Oggi a calcare il red carpet del Giffoni Film Festival è stato l’attore hollywoodiano Nicholas Cage, che prima di incontrare i suoi tanti ammiratori di ogni generazione nell’appuntamento previsto per la sezione La Giuria Incontra, si è raccontato alla stampa rispondendo a tutte le domande in modo completo e con la giusta vena di umorismo misto a cinismo che lo contraddistingue da diverso tempo. Costretto in una giacca di gusto discutibile, sicuramente non molto adatta alla temperatura di Salerno e dintorni, l’attore appartenente alla famiglia Coppola, si è dimostrato disponibile e amichevole con tutti i ragazzi accorsi a rubare una foto e un autografo, e soffermandosi sulla sua carriera passata e futura ha detto…

1) Come ti trovi nel Sud Italia e quali sono i tuoi progetti futuri?

Tu probabilmente ne sai più di me.  Il prossimo film è Frozen Ground con John Cusack e tratta di un serial killer in Alaska. Lui fa l’omicida e io il poliziotto che lo insegue.

2) Tu sei appassionato di supereroi, come nasce la tua passione e in futuro interpreterai un altro personaggio dei fumetti come Ghost Rider?

Non colleziono più niente veramente. Era una mia passione da ragazzo, ho letto molti fumetti ma poi ho capito da solo che i personaggi dei fumetti ricalcano personaggi della mitologia greco – romana e quindi sono un modello da seguire per i ragazzi.

3) Lei ha origini italiane, è italo americano anche se di seconda generazione. Rimane un’ identità con questa cultura? Per lei è così?

Sono fiero del sangue italiano che ho. Sono affascinato da questa cultura, dalla mitologia, dalla storia di questo paese e sono molto in linea con la filosofia e l’atmosfera del Giffoni. Tutti condividono la stessa storia e la stessa esperienza con gioia. Io celebro la cultura. Noi vogliamo che i ragazzi imparino ad amarsi gli uni e gli altri, prima che gli adulti dicano loro di odiarsi a vicenda, per cultura.

4) Tornerà a lavorare come regista? O come produttore? …lei non si riposa mai?

Non ho piani di dirigere o produrre nel prossimo futuro. Ho fatto tante cose ma mi sono preso un anno sabatico. Comunque vorrei concentrarmi di nuovo nel mio lavoro di attore, il mio lavoro principale.

5) C’è un ruolo che vorresti interpretare?

No, e non ho sogni o progetti legati a supereroi.

6) Se potesse cambiare il corso della vita e tornare indietro come in The family man, cosa cambierebbe?

Questa domanda è un po’ una trappola. Ma la risposta è no. Mi sento di dire che ho vissuto questi 48 anni di cui non sento di voler cambiare niente.

7) Nei suoi film spesso di tratta di viaggi tra epoche e mondi diversi? Il suo rapporto con il viaggio reale o immaginario?

Viaggiare penso sia una cosa fondamentale, cibo per la mente, si vedono tante cose nuove e persone nuove.

8) Incontrerà tanti ragazzi qui che magari sognano di entrare in questo mondo del cinema? I suoi consigli? Il successo cosa le ha dato e cosa le ha tolto?

La prima cosa che direi è che un sogno e bisogna portarlo avanti, anche perchè ci saranno sempre persone che diranno che non ne vale la pena. C’è sempre qualcuno che ti butta giù, ma per me l’arte in generale è fondamentale e riesce a combattere il crimine. Se le persone sono arrabbiate si riesce ad allontanarli dal crimine per portarli verso una strada artistica.

10) C’è una persona a cui deve dire grazie?

Ringrazio mia madre.

11) Che rapporto ha con suo zio Francis Ford Coppola? Sei felice nella tua vita?

Sono felice per tutta la famiglia Coppola, anche se io ho gli occhi azzurri e loro no, spero che anche loro siano felici di me.

12) Via da Las Vegas è stata considerata una delle sue performance migliori. Lei cosa ne pensa?

Per me prendere o meno un premio lascia il tempo che trova e non bisogna farsi prendere dalla critica. La felicità è quando le persone che ami stanno bene, il sorriso di un bambino, gli alberi che si muovono con il vento, l’oceano…

13) Che bambino era Nicholas Cage?

Cercavo sempre di ridere o far ridere qualcuno.

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