L’arte sfida la tecnologia e la tecnologia ispira l’arte“. Con questa frase di John Lasseter (chief creative officer della Pixar) comincia il nostro percorso nella storia del cinema d’animazione della nota azienda californiana della Pixar. A un quarto di secolo dal primo cortometraggio (Luxo – avventure di una lampada da tavola) e dopo aver fatto tappa al MoMa di New York, a Tokyo, Londra, Helsinky, Seul, Shangai, approda anche a Milano “Pixar – 25 anni di animazione”. La mostra è visitabile presso il PAC, il Padiglione d’arte contemporanea, ma il tempo stringe e l’ultimo giorno disponibile per ammirarla è il prossimo 14 febbraio. L’esposizione é curata da Maria Grazia Mattei, critica d’arte e direttrice del Meet The Media Group, e presenta oltre a numerosi bozzetti originali, le maquette ( calchi in resina uretanica dei vari personaggi ), installazioni speciali, i primi cortometraggi e gli story board. Dalla saga di Toy Story, passando per Cars e Monsters e Co, fino agli ultimi successi di Up e Wall E, l’arte e la creatività affondano le proprie radici nella tecnologia digitale. Nella Pixar confluiscono le piú diverse pratiche artistiche: pittura, scultura, letteratura, architettura e musica, che sono alla base del processo creativo di ogni lavoro compiuto dal noto studio di Emeryville. Quando ognuno di noi pensa alla Pixar ha subito in mente i film d’animazione e la tecnologia avanzata che c’è dietro, pochi però conoscono la parte centrale che ricopre l’arte tradizionale in questo processo. E dalla mostra emerge proprio questo, cioè che il cinema fatto al computer in realtà ha un’anima antica e classica. Infatti la maggior parte delle opere esposte sono bozzetti e schizzi originali fatti a mano (a matita, acquerello, guazzo e dipinti in acrilico) oltre ai modellini e ai calchi dei personaggi.

John Lasseter divide in tre parti gli aspetti essenziali di un film Pixar e nella mostra sono tutti e tre ben visibili: la storia, il personaggio e il mondo. Raccontare una storia avvincente che tenga il pubblico sul bordo della sedia, desideroso di andare avanti per vedere cosa succede; creare dei personaggi con delle emozioni per i quali il pubblico possa preoccuparsi e anche i cattivi devono far provare emozioni per appassionare; infine il mondo in cui si svolge la trama deve essere credibile ma non realistico. Al PAC di Milano è possibile osservare tutto il processo creativo di un film della Pixar  passo dopo passo, a cominciare dalla scelta dei soggetti, dai bozzetti, gli storyboard, i disegni definitivi approvati dallo stesso Lesseter (la sua firma sulla tavola approvata è una faccina che ride), le maquette per toccare con mano il personaggio, poi la realizzazione in computer grafica ed infine le musiche. Quando si accede all’esposizione si é subito catapultati nell’atmosfera Pixar con Mike e Sullivan, i due protagonisti di Monsters e Co, che accolgono bambini ed adulti per la foto di rito.

In mostra sono presenti anche due istallazioni speciali: Artscape è un’installazione multimediale ad alta risoluzione, su widescreen, creata usando concept art e development art (grazie alla tecnologia digitale, l’arte bidimensionale viene esplorata in un movimento tridimensionale simulato), fonde video e pittura facendo prendere vita ai disegni per un viaggio fra l’Oceano dove nuota Nemo e le cucine del ristorante di Albert Gusteau a Parigi. La seconda installazione è chiamata Zoetrope Toy Story ed è la versione tridimensionale di una invenzione della metà dell’800 che dimostra visivamente come un’immagine ripetuta crei l’illusione del movimento. Per magia, o quasi, Woody e BuzzLightyear, prenderanno a muoversi in una specie di giostra che non potrà che strappare un sorriso.
Tra un collage de Gli Incredibili ed una statuina di Edna Mode è possibile capire il complicato lavoro “da bottega creativa” (come lo ha definito Maria Grazia Mattei) che sta alla base dei lungometraggi più visti dai bambini di tutto il mondo. Una mostra ai confini della realtà, anzi come direbbe Buzz “verso l’infinito e oltre”. Infine l’esposizione offre un’anteprima sul prossimo atteso tredicesimo lungometraggio Pixar, Brave, in uscita nei cinema a settembre 2012.