Colin Firth e i Take That presentano Kingsman – Secret Service a Roma: “Tutti abbiamo sognato di essere un agente segreto”

Si è tenuta questa mattina all’Hotel De Russie la conferenza stampa di presentazione del nuovo film di Matthew Vaughn: Kingsman – Secret Service. Interpretato da Taron Egerton, Colin Firth, Mark Strong e Michael Caine Kingsman – Secret Service (qui la recensione) racconta la storia di un’agenzia di spionaggio super segreta che recluta un ragazzo di strada (Taron Egerton) per farlo partecipare alla selezione del suo programma di addestramento sullo sfondo di una minaccia globale portata avanti da un crudele (Samuel L. Jackson) pazzo milionario. Potete trovare qui sotto le dichiarazioni dei due protagonisti Taron Egerton e Colin Firth e dei musicisti Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald dei Take That, autori del brano Get Ready For It, colonna sonora ufficiale del film:

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Ha mai sognato di essere James Bond da piccolo?

Colin Firth: Certo, sognavo di essere un agente segreto. Abbiamo avuto un po’ tutti la fantasia di avere una missione segreta da compiere e un cattivo da sconfiggere.

Durante il film viene usata la battuta “Non è quel tipo di film”. Secondo voi Kingsman che tipo di film è?

Colin Firth: É un film di Matthew Vaughn ! Scherzi a parte Kingsman è una storia di fantasia che si lega ai film di James Bond ma anche alla leggenda dei cavalieri della tavola rotonda. Inoltre non credo esista un’organizzazione di questo genere nella realtà. Se esistesse ne sarei spaventato a morte.

Taron Egerton: É un film sullo stile dello 007 interpretato da Roger Moore. Ritroviamo infatti in Kingsman l’aspetto cinematografico, teatrale e comico di quel tipo di spy story.

Interpretando Kingsman vi siete sentiti più delle vere spie o dei personaggi di Kick-Ass?

Taron Egerton: Questo film non ha nessuna intenzione di sembrare realistico. É molto stilizzato e teatrale e le scene di combattimento sono totalmente al di fuori della realtà. Kingsman va anche oltre il mondo di Bond, è qualcosa di colorato, gioioso e divertente.

Colin Firth: Kingsman non attinge dalla realtà ma da altri film. Gioca con dei punti di riferimento culturali e attinge anche da altri generi.

Mark Owen: Nel film ci sono tantissime coreografie mozzafiato. Noi sono venti anni che facciamo coreografie. Finalmente avete capito il nostro lavoro.

Come è stato sviluppare la colonna sonora di Kingsman?

Gary Barlow: Abbiamo già lavorato con Matthew Vaughn per Stardust e X-Men: L’inizio. Matthew ci ha chiamati lo scorso aprile e ci ha mostrato una prima versione del film, una versione preliminare in cui gran parte degli effetti speciali dovevano ancora essere aggiunti. Ma è stato sufficiente per capire il ritmo del film. Ci siamo divertiti tantissimo.

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Il film apre una riflessione sulle nostre dipendenze da internet e dai social networks. Siete spaventati o affascinati dalla tecnologia?

Taron Egerton: Dopo aver lavorato a questo film mi sono reso conto di molte cose. Ad esempio sono su Twitter e su Facebook e spesso passo il tempo a leggere schifezze di cui non mi importa nulla. Eppure le leggo. Questo è un aspetto della contemporaneità che un po’ mi spaventa.

Colin Firth: Non sono dipendente da Twitter o Facebook e non so nemmeno cosa sia un hashtag. Internet ha sicuramente un potere sociale enorme e così i social networks. La connettività è come tutte le altre cose, ci sono aspetti positivi e altri negativi, si possono ad esempio girare film con l’Iphone. Ma quando mi guardo in giro e vedo a Venezia, uno dei posti più belli del mondo, la gente non sollevare la testa dallo schermo mi accorgo dei lati negativi di questa realtà.

Gary Barlow: Personalmente sono su Twitter e trovo molto divertente vedere cosa fanno le persone. Taron e Colin hanno ragione a sottolineare le problematiche di questa realtà. Ma io con mio figlio di 14 anni comunico tramite Whatsapp.

Vede qualche connessione tra Kingsman ed i terribili attentati accaduti negli ultimi tempi?

Colin Firth: Non faccio nessun tipo di collegamento o connessione tra Kingsman e la realtà. É normale vedere una cosa e collegarla ad un’altra sulla base delle proprie esperienze personali. Lo facciamo tutti. Quello che posso dire è che Kingsman è stato finito di girare molto più di un anno fa quando gran parte di questi ultimi terribili eventi non erano ancora accaduti. Ma è normale che qualsiasi cosa si faccia abbia un effetto e risvegli qualcosa in noi.

Taron Egerton: Questo film presenta una caratterizzazione dei personaggi molto netta. Ci sono i cattivi e ci sono i buoni. Questo implica l’impossibilità di tracciare un parallelo tra la realtà e il film.

Cosa le fa perdere la calma?

Colin Firth: La performance dell’Arsenal ha contribuito parecchio ad influenzare la mia compostezza. Sono una persona tranquilla e composta, ma ogni tanto perdo anche io la pazienza. Una delle più grandi gioie del mio lavoro è esprimere determinati lati del mio carattere, a volte interpreto uomini che adorerei essere, altre volte uomini che disprezzo. Si dice poi che gli inglesi non perdano mai la pazienza. Ma è solo un detto, è sufficiente vedere una partita dell’Arsenal o andare ad un concerto dei Take That per accorgersi di questo.

Come vi siete allenati per le scene dei combattimenti?

Colin Firth: Per me l’allenamento è stato molto doloroso, per Taron molto meno. Mi sono allenato circa sei mesi per tre ore al giorno. Il tipo di attività era più vicino alla danza che alle arti marziali. Questo implica che se nella vita reale qualcuno volesse fare a botte con me potrei mettermi solo a ballare.

Taron Egerton: É stata molto dura, ci voleva un fisico adatto per interpretare il mio ruolo. Mi sono allenato sempre, anche nel corso delle riprese. La cosa più difficile è stata arrampicarmi su una corda. Oggi non sarei in grado di rifarlo, ma è stato divertente.

Kingsman: Secret Service uscirà in tutti i cinema italiani il 25 febbraio 2015.