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I mille volti di Stanley Tucci

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Tu hai un disperato bisogno di Chanel!” come dimenticare il simpatico e fashionist Nigel ne Il Diavolo veste Prada? Stanley Tucci, classe 1960, ha sempre ricoperto ruoli secondari nei vari film  della sua carriera, ma il suo personaggio diventa sempre indispensabile per il successo del film e colpisce il pubblico e la critica, conquistandoli completamente. Nonostante un’apparenza ordinaria e tranquilla, l’attore di New York mostra spesso un inguaribile humour e un talento comico innato, ma anche una grande capacità nel calarsi nei panni di qualche villain o in un ruolo estremamente drammatico. Di origini italiane con il nonno originario della provincia di Cosenza, Tucci ha sempre vissuto negli Stati Uniti e il suo debutto al cinema è arrivato con L’Onore dei Prizzi, un film del 1985 a cui sono seguite una serie di partecipazioni in televisione, per poi tornare sul grande schermo.

Dal 16 luglio lo vedremo nell’atteso blockbuster Transformers 4 – L’Era dell’Estinzione di Michael Bay, nei panni di Joshua Joyce, un uomo di affari e un potente scienziato che realizza il complotto segreto del Governo e, dopo una prima parte del film in cui sembra far parte dei cattivi, si allea con gli Autobot e con Cade Yeager, interpretato da Mark Wahlberg. Il nuovo film riprende tre anni dopo gli scontri distruttivi di Chicago, con gli esseri umani che stanno cercando di ricrearsi una vita tranquilla e normale, ma un semplice meccanico aspirante inventore, ritrova nella sua officina un camion ridotto ad un rottame, che si rivela essere il celebre Optimus Prime. Una nuova minaccia punta verso la Terra e la guerra non tarda ad arrivare. Gli Autobot devono riunirsi per salvare ancora una volta il mondo e la loro specie. Il personaggio di Stanley Tucci sembra essere una sostituzione di John Turturro dei precedenti film della saga, ma convince e risulta originale, frizzante ed interessante, necessario al ritmo della storia, con il suo mix di humour e carattere.
Di seguito una clip in cui si ritrova nel bel mezzo della guerra per le strade di Chicago.

Il prossimo inverno poi lo vedremo sempre nel ruolo del colorato ed eccentrico Caesar Flickerman in Hunger Games: Il Canto della Rivolta. Il suo personaggio è il presentatore ufficiale dei celebri Hunger Games, una sorta di conduttore televisivo iper moderno, con i denti di un bianco brillante, vestiti all’ultima moda con colori sgargianti e una pettinatura fantascientifica. Nella clip che rivediamo intervista il protagonista Peeta, interpretato da Josh Hutcherson.

Tornando indietro nel tempo vogliamo ricordare alcuni dei ruoli indimenticabili di Stanley Tucci, rivedendo alcune scene, dalle più esilaranti alle più impegnate. Partiamo con Big Night, il film del 1996 di cui l’attore è interprete e regista insieme a Scott Campbell. Vincitore del Sundance Film Festival, questo racconta la storia di due fratelli calabresi emigrati in America, che aprono un ristorante nel New Jersey negli anni ’50. Devono preparare una cena di gala al famoso cantante Louis Prima e, tra ricette e fornelli, si costruisce una commedia agrodolce che merita un posto d’onore nella storia del cinema da mangiare, in cui il cibo è uno dei protagonisti più importanti. Nella scena che vi proponiamo Tucci e Joseph Tropiano sono alle prese con il timballo.

Sempre alle prese con i fornelli, ma non in prima persona nel film Julie & Julia, Tucci interpreta il marito della celebre cuoca inglese Julia Child, interpretata da Meryl Streep. Nel film del 2009 diretto da Nora Ephron, si racconta l’affascinante e simpatica storia della passione della Child per la cucina e per il buon cibo. La donna è l’idolo della giovane Julie Powell (Amy Adams) che nel Queens dei giorni nostri, lancia una sfida stravagante sul suo blog: realizzare le 524 ricette del libro di cucina di Julia Child in soli 365 giorni.

Nel 1997 l’attore è diretto da Woody Allen nella commedia Harry a Pezzi, insieme a Judy Davis, Billy Cristal e altre star di un certo livello. Il protagonista Harry, interpretato dallo stesso Allen, ha scritto un libro autobiografico, mettendo in crisi tutti i suoi amici e conoscenti, che si rendono conto di non avere più segreti. La loro privacy è stata violata e ora tutto il mondo conosce i loro tradimenti, le relazioni ambigue, gli amori e gli odi. Nella scena seguente potete vedere vari spezzoni del film, divertente ma anche surreale e drammatico a tratti, come i migliori lavori di Woody Allen.

In Amabili Resti di Peter Jackson del 2010, vediamo invece una versione ambigua ed inquietante di Tucci, nel ruolo del Signor Harvey, un vicino di casa solitario e apparentemente cordiale, con un grande segreto alle spalle. Una giovane ragazzina scompare da un giorno all’altro nella campagna della Pennsylvania, e i genitori cominciano a cercarla ovunque senza successo. Non immaginano per niente che il tranquillo ometto di mezza età ha ucciso la loro figlia nel suo sotterraneo, ma lo spirito di Susie sembra farsi avanti con ricordi e fantasie per aiutare la mamma e il papà a trovare la verità.

Come accennavamo in apertura di articolo, come dimenticare Stanley Tucci nei panni di Nigel ne Il Diavolo Veste Prada del 2006. Una parentesi glamour per l’attore che lavora in una redazione di una importante rivista di moda, e diventa il sostegno morale della protagonista, la giovane Anne Hathaway, che sogna di diventare una giornalista di cronaca, ma si ritrova a fare la gavetta da Runway, sotto la direzione spietata e attenta di Miranda Presley (Meryl Streep). Di seguito una clip indimenticabile dell’attore nel film.

Fondamentale ed intrigante il ruolo di Stanley Tucci nel thriller di J.C. Chandor, Margin Call, accanto a Paul Bettany, Kevin Spacey, Zachary Quinto e Jeremy Irons. Le storie incrociate di otto persone che lavorano presso una banca di investimenti di grandi dimensioni, quando la crisi finanziaria ha colpito gli Stati Uniti. Tucci interpreta Eric Dale, uno dei capi settore che viene licenziato all’improvviso, ma nel frettoloso abbandono del suo posto di lavoro, lascia una chiavetta usb al giovane analista Peter Sullivan, avvertendolo di tenere gli occhi aperti. Nella scena che abbiamo scelto, il confronto finale tra Tucci e Bettany, con due visioni diverse del mondo e del loro futuro.

Un po’ invecchiato lo ritroviamo poi in Captain America: Il Primo Vendicatore di Joe Johnston, al fianco di Chris Evans, nei panni del Dottor Abraham Erskine che deve reclutare un ragazzo semplice e non particolarmente dotato, per una sperimentazione di un siero che lo renderà il super soldato dell’esercito americano.

Stanley Tucci è uno degli attori più talentassi di Hollywood in questo momento e lo vedremo a breve in tanti altri progetti interessanti, ma facciamo il tifo per lui, perchè possa avere un ruolo da protagonista un giorno o l’altro.

Il cinema e la scrittura sono le compagne di viaggio di cui non posso fare a meno. Quando sono in sala, si spengono le luci e il proiettore inizia a girare, sono nella mia dimensione :)! Discepola dell' indimenticabile Nora Ephron, tra i miei registi preferiti posso menzionare Steven Spielberg, Tim Burton, Ferzan Ozpetek, Quentin Tarantino, Hitchcock e Robert Zemeckis. Oltre il cinema, l'altra mia droga? Le serie tv, lo ammetto!

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Bruce Willis: i 10 migliori film dell’attore americano

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Bruce Willis in Motherless Brooklyn (fonte: IMDB)

Bruce Willis in Motherless Brooklyn (fonte: IMDB)

Bruce Willis, a cui è stata recentemente diagnosticata una demenza fronte temporale, ha festeggiato da poco i 68 anni circondato dall’affetto dei suoi cari. Per l’occasione, ricordiamo i suoi ruoli cinematografici più memorabili.

La folgorante carriera di Bruce Willis fu lanciata nel 1985 dalla romcom televisiva Moonlighting, prima che diventasse il re dei film d’azione grazie alla saga cinematografica di Die Hard.

Nel corso della sua filmografia, Willis ha dimostrato attraverso tantissimi ruoli diversi la sua versatilità nelle decine di film in cui ha recitato, prima di essere costretto a ritirarsi per motivi di salute. Ecco quali sono i suoi ruoli più memorabili.

John McClane in Die Hard

Considerato a ragion veduta uno dei ruoli più iconici dell’attore, Willis ha interpretato il detective della polizia di New York John McClane nella popolarissima serie di film Die Hard. La saga, che ha attraversato quasi due decenni, è basata sul romanzo di Roderick Thorp dal titolo Nothing Lasts Forever. Bruce Willis fu la sesta scelta considerata per il ruolo di protagonista. Prima di lui, infatti, erano stati candidati Arnold Schwarzenegger, Charles Bronson, Sylvester Stallone, Burt Reynolds e Richard Gere.

Una scena da Moonrise Kingdom (fonte: IMDB)

Una scena da Moonrise Kingdom (fonte: IMDB)

Malcolm Crowe ne Il Sesto Senso

Nel 1999, Willis ha conquistato il pubblico di tutto il mondo nel ruolo dello psicologo infantile Malcolm Crowe ne Il sesto senso. Il film, nominato per sei premi Oscar, fu prodotto con un budget di 40 milioni di dollari, ma subito si rivelò un successo enorme. Debuttò infatti al primo posto del botteghino nordamericano con un incasso di oltre 26 milioni nel suo primo weekend e divenne un vero e proprio caso di studio, incassando 293.506.292 nei soli Stati Uniti e 379.300.000 all’estero, per un totale di 672.806.292 in tutto il mondo. Fu il secondo più alto incasso di quell’anno dopo Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma.

Ernest Menville ne La morte ti fa bella

Nel 1992, Willis ha recitato al fianco di Goldie Hawn e Meryl Streep ne La morte ti fa bella di Robert Zemeckis: un film fantasy satirico che racconta la storia di due rivali in amore, interpretate da Streep e Hawn, che cercano di conquistare l’affetto del personaggio di Willis. Il film ha raggiunto il primo posto al box-office nel suo weekend di apertura ed è stato tra i primi film a utilizzare effetti avanzati generati al computer.

James Cole ne L’esercito delle dodici scimmie

Le scelte iniziali di Terry Gilliam per il suo cult fantascientifico erano Nick Nolte per il ruolo di James Cole e Jeff Bridges per quello Jeffrey Goines, ma la Universal obiettò. Il regista allora, che aveva incontrato Bruce Willis durante i casting del suo precedente film La leggenda del re pescatore (1991, il ruolo fu affidato in quel caso proprio a Jeff Bridges), lo richiamò per interpretare il personaggio principale di Cole, che, secondo la sua idea, doveva essere «forte e pericoloso, ma anche vulnerabile».

Bruce Willis ne L’esercito delle dodici scimmie (fonte: IMDB)

Bruce Willis ne L’esercito delle dodici scimmie (fonte: IMDB)

Capitano Sharp in Moonrise Kingdom

Uno dei ruoli più memorabili della carriera di Willis è sicuramente quello del capitano di polizia Sharp sull’isola immaginaria di New Penzance nel meraviglioso coming-of age diretto da Wes Anderson nel 2012. Willis riesce ad essere estremamente toccante nel suo malinconico ritratto di un “poliziotto triste e stupido”, come lo descrive brutalmente la piccola protagonista Suzy a sua madre. Moonrise Kingdom è il film che ha definitivamente dimostrato come Willis, così facilmente identificabile con i film d’azione, fosse capace di muoversi anche nell’ambito della commedia.

Frank Minna in Motherless Brooklyn

Motherless Brooklyn racconta la storia di Lionel Essrog, solitario detective privato afflitto dalla sindrome di Tourette, deciso a risolvere l’omicidio del suo mentore ed amico Frank Minna, interpretato proprio da Bruce Willis nella prima parte del film.

La scarsa autonomia sul set di Willis, già compromessa dai problemi di salute divenuti tragicamente ingestibili poco tempo dopo, non gli ha permesso di avere molte scene nel noir diretto da Norton, ma ugualmente la sua presenza, se pur fugace, comunica in pochi minuti allo spettatore tutte le ragioni per cui il personaggio di Lionel è così affezionato a lui.

Butch Coolidge in Pulp Fiction

L’incontro fatidico tra Quentin Tarantino e Bruce Willis avvenne a casa di Harvey Keitel, come rivelato dallo stesso regista: “Non lo avevo mai incontrato prima e quando scoprì che aveva amato il mio precedente film, Le Iene, rimasi davvero contento della cosa.

Dopo l’incontro, seppi che Bruce chiamò immediatamente il suo agente intimandolo di fargli leggere quel dannato copione di Pulp Fiction”. Oggi quello di Butch Coolidge, ex pugile nelle mani del boss Marsellus Wallace, è uno dei personaggi più iconici e amati del film.

John Hartigan in Sin City

Sin City è una città nera, dove la notte non tramonta mai, abitata da una schiera di personaggi più cupi della notte stessa. Tutti cattivi, ognuno a modo suo. Ispirato al Batman de Il ritorno del cavaliere oscuro, sempre scritto da Frank Miller, il detective di John Hartigan è un personaggio integerrimo e ligio al dovere, esempio di inflessibilità in un mondo di corruzione e criminalità dilagante. Anche in questo caso, però, quella di Willis non fu la prima scelta. Il ruolo di Hartigan, infatti, venne inizialmente proposto a Michael Douglas, che però rifiutò.

John Smith in Last Man Standing

Scritto e diretto da Walter Hill, Last Man Standing è il remake autorizzato di La sfida del samurai (1961) di Akira Kurosawa, di cui è una versione gangster ambientata negli anni del proibizionismo. Il film segue le vicende del vagabondo John Smith (interpretato appunto da Bruce Willis), un abile pistolero che si trova per caso in mezzo a una guerra tra due bande criminali nel 1932 a Jericho, città di frontiera tra il Texas e il Messico.

Lì la mafia italiana guidata da Fredo Strozzi (Ned Eisenberg) e quella irlandese capitanata da Doyle (David Patrick Kelly) competono per il controllo del mercato di contrabbando.

Una scena da The Last Boy Scout (fonte: IMDB)

Una scena da The Last Boy Scout (fonte: IMDB)

Joseph Hallenbeck in The Last Boy Scout

Scritto dallo Shane Black di Arma letale con la voglia di decostruire il genere – quello del buddy movie – che lui stesso aveva contribuito a consacrare, e diretto da Tony Scott, The Last Boy Scout presenta il Bruce Willis più stropicciato e perdente della sua intera filmografia, ma anche il più ironico e dissacrante.

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Ad Aprile 2023 su Netflix: serie tv e film imperdibili

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Tutte le prossime uscite ad aprile su Netflix | Fonte: Instagram

Tutte le prossime uscite ad aprile su Netflix | Fonte: Instagram

Se stai cercando di sapere quali saranno i titoli disponibili su Netflix nel mese di aprile 2023, qui troverai l’elenco completo delle nuove uscite, che comprendono serie TV, film, anime e documentari.

Per rimanere sempre aggiornato sulle novità in arrivo nei prossimi mesi, ti consigliamo di leggere il nostro articolo: abbiamo raccolto tutte le prossime uscite, divise in serie tv e film! Dopo un marzo pieno di titoli molto attesi dal pubblico, tra cui Una semplice domanda, il docu-show con Alessandro Cattelan, e la seconda stagione di Bridgerton e di You, il mese di aprile si preannuncia altrettanto interessante. Tra le uscite più attese del mese troviamo sicuramente la commedia originale Nella Bolla e la seconda stagione di Russian Doll.

Le serie tv imperdibili in uscita ad aprile

1 aprile

Trivia Quest
L’Ultimo Bus del Mondo
The Home Edit: l’arte di organizzare la casa S2

6 aprile

Michela Giraud, la verità, lo giuro!
L’Ultimatum: o mi sposi o te ne vai

7 aprile

Senso: omicidio di una star del calcio
8 aprile

Élite S5
TIGER & BUNNY S2

12 aprile

Hard Cell
13 aprile

I parchi nazionali più belli del mondo
Felice o quasi S2
14 aprile

Ultraman S2
15 aprile

Anatomy of a Scandal
Young Sheldon S1 – S4
19 aprile

Better Call Saul – S6 (prima parte)
Pacific Rim: The Black – S2
20 aprile

Russian Doll S2
Yakamoz S-245
22 aprile

Heartstopper
Selling Sunset
29 aprile

Ozark 4 – seconda parte
Grace and Frankie – S7
30 aprile

The Vampire Diaries

Tutte i film da non perdere su Netflix

1 aprile

Nella Bolla
Sempre più bello
Il Sole a Mezzanotte
Apollo 10 e mezzo
Celeb Five: dietro le quinte
Battle: Freestyle
Lara Croft: Tomb Raider
7 aprile

Ritorno allo spazio
8 aprile

The In Between – Non ti Perderò
Metal Lords
Yaksha
Danzando sul cristallo

14 aprile

Ovosodo
15 aprile

Choose or Die
16 aprile

Venom: La Furia di Carnage
18 aprile

Zack Snyder’s Justice League

19 aprile

White Hot: L’ascesa e la caduta di Abercrombie & Fitch
20 aprile

La svolta
22 aprile

Taxi Driver
27 aprile

L’assedio di Silverton
I segreti di Marilyn Monroe: i nastri inediti
365 giorni: Adesso
28 aprile

Bubble

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Il mondo di John Wick spiegato per filo e per segno

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john wick newscinema

John Wick – Newscinema.it

John Wick 4 è uscito al cinema il 23 marzo e già sta facendo parlare molto di sé. Ma vi siete mai soffermati ad analizzare il mondo in cui è ambientata la saga?

Quella di John Wick è una delle serie cinematografiche d’azione più popolari, che ha sempre attirato consensi e critiche. Dal 2014 Keanu Reeves interpreta questo sicario dal passato tragico, dotato di skill fisiche e mentali fuori dal comune. I vari film – compreso il quarto, uscito solo poche ore fa – sono ambientati in un universo particolare, dove i killer professionisti devono seguire delle rigide regole se non vogliono essere eliminati.

Ecco quattro elementi che lo caratterizzano.

L’High Table

Il mondo della criminalità in John Wick segue degli schemi altamente gerarchizzati, non facili da risalire. Se all’inizio si pensa che personaggi come Viggo Tarasov e suo fratello Abram ricoprano posizioni importanti, nel secondo film si scopre che sono solo tra gli ultimi anelli della catena. Al primissimo livello c’è l’Hight Table, un concilio riservatissimo formato da dodici pericolosissimi leader che governano sul mondo criminale.

L’Elder

Se all’inizio si pensa che sopra all’Hight Table non ci sia niente e nessuno, alla fine si scopre che esiste un’entità ancora più potente, in grado di infrangere e modificare le leggi e le sentenze emesse dal riservatissimo gruppo dei dodici criminali. Sopra di loro, infatti, spicca l’Elder, questa figura quasi sacra che impera sulla società criminale. Addirittura, è così potente che riesce a eliminare l’ordine di uccisione di John Wick che era stato dato dal concilio e di reintegrare la sua posizione.

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L’Elder – Newscinema.it

Il Continental

Il Continental all’inizio viene presentato con un enorme hotel di lusso dove risiedono le personalità più ricche e importanti del mondo di John Wick. Presto, si scopre che è molto di più di questo. Si tratta di un luogo oscuro, dove i criminali più pericolosi stringono patti e conoscenze.

Vige solo una regola: niente uccisioni all’interno del Continental, ma… non tutti la rispettano. Il Continental, inoltre, può anche essere visto come una sorta di società alternativa e indipendente all’High Table, dove ogni specifico personaggio governa su un territorio. Si pensi Winston a New York, o Julius a Roma.

L’Amministrazione

Per gestire al meglio un universo come questo, è ovvio che serva anche una buona Amministrazione. Questa si occupa di tenere traccia burocraticamente di tutti gli affari in atto e passati e di conservare tutti i file sui vari criminali che lavorano per le diverse organizzazioni. L’Amministrazione, inoltre, si occupa di inserire taglie e ricompense sulle teste dei personaggi e agisce per conto dell’High Table.

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