Horror Mania
10 film horror del 2017 che guardano al passato, da Alien a Leatherface

In un momento storico in cui gli horror memorabili si contano sulle dita di una mano, appoggiamo la scelta di rivitalizzare l’epoca d’oro del genere. Il trionfo della libertà di terrorizzare attraverso icone mostruose, sequenze cult e quell’ironia così rara nell’horror contemporaneo. Quante volte, vedendo i thriller demoniaci che invadono le sale, avete ripensato a L’esorcista di William Friedkin?
Nonostante l’indiscutibile complessità di riutilizzare situazioni e personaggi-simbolo del genere, resta indubbio il potere immortale dei classici. Dopo copie trite e ritrite uscite sotto diverso nome, il 2017 segna il ritorno dell’horror di serie A firmato da Stephen King, John Carpenter, Ridley Scott e Don Mancini. Autori che, rimettendo mano alle loro iconiche creature, consacrano il passato del genere il presente del brivido.

Bill Skarsgard è Pennywise nel remake di Andrés Muschietti
1. It
Manca meno di un anno all’uscita di It nelle sale americane. Il ritorno di Pennywise, il pagliaccio che ha infestato gli incubi di generazioni di spettatori, è fissato per il 21 settembre 2017. Una data storica per i fan che vedranno dietro il make-up del Babau, reso mito da Tim Curry nello show di Tommy Lee Wallace, il giovane Bill Skarsgard. Diretto da Andrés Muschietti, l’autore de La madre, It sarà fedele al romanzo di Stephen King e R-Rated. Un divieto che accende la speranza di ritrovare l’iconico Pennywise più violento e terrificante che mai.

Leatherface, le origini del serial killer di Non aprite quella porta
2. Leatherface
Alexandre Bustillo e Julien Maury raccontano le origini del serial killer di Non aprite quella porta in Leatherface. Interpretato da Lily Taylor e Stephen Dorff, il nuovo horror dei registi di A l’intérieur vede un gruppo di psicopatici scappare da un ospedale psichiatrico. Chi, tra di loro, sarà l’iconico maniaco armato di motosega? Caratterizzato dal sapore hitchcockiano e dallo stile efferato del duo Bustillo/Maury, Leatherface potrebbe dare nuova linfa alla saga di Tobe Hooper dopo innumerevoli sequel, prequel e remake.

Jessica Harper in Suspiria di Dario Argento
3. Suspiria
Nonostante Dario Argento lo consideri “un’operazione commerciale”, nel 2017 debutterà il remake di Suspiria. Diretto da Luca Guadagnino e interpretato da Dakota Johnson, Chloe Grace Moretz e Tilda Swinton, Suspiria tenterà di ripetere le inquietudini di uno dei più grandi capolavori dell’autore di Profondo Rosso. Si tratterà di una copia sbiadita dell’originale come Carrie di Kimberly Peirce o di un cult rivoluzionario come La Casa di Fede Alvarez? In ogni caso Dario Argento sembra preferire la sua pellicola rimasterizzata in 4K al remake di Luca Guadagnino.

Una brutale sequenza di Halloween di Rob Zombie
4. Halloween
Dopo sette sequel e il reboot di Rob Zombie, la saga di Halloween torna al cinema rivista e corretta dal suo leggendario creatore John Carpenter. Il regista di Christine e Fog ha confermato che renderà l’undicesimo capitolo del franchise più spaventoso dell’originale del 1978. Il progetto è avvolto dal mistero ma le prime indiscrezioni parlano di un ritorno in sala per Halloween 2017.
Riuscirà Carpenter a ripetere la magia del capolavoro con Jamie Lee Curtis o seguirà la scia di Rob Zombie? Non ci resta che incrociare le dita e attendere l’epico ritorno di Michael Myers!

Breck Eisner firma il ritorno sul grande schermo di Venerdì 13
5. Venerdì 13
Nel 2017 non tornerà solo l’iconico Michael Myers ma anche il suo acerrimo “rivale” al box office Jason Voorhees. Sono passati otto anni dal remake firmato da Marcus Nispel e, secondo le prime indiscrezioni, il nuovo elettrizzante capitolo di Venerdì 13 non sarà found-footage, avrà delle sequenze brutali (clicca qui per acquistare quindici gadget imperdibili per i fan dell’horror) e conquisterà gli appassionati del franchise. Diretto da Breck Eisner, l’autore del remake de La città verrà distrutta all’alba, Venerdì 13 uscirà nei cinema mondiali il 13 ottobre 2017.

L’inquietante fantoccio di Puppet Master di David Schmoeller
6. Puppet Master
Ve lo ricordate Puppet Master? I produttori Lorenzo di Bonaventura e Mark Vahradian hanno confermato la lavorazione di un nuovo capitolo del celebre horror di David Schmoeller: “Siamo eccitati di portare la serie in una nuova direzione”. Secondo le prime indiscrezioni, Puppet Master racconterà la storia di un uomo che, tentando di vendere una misteriosa bambola durante una convention, finirà in una spirale di morte e distruzione.

Katherine Waterston, la nuova Ripley di Alien: Covenant
7. Alien: Covenant
Ridley Scott torna alla saga di Alien con il nuovo affascinante capitolo interpretato da Michael Fassbender, Katherine Waterston, Noomi Rapace e James Franco. Alien: Covenant vede l’equipaggio di un’astronave affrontare una minaccia aliena che va al di là di ogni immaginazione.
8. Amityville: The Awakening
Il 30 giugno 2017 debutterà nei cinema americani Amityville: The Awakening, il nuovo capitolo del franchise horror iniziato da Stuart Rosenberg nel 1979. Diretto da Franck Khalfoun, l’autore di disturbanti pellicole come -2 Livello del terrore e Maniac, Amityville: The Awakening vede una nuova famiglia vittima dell’iconica casa maledetta.
9. Cult of Chucky
Dopo il successo di La maledizione di Chucky (non leggete oltre se volete evitare SPOILER), il reboot rivelatosi il sequel dell’originale di Tom Holland, Chucky tornerà a seminare vittime nel settimo capitolo del franchise.
10. La mummia
Tra gli horror più apprezzati della settima arte c’è La mummia di Karl Freund, il classico riportato in auge da Stephen Sommers nell’omonimo remake-action del 1999. Conclusa la trilogia, la Universal Pictures risveglia La Mummia con l’adrenalinico reboot diretto da Alex Kurtzman e interpretato da Tom Cruise, Sofia Boutella e Russell Crowe. Un blockbuster che, tra spettacolari effetti speciali e incredibili sequenze action, anticipa il Monsters Cinematic Universe, il ritorno sul grande schermo di tutti i mostri della Universal.
Cinema
Scream | il quinto capitolo della saga trova l’idea giusta per rivitalizzare il franchise

Da sempre, uno degli elementi fondamentali della saga di Scream (e del suo successo), alla pari della maschera di Ghostface e della ricorrente ambientazione cittadina, è il dialogo che i film hanno con la storia del loro genere di riferimento e con i capitoli precedenti del franchise. È infatti già dal primo sequel del 1997 che fu introdotta Stab (all’epoca Squartati): una serie di film nel film ispirati dagli eventi narrati nello Scream originale. Uno stratagemma narrativo (in parte ripreso nel nuovo Matrix: Resurrections, in cui Keanu Reeves è uno sviluppatore di videogiochi tratti da ciò che è stato raccontato nei tre film precedenti) che nel corso degli anni è servito per commentare la saga stessa dall’interno e riflettere con ironia sulle più recenti tendenze dell’industria cinematografica americana.
Quello che accadeva alla saga Stab (che esiste solo nella finzione cinematografica) era quello che accadeva alla saga di Scream. È su questo concetto che si basa anche questo quinto capitolo, che arriva a dieci anni di distanza dall’ultimo e che più di tutti gli altri vuole parlare di fandom, di come le saghe cinematografiche siano oggi ostaggio dei propri fan, che pretendono di imporre le proprie scelte a produzioni sempre più dipendenti dal feedback immediato degli appassionati.

Scream | il quinto capitolo prende in giro il fandom
Scream (che riprende il titolo originale, senza numero) è un film che si rivolge ad una generazione di spettatori ormai già abituata ad un contesto cinematografico in cui gli horror fatti in serie (prima la stragrande maggioranza) sono sempre più minoritari. Sono spettatori che guardano i film della A24, che apprezzano “l’horror sofisticato” di Hereditary o Babadook, e che Scream, esponente del vecchio mondo degli slasher e dei coltelli insanguinati, deve necessariamente cercare di coinvolgere. I personaggi del film sono consapevoli di come i fan oggi, attraverso proteste online e tentativi di boicottaggio, possano obbligare le produzioni a seguire le loro idee, stabilendo quali storie debbano essere raccontate, quali tra i vecchi personaggi debbano tornare nei nuovi episodi, e rivendicando sempre una sostanziale continuità con la saga che hanno amato e che considerano inviolabile.

E ne sono consapevoli anche Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, i due registi di questo quinto capitolo, approdati alla saga dopo aver diretto l’ottimo Ready or Not, e gli sceneggiatori James Vanderbilt e Guy Busick, che in passato hanno lavorato, a vario titolo, a remake di cult intoccabili (Total Recall e RoboCop) e a sequel impossibili (Independence Day – Rigenerazione), cimentandosi con il fandom più accanito, quello dei cinecomics, con i due sfortunati film di The Amazing Spider-Man. Il curriculum perfetto per lavorare a Scream con cognizione di causa.
E infatti la forza di questo nuovo capitolo sta nell’aver capito che la nostalgia che gli appassionati cercano non è tanto nella trama raccontata, ma nei luoghi, negli oggetti, nei volti dei protagonisti. Questo Scream ha insomma capito molto bene che la nostalgia al cinema funziona attraverso deja-vu ed evocazioni.
Un horror di ottima fattura
A differenza del precedentemente citato Matrix: Resurrections, che ha cercato in ogni modo di ribadire la propria inutilità di sequel proponendo coscientemente la stanca reiterazione di idee passate (una delle operazioni più punk e sovversive degli ultimi anni), questo nuovo Scream è un film che vuole divertire lo spettatore e non cerca di allontanarlo.
L’abilità tecnica dei suoi due registi è sfruttata quindi per mettere paura e creare scene di tensione che funzionino. Come sempre, mentre i personaggi discutono e riflettono su come si possa realizzare un film horror, lo spettatore vede la conseguenza pratica di quelle teorie applicate al cinema, ascolta le regole che vengono elencate dai personaggi e poi ne può immediatamente giudicare la bontà nel momento in cui queste vengono seguite alla lettera dal film che sta guardando. È grazie a questa attenzione al “meccanismo” che una sceneggiatura non proprio impeccabile, in cui i personaggi fanno scelte e prendono decisioni non sempre ragionevoli, riesce a coinvolgere il pubblico in un’operazione nostalgia che non risulta mai troppo forzata.
Cinema
Scream 5: il primo trailer ufficiale! | Ghostface è tornato!

E’ uscito finalmente il primissimo trailer ufficiale di Scream 5 e qui sotto potete vederlo in versione originale o doppiato in italiano.
Scream 5: la sinossi ufficiale
Venticinque anni dopo la serie di efferati e crudeli omicidi che sconvolse la tranquilla cittadina di Woodsboro, un nuovo assassino con la maschera di Ghostface prende di mira un gruppo di adolescenti, facendo ripiombare la città nel terrore e riaffiorare le paure di un passato che sembrava ormai sepolto.
Neve Campbell (“Sidney Prescott”), Courteney Cox (“Gale Weathers”) e David Arquette (“Dewey Riley”) tornano a interpretare i loro ruoli iconici in Scream insieme a Melissa Barrera, Kyle Gallner, Mason Gooding, Mikey Madison, Dylan Minnette, Jenna Ortega, Jack Quaid, Marley Shelton, Jasmin Savoy Brown e Sonia Ammar.
Diretto da Matt Bettinelli-Olpin & Tyler Gillett, Scream 5 è distribuito in Italia da Eagle Pictures e arriverà al cinema nel 2022.
Qui sotto se siete curiosi anche la trailer reaction di MADROG CINEMA.
Cinema
Venezia 78: Last Night in Soho, la recensione del film

A Venezia 78 abbiamo avuto l’occasione di vedere in anteprima Last Night in Soho, il nuovo film di Edgar Wright con Anya Taylor Joy, Matt Smith e Thomasin McKenzie. Qui di seguito la video recensione di Lorenzo e Letizia in diretta dal festival.
Last Night In Soho (L’Ultima Notte a Soho) è un thriller psicologico con scene oniriche accompagnate in maniera travolgente e geniale da una colonna sonora vibrante e coinvolgente scelta con cura. Un’inattesa rivisitazione del lato oscuro della swinging London degli anni 60′.
Last Night in Soho uscirà nelle sale italiane il 4 novembre e segue le vicende di una giovane ragazza, appassionata di moda, che misteriosamente scopre il modo di trovarsi negli anni ’60, dove si imbatte nel proprio idolo, un’affascinante cantante che spera di sfondare. Ma Londra negli anni 60′ non è sempre come appare e le cose sembrano andare a rotoli con delle conseguenze.
Un incubo a occhi aperti che regala inquadrature ipnotiche e glamour. Dopo Baby Driver Wright si conferma un regista interessante e curioso che sa come catturare l’attenzione dello spettatore.
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