Protagonista indiscusso – soprattutto grazie alla sua prestanza e al carisma esibiti sul grande schermo – dell’atteso Tenet di Christopher Nolan, John David Washington si è fatto precedentemente ammirare e apprezzare in un paio di titoli quali BlacKKKlansman di Spike Lee, per il quale si è aggiudicato una nomination ai Golden Globe e agli Screen Actors Guild Award, e Monsters and Men (mostrato alla Festa del Cinema di Roma), oltre che nella serie Ballers, targata HBO, con Dwayne “The Rock” Johnson.
Ma andiamo a scoprire più da vicino chi è colui che sarà presto in vetta al firmamento hollywoodiano. E che sembrava destinato ad arrivare proprio lì…
1 | Una strada segnata sin dall’infanzia
É il più piccolo dei quattro figli – John David, Katia, i gemelli Malcolm e Olivia nell’ordine – di Denzel e Pauletta Washington.
Che il cinema lo abbia inalato sin dalla culla quindi non sorprende, come non sorprende il fatto che abbia provato l’ebberezza di un set all’età di soli 8 anni, al fianco del papà. In Malcolm X interpreta infatti uno studente di Harlem.
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2 | L’insegnamento del football
In attesa di intraprendere definitivamente la carriera di attore, John David Washington è stato una star del football. Prima al college Morehouse (dove ha stabilito più di un record scolastico), poi con i St. Louis Rams e con i Rhein Fire, quindi come professionista per i Sacramento Mountain Lions (all’epoca California Redwoods).
Provate a immaginare il ruolo sulla base delle sue misure: 94 Kg per 175 cm. Era un perfetto running back.
É rimasto molto legato al football, al quale riconosce il merito di averlo aiutato a trovare la fiducia di cui aveva bisogno, insegnadogli al tempo stesso il senso dell’indipendenza e il valore di guadagnarsi i propri soldi.
“Mi ha dato la forza per essere in grado di fronteggiare i rifiuti, la politica, il duro lavoro, il dolore, e abbracciare ciò che mi mette a disagio.”
3 | Guai a chiamarlo solo John…
John David è il suo nome di battesimo. É un nome composto, come i nostri Gianmarco o Giampaolo per intenderci, e guai a chiamarlo semplicemente John!
Per quanto riguarda il soprannome invece, JD, riprende le iniziali di uno dei più grandi miti di sempre… James Dean.
4 | Gusti eclettici per una star in ascesa
Tra i suoi film preferiti non possono mancare Balla coi lupi di e con Kevin Costner, Glory – Uomini di gloria (di cui conosce a memoria ogni battuta paterna) e Man on fire con il padre Denzel, il capolavoro di Martin Scorsese Toro scatenato e Il principe cerca moglie con Eddie Murphy. Insomma, di gusti alquanto eclettici…
É un fan sfegatato di Sex and the City, di cui sostiene di conoscere ogni cosa. Lo guarda di nuovo ogni anno e sfida chiunque a metterlo alla prova. Definisce le protagoniste come le “sue” ragazze.
5 | La mamma è sempre la mamma
É stata la mamma la sua partner per la preparazione alle audizioni: a lei spettava l’ultima parola se fosse pronto o meno a sostenere un provino e/o a interpretare una parte.
“Mia madre è molto positiva, incoraggiante e amorevole, come dovrebbe essere una madre.”
Inoltre aggiunge: “Mi ha insegnato come amare.”
6 | A caccia con il papà
Ha una grande stima per il padre e non perde occasione per ricordare la grande fortuna di averlo accanto, “attivo e presente.”
“Ci sono persone lì fuori che non hanno mai conosciuto i loro padri, non hanno avuto il loro supporto”. E deve a lui il saper cacciare.
7 | Il grande mistero di Instagram
Ha un rapporto un po’ problematico con i social, sebbene ne comprenda l’utilità e il valore. Sempre riluttante nell’ambito delle situazioni con la stampa, gestisce da solo il suo profilo Instagram, rintracciabile dalla spunta blu ma attualmente privato.
8 | William Shakespeare
Ama William Shakespeare, sin dall’età di 4 anni, quando per la prima volta è entrato in contatto con il celebre bardo. Ha una particolare ammirazione per il suo linguaggio, e ricorda ancora il giorno in cui ha visto il padre recitare in Riccardo III durante una produzione targata Shakespeare in the Park.
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9| La magia del cinema
Considera i film magici, capaci di trascendere i difetti umani e l’odio grazie alla fantasia contenuti nel cinema. Ama profondamente il suo mestiere e la possibilità di esplorare sempre nuovi personaggi, divenendo una fonte di ispirazione per chiunque abbia voglia o bisogno di trovarne una.
“Essere in grado di raccontare le storie delle persone – questo è il più eccitante lavoro nel mondo per me”.
Fondamentale in tal senso circondarsi di persone e colleghi che abbiano la stessa passione, conoscano il loro lavoro e che possano aiutarlo a migliorarsi.
10 | Il razzismo e l’America
Sin da piccolo ha avuto a che fare con episodi di razzismo. All’età di sette anni anche la madre ha rischiato molto in un incontro con il Ku Klux Klan in Nord Carolina: è passata davanti a una croce in fiamme.
“Sono così fortunato che lei non sia stata presa altrimenti io non sarei qui.”
Ritiene però l’America un paese inclusivo – ed è ciò che la rende grande, secondo John David Washington – nel quale non conta il colore, ma l’unione tra le persone.