Il film Batman Begins diretto da Christopher Nolan compie 20 anni. Per celebrarlo ricordiamo 10 momenti iconici del primo capitolo della trilogia del Cavaliere Oscuro.
Incredibile ma vero, sono trascorsi già 20 anni dall’uscita nei cinema del film Batman Begins. Diretto da Christopher Nolan e co-scritto insieme a David S.Goyer, questo è il primo capitolo della trilogia de Il Cavaliere Oscuro. Gli altri film dedicati a Batman sono Il cavaliere oscuro (2008) e Il cavaliere oscuro – il ritorno (2012) e restano i più amati della storia del supereroe miliardario ma con un profondo animo, radicato nella giustizia e pronto a tutto per combattere la criminalità organizzata.
Dopo George Clooney, nel 2005 il regista Christopher Nolan inizia la sua trilogia dedicata a all’Uomo Pipistrello, scegliendo – dopo molti provini e tanti colleghi di indubbia bravura. l’attore Christian Bale. Una scelta che con il tempo, non solo si è dimostrata perfetta per il film, ma anche molto amata da parte del pubblico. A confermare queste parole, il fatto che Batman Begins è considerato uno dei film più importanti degli anni 2000. Per celebrare questo anniversario speciale, ripercorriamo i 10 momenti più intensi di questo film.
I 10 momenti iconici di Batman Begins
- Il fiore azzurro. Bruce Wayne (Christian Bale) dopo aver messo ko sette detenuti nella prigione dove si trovava, viene buttato in una cella di isolamento. Qui incontra Ducard (Liam Neeson), per conto di Ra’s al Ghul, temuto dai criminali, che vorrebbe aiutare Bruce Wayne nella via della Setta delle Ombre. Per questo motivo, il giorno dopo viene liberato, per andare verso una montagna e raccogliere un raro fiore azzurro. Al suo arrivo, oltre a conoscere per la prima volta Ra’s al Ghul, Ducard, gli da il benvenuto con un combattimento corpo a corpo.
- “Sai perché cadiamo Bruce? Per imparare a rimetterci in piedi”. Una massima che il padre di Bruce dice al figlio, dopo averlo recuperato in fondo al pozzo, dopo l’attacco dei pipistrelli. Ed è sicuramente un pensiero che alberga e albergherà sempre, nel cuore di Bruce anche in età adulta.
- La tragica morte dei genitori. A causa dell’attacco dei pipistrelli nel pozzo, Bruce non riesce a vedere l’opera a teatro e per questo motivo chiede ai genitori di poter uscire dal teatro. Una richiesta che vedrà i genitori del piccolo, rimanere vittime di una rapina finita male. Questo incidente, che rende Bruce orfano dei genitori, lo portano a convivere con il senso di colpa.
- La mia rabbia supera il rimorso. Durante l’intenso allenamento, Ducard mostra a Bruce alcuni trucchetti da utilizzare in battaglia. Al centro di tutto c’è il binomio “teatralità e inganno” che Batman, utilizzerà anche successivamente aiutano nel combattimento. Ad esempio, il lancio di piccole manciate di polvere da sparo, che nel fumo, confondo i nemici.
- L’uccisione di Chill. Al termine del rilascio dell’assassino dei genitori, mentre Bruce è pronto a farsi giustizia da solo, una donna si avvicina al criminale, sparandogli al petto, per ordine del suo compagno di cella, Carmine Falcone. Un criminale che sta inquinando tutta la città, portando droghe e depressione per le strade della città.
- “Per vincere la paura devi diventare paura. Gli uomini temono quello che non vedono.” Ducard e i suoi uomini, sono vestiti tutti di nero con i volti coperti. A rendere tutto più complicato, l’inalazione dei fumi del fiore azzurro e una scatola che una volta aperta, fa uscire ciò che lo terrorizza di più: i pipistrelli. Riuscendo a battere Ducard, gli viene offerto di diventare membro della Setta delle Ombre, ma pur di non uccidere un uomo senza processo, manda a fuoco il palazzo nel quale si trovano, combattendo contro Ra’s al Ghul e salvando Ducard.
- Bruce Wayne e la corazza impenetrabile. Tornato a Gotham, Bruce conosce Fox (Morgan Freeman) del settore delle Scienze Applicate. In questo laboratorio, l’uomo viene a conoscenza di tutti i prototipi creati fino a quel momento. Tra questi, anche la corazza impenetrabile, creata per proteggere i soldati ma mai messa in produzione visto il costo elevato. La stessa che poi diventerà la famosa tuta nera dell’Uomo Pipistrello che indosserà Bruce Wayne.
- Nessuno può salvare Gotham. Ducard torna a Gotham al party che Bruce avevs organizzato a casa sua. Comportandosi in maniera scorbutica, Wayne manda via le persone, con il solo intento di salvarle. La Setta delle Ombre, che combatte la corruzione delle città, è pronta per ripristinare l’ordine di Gotham. Questo ovviamente porta Ducard a scontrarsi contro Batman.

Il finale che apre al secondo film
9. “Non è tanto chi sono, tanto quello che faccio, che mi qualifica”.
Attraverso questa battuta, Batman fa capire a Rachel che dietro il costume nero c’è Bruce Wayne. Dopo il suo ritorno a Gotham, Bruce aveva incontrato Rachel per caso, mentre usciva da un albergo insieme ad altre ragazze. Vederlo dopo tanto tempo, ha portato Rachel a lasciarlo andare dicendogli: “non è tanto chi sei, ma quello che fai che ti qualifica”.
10. L’entrata in scena di Joker. Il tenente Gordon parlando con Batman sul tetto del palazzo dove è stato posizionato il faro con il simbolo di Batman, parlano su come poter fermare la criminalità in città. Questo porta il poliziotto a parlare di una rapina a mano armata con omicidi e teatralità incluse. Un nuovo nemico pronto a piegare Gotham che ama lasciare una carta da gioco con il disegno del Joker.