Ferro | la recensione dell’intimo documentario su Prime Video

Tiziano Ferro ripercorre i suoi primi 40 anni, raccontando di come sia riuscito a mettersi alle spalle il vizio dell’alcol e le difficoltà di fare coming out nell’industria musicale italiana. Ferro, il docufilm disponibile in streaming su Amazon Prime Video, è un autoritratto intimo e sofferto.

Ferro | docufilm tra bullismo, alcolismo e sessualità

È chiaro fin da subito che Ferro non vuole avere ambizioni cinematografiche, ma porsi come un progetto in continuo aggiornamento (non a caso sulla piattaforma streaming il film è indicato come prima puntata di una ipotetica stagione) e in costante dialogo con il proprio pubblico. Sviluppandosi come una confessione fatta alla soglia dei quarant’anni, il documentario affronta tre frasi cruciali della vita del cantante: il bullismo subito da adolescente, quando era un ragazzino timido e sovrappeso; le pressioni subite dall’industria discografica, prima quelle per modificare il suo aspetto fisico e poi quelle per nascondere la sua omosessualità; infine la depressione e l’alcolismo dopo i trenta. 

Gli ingredienti del film sono gli stessi delle canzoni (e del successo) di Ferro: la fiducia nel sorriso, l’esplicitazione della propria fragilità, la lezione dell’altruismo. 

Elegia americana

Girato tra Milano e Los Angeles, dove Tiziano Ferro vive da ormai qualche anno assieme al marito Victor (con cui si è sposato nell’estate 2019), il documentario trova forse il suo vero motivo di interesse nella descrizione degli Stati Uniti come luogo di “salvezza” e di rinascita. La repressione della propria omosessualità viene superata attraverso un confronto con alcune studentesse americane che studiano l’italiano con i testi delle sue canzoni. La vergogna e lo stigma dell’alcolismo vengono man mano scalzate dall’impegno nelle comunità di recupero a Los Angeles. Gli Stati Uniti per Tiziano Ferro rappresentano la fuga dalla notorietà, quindi la possibilità di recuperare una dimensione più famigliare e personale. Quel Paese che in molti sognano come antidoto alla ordinarietà di tutti i giorni, descritto spesso con caratteri eccessivi, diventa invece nel docufilm una casa ideale per sentirsi al sicuro, protetti.

amazon prime video tiziano ferro 1

Sono come voi

Ciò che sta davvero a cuore a Tiziano Ferro è quello di mostrarsi simile ai suoi fan, fare in modo che il suo pubblico possa immedesimarsi nelle sue debolezze e nei suoi inciampi. Tutta la più recente carriera del cantante ha sempre cercato di dire questo: “Sono sempre uno di noi”. Per riuscire in questo obiettivo, è cruciale riflettere un’immagine di umiltà, di imperfezione, spingere sul tasto del “perdono” dei propri errori (in questo senso è parecchio enfatizzato l’aneddoto di quell’ormai celebre esibizione di Almeno tu nell’universo a Sanremo, in cui l’emozione giocò a Ferro qualche brutto scherzo). A questo stesso scopo servono i video inediti del matrimonio a Los Angeles e della relativa festa con amici e famiglia a Latina. Ed è proprio per queste ragioni che, forse, è possibile giustificare la mancanza di ambizione cinematografica.