Mamma Li Turchi, seconda edizione del festival del cinema turco a Roma

Dopo aver riscosso un notevole successo lo scorso anno con la prima edizione, torna alla Casa del Cinema di Roma il Festival del cinema turco, Mamma Li Turchi. Arrivano con i film, di cui il regista Ferzan Ozpetek è nuovamente Presidente Onorario. Questo festival parte oggi, 18 Ottobre, per terminare domenica 21, e ogni giorno sono previste interessanti proiezioni, incontri e masterclass per conoscere più a fondo un cinema vicino di casa, ma quasi sconosciuto al pubblico italiano. Si alterneranno lungometraggi, documentari e cortometraggi, tra i più significativi del panorama cinematografico turco di questo periodo e un focus in particolare sarà dedicato a Nuri Bilge Ceylan, un cineasta che ha raccolto molti premi ed è attualmente uno dei più desiderati nei maggiori Festival del mondo. A parte il recente C’era una volta in Anatolia, tra i suoi film ricordiamo Uzak e Le Tre Scimmie che saranno proiettati durante il festival.

Introdotto da Caterina D’Amico, Direttrice della Casa del Cinema, Egemen Bagis, Ministro turco per gli Affari Europei ha iniziato dicendo: Buongiorno a tutti. La Turchia è candidata alla comunità europea, ci sono negoziazioni e malintesi che si stanno risolvendo proprio in questi giorni. Ringrazio l’organizzazione del festival e Ferzan per il suo contributo. Sono felice di essere insieme a due registi importanti a livello internazionale e notiamo che il loro successo è espresso dal numero di gente in sala solitamente. Dieci anni fa si giravano in Turchia appena una decina di film all’anno, invece ora una settantina. Gli spettatori prima erano 2 milioni, ora 20 milioni all’anno. I film fanno in modo che tutti i preconcetti e i malintesi nei nostri confronti siano inutili e superflui. Un famoso regista russo disse una volta che il cinema non è una conquista ma un consiglio, così anche noi stiamo pensando che per ovviare questi malintesi, useremo il cinema turco. La Turchia seguirà il suo percorso verso la libertà e la democrazia. A volte è stata usata come una comparsa, mentre ora ha una certa rilevanza nel panorama mondiale. La Turchia sta lavorando da 53 anni per entrare nella Comunità europea e l’ostacolo principale, secondo me, sono i preconcetti e i malintesi che ci sono nei confronti di questo paese. Questi sono all’interno della Turchia ma soprattutto nei paesi europei nei confronti della Turchia. La causa principale è la mancanza di informazione. Se temiamo una persona perchè non la conosciamo bene, anche un paese potrebbe avere lo stesso timore verso una cultura diversa. Non possiamo portare tutti in Turchia per far conoscere la realtà.

Hakki Akil ha poi aggiunto: Ringrazio tutti i partecipanti. Con il cinema è possibile avvicinare le culture della Turchia e dell’Italia. Finchè avrò il mandato di Ambasciatore darò il massimo contributo al cinema anche grazie al contributo di Bagis qui accanto a me. Ferzan Ozpetek: Nuri Bilge Ceylan è stato molto gentile a venire per partecipare a questo festival come altri artisti che saranno presenti. Forse sarà la fine della nostra amicizia ma… Ci sono film molto belli, molto toccanti e tutti i film di Nuri, un grande maestro per me. Ringrazio tutte le persone che ci hanno appoggiato per realizzare questa seconda edizione.  Occorre far vedere i film dove non arrivano. In Italia i film turchi sono praticamente sconosciuti. Pochi arrivano, come uno che aveva vinto anni fa a Cannes. Invece sono molto importanti per uno scambio culturale, e far conoscere la Turchia da un altro lato. Chiamato in causa, il regista Nuri Bilge Ceylan ha detto: Ferzan è una grande amico, un maestro, ma anche una persona chiara e limpida in questo settore. Essere a Roma per me è la prima volta, anche se ero già stato in Italia. Ero venuto per l’università in bicicletta, a Venezia e Firenze. Non avevo soldi quindi a volte dormivo per strada con gli hippies di allora. L’arrivo a Roma è stato particolare: viaggio in business, alberghi 5 stelle…un viaggio elitario. Comunque secondo me è bello far vedere i film turchi qui e, secondo me alla fine l’importante è la storia e non dove viene raccontata.


Serap Engin, Direttrice del Festival Turco ha poi concluso dicendo: Con la prima edizione del festival con il nome Mamma Li turchi abbiamo avuto una risposta ottima dalla gente e dagli enti. Abbiamo notato le file ai botteghini e il supporto della stampa italiana. Con l’energia dell’anno scorso si riapre il festival di quest’anno. Tra Italia e Turchia ci sono forti rapporti culturali da molti anni. Siamo qua come Turchia, abbiamo scelto 15 film turchi su una panoramica generale del cinema turco. Quest’anno ci saranno vari film realizzati con Nuri Bilge Ceylan al quale sarà consegnato un premio onorario. A livello di film ci saranno quelli dei registi più esperti ma anche della nuova leva di emergenti. Ci saranno varie sezioni, una per le commedie intitolata “Come Ridono i Turchi“, e fra i documentari e i cortometraggi ci sarà L’Immondizia nel Giardino dell’Eden. 

Per saperne di più visitate il sito www.filmfestivalturcodiroma.org