Giochi di potere, il thriller politico sullo scandalo delle Nazioni Unite

L’11 luglio 2018 esce nei cinema italiani Giochi di potere, il thriller scritto e diretto da Per Fly, l’autore di L’eredità, Gli innocenti e Monica Z. Interpretato da Theo James, Ben Kingsley e Jacqueline Bisset, Giochi di potere è un dramma politico distribuito in sala da M2 Pictures. Intitolato nella versione originale con il più irriverente e meno ruffiano Backstabbing For Beginners, Giochi di potere nasce dalla storia vera di Michael Soussan e dallo scandalo del programma Oil for Food, uno dei più discussi progetti umanitari realizzati dall’Onu.

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Ben Kingsley e Theo James sono gli interpreti di Giochi di potere, il thriller politico di Per Fly del 2018

Giochi di potere: la trama del film

Michael Sullivan (Theo James) è un idealista che abbandona la carriera in banca per seguire le orme del padre diplomatico. Divenuto il coordinatore del programma Oil for Food dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, Michael si imbatte in una terrificante realtà politica. Un universo di corruzione e tangenti a cui lo prepara Pasha (Ben Kingsley), il sottosegretario cipriota dell’ONU che gli mostra l’altro lato della medaglia. I tentativi della CIA di entrare in contatto con Michael e la relazione con una traduttrice di origini curde complicheranno la discesa di Michael in una situazione politica in antitesi con i suoi ideali. 

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Tratto dalla storia vera di Michael Soussan, Giochi di potere racconta il più grande scandalo delle Nazioni Unite

Giochi di potere: la recensione del thriller politico di Per Fly

Ribattezzato in Italia come il tiepido action con Harrison Ford di Phillip Noyce, Giochi di potere è molto più del solito thriller d’azione statunitense. Per Fly costruisce l’intenso dramma politico Backstabbing for Beginners sulle brillanti interpretazioni dei due protagonisti: lo straordinario Ben Kingsley e il discreto Theo James che regge il confronto con il premio Oscar di Gandhi. Trascendendo la performance degli interpreti principali, supportati dall’altrettanto ottima Jacqueline Bisset, Giochi di potere mette in luce la corruzione del sistema politico. Una realtà in cui “raccontare i fatti o scegliere la verità” può essere una questione di vita o di morte. Al di là del talento autoriale di Per Fly, il film presenta alcune fragilità che ne intaccano il valore cinematografico. La parte romanzata di Giochi di potere sminuisce la storia vera di Michael Soussan che non necessitava di artifici narrativi per catalizzare l’attenzione del pubblico mondiale.

Dalla sottotrama romantica agli intrighi hollywoodiani, Giochi di potere risente di un respiro cinematografico “statunitense” che ne intacca l’identità autoriale. Un regista dall’approccio documentaristico che mette in scena un mondo politico in cui, oltre alla corruzione e al compromesso, c’è altro. Sospeso tra l’ammirazione per il pupillo e la costante ambiguità, Pasha rappresenta un sistema politico inevitabilmente imperfetto. Un rapporto “mentore-allievo” che, raccontato innumerevoli volte sul grande schermo, acquista una sfumatura autoriale più autentica del solito. “La prima regola della diplomazia è che la verità non è una questione di fatto. È una questione di consenso”, afferma Pasha sintetizzando il focus di Giochi di potere. Un thriller politico che, consacrando la morte degli ideali, racconta il più grande scandalo della storia delle Nazioni Unite.  

Giochi di potere – Trailer italiano