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Holland, la recensione del thriller abbozzato con Nicole Kidman

La nostra recensione di Holland, il nuovo film di Mimi Cave in streaming su Prime Video con Nicole Kidman, Gael Garcia Bernal, Matthew Macfadyen e Jude Hill. 

Holland, la recensione del thriller abbozzato con Nicole Kidman
2.6 Punteggio
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora

Il titolo di questa nuova produzione deriva dall’omonima cittadina situata in Michigan, che omaggia un villaggio olandese. Non mancano infatti i mulini a vento, i tulipani e le tipiche case che sono entrate nell’immaginario comune. In questo pittoresco e bucolico paese Nancy Vandergroot (Nicole Kidman) vive la sua vita, dedicando il suo tempo all’insegnamento, a crescere il figlio Harry e a coltivare il suo legame col il marito Fred. Tutto sembra perfetto in questa placida esistenza. Forse un po’ troppo perfetto…

Un thriller poco thriller 

Nancy conduce la sua vita da casalinga in un mondo patinato voluto da lei stessa. Non si conosce nulla del suo misterioso passato, se non che ha conosciuto Fred durante un periodo molto difficile. Il rapporto tra di loro  sembra perfetto, almeno fino a quando una multa non pagata non desta i sospetti della protagonista, inducendola a dubitare dei continui viaggi del marito optometrico. 

La prima parte del film, nella quale vengono impiegate sequenze oniriche  per descrivere le tensioni interne che attanagliano Nancy, è sicuramente la migliore. L’accettazione che qualcosa non vada e i maldestri tentativi di improvvisarsi detective per scoprire cosa nasconda Fred cadono nel banale nella seconda metà del film, facendo facilmente intuire la direzione presa dalla trama. 

Nicole Kidman Holland
Nicole Kidman in Holland (Foto: Prime Video) – Newscinema.it

Holland: il professore 

Nessun detective sarebbe tale senza una spalla fidata su cui contare. Nancy non fa eccezione: Dave, interpretato da Gael Garcia Bernal, accompagna la donna nella ricerca della verità. I due, entrambi insegnanti, dapprima stringono una relazione d’amicizia, ma ben presto nasce un sentimento d’intesa reciproco.

È in questa circostanza che viene introdotta la parte malsana della cittadina di Holland: alberga infatti un sentimento di xenofobia nei confronti del professore perché messicano di origini. La società perfetta ha delle crepe che tuttavia non vengono approfondite ma solo accennate.

Il suo stesso ruolo di spalla non riesce a bilanciare una caccia agli indizi che appare maldestra e goffa per il modo di agire. Lo stesso movente, trovare prove per dimostrare l’infedeltà di Fred, è debole e sa di già visto. 

Gael Garcia Bernal Holland
Gael Garcia Bernal nel film Holland (Foto: Prime Video) – Newscinema.it

Trama abbozzata

Il film targato Prime Video ha un ritmo lento, compassato, in linea con lo stile di vita di Holland. La vita ordinaria e perfetta degli abitanti, quasi da cartolina, procede normalmente ogni giorno uguale a se stessa. Si insiste molto sulle parole famiglia e sicurezza e quando queste vengono meno a causa di alcuni indizi che lasciano pensare a qualche segreto, la vita della protagonista crolla.

Le sequenze oniriche della prima parte sono ben realizzate, trasmettendo il senso di angoscia e spaesamento che prova Nancy. Spiace che molti elementi della trama non vengano approfonditi e che la città, fonte di ispirazione per diverse critiche sociali, faccia unicamente da sfondo alla vicenda, con solo alcuni elementi abbozzati.

Mimi Cave, dopo aver diretto il film horror Fresh, torna dietro la macchina da presa con una produzione che include spunti interessanti che purtroppo non vengono sfruttati a dovere. Se infatti le premesse create Holland nella prima parte sono promettenti, nella seconda metà si cade nel banale non riuscendo a mantenere la tensione nello spettatore. 

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