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Come Star Wars ha cambiato il concetto di blockbuster

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Sono passati 38 anni da quando Star Wars è entrato a far parte della nostra cultura. Era esattamente il 25 Maggio del 1977 quando George Lucas diede vita a quello che poi diventò il cult dei cult. Difficile immaginare un mondo dove non esistano spade laser, proprio perché la saga di Star Wars ha influenzato la nostra cultura a tal punto che noi stessi non riusciamo nemmeno ad immaginarlo.  Oggi, dopo un lungo silenzio, siamo finalmente pronti ad accogliere il nuovo capitolo che sarà nei cinema il prossimo Dicembre. Ma come è riuscito Star Wars ad entrare nelle vostre vite riuscendo anche a rimanerci così a lungo?

Nel 1977, andare al cinema era qualcosa di totalmente differente. Non c’era internet, difficilmente si veniva sommersi da foto del set o anticipazioni sui film che si andava a vedere in sala. Impossibile ‘spiare’ l’attore dietro le quinte, godere dei trailer e sbirciare i teaser. Tutto ciò non sviluppava molte aspettative nello spettatore, che andava al cinema incuriosito, ma con la consapevolezza di non sapere veramente se dal grande schermo sarebbe fuoriuscito qualcosa di suo gradimento. Quando George Lucas portò Star Wars in sala, per l’appunto, non c’era grande attesa.  Questo è stato visto come un vantaggio dallo stesso Lucas, che aveva ben valutato le conseguenze dell’effetto sorpresa. La stessa 20th Century Fox aveva poche pretese dal film di Star Wars e, per tale motivo, George Lucas non ebbe problemi a vendere solamente i diritti sequel e non quelli che riguardavano il merchandising. La produzione del film era in ritardo, il budget era stato bello che superato e non bastava mai. Tutti erano certi di una sola cosa: Star Wars si sarebbe sfracellato al suolo molto presto, giusto il tempo dell’uscita nei cinema. Non si era calcolato, però, un piccolo dettaglio: Lucas non aveva a che fare con internet. Non doveva affrontare l’opinione di centinaia di articoli alla portata di mano di tutti, articoli che avrebbero senza dubbio decantato il già ritenuto flop di George Lucas e della sua folle ideazione, la saga di Star Wars.

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Nessuno poteva rovinare i momenti più significativi del film, nemmeno i paparazzi che avevano poco interesse verso un film già destinato al fallimento. Quando Star Wars uscì al cinema, pochi ne avevano sentito parlare, era un evento relativamente sconosciuto. C’erano stati altri film che avevano scosso le masse, come ad esempio l’opera di Steven Spilberg Lo Squalo, che aveva trasformato la sala cinematografica in una vera e propria location per concerti, con file chilometriche fuori dal cinema e giovani gasati al massimo per ogni scena che innovava un cinema che fino ad allora era stato piuttosto tradizionale. Per Star Wars bastarono pochi giorni in sala, dopodiché passò dal suo essere un semplice film a diventare tempesta, amato da spettatori che avevano una devozione febbrile verso la pellicola, abbastanza da onorarla per oltre quasi quattro decenni. Eppure, come abbiamo già detto, quando i futuri amatori erano in fila al cinema per vedere il film di Lucas, quasi nessuno sapeva quello che stavano andando a vedere. Erano stati attratti da alcuni filmati visti la volta precedente che avevano visto una pellicola, o da un poster in qualche angolo della città. Oggi, il 18 Dicembre, tutti sappiamo cosa aspettarci dal nuovo capitolo di Star Wars, e non solo perché è un sequel, ma perché abbiamo avuto modo tramite i blog, i social, le riviste ecc. di avere libero accesso a foto e video del film che ci hanno di gran lunga anticipato molti punti del film. J.J. Abrams ha voluto, in  parte, mettere alcuni dettagli del film all’interno di una Mistery Box immaginaria, quindi gli spettatori si augurano di avere comunque qualche sorpresa il prossimo inverno. Nonostante ciò, sicuramente il pubblico che siederà in sala, non avrà mai la sorpresa che ebbero gli stessi spettatori nel lontano 1977. Star Wars fu capace di alterare completamente le abitudini della gente, che andava al cinema il venerdì sera per iniziare il week end.

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Con l’arrivo del capolavoro di Lucas, in fila per fare il biglietto c’erano intere masse, che si presentavano con ore ed ore di anticipo per riuscire a fruire di quello che aveva già a pieno raggiunto la definizione di film cult. Inoltre, quando il pubblico usciva estasiato dal cinema, non ancora aveva idea che quello che avevano visto avrebbe avuto un seguito. Per loro, non si trattava di una trilogia, ma semplicemente di un gran bel film. Dunque ad oggi, la nostra cultura e il modo di andare a vedere un film, sono cambiati. Questi mutamenti sono avvenuti nel bene e nel male, cambiando la fruizione dei cosiddetti blockbuster come Star Wars per sempre. Ora, quando film con alte aspettative sono in produzione, ci sono centinaia di persone sul web che postano foto di scena, video ed altri materiali, riuscendo quindi a speculare al massimo su quello che il film potrebbe essere. Tutto questo ci porta a porci una domanda: Ma se Lucas avesse portato in sala Star Wars con le stessa atmosfera e con tutte le alte aspettative del pubblico, l’autore si sarebbe fatto influenzare durante il processo di produzione cinematografica? Chissà cosa sarebbe successo se ai tempi avessimo avuto la possibilità di vedere comodamente dalle nostre case una foto della Principessa Leila o di Luke Skywalker. George Lucas ha beneficiato, forse anche inconsciamente, del fatto che la sua opera fosse del tutto originale. Nessuno aveva provato ad influenzare il pubblico, nessuno aveva detto alla gente cosa avrebbero visto e nessuno ha provato a inculcare agli spettatori il significato di Star Wars.  E fu così che un film senza aspettative divenne leggenda.

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La fisicità che imprigiona gli attori: troppi muscoli sono un limite? | #MadVision

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Attori muscolosi – Newscinema.it

In questa puntata della mia rubrica vorrei proporvi una riflessione e conseguente confronto insieme, sulla fisicità nel cinema.

Mi sono venuti in mente alcuni attori che sono ormai un po’ imprigionati dietro alla propria estetica ingombrante e spesso, proprio per questo, risultano adatti solo a un certo tipo di ruolo. Si puó trattare di protagonisti dai nomi altisonanti come Dwayne Johnson, Dave Bautista, John Cena, oppure in altri casi di caratteristi o comprimari che vediamo sullo sfondo come Nathan Jones.

Quest’ultimo ad esempio lo ricordo fin dai tempi di Troy quando si faceva trafiggere dalla lama di Brad Achille Pitt, durante un duello corpo a corpo. Negli anni ha poi partecipato a tanti altri film lasciando il segno anche di recente come scagnozzo di Immortan Joe in Mad Max: Fury Road.

Gli attori prigionieri del loro corpo

Incastrati dunque in enormi corporature sono artisti che talvolta vengono scelti proprio grazie a questa caratteristica, che peró via via puó diventare anche un peso. Ho dedicato questo argomento un post sul mio profilo Instagram che potete vedere qui sotto.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Lorenzo Usai (@madraine8)

Tanti mi hanno risposto dicendo la loro, come micaelalemcronache che ha scritto: “La fisicità è un limite quando non ci sono altri talenti” o una_ragazza_ordinaria che ha commentato: “…possono finire legati sempre alla stessa tipologia di personaggio. Però questo potrebbe anche costituire una fortuna”.

T.Marco93 ha condiviso il suo pensiero scrivendo nei commenti al post: “Mio personale pensiero.. sicuramente un fisico molto accentuato a livello muscolare ti può portare più a ricoprire un ruolo piuttosto che un’altro ma non sempre è uno svantaggio…secondo me se uno è veramente bravo come attore non necessariamente è limitato dal fisico, citando la tua riflessione su Shark 2 dove dicevi che non vedevi assolutamente Statam nei panni di “padre” ecco…lui magari è limitato a fare quelle scene specifiche ma tipo John Cena in una delle sue ultimissime uscite ha avuto un ruolo secondo me dove la prepotente muscolatura non c’entra…con questo non voglio etichettare John Cena come “grande attore” ci mancherebbe…ma credo che il limite se c’è lo pone il talento e non il fisico“.

Insomma un confronto animato e interessante a cui, se non avete ancora partecipato e volete aggiungere qualcosa, siete sempre in tempo facendo un giro su Instagram @madraine8

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I 10 attori dimenticati che dovrebbero tornare sul grande schermo

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Clive Owen

L’attore inglese Clive Owen – Fonte: Ansa Foto

Sapete quali sono i 10 attori e attrici che il pubblico vorrebbe veder brillare nuovamente sul grande schermo? Ecco quali sono i nomi degli artisti in questione.

A seguito di molti progetti a dir poco deludenti (o non funzionanti affatto), molti attori e attrici si sono trovati a non lavorare più come un tempo. I Redditor si sono recentemente riuniti su r/movies , il più grande subreddit cinematografico, per fare una lista delle star di Hollywood che meriterebbero di tornare alla ribalta.

Anziché rivolgersi a dei sostituti, ripescare i loro nomi. potrebbe essere la scelta migliore per farli tornare alla ribalta. Ecco di chi stiamo parlando.

Clive Owen

Clive Owen è il primo ad aprire la lista. Il suo nome per anni è stato protagonista di film d’azione, thriller e drammatici, come Inside Man e King Arthur. Tuttavia, i molti fan appassionati della sua carriera, considerano il suo film migliore Children of Men diretto dal regista Alfonso Cuaron.

Eppure, qualcosa negli ultimi dieci anni non sembra essere andato nel migliore dei modi, visto che il suo nome non è più apparso in nessun tipo di produzione. Per un attore del suo calibro, prendere parte a piccoli ruoli non è stato il massimo. Uno tra tutti, la sua partecipazione alla terza stagione di American Crime Story, nel quale interpreta Bill Clinton in maniera impeccabile. E pensare che ancora adesso, c’è chi lo vorrebbe come il prossimo James Bond.

Macaulay Culkin

Se c’è un attore che è rimasto un’icona degli anni ’90 è sicuramente Macaulay Culkin. Il film Mamma ho perso l’aereo ha visto il piccolo attore diventare uno degli artisti più ricercati e amati dal pubblico – soprattutto femminile – di tutto il mondo. Il faccino da angioletto e la sua comicità semplice ma efficace, hanno fatto tutto il resto.

Eppure, anche a causa degli accessi (droga e alcol), Culkin non è riuscito a mantenersi in volo, precipitando nel dimenticatoio. Dopo i film flop Uncle Buck e My Girl della seconda metà degli anni ’90, Culkin è tornato ad interpretare dei ruoli più spigolosi solo nel 2003, con Party Monster e American Horror Story: Double Feature.

Phoebe Cates

L’attrice americana Phoebe Cates – Fonte: NewsCinema

Phoebe Cates

L’attrice americana Phoebe Cates non è stata protagonista di molti film a dire il vero. Ma in quei pochi, bisogna ammettere che ha lasciato il segno come in Fuori di testa e Gremlins. Sapete che sono trascorsi dieci anni dall’ultima volta che ha preso parte a un film?

A quanto pare, l’ultimo lavoro nel mondo dello spettacolo è stato nel 2015, quando ha prestato la sua voce al film Lego Dimensions. A voi piacerebbe rivederla in qualche produzione?

Rick Moranis

Chi non ha adorato Rick Moranis durante gli anni ’80? Nel corso del decennio è stato protagonista di film cult come Ghostbusters , La piccola bottega degli orrori , Balle spaziali e Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi. Nonostante il grande successo, nel 1997 Moranis ha deciso di lasciare la carriera come attore, per dedicarsi alla famiglia.

Qualcuno aveva parlato anche di un possibile ritorno nel film Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi, ma poi non se ne fece più nulla a quanto pare. Chissà che magari non possa cambiare qualcosa in futuro…

Vince Vaughn

Negli anni 2000, l’attore Vince Vaughn era praticamente ovunque. A dire il vero era considerato come il Re della commedia americana, grazie a successi come Old School, Dodgeball, Due single a nozze e L’isola delle coppie. Ma lui è stato molto più di un attore comico, visto che ha preso parte anche a progetti come la seconda stagione di True Detective.

Eppure tutto questo non è bastato, visto che pian piano, il suo nome ha smesso di essere inserito con maggiore frequenza nei credit, salvo in due occasioni: il film d’azione Brawl in Cell Block 99 e il poliziesco Dragged Across Concrete.

Joseph Gordon Levitt

L’attore americano Joseph Gordon Levitt – Fonte: Ansa Foto

Joseph Gordon-Levitt

L’attore Joseph Gordon-Levitt dalla fine degli anni 2000 fino alla metà del 2010 è stato uno degli artisti più richiesti ad Hollywood. Tra i titoli più famosi: 500 giorni insieme; 50 e 50; Il Cavaliere Oscuro, Senza freni, Looper e Snowden. Va ricordata anche una regia firmata da lui, Don Jon con protagonista lui e l’attrice Scarlett Johansson.

Visto che il pubblico continua a chiedere di lui, vi farà piacere sapere che Joseph Gordon-Levitt prenderà parte a due film: Providence con Lily James e Killer Heat con Shailene Woodley .

Mira Sorvino

Mira Sorvino è stata un’attrice che nel corso della sua carriera ha regalato al pubblico delle interpretazioni memorabili. Alcuni titoli sono Romy e Michelle, Mimic e la sua interpretazione da Oscar nel film La dea dell’amore del 1995.

Come ricorda un utente, il motivo della scomparsa della Sorvino nei film è legata a un nome noto di Hollywood: “Sono passati anni da quando alla Sorvino è stato affidato un progetto che fosse davvero all’altezza del suo talento. Così tante promesse e poi è stata inserita nella lista nera da Harvey Weinstein”. Pensiero che tra l’altro è stato confermato da Peter Jackson, quando disse che Weinstein ha impedito alla Sorvino di essere presa in considerazione nel casting.

Geena Davis

Un altro nome che ha lasciato i fan con l’amaro in bocca è quello di Geena Davis, con le sue performance iconiche come: La Mosca, Beetlejuice – Spiritello Porcello, Turista per caso (per il quale ha vinto un Oscar) e l’intramontabile Thelma & Louise.

Alcuni utenti parlando di lei hanno ricordato la sua partecipazione nella terza stagione di Glow e nella prima stagione de L’Esorcista, nel ruolo di Angela Rance.

Jennifer Connelly

L’attrice statunitense Jennifer Connelly – Fonte: Ansa Foto

Jennifer Connelly

La bellissima Jennifer Connelly nel corso della sua carriera ha avuto modo di essere diretta con tantissimi registi di grande successo come: Dario Argento, Jim Henson, Darren Aronofsky e Ang Lee. Un film che è piaciuto molto a critica e pubblico è stato Requiem for a Dream e il drammatico A Beautiful Mind, con il quale ha vinto il Premio Oscar.

Averla vista recitare in Top Gun – Maverick, aveva riacceso le speranza del pubblico di un possibile ritorno in grande stile. Ma a quanto pare, è previsto solo il suo coinvolgimento nella serie di fantascienza Dark Matter insieme a Joel Edgerton per Apple+.

Ben Stiller

Ed infine, a chiudere questa lista ci pensa il nome di Ben Stiller, che oltre ad essere stato un attore amatissimo, è stato anche dietro la macchina da presa, dirigendo programmi tv come en Stiller è passato dietro la macchina da presa , dirigendo fantastiche serie TV come Fuga a Dannemora e Scissione.

Tra i film più popolari di Ben Stiller ricordiamo Zoolander 2 del 2016 e The Meyerowitz Stories del 2017 e la trilogia di Vi presento i miei. Questa volta, tra i commenti degli utenti c’è una richiesta speciale: “Mi piacerebbe vedere un ritorno dello stile comico di Dodgeball / Zoolander”.

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I 10 film Disney che meriterebbero un restauro in 4K

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Pinocchio della Disney

Pinocchio della Disney del 1940 – Fonte: NewsCinema.it

Sapete quali sono i 10 film d’animazione che hanno reso grande la Disney e che meriterebbero un restauro in 4K? Ecco una lista.

In occasione del centenario della Walt Disney Animation, alcuni film d’animazione del passato sono stati restaurati in 4K, per fare in modo che potessero tornare a brillare come un tempo. I primi due titoli che sono stati sottoposti a questo trattamento molto accurato, sono Cenerentola e Biancaneve e i sette nani. 

Estrema è stata la cura con la quale sono stati restaurati questi grandi capolavori, riuscendo a rimasterizzare i negativi originali, per far sì che non si perdesse la brillantezza originale. Tra i prossimi film della Disney, che meriterebbero un’aggiustatina, per renderli ancora più incantevoli, ne sono stati scelti ben 10.

Pinocchio (1940)

Tra i film più amati c’è sicuramente Pinocchio del 1940. La storia del burattino che voleva diventare un bambino, resta tra le storie più complesse mai realizzate dalla Disney. Al momento della sua uscita fu ben noto a tutti quanto Pinocchio avesse alzato l’asticella nel mondo degli effetti visivi d’animazione relativi ai personaggi.

Per essere un film degli anni ’40 e per le scene dalla composizione molto complessa, come nel caso del rapporto con Geppetto, Mangia Fuoco, o nella pancia della Balena, sicuramente un restaurato in 4K potrebbe essere assolutamente necessario.

Fantasia della Disney

Fantasia della Disney del 1940 – Fonte: NewsCinema.it

Fantasia (1940)

La Disney con Fantasia nel 1940 ha creato qualcosa di strabiliante. Le sequenze dei disegni perfettamente sincronizzati con la musica classica, ha creato un vero e proprio capolavoro dell’animazione. In questo caso, la rimasterizzazione in 4K è assolutamente necessaria.

Il fine ultimo è quello di non perdere la sua naturale bellezza visiva e uditiva. Sebbene in passato sia stati fatti degli accorgimenti, anche siamo ben lontani da tutto quello che potrebbe offrire agli spettatori.

Bambi della Disney

Bambi della Disney del 1942 – Fonte: NewsCinema.it

Bambi (1942)

La storia del cucciolo di cerbiatto che resta orfano, è un momento talmente triste, che anche in età adulta riesce a far scendere una lacrima. Il piccolo Bambi insieme agli altri animali che vivono nella foresta durante il cambio della stagioni, hanno richiesto un’attenzione maggiore nella loro realizzazione.

La varietà di colori utilizzati nella versione originale, qualora venissero ritoccate  nella versione restaurata in 4K, riuscirebbe ad emozionare ancora di più chi si appresterebbe a vederlo.

I Tre Caballeros

I Tre Caballeros della Disney del 1944 – Fonte: NewsCinema.it

I Tre Caballeros (1944)

La Disney in passato si è occupata di film ambientati in Sud America, come nel caso de I Tre Caballeros. Questo è sicuramente un titolo che avrà stupito la maggior parte dei lettori: come mai è ricaduta la scelta su questo film Disney?

La risposta è presto detta. Trattandosi di un lungometraggio con all’interno culture famose nel mondo, per i loro colori sgargianti come nel caso del Brasile o del Latino America, un restauro che porti tutto il film a brillare, è ciò di cui avrebbe bisogno.

Alice nel Paese delle Meraviglie della Disney

Alice nel Paese delle Meraviglie del 1951 – Fonte: NewsCinema

Alice nel Paese delle Meraviglie (1951)

Chi non ha mai visto Alice nel Paese delle Meraviglie? Qui ci troviamo di fronte a un’esplosione cromatica vera e propria. La presenza di personaggi dai colori sgargianti, per non parlare delle ambientazioni, rendono il quadro complessivo, un lavoro che rasenta la perfezione.

La capacità di aver distinto la parte reale da quella onirica, è racchiusa nella scelta dei colori. Un intervento sulle parti scure del film d’animazione, potrebbero fare la differenza.

Lilli e il Vagabondo

Lilli e il Vagabondo della Disney del 1955 – Fonte: NewsCinema.it

Lilli e il Vagabondo (1955)

Quante volte avete provato a ricreare la dolce scena degli spaghetti e la polpetta, con il vostro o la vostra partner? La storia di Lilli e il Vagabondo ha fatto sognare intere generazioni, sebbene i protagonisti non fossero degli esseri umani. Questo film della Disney occupa un posto speciale nella storia della casa d’animazione, perché è stato il  primo ad inaugurare l’utilizzo del cinemascope widescreen per un film d’animazione.

Le ambientazioni e il movimento dei personaggi, che in questo caso sono dei cani, grazie alla prospettiva hanno fornito un risultato finale, davvero incredibile. Pensate se questa versione del 1955 venisse corretta con la versione 4K, cosa potrebbe offrire al pubblico.

La Bella Addormentata Nel Bosco della Disney

La principessa Aurora de La Bella Addormentata nel Bosco della Disney – Fonte: NewsCinema

La Bella Addormentata nel Bosco (1959)

L’utilizzo del formato cinemascope, continua anche con La Bella Addormentata nel Bosco, portando gli sfondi e i personaggi a muoversi in maniera ancora più libera. Il mondo dell fiabe, all’interno del quale vive la principessa maledetta e protetta da tre fate buone, grazie a questa tipologia di formato, offre una versione inedita dell’animazione.

La drammaticità della storia viene espressa con la scelta di una varietà di colori che si sposa perfettamente con lo stato d’animo della principessa. Piccola curiosità: La Bella Addormentata nel Bosco è uno dei film della Disney più costosi di tutti i tempi.

La Spada nella Roccia della Disney

La Spada nella Roccia del 1963 della Disney – Fonte: NewsCinema

La Spada nella Roccia (1963)

A causa del budget altissimo utilizzato per realizzare La Bella Addormentata nel Bosco, la Disney fu costretta a servirsi del processo Xerox, per continuare a produrre ma contenendo i costi. Il processo Xerox, permetteva di fotocopiare fedelmente i disegni di chi occupava della loro realizzazione direttamente sulle celle di animazione. Dopo aver fatto questo passaggio, non restava che colorarli.

Chiaramente, servirsi di un lavoro del genere, aveva portato la Disney a fare dei passi indietro nella realizzazione di disegni perfetti. Come nel caso de La Spada nella Roccia, sono ben visibili le linee della matita tipiche dei bozzetti e lasciate affinché le sequenze potessero essere più fluide e – nonostante tutto – dotate di un proprio carattere.

Il Calderone Nero della DIsney

Il controverso cartone Il calderone nero del 1985 della Disney – Fonte: NewsCinema

Il calderone nero (1985)

Il calderone nero della Disney, ancora oggi è uno di quei titoli che porta gli spettatori a prendere posizioni diverse. Considerato come uno dei film d’animazione peggiore di tutti i tempi, la Disney stava cercando di salvare il salvabile e di portare il pubblico di nuovo dalla loro parte. Sicuramente, aver puntato tutto su una storia cupa e violenta, per i canoni della Disney, non era stato poi così facile da gestire.

Solo con i passare degli anni, gli spettatori hanno imparato ad accettare questo film, tanto da averlo considerato un cult. Il calderone nero è il primo film che si è servito di effetti computerizzati. Per tanto, ricorrere a un restauro in 4K potrebbe solo fargli bene, riuscendo ad incuriosire anche nuovi spettatori.

Il gobbo di Notre Dame della Disney

Esmeralda e Quasimodo de Il gobbo di Notre Dame del 1996 della Disney – Fonte: NewsCinema

Il gobbo di Notre Dame (1996)

Il film d’animazione Disney degli anni ’90, sono stati realizzati e colorati in maniera digitale, con il programma CAPS. In questo modo, le scene sono riuscite ad acquisire maggiore profondità e nitidezza, come non era mai successo prima d’ora.

Per realizzare il film Il Gobbo di Notre Dame è stato effettuato un lavoro di estrema attenzione, nel realizzare gli interni precisi della nota cattedrale presente a Parigi. Colori caldi e intensi dei buoni contrapposti a quelli cupi e freddi dei cattivi, hanno regalato un perfetto equilibrio all’interno della storia, ispirata alla storia originale di Victor Hugo.

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