Le reazioni di Wall Street all’ultimo film di Scorsese

L’ultimo successo di Martin Scorsese, The Wolf Of Wall Street, è ancora in cima al box office in gran parte del mondo, e l’interprete principale Leonardo Di Caprio sta incrociando le dita per riuscire a vincere l’Oscar il prossimo 2 Marzo 2014 come Miglior Attore Protagonista per il suo ruolo di Jordan Belfort nel film. Quest’ultimo veste i panni di un giovane agente di borsa che riesce ad inventarsi un metodo per guadagnare una marea di denaro, sulle spalle di piccoli investitori ignari, secondo il cosiddetto pump and dump. Qualche giorno fa il film è stato mostrato proprio a Wall Street, tra i numerosi lavoratori che, in parte, hanno avuto da ridire su questo ritratto della loro realtà quotidiana, dimenticando forse che il film è ambientato negli anni ’80.

Vi riportiamo di seguito una recensione sul film, pubblicata sulla rivista Business Insider:

c9ba6d83a24ab75f00c4f2a5e3049b0d“Nascosto dietro al palazzo di Goldman Sachs, al numero 200 di West Street, il Regal Battery Park Theater ha ospitato ieri sera l’anteprima del nuovo film di Martin ScorseseThe Wolf of Wall Street”. Il film, che racconta la vita di Jordan Belfort, ciarlatano e artista del pump-and-dump, è molto atteso in questa zona della città. La parabola discendente di Belfort è sicuramente fastidiosa, ma ugualmente lo sono state le esultanti reazioni del pubblico dell’alta finanza davanti alle sue continue violazioni della legge. Intanto diamo atto a Scorsese e Di Caprio, che interpreta Belfort, di aver realizzato un film anfetaminico ad altissimo voltaggio, capace di intrattenere lo spettatore per ben tre ore. Però, insomma, la mia critica principale è molto semplice: Jordan Belfort ha truffato un sacco di gente – e considerata la natura delle sue truffe, un sacco di gente non molto ricca – rubando loro tonnellate di denaro. Ha poi usato questi soldi per comprare cocaina, donne, macchine di lusso e yacht. Sono sicuro che mettere in scena le sue bravate sia stato più che appagante dal punto di vista cinematografico, va bene, però c’è una bella differenza tra prendere in giro Wall Street e celebrare lo stile di vita di Jordan Belfort. Per farla semplice, penso che il film avrebbe reso un servizio migliore se avesse fatto fare a Belfort la figura del cattivo. Forse il film un po’ ci prova e io l’ho semplicemente visto con il pubblico sbagliato. C’erano un sacco di professionisti della borsa in quella sala. Dopotutto, il cinema era nel distretto finanziario di Manhattan e il film  ha “Wall Street” nel titolo. Non bastasse, l’ascensore del Battery Park Regal Theater  dà direttamente sulla piazza di scambio di Goldman Sachs. Si fa un gran parlare di come Wall Street sia cambiata dopo la crisi. Più disciplina, meno bonus e anche le feste non sono più quelle di una volta. Ma di certo è impossibile rendersene conto, osservando questi ragazzi al cinema mentre guardano un film del genere.

THE WOLF OF WALL STREETQuando Belfort – ai fatti un drogato – fa a pezzi il cuscino del divano per prendere la sua riserva di cocaina, tutta la sala lo incitava urlando. Dopo, inframezzato da Braccio di ferro che mangia gli spinaci, il film mostra Belfort completamente fatto di Metaqualone (un rilassante muscolare) che tira su ancora cocaina nel tentativo di riprendersi sempre più urla e applausi. Il momento peggiore, se vogliamo [attenzione spoiler…] è stato quando, più avanti nella storia, i federali costringono Belfort ad indossare un registratore per incastrare alcuni colleghi. Durante l’incontro con il suo numero due, Di Caprio gli passa un pezzo di carta con su scritto “Non dire nulla, ho un registratore addosso.” Ecco, a quel punto la folla è letteralmente esplosa. Non fare la spia! Mai tradire uno dei tuoi! Banchieri: Prima di tutto non si fa il tifo al cinema. Davvero, fa un brutto effetto. Potete ridere, ma non esultare. Secondo, sghignazzare mentre Leo cerca di eludere un’indagine federale non è esattamente in linea con quelli che dovrebbero essere i nostri valori sociali. C’è da sperare che questo genere di euforia sia caratteristica del solo Financial District – ed è anche vero che c’era un sacco di roba da bere gratis (la Paramount ha offerto Martini e pop-corn prima dell’ingresso in sala) – perché sarebbe davvero un peccato se Martin Scorsese avesse accidentalmente ispirato qualche futuro Jordan Belfort”.

Fonte: Rubic / Business Insider