Nightcrawler – Lo Sciacallo, i film che hanno ispirato Dan Gilroy

In attesa di vedere Nightcrawler – Lo Sciacallo nelle sale italiane il 13 Novembre,  vi proponiamo dieci film che vi consigliamo di vedere o rivedere prima di andare al cinema. Questo film diretto da Dan Gilroy ritrova Jake Gyllenhaal nei panni del protagonista, il solitario ed inquietante Lou Bloom, un giornalista troppo ambizioso che vaga di notte per le strade di Los Angeles per riprendere scene cruente di incidenti, omicidi e le più diverse barbarie, per poi rivendere il materiale ai telegiornali. Abbiamo selezionato dei film che potrebbero aver influenzato più fortemente Nightcrawler – Lo Sciacallo, sia per coloro che vi sono coinvolti, sia per una connessione esplicita.

1) L’ASSO NELLA MANICA di Billy Wilder

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L’asso nella manica è un film fenomenale. Uno dei film più dark di tutti i tempi, su un giornalista che si imbatte in un minatore intrappolato e fa una storia su di lui prima che uccida il ragazzo. E’ un bellissimo, orribile film” ha dichiarato Dan Gilroy alla rivista CHUD. In effetti, il classico di Billy Wilder potrebbe essere la prima ispirazione per Nightcrawler. Jake Gyllenhaal nei panni di Lou Bloom non può scrivere articoli, ma ha molto in comune con il Chuck Tatum di Kirk Douglas, perché cattura i “fatti” attraverso le sue lenti depravate.

2) AL DI LA’ DELLA VITA e TAXI DRIVER di Martin Scorsese

aldila

Taxidrivers

Considerando due dei film più acclamati del regista italo-americano, il confronto con Taxi Driver e Al di Là della Vita è giusto per i protagonisti che sono degli anti-eroi come Lou Bloom. A volte cupamente divertente, Nightcrawler – Lo Sciacallo prende in prestito anche qualcosa da Re per una Notte (un film che Gilroy ha studiato mentre scriveva la sceneggiatura), umanizzando ugualmente il suo protagonista. Al di Là della Vita come Nightcrawler, mostra gli oneri di una professione che a che fare con situazioni di vita o di morte, anche se sui lati diversi della stessa moneta.

3) DENTRO LA NOTIZIA di James L. Brooks

dentrolanotizia

Nightcrawler – Lo Sciacallo si concentra principalmente sul personaggio di Lou Bloom, interpretato da Jake Gyllenhaal, ma poichè Dan Gilroy  ha scelto di mettere sotto i riflettori Rene Russo nel ruolo di Nina Romina, potrebbe sembrare simile al film di James L. Brooks, Dentro la Notizia. Una sorta di triangolo amoroso che costituisce il nocciolo del dramma del personaggio di Holly Hunter, che appare più oscuro invece nel film di Gilroy, anche se l’esperienza elettrizzante di avere l’ultima notizia è la stessa.

4) COLLATERAL di Michael Mann

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Nightcrawler cattura Los Angeles in un modo molto diverso dagli altri film, come Collateral, il thriller di Michael Mann con cui questo film condivide anche un approccio tecnico. Per il film del 2004, i direttori della fotografia Paul Cameron e Dion Beebe hanno usato ampiamente il digitale per le sequenze di notte, per catturare meglio la luce disponibile, quindi hanno poi continuato con la pellicola per le scene in interni. Per quanto riguarda Nightcrawler, Gilroy ha detto a Indiewire: “C’è stato qualcosa in cui ho seguito l’esperto di effetti visivi Robert [Elswit]. Ho avuto molte conversazioni a tarda notte con lui, riflettendo sul fatto che è un crimine molte vole che la pellicola non venga utilizzata di più perché permette un’immagine complessivamente migliore rispetto a qualsiasi immagine digitale che si vuole ottenere. Naturalmente, sul versante finanziario, il cinema costa molti più soldi di illuminazione ed elaborazione. E poichè parliamo di un film da 8 milioni di dollari, abbiamo dovuto fare affidamento sul digitale il più possibile e Robert ha scelto il digitale per la notte perché assorbe tanta della luce a disposizione. Ma Robert, come cinefilo, ha voluto utilizzare la pellicola, per quanto possibile, che aveva un senso per i nostri scatti diurni. La qualità delle immagini era bellissima“.

5) DRIVE di Nicolas Winding Refn

drive

Oltre all’ambientazione nella città di Los Angeles, Nicolas Winding Refn certamente si è ispirato un po’ allo stile di Mann. Il neo-noir potrebbe condividere lo stesso fascino per la violenza di Nightcrawler, molte sequenze di guida e la costante caccia culminante verso il finale del film. Le somiglianze finiscono, tuttavia, considerando che il personaggio di Ryan Gosling è una figura di poche parole, mentre Lou Bloom utilizza la lingua inglese proprio come strumento di manipolazione e suo unico propellente.

6) MAGNOLIA di Paul Thomas Anderson

magnolia

La struttura e i temi del tentacolare film di Paul Thomas Anderson, il suo ambizioso terzo film, potrebbero non essere direttamente legati a Nightcrawler, ma hanno in comune almeno un paio di punti. Trattano di una intensa caccia notturna a Los Angeles, ed entrambi hanno avuto come direttore della fotografia Robert Elswit. Il Frank T.J. Mackey di Tom Cruise, una persona chiassosa, potrebbe facilmente essere un cugino lontano del Bloom di Gyllenhaal, poichè entrambi hanno visioni del mondo estremamente convincenti e secondo i propri ideali.

7) NETWORK di Sidney Lumet

network

Se Network predisse dove era diretto il giornalismo televisivo,  Nightcrawler si occupa in modo esplicito del presente. Nightcrawler prende in esame gli aspetti economici di un sistema in cui la più grottesca e invasiva “informazione” è la valuta più desiderata del settore. Immagino che molti si interrogheranno sulla morale del Lou Bloom di Gyllenhaal dopo questo film, ma l’inchiesta potrebbe essere migliore se diretta al sistema che lo ha lasciato prosperare.

8) L’OCCHIO CHE UCCIDE di Michael Powell

occhio

Le competenze voyeuristiche senza precedenti di Lou Bloom sono impeccabilmente acquisite in una serie di scene a Nightcrawler (nessuno dei quali ci viziare qui), e mentre i personaggi di Scorsese di cui sopra sono certamente i punti di riferimento, si possono legare più strettamente con il vantaggio di questo Michael Powell capolavoro. Può essere una mezza secolo di vita, ma la sua materia è ancora più scuro e più audaci poi Nightcrawler: seguiamo di Karlheinz Böhm Mark Lewis, un solitario psicologicamente tormentato la cui ossessione per voyeurismo va ben oltre l’immagine in movimento.