmosfera opprimente e con gli ambienti claustrofobici delle caverne, i protagonisti si ritrovano costretti a vedersela anche con terrificanti creature umanoidi che si nutrono di carne umana.
Il finale del film cambia a seconda delle sue diverse versioni: nella versione originale britannica la protagonista Sarah fugge dalle caverne, anche se in realtà la scena successiva rivela come Sarah non sia in realtà riuscita a lasciare la grotta rimanendo circondata dalle creature; il distributore americano del film Lionsgate ha ritenuto questo finale troppo deprimente, per cui la versione americana mostra Sarah che fugge dalle caverne senza la presenza della scena successiva.
Martyrs
Tra i capolavori del genere horror degli ultimi anni c’è Martyrs di Pascal Laugier, film che mostra due giovani donne che vengono catturate da una setta che cerca di dimostrare e di scoprire il segreto dell’aldilà. A tale scopo, questa setta utilizza lo strumento della tortura sulle povere vittime, definite per l’appunto martiri.
Il personaggio di Anna sopravvive per lunghissimo tempo fino ad essere addirittura scorticata viva, arrivando a svelare alla leader del culto il segreto dell’aldilà tramite un breve sussurro all’orecchio. A questo punto, la leader si uccide con un colpo di pistola alla testa. Gli spettatori non sono a conoscenza di cosa Anna le abbia rivelato, il che lascia libero spazio all’interpretazione: il capo della setta potrebbe essersi ucciso perché Anna potrebbe averle svelato il segreto dell’aldilà ma anche per il motivo contrario.
It – Capitolo due
A pochi anni fa risale It – Capitolo due, film diretto da Andy Muschietti sequel del primo capitolo del 2017. L’adattamento cinematografico del celebre romanzo di Stephen King non è riuscito purtroppo a mantenere le aspettative soprattutto per il suo finale: nel libro Pennywise viene sconfitto nelle fogne con i protagonisti che hanno la meglio di lui maltrattandolo a morte; nel film invece il gruppo di amici prende in giro il clown finché quest’ultimo non si accartoccia su sé stesso morendo.
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The Killer: la spiegazione del finale del film con Michael Fassbender

The Killer – Fonte: Twitter – newscinema.it
La spiegazione del finale di The Killer, film diretto da David Fincher che vede impegnato nei panni del protagonista Michael Fassbender.
The Killer è un film diretto dall’acclamato regista David Fincher con protagonista Michael Fassbender: ecco la spiegazione del finale della pellicola. Dallo scorso 10 novembre ha fatto il suo arrivo sulla piattaforma streaming di Netflix The Killer, film diretto da David Fincher con protagonista Michael Fassbender.
Ecco la spiegazione del finale della pellicola, presentata in concorso all’ottantesima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e distribuito in alcune sale cinematografiche a partire dallo scorso 27 ottobre.
The Killer: l’ultimo film di David Fincher
The Killer di David Fincher si presenta come un thriller drammatico e allo stesso tempo d’azione con al centro la figura interpretata da Michael Fassbender, un killer su commissione che alloggia all’interno di un appartamento in ristrutturazione di Parigi. Il protagonista si presenta subito dopo i titoli di testa con una voce narrante fuori campo che parla di quanto sia estenuante non fare nulla. Un nulla che riempie le sue giornate di lavoro da killer su commissione. Il sicario viene mostrato in attesa in una zona di Parigi di un suo obiettivo.
Incredibilmente, il killer fallisce però la propria missione sparando per sbaglio ad un’altra persona, un errore che lo costringe a fuggire e che lo porta a preoccuparsi anche per la propria incolumità. Il protagonista, una volta tornato alla sua casa nella Repubblica Dominicana, scopre che la propria ragazza Magdala (Sophie Charlotte) è stata brutalmente aggredita, anche se quest’ultima gli rivela poi in ospedale di non aver per fortuna rivelato la sua identità.
La spiegazione del finale di The Killer

The Killer – Fonte: Twitter – newscinema.it
Dopo aver scoperto dell’aggressione ai danni della sua fidanzata, il killer di Michael Fassbender giura vendetta risultando però totalmente diverso ad esempio da un John Wick. Come spiegato da Fincher, il film voleva andare oltre i cliché di altri film sugli assassini mostrando al contrario un sicario che vede per l’appunto la vendetta come un’altra semplicissima giornata di lavoro in ufficio.
Inizialmente il killer si reca a New Orleans uccidendo il personaggio de L’Avvocato – Hodges organizzatore dell’aggressione e la sua segretaria Dolores. Da qui si sposta a St. Petersburg in Florida e poi ancora a New York, uccidendo in queste due occasioni l’uomo e la donna che avevano aggredito la sua ragazza. Infine il protagonista arriva a Chicago per andare a scovare il cliente dell’avvocato, ovvero il miliardario Claybourne.
Quest’ultimo dichiara di aver accettato il suggerimento di ritorsione da parte dell’avvocato in risposta al suo fallimento iniziale, con il killer che decide dunque di risparmiarlo a patto di non sospettare in futuro di un possibile attentato nei suoi confronti.
Infine, il protagonista interpretato da Michael Fassbender fa così ritorno nella Repubblica Dominicana allo scopo di assistere Magdala in convalescenza, iniziando a fare i primi pensieri in merito ad una prossima pensione.
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