RFF 2016: When We Rise, il primo episodio diretto da Gus Van Sant in anteprima mondiale

Una serie che parla di abbracciare i propri vicini in un periodo in cui si parla di erigere muri“. Dustin Lance Black, sceneggiatore premio Oscar per Milk, ha presentato così la nuova serie tv ABC When We Rise, in anteprima mondiale al Roma Fiction Festival 2016. “Mi hanno chiesto perchè avessi scelto di fare questa anteprima a Roma e ho risposto perchè non ci sono molti paesi come questo che comprendono il valore della famiglia” ha aggiunto.

Previsto negli Stati Uniti per Febbraio 2017, When We Rise è un racconto della nostra modernità diviso in sette episodi che punta i riflettori sulle lotte personali e politiche di una famiglia eterogenea di persone LGBT che, tra battute d’arresto e trionfi, sono stati dei pionieri all’interno del movimento per i diritti civili dal 20° secolo ad oggi. Nel 2015 Roland Emmerich ha portato sul grande schermo i fatti si Stonewall del 1969, e questa nuova miniserie parte proprio da lì, ispirata al libro di memorie dell’attivista LGBT Cleve Jones, interpretato nella versione adulta da Guy Pierce e da giovane da Austin P. McKenzie. Il cast comprende anche Mary-Louise Parker, Rachel Griffiths, Michael Kenneth Williams, Jonathan Majors e come guest star la mitica Whoopi Goldberg.

Per due ore conoscete alcuni personaggi che poi nel corso della serie crescono e si evolvono” ci ha spiegato Dustin Lance Black, introducendo il primo episodio di When We Rise, diretto dal regista Gus Van Sant, che ha collaborato con lui precedentemente per Milk.

Filmati di repertorio aprono il primo episodio della durata di circa due ore, prima di presentare uno ad uno i vari protagonisti di diversa generazione ed estrazione sociale, che si incrociano tra le strade di San Francisco, sperando di far partire da lì la protesta e la rivoluzione. “L’estate di amore è diventata solo un inverno di eroina” dice il nuovo coinquilino al giovane Cleve Jones appena arrivato in città da Phoenix, dove ha lasciato i genitori convinti che la sua omosessualità sia una malattia da curare. Egli inizia un percorso difficile per riuscire a sopravvivere e farcela da solo, mentre entra in contatto con una forza invisibile ma potente che sta riunendo le forze LGBT per colpire e cercare di cambiare le cose. Roma è una giovane idealista che non accetta subito il proprio orientamento sessuale, soprattutto per le sue origini cattoliche e la paura di perdere la sua numerosa famiglia. Ken è un ufficiale della marina militare innamorato di un suo collega, ed è facile immaginare quanto sia difficile questo amore diverso all’interno dell’esercito.

Le loro storie procedono separate ed unite allo stesso tempo, con una sceneggiatura lineare e ricca di sfumature, in cui la componente sessuale è molto presente ma mai volgare. Il ritmo è costante e sostenuto e Black riesce ad incuriosire sul futuro di questi personaggi nei prossimi episodi, tra storie d’amore e politica. When We Rise è considerato un importante progetto per Black, cresciuto in una casa mormone in Texas, che, con il suo successo ad Hollywood, ha lavorato instancabilmente per l’uguaglianza del matrimonio e dei diritti degli omosessuali, citando le sue idee anche nel discorso di accettazione dell’Oscar nel 2009.

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