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Cartoons on the Bay | Bruno Bozzetto presenta il suo nuovo progetto di animazione Sapiens?

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Bruno Bozzetto a Cartoons on the Bay (fonte: NewsCinema.it)

Bruno Bozzetto a Cartoons on the Bay (fonte: NewsCinema.it)

La giornata conclusiva di Cartoons on the Bay ha visto la presenza di Bruno Bozzetto, genio dell’animazione e autore di alcuni dei film animati che maggiormente hanno influenzato l’immaginario moderno (televisivo e cinematografico). Bozzetto ha presentato in anteprima alcune immagini del nuovo progetto di animazione Sapiens?.

Bruno Bozzetto è attualmente al lavoro, con il sostegno della Rai, su tre diversi cortometraggi accomunati da un tema particolarmente caro al regista: quello della sostenibilità ambientale e dei diritti degli animali. L’evento dedicato al cinema d’animazione e ai nuovi linguaggi, giunto alla sua 27esima edizione, è servito come occasione per mostrare in anteprima alcune immagini del suo nuovo progetto Sapiens? (con un punto interrogativo che racchiude tutto il senso del lavoro), composto da corti diversi e caratterizzati ognuno da uno stile visivo peculiare (dal 3D all’animazione bidimensionale più minimale) e basati, come già accaduto in passato nella filmografia di Bozzetto in Allegro non troppo, su componimenti di musica classica: dall’ouverture Coriolano di Beethoven al Verdi di Un giorno di regno.

Bruno Bozzetto a Cartoons on the Bay (fonte: NewsCinema.it)

Bruno Bozzetto a Cartoons on the Bay (fonte: NewsCinema.it)

“Quando c’è la colonna sonora, metà del lavoro lo considero fatto”, ha spiegato Bozzetto, che ha voluto raccontare anche le ragioni personali che si celano dietro alla scelta della tematica ambientalista e animalista. “Mi è capitato ultimamente di crescere in casa una pecora, che la mamma aveva abbandonato. Insieme con mio figlio me ne sono preso cura per un mese nel salotto e ho subito notato un’intelligenza che non pensavo questo animale potesse avere. Siamo da sempre abituati ad immaginare le pecore come animali che seguono il gregge, privi di complessità. E invece questa pecora mi ha dimostrato che non è così. Adesso, essendo cresciuta in casa, probabilmente è convinta di essere un cane e non smette di inseguire il mio gatto. Ma questo vale anche per altri animali, come ad esempio le galline della mia vicina di casa, che riescono a distinguere colori e forme, o ancora il maiale di un altro mio conoscente, che vive in casa sua senza sporcare ed è in grado di dimostrare il proprio affetto in modi che mai avrei immaginato potessero appartenere ad un suino”.

“Noi uccidiamo queste creature così sensibili solo per provare un sapore piacevole nella bocca”, chiosa Bozzetto. “Dovremmo cominciare a porci delle domande. E sicuramente l’animazione può aiutare a raggiungere i giovanissimi, può contribuire a far nascere in loro una diversa sensibilità verso queste creature. Il segreto, penso, è quello di rendere evidente la loro intelligenza e le loro emozioni, rendendole quanto più possibile vicine a quelle dei personaggi umani. Anche in passato la schiavitù o l’oppressione delle donne erano considerate cose normali, cose che facevano parte della tradizione umana. Poi il mondo è cambiato. E non è detto che non possa cambiare anche in questo”. Non è quindi un caso che i protagonisti di due di questi tre nuovi cortometraggi siano proprio gli animali, da quelli più grandi e ampiamente rappresentati al cinema (balene, leoni ecc.), quelli la cui esistenza è minacciata dall’inquinamento antropico e dalle attività industriali umane, fino a quegli animali che siamo soliti considerare fastidiosi o, in alcuni casi, repellenti, come il ragno, soggetto principale dell’unico corto in 3D del progetto (un ragno che, nelle prime immagini mostrate, lo vediamo mentre tenta di risalire con difficoltà dal lavandino in cui è caduto). “Negli ultimi 40 anni l’attività umana ha causato la scomparsa del 60% dei mammiferi, rettili, pesci e uccelli presenti in natura. L’animazione può essere un modo per documentare questa scomparsa”.

Il terzo cortometraggio, quello con il tratto di disegno più elementare e classicamente “bozzettiano”, tratta invece il tema della guerra e delle armi attraverso una rocambolesca parata militare fatta di linee che si spezzano, si intersecano e si inseguono. “È un tema che mi ha sempre interessato e che ovviamente adesso ha assunto anche una connotazione tragica di attualità”, spiega Bozzetto. “Si tratta di lavori molto diversi da quelli che ho realizzato in passato, quando lavoravo con gruppi ristrettissimi di persone, con quattro o cinque collaboratori fidati. In questo caso, mi trovo a confrontarmi con giovani animatori usciti dalle migliori scuole di animazione, con nuovi talenti in questo ambito, e a rapportarmi con studi in cui lavorano centinaia di persone. È diverso, ma altrettanto bello. Da animatore sono diventato scrittore, perché mi trovo a dover descrivere minuziosamente come deve essere il risultato finale a chi lo deve animare”.

Le ispirazioni di Bruno Bozzetto

“Uno dei titoli che inizialmente avevo pensato per questo progetto, che probabilmente diventerà un mediometraggio composto dai tre diversi corti, era: Allegretto, non troppo. Un titolo che tiene conto dell’ispirazione musicale, richiamando il mio vecchio lavoro del 1976, ma anche dei temi trattati, tutt’altro che allegri”, scherza Bozzetto, che non si è sottratto anche ad alcune domande dal pubblico. “Io mi entusiasmo per tutto”, ha risposto a chi gli chiedeva quali fossero oggi le sue principali fonti di ispirazione. “Sono un grande appassionato di cinema, specialmente dei film di Woody Allen e dei fratelli Coen. Quando ero più giovane i miei miti cinematografici erano sostanzialmente tre: Federico Fellini per l’immaginazione smisurata, Jacques Tati per l’umorismo e Stanley Kubrick, che è riuscito a creare un capolavoro con ogni suo film pur cambiando sempre genere”.

Bruno Bozzetto e Roberto Genovesi a Cartoons on the Bay (fonte: NewsCinema.it)

Bruno Bozzetto e Roberto Genovesi a Cartoons on the Bay (fonte: NewsCinema.it)

“Quello che consiglio ai giovani è di leggere molto, di essere sempre curiosi e soprattutto attenti alla vita che ci circonda. Un grande scrittore può penetrarti nell’animo e cambiarti la vita, ma anche le cose apparentemente insignificanti possono essere lo spunto per un’idea. Dobbiamo essere sempre pronti a cogliere questi spunti per alimentare la nostra creatività. I giovani, all’inizio della loro carriera, devono poter essere liberi di sperimentare, di giocare con quello che vogliono”, continua Bozzetto.

“È stata proprio questa mia curiosità, la mia naturale predisposizione ad entusiasmarmi per qualsiasi cosa, a farmi lavorare, ad esempio, con una persona speciale come Piero Angela per la rubrica Quark. Lessi un suo libro e immediatamente mi immaginai un ipotetico film su quelle tematiche scientifiche che lui raccontava con quella prosa così chiara. Allora gli scrissi una lettera, sapendo che sarebbe stato difficile commercialmente giustificare un lungometraggio animato tratto da un saggio di Angela. Ma qualche tempo dopo si presentò l’occasione di lavorare insieme per il programma televisivo. È stata una collaborazione che è durata dieci anni e che ancora oggi rappresenta il lavoro più bello e piacevole della mia vita, trascorso senza mai un problema e grazie al quale ho imparato tantissime cose di cui sono grato”.

Giornalista cinematografico. Fondatore del blog Stranger Than Cinema e conduttore di “HOBO - A wandering podcast about cinema”.

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Castiglione del cinema: gli ospiti più attesi della prima edizione | Da Brignano a Paolo Genovese

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Enrico Brignano – Newscinema.it

Si svolgerà dal 28 settembre all’1 ottobre 2023 la prima edizione di Castiglione del cinema, nuovo festival cinematografico sulle sponde del Lago Trasimeno. Ecco gli ospiti più attesi nel bellissimo borgo umbro.

Il panorama dei festival nazionali si amplia ulteriormente con la prima edizione, dal 28 Settembre all’1 ottobre 2023, di Castiglione del Cinema, rassegna dedicata al cinema italiano in uno dei borghi più belli d’Italia sulle sponde del Lago Trasimeno: Castiglione del Lago, in provincia di Perugia.

L’evento, diretto dal giornalista e critico Emanuele Rauco, proporrà proiezioni gratuite, incontri e momenti di confronto. Il 22 Settembre alle 10.00 sarà possibile seguire la conferenza stampa di presentazione in streaming sul canale YouTube MADROG o in presenza al Palazzo della Provincia di Perugia. Scopriamo insieme gli ospiti più attesi.

Jasmine Trinca

L’apprezzata attrice, passata per la prima volta dopo vent’anni di recitazione – aveva iniziato nel 2001 con La stanza del figlio di Nanni Moretti – dietro la macchina da presa, presenterà al pubblico il suo esordio da regista: Marcel!, presentato lo scorso anno al Festival di Cannes nelle Séances spéciales. Un’opera che già dal titolo vuole essere un omaggio al grande attore e mimo francese Marcel Marceau (1923 – 2007), lavorando sul sottilissimo confine tra favola e realtà.

L'attrice e regista Jasmine Trincia

L’attrice e regista Jasmine Trincia

Enrico Brignano

Il travolgente comico romano riceverà a Castiglione del cinema il “premio Vaime”, dedicato al grande giornalista e intellettuale Enrico Vaime, uomo di cultura e spettacolo tra i più brillanti d’Italia, nato a Perugia. Un riconoscimento che andrà quest’anno allo showman, altrettanto pirotecnico nei suoi spettacoli televisivi, teatrali e cinematografici. Brignano presenterà inoltre, insieme al regista Alessandro Pondi e all’attrice Monica Vallerini, il film Una commedia pericolosa, di cui è protagonista.

Paolo Ruffini

Tra gli incontri più attesi, anche quello con Paolo Ruffini, comico, attore e regista livornese, che racconterà al pubblico il suo rapporto con il cinema, innanzitutto da appassionato e cultore, attraverso i suoi film preferiti. A seguire, sarà proiettato il documentario Perdutamente, di cui Ruffini è regista: un toccante doc dedicato alle persone che quotidianamente si perdono cura dei propri cari malati di Alzheimer.

Il comico e regista Paolo Ruffini

Il comico e regista Paolo Ruffini

Laura Delli Colli

Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice, nonché presidente del SNGCI (Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani) presenterà il suo libro sull’icona del cinema italiano Monica Vitti, soffermandosi però anche sul ruolo del critico cinematografico oggi e su come il cinema italiano può ritornare centrale anche presso le nuove generazioni. Il focus su Monica Vitti sarà accompagnato dalla proiezione della versione restaurata del capolavoro La ragazza con la pistola di Mario Monicelli.

Paolo Genovese

Il regista di Immaturi, Perfetti Sconosciuti e Supereroi incontrerà gli studenti per raccontare loro il mestiere di regista e di sceneggiatore, soprattutto attraverso la commedia e le sue infinite possibilità narrative.

Paolo Genovese, regista e sceneggiatore (fonte: Ansa)

Paolo Genovese, regista e sceneggiatore (fonte: Ansa)

Gianni Amelio

Fra gli appuntamenti principali, rimandando al sito ufficiale della manifestazione per il programma completo, segnaliamo infine il Premio alla Carriera che verrà consegnato a Gianni Amelio, di cui verrà proposto uno dei suoi film sempre attuali: Lamerica del 1994.

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Castiglione del Cinema 2023: info, news e appuntamenti sulle sponde del Lago Trasimeno

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Ecco cosa c'è da sapere per Castiglione del cinema 2023

Castiglione del Cinema 2023  – Fonte: Instagram – Newscinema.it

Ecco tutto quello che c’è da sapere su Castiglione del Cinema 2023, la rassegna di cui NewsCinema e MadRog saranno Media Partner ufficiali.

Castiglione del Cinema 2023, nella sua prima edizione, è già un evento molto atteso, in quanto il programma è veramente molto ricco. Vogliamo svelarvi tutto quello che c’è da sapere, in modo che non vi perdiate nulla. Dalle info, alle news agli appuntamenti imperdibili.

Il cinema italiano quest’anno ha ricevuto un grosso riscatto, in quanto non solo a Venezia 80 ha dato il meglio di sé, ma adesso anche con una nuova iniziativa, direttamente da uno dei borghi più belli d’Italia, quello di Castiglione del Lago. Ecco cosa dovete sapere.

Castiglione del Cinema 2023: news e info

Dal 28 settembre al 1° ottobre 2023, avrà luogo la prima edizione di Castiglione del Cinema, evento dedicato tutto al cinema italiano, sulle sponde del Lago Trasimeno. Dopo aver subito diversi lavori di restauro, il Nuovo Cinema Caporali, finalmente ha riaperto al pubblico dal 14 settembre e sarà la sede che ospiterà i 4 giorni dell’evento.

Saranno numerosi gli eventi che prenderanno piede a Castiglione del Lago, proiezioni di film, incontri con importanti ospiti del cinema, concerti, masterclass e Q&A con professionisti della settima arte. Il Direttore artistico della rassegna nel cuore dell’Umbria, Emanuele Rauco, già membro attivo dal 2016 della Commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia e dal 2019 socio della Rete degli Spettatori, è entusiasta di Castiglione del Cinema: “È importante che Castiglione del Lago abbia una sua manifestazione cinematografica duratura nel tempo, per continuare a far scoprire al mondo del cinema le bellezze del Trasimeno, delle sue città e dei suoi borghi…”.

Dai medesimi toni frizzanti, anche la dichiarazione di Luigi Meoni, Presidente dell’Associazione Castiglione del Cinema: “L’idea di Castiglione del Cinema nasce all’indomani della decisione presa dalla Fondazione Ente dello Spettacolo – a cui va il merito, insieme al nostro ringraziamento, di aver portato il mondo del cinema in questi luoghi, facendoli conoscere e apprezzare ai protagonisti che sono stati ospiti negli anni precedenti – di non proseguire questa esperienza a Castiglione del Lago, per cui abbiamo pensato di farla nostra…”.

Castiglione del Cinema 2023: programma

Gli appuntamenti confermati ad oggi, ai quali si potrà assistere in maniera gratuita a Castiglione del Cinema 2023, sono i seguenti:

  • Il regista Gianni Amelio, non solo riceverà il Premio alla Carriera, ma delizierà i suoi ospiti con la proiezione del suo lungometraggio, Lamerica presentato per la prima volta nel 1994;
  • Laura Delli Colli, giornalista, scrittrice e presidente del SNGC, presenterà il suo libro, la cui protagonista è una tra le icone del cinema italiano per antonomasia, Monia Vitti;
  • Si potrà partecipare ad una Masterclass con il regista, Paolo Genovese, già conosciuto per film quali Immaturi, Tutta Colpa di Freud e Perfetti Sconosciuti;
  • Jasmine Trinca e Paolo Ruffini presenteranno i loro rispettivi film, Marcel! e Up&Down – Un film normale;
  • Dal cinema di Ieri, con la proiezione del film, La Ragazza con la Pistola di Mario Monicelli, al cinema di oggi con, Per Niente al Mondo di Ciro D’Emilio;
  • L’apice per quanto riguarda gli approfondimenti su argomenti sociali e culturali, lo si otterrà grazie ad un intero pomeriggio, dedicato ad una tematica molto delicata, cioè tutto quello che riguarda le carceri italiane. Relatori del mondo giuridico e accademico si confronteranno in un interessantissimo dibattito, fino ad arrivare poi alla fine dell’incontro, nel quale verrà proiettato il film, Peso Morto di Francesco Del Grosso. La trama si concerterà su uno dei casi di malagiustizia più grave d’Italia, cioè quella del caso Massaro, detenuto ingiustamente per 21 anni. Il vero sfortunato protagonista della storia, condividerà la sua esperienza con il pubblico.

Il programma potrebbe diventare molto più ricco nei prossimi giorni, per questo vi consigliamo di seguire il 22 settembre alle ore 11:30 la conferenza stampa di presentazione di Castiglione del Cinema 2023, con il programma definitivo che sarà presente in questa prima importante edizione.

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Venezia 80: Enea | Il dissacrante desiderio di sentirsi vivi

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ENEA-NewsCinema.it

Abbiamo visto Enea di Pietro Castellitto in anteprima a Venezia 80, di seguito la nostra recensione.

Presentato in concorso al Festival di Venezia edizione 80, il nuovo lavoro di Pietro Castellitto lo vede sia in regia che in sceneggiatura oltre che come protagonista. Nei suoi 115 minuti di durata porta in scena anche il padre Sergio Castellitto nel ruolo di suo padre e il fratello Cesare ad interpretare suo fratello.

Enea e Valentino sono due giovani amici, da sempre amanti delle feste e impegnati entrambi nello spaccio. Vittime e artefici di un mondo corrotto sono mossi da una vitalità incorruttibile, che li spinge al di là delle regole, sia morali che legali.

La droga e la malavita sono soltanto una parte però di ciò che il sottotesto racconta, una storia familiare particolare a partire dal padre bisogno di evasione, al fratello problematico fino alla madre sconfitta dall’amore. A questi si aggiunge una ragazza che in parte destabilizzerà il trascorso di Enea tra le piaghe di una quotidianità che si fa sempre più incriminata e pericolosa.

ENEA-Giorgio Quarzo Guarascio

Una vastità enorme di simboli e metafore in una società corrotta ma speranzosa, il nuovo lavoro di e con Pietro Castellitto si pone come un interessante estratto sociale dissacrante ma non disarmante. Esemplari interpretazioni che vivono di naturale spirito familiare, vista anche la scelta di Pietro di far ricoprire i ruoli di padre e fratello ai corrispettivi reali, esalta senza dubbio una nutrita ragnatela narrativa cullata su musica principalmente del passato italiano.

Enea: lo specchio di una Roma che si mangia tutto

Benedetta Porcaroli è colei che porterà la dolce sfumatura dell’amore in una vita di inganni e criminalità e lo farà in maniera spontanea, schietta e decisiva. Riflessioni sul rapporto tra droga e giovani hanno l’urgenza di essere esposte in uno scenario come quello odierno, peccato che qui spesso si scelga soltanto di suggerirle, perdendo l’occasione di approfondire qualcosa di necessario.

Una borghesia descritta tra depressione e suicidio, ha come la necessità di sfogarsi, di evadere dalla rabbia repressa tra un linguaggio colorito, immagini sprezzanti e bestemmie evitabili. Lo specchio di una Roma che si mangia tutto, una gioventù vogliosa di arrivare senza troppa fatica e famiglie benestanti nate da padri forgiati sul niente e figli cresciuti sugli allori.

Enea Pietro Castellitto

Ottima la scrittura, che seppur da un lato scricchiola nelle scene esageratamente deliranti, ironizzando su aspetti talvolta adolescenziali e riuscendo così solo in parte, dall’altro vince soprattutto da metà in poi, avvolgendo coi suoi monologhi polarizzanti e gli scambi pungenti tra i personaggi.

Tecnica pungente e riflessioni sociali

Un film sul desiderio di sentirsi vivi ha detto lo stesso Pietro in conferenza stampa, che infatti in tutta onestà riesce nell’intento, raccontando il tutto con un’estrema cura anche dell’aspetto estetico.
Location, colori, luci, un’intrigante direzione registica che Castellitto utilizza, affidandosi a riprese minuziosamente accurate, tra piani sequenza e virtuosismi esplosivi.

L’ottimo finale chiude poi in maniera quasi onirica, astratta, un discorso lungo 115 minuti senza troppe divagazioni. Asciutta, ritmata, frizzante la chiusura veicola ciò che il film ci ha voluto dire fin dall’inizio, nessuno è onnipotente, la ricerca ostinata della felicità libera è possibile ma prima o poi il destino torna a chiedere il conto. In fin dei conti le scelte che prendi decidono l’uomo che sarai.

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