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Una Serie di sfortunati Eventi, la recensione del primo episodio della serie tv Netflix

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E’ proprio di venerdì 13 che debutta su Netflix l’attesissima serie tv ispirata ai romanzi di Lemony Snicket, già adattati per il grande schermo in un film con Jim Carrey. Stiamo parlano di Una serie di sfortunati eventi, i cui 8 episodi che compongono la prima stagione, sono disponibili da oggi su Netflix Italia. La serie molto attesa dai veri serial maniac, ha l’insano compito di far splendere il mito creato da Lemony Snicket, appunto,  un mito che al cinema non ha avuto l’impatto sperato e si spera che la serie tv ispirata alla sua collana di libri, possa essere molto più che gradevole. Dopo la visione del pilot, possiamo assicurare che Una Serie di Sfortunati eventi ha tutte le carte in regola per diventare un delizioso e divertente guilty pleasure in bilico fra realtà e follia.

Rimasti orfani dopo la morte (in circostanze alquanto misteriose) dei loro genitori, Violet, Klaus e Sunny Baudelaire, vengono affidati al Conte Olaf. Malvagio, Menefreghista e dalla personalità pungente, il diabolico conte, interpretato magistralmente da Neil Patrick Harris, vuole mettere le mani sull’eredità che i tre ragazzi hanno ricevuto dai loro genitori. Impresa non facile, soprattutto perchè Violet, Klaus e la piccola Sunny, sono scaltri, intelligenti e di buon cuore. I ragazzini potranno contare sull’aiuto del Giudice Strauss che, suo malgrado, si troverà immischiato nel folle piano del Conte. Inoltre sarà proprio l’integerrimo Klaus a cercare di far luce sulla sciagura che ha distrutto la sua famiglia.

Brillante, divertente ed emozionante

Al di là di qualsivoglia aspettativa, il pilot di Una Serie di sfortunati eventi, getta le basi per una produzione televisiva unica nel suo genere. Grazie ad una scenografia accattivante (che alla lontana ricorda quella di Pushing Daisies) e con un cast molto funzionale (a dirla tutta Neil Patrick Harris è il vero cavallo di battaglia), la serie ideata da Mark Hudis, stupisce e colpisce in maniera inaspettata. Non solo il plot è assolutamente coinvolgente grazie a questo suo sagace mix di drama e commedia grottesca, ma gli autori sono stati competenti nell’impedire che la serie potesse cadere nella morsa nel trash e in trovate assurde e banali. Il pilot di Una Serie di sfortunati eventi infatti è l’incipit perfetto; si pondera sia la caratterizzazione dei personaggi – i 3 protagonisti non potevano fare di meglio – e soprattutto con calma e parsimonia si delinea la linea narrativa, attenta a svelare tutto il necessario senza bruciare le tappe. Un prodotto sui generis per palati fini, che convince soprattutto perché riesce a soppesare i due universi dello show: il lato fanciullesco ed il mero entertainment.

Neil Patrick Harris, il Conte Olaf che tutti aspettavano

Sono orami celebri le doti recitative di Neil Patrick Harris. L’attore reso famoso per il ruolo in How I Met your Mother, spazia fra il cinema e teatro, fra ruoli drammatici e personaggi macchiettistici. Il suo conte Olaf è forse il ruolo più preponderante, la prova di maggiore importanza per l’attore americano. Non era facile riuscire a ritrarre un personaggio del genere e, soprattutto, a superare quello interpretato da Jim Carrey, eppure l’uomo di spettacolo ha compiuto un’impresa impossibile. Ancora più cinico e calcolatore rispetto al suo alter ego cinematografico, Patrick Harris porta sul piccolo schermo un Conte Olaf teatrale, terribilmente affascinante, un villain d’altri tempi che riesce a cogliere alla perfezione le intenzioni della serie tv.

Se il pilot ha questa forza narrativa, sicuramente i restanti episodi saranno da leccarsi i baffi.

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The Walking Dead: cosa sappiamo dei tre nuovi attesi spin-off

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Lauren Cohan e Jeffrey Dean Morgan nei panni di Maggie e Negan

Dopo la tanto attesa conclusione, di cui i fan ancora continuano a parlare, The Walking Dead si accinge a continuare il suo viaggio grazie a tre nuovi spin-off. Protagonisti saranno la coppia Rick-Michonne, Maggie&Negan, e, infine, Daryl Dixon. Ma andiamo a scoprire qualche dettaglio in più.

Basato sull’omonima serie a fumetti, a cura di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie AdlardThe Walking Dead è andato in onda per ben 11 stagioni – per un totale di 177 episodi – e ha presentato al pubblico del piccolo schermo alcuni dei personaggi più belli di sempre.

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Una scena di The Walking Dead

Frank Darabont è la mente dietro al progetto televisivo, reso memorabile dai volti di Andrew Lincoln, Norman Reedus, Melissa McBride, Jeffrey Dean Morgan Lauren Cohan (tanto per citarne qualcuno).

Il successo della serie ha fatto sì che venissero realizzati ben tre spin-off, prima della conclusione di tutti gli episodi: Fear The Walking Dead (che si concluderà con l’ottava stagione), The Walking Dead: World BeyondTales of the Walking Dead.

A ciò si aggiungeranno i prossimi titoli – l’unico ad averne già uno è quello dedicato a Maggie e Negan, che si chiamerà The Walking Dead: Dead City – che andranno a comporre un puzzle sempre più ricco e avvincente.

The Walking Dead | Lo spin-off dedicato a Rick e Michonne

Tornati sul set nel mese di febbraio 2023, Andrew LincolnDanai Gurira (rispettivamente interpreti di Rick e Michonne) saranno i protagonisti di 6 episodi. Il titolo provvisorio della miniserie, attesa per il 2024, è The Walking Dead: Summit, lo showrunner Scott M. Gimple, mentre le riprese si svolgono tra il New Jersey e Atlanta.

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Danai Gurira e Andrew Lincoln nei panni di Michonne e Rick

L’ultima volta che i due personaggi hanno diviso la scena eravamo nel 2018, per cui le aspettative restano altissime e la reunion urge. Nonostante il timore di una dipartita di Rick Grimes (durante la nona stagione), i fan dello show hanno avuto la sorpresa e il piacere di rivederlo sui titoli di coda dell’ultima puntata di The Walking Dead.

A quanto pare, l’uomo avrebbe trascorso circa sei anni da prigioniero della Civic Republic, e sarà appunto questa la cornice in cui ritroverà l’adorata e coraggiosa Michonne. Già si preannuncia un’avventura epica, all’insegna del grande amore.

Oltre ai due nomi già noti, il cast si è di recente arricchito di una new entryLesley Ann-Brandt, nei panni di Pearl Thorne.

Le nuove avventure di Daryl Dixon

Uno dei personaggi principali più amati di sempre è, senza dubbio, Daryl Dixon, a cui presta il volto Norman Reedus. A fine undicesima stagione, lo abbiamo visto prendere congedo, rigorosamente a bordo della sua Harley, dalla sua famiglia e dall’amica di lunga data Carol (McBride), alla volta di nuove memorabili imprese.

L’uomo arriverà niente meno che in Francia, trovando un paese devastato ma ancora capace di resistere. Qui incontrerà la bella Isabelle (Clémence Poésy), con la quale condividerà una missione legata al passato. Il progetto dovrebbe anche ricollegarsi alla scena finale di The Walking Dead: World Beyond.

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Norman Reedus interpreta Daryl Dixon in The Walking Dead

Adam Nagaitis, Anne CharrierEriq EbanoueyLaika Blanc FrancardRomain LeviLouis Puech Scigliuzzi completano il cast della serie ambientata in Francia e creata dal produttore esecutivo Scott M. Gimple.

La prima stagione, composta da 6 episodi, dovrebbe approdare su AMC e AMC+ nell’autunno 2023, e presenterà persino una nuova variante di zombie.

The Walking Dead: Dead City | Teaser trailer e news sullo spin-off dedicato a Maggie e Negan

Stando a quanto riportato, la trama di The Walking Dead: Dead City sarà incentrata sulle vicende di Maggie (Cohan) e Negan (Morgan), in una Manhattan post-apocalittica, alle prese con morti viventi e vivi senza limiti e scrupoli.

Oltre alla coppia di protagonisti, troviamo nel cast Gaius Charles, Karina Ortiz, Mahina Napoleon, Jonathan Higginbotham, Michael Anthony, Trey Santiago-Hudson, Charlie Solis Zeljko Ivanek.

6 episodi compongono la prima stagione, il cui debutto è previsto per giugno 2023. Eli Jorne è lo showrunner.

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The Last of Us: recensione no spoiler della prima stagione | Tiriamo le somme

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La recensione di The Last of Us – Newscinema.it

La prima stagione di The Last of Us è giunta al termine con il nono episodio in onda su NowTv e Sky. Dopo averla vista tutta, settimana dopo settimana, vi diciamo cosa ne pensiamo in una video recensione.

Si è conclusa da poco la prima stagione di The Last Of Us, la serie targata HBO ispirata all’omonimo videogioco che ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo. Suddivisa in nove episodi di durata variabile e ambientata in un mondo post-apocalittico, The Last of Us continuerà con la seconda stagione già confermata.

Noi l’abbiamo vista tutta e nella video recensione qui sotto potete scoprire cosa ne pensiamo. Analizziamo pro e contro, condividiamo il nostro punto di vista su vari dettagli della serie e vi mostriamo anche un curioso video in cui è montato il videogioco con la serie in modo alternato per sottolineare la fedeltà di questa con il materiale originale.

La video recensione della prima stagione di The Last Of Us

The Last of Us: di cosa parla la serie

La serie HBO si svolge 20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, uno scaltro sopravvissuto, viene incaricato di far uscire di nascosto Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante attraverso gli Stati Uniti nel quale i due dovranno dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.

Tra le star della prima stagione troviamo Pedro Pascal e Bella Ramseynei panni dei due protagonisti principali insieme a  Gabriel Luna, nel ruolo di Tommy, Anna Torv che interpreta Tess, Nico Parker è Sarah, Murray Bartlett è Frank, Nick Offerman è Bill, Melanie Lynskey è Kathleen, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene, Jeffrey Pierce interpreta Perry, Lamar Johnson è Henry, Keivonn Woodard è Sam, Graham Greene è Marlon ed Elaine Miles riveste i panni di Florence. Fanno parte del cast anche Ashley Johnson e Troy Baker (qui trovate la guida ai personaggi della serie).

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YOU 4: un professore che vive a South Kensington? | Gli errori dell’ambientazione inglese

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La locandina di You – Newscinema.it

La seconda parte della quarta stagione di You comincerà il 10 Marzo su Netflix. In attesa dei nuovi episodi andiamo ad analizzare alcuni errori della sua ambientazione londinese. 

La quarta stagione di You è iniziata circa un mese fa e il 9 marzo riprenderà anche la seconda parte. Dopo aver lasciato gli Stati Uniti e la sua vecchia vita, Joe Goldberg (Pen Badgley) si è trasferito a Londra, dove ha rubato l’identità di un professore universitario. Tutta la nuova stagione si svolge, quindi, nella capitale inglese, ma i fan hanno notato diversi errori sull’ambientazione europea che non si vedevano dai tempi di Emily in Paris.

Joe “ama” camminare

Nella serie, Joe dichiara che non gli dispiace camminare un po’ per recarsi al lavoro. Tuttavia, la distanza tra l’università nell’East London e il suo appartamento nel South Kensington è semplicemente ridicola. Per arrivare da un punto all’altro camminando, infatti, occorrono due ore: quattro, se si considera andata e ritorno. Una persona che percorre quattro ore a piedi tutti i giorni per andare a lavorare non è molto realistico.

Un professore che vive nel South Kensington

Dopo essersi trasferito, Joe smette di essere un bibliotecario e si trasforma in un docente universitario molto stimato. Per quanto un professore universitario possa essere una professione redditizia, è altamente improbabile che uno stipendio del genere basti per permettersi un appartamento come quello di Joe.

Il South Kensington è uno dei quartieri più costosi di Londra, dove un trilocale costa in media tra i due e i tre milioni di sterline. In un’intervista a Wired, l’attore ha spiegato che Joe può pagare la casa grazie all’eredità di Love, ma appare comunque una cifra improbabile.

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L’appartamento di Joe – Newscinema.it

Un camino in ogni angolo

Si può notare che praticamente ovunque vada, Joe si ritrovi in un luogo dove c’è un camino, quasi a volere restituire un’ambientazione londinese vittoriana. Tuttavia, oggi a Londra i camini nelle case non sono così tanti, quasi il contrario. A partire dal 1956, infatti, il governo ha iniziato una campagna per eliminarli, in modo da diminuire il tasso di inquinamento e fumo nelle zone pubbliche.

L’esagerazione dello slang

Senza dubbio, lo slang inglese è molto popolare ed esistono tantissimi meme e parodie sulle differenze tra l’inglese e l’americano. Tuttavia, gli scherzi e le incomprensioni nella serie su questo fatto sono semplicemente esagerate. Basti pensare alla scena in cui Joe si trova in aula e non capisce che cosa si intenda con la parola “pants“. Un’intuizione non così difficile da comprendere, considerato il contesto.

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