Rosemary’s Baby compie 55 anni: 5 motivi per cui è diventato un cult

I 55 anni di Rosemary's Baby film cult
Rosemary’s Baby locandina – Newscinema.it

Il 12 giugno 2023, il film horror Rosemary’s Baby compirà 55 anni da quando è uscito. Nonostante siano passati tanti anni, questa storia continua a terrorizzare i telespettatori amanti del genere, ma come mai ha avuto così tanto successo? Ecco i 5 motivi per cui è ancora un cult.

Rosemary’s Baby, il 12 giugno 2023 farà esattamente 55 anni da quando è uscito per la prima volta nel 1968. Per coloro che non l’avessero mai visto e amano il genere horror, non possono non includere anche questa storia tra le pellicole più terrificanti da guardare almeno una volta nella vita. Vogliamo stuzzicare la vostra curiosità, indicandovi 5 motivi per cui questo film è tutt’ora considerato un cult dell’orrore.

Sicuramente saranno delle coincidenze, ma questo film è uno tra quelli considerati “maledetti“, in quanto sono successi molti fatti inquietanti dopo il termine delle riprese, dall’omicidio brutale della moglie del regista a pochi mesi dal termine della gravidanza, alla morte pressoché identica di uno dei personaggi della storia di Krzysztof Komeda e tanti altri fatti che vi faranno venire un brivido lungo la schiena. Detto questo, ecco 5 motivi per cui Rosemary’s Baby, è ancora considerato un film cult.

  • La trama

Rosemary’s Baby è un film horror diretto da Roman Polański, basato sull’omonimo romanzo di Ira Levin, uscito per la prima volta al cinema il 12 giugno 1968, prodotto dalla Paramount. Come recitava la sinossi ufficiale: “Rivisitazione in chiave moderna del romanzo di Ira Levin: dopo essersi trasferita a Parigi, Rosemary rimane incinta, ma il futuro nascituro è stato preso di mira da una presenza diabolica”.

Questo film ha sbancato al botteghino e rimane tutt’ora uno dei preferiti degli amanti dell’horror in quanto Polański ha dato vita ad un genere nuovo di film “paurosi”. Se prima le trame erano si terrificanti, ma comunque considerate irreali, con lui sono giunte quelle storie che terrorizzano lo spettatore in quanto vanno a “smuovere” le paure più recondite di ognuno di noi. Sai benissimo che è un film, ma un 10% di te ha paura di poter vivere quell’esperienza nella realtà quotidiana. Lo spettatore si immedesima di più nella trama e la vive in modo più spettrale. Il film tra l’altro è arrivato nel periodo giusto, precisamente tra L’esorcista e La notte dei morti viventi.

  • La location

Rosemary’s Baby è stato girato interamente all’interno di uno studio televisivo, ma l’esterno che si vede nella pellicola, corrisponde al palazzo Dakota nell’ Upper West Side di Manhattan. Il regista riesce a renderlo inquietante e allo stesso tempo elegante, grazie alla sua perfetta visione d’immagine. Tra l’altro, per chi non lo sapesse, in quello stesso palazzo fu assassinato John Lennon, nel 1980.

  • La colonna sonora

I brani che compongono la colonna sonora di Rosemary’s Baby sono un’altra di quelle “genialate” di Polansky e del compositore Krzysztof Komeda, che rendono questo film unico, in quanto i due hanno dato vita ad un trend ai film horror moderni. Associare una musica innocente, come la ninna nanna cantata dalla protagonista, in un contesto totalmente terrificante e demoniaco. Lo spettatore rimane “paralizzato” al solo udire quella melodia, in quanto sa già che quella sequenza non prospetterà nulla di buono. La colonna sonora associata a quella particolare scena della protagonista posseduta dal demonio, rende tutto questo contorno ancora più spaventoso.

  • La consulenza di Anton LaVey

C’è una leggenda metropolitana che circola da quando è uscito il film horror, la quale non è mai stata né smentita né confermata dai produttori. Pare che Roman Polański sia stato aiutato dal fondatore della chiesa di satana Anton LaVey, a sviluppare la trama e l’atmosfera giusta per rendere la storia ancora più inquietante. Si dice addirittura che lo stesso LaVey appaia in un piccolo cameo nel film, anche se non si sa in quale veste.

 Rosemary's Baby è ancora un cult del genere horror
Una scena del film – Newscinema.it
  • La maledizione del film

Rosemary’s Baby vanta un cast d’eccezione, troviamo infatti Mia Farrow, Ruth Gordon, John Cassavetes, Sidney Blackmer e altri ancora. Dopo aver terminato le riprese, nei mesi o anni avvenire, successe di tutto alla maggior parte delle persone che collaborarono con questo progetto. Come anticipato, la moglie del regista fu brutalmente assassinata, Mia Farrow divorziò da Frank Sinatra proprio per la sua partecipazione al film, il produttore Castle ricevette non solo minacce di morte ma iniziò ad avvertire gravissimi problemi di salute.

Robert Evans ebbe tre infarti, Krzysztof Komeda, morì esattamente come l’amico di Rosemary, Hutch, mostrata in una sequenza del film e molti altri fatti inquietanti. Coincidenze o meno, prima di vedere questo film, bisogna realmente farsi “il segno della croce”. Adesso che siamo sicuri di aver stuzzicato la vostra curiosità con questi 5 motivi che fanno di Rosemary’s Baby ancora un film cult dell’horror, siamo curiosi di sapere se per festeggiare il 55 anniversario dell’uscita del film, avrete il coraggio di rivederlo o vederlo per la prima volta?