10 cose che (forse) non sapete su Jake Gyllenhaal

“Viviamo in tempi tristi, dove gli attori fanno i politici e i politici fanno gli attori”, una citazione davvero irriverente per un attore che nel corso degli ultimi anni, ha messo a segno un successo dietro l’altro interpretando ruoli completamente agli antipodi. Senza ombra di dubbio l’affascinante Jake Gyllenhaal  non ha mai preferito la strada più facile per arrivare al successo.

Reduce dal successo dello scorso 2 settembre ottenuto durante la 73^edizione della Mostra cinematografica di Venezia con il thriller Animali Notturni, diretto da Tom Ford ed interpretato insieme ad Amy Adams, il bel Jake tornerà in tutte le sale cinematografiche il prossimo 15 settembre con un altro film che sicuramente gli garantirà un ennesimo e meritatissimo successo dal titolo Demolition, diretto da Jean Marc Vallée,  nel quale interpreta un uomo che cercherà di uscire dal vortice della depressione che lo sta spegnendo giorno dopo giorno, in seguito alla morte dell’amata moglie in un incidente stradale. Jake Gyllenhaal nella sua carriera è stato un cowboy gay, uno sciacallo mediatico quasi anoressico e dallo sguardo psicotico, un’affascinante principe di Persia, un rappresentante di medicinali, un pugile dal fisico scolpito e tanto altro ancora, ma pensate di sapere davvero tutto su questo attore?

1) L’attore dal sangue blu. Il nostro Jake non è solo un attore nobile d’animo, il suo sangue svedese da parte del padre e russo da parte della madre, è davvero nobile in tutti i sensi. Le sue origini discendono direttamente da un geologo mineralogista che fu membro della famiglia nobile svedese dei Gyllenhaal. Come se non bastasse, appartiene ad una famiglia ben inserita nel mondo di Hollywood, essendo il figlio del regista Stephen Gyllenhaal e della sceneggiatrice Naomi Foner, e fratello dell’attrice Maggie Gyllenhaal.

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2) Il figlioccio di Hollywood. Viste le sue origini non c’è da stupirsi nel leggere i nomi della sua madrina e del suo padrino di battesimo. Già dalla tenera età, alcuni degli attori più celebri di Hollywood hanno stretto a loro il piccolo Jake. In particolar modo Jamie Lee Curtis e Paul Newman hanno avuto l’onore (o meglio lui ha avuto l’onore) di avere una madrina ed un padrino d’eccezione. Tra l’altro quest’ultimo insegnò ad un giovane Jake a portare la macchina, impartendogli le prime lezioni di guida.

3) A piedi scalzi si vive meglio. Questa è la filosofia di vita del cognato Peter Sarsgaard, che ha tramandato anche a Jake Gyllenhaal, il quale pare aver preso davvero sul serio il consiglio del marito della sorella Maggie. Camminare o correre a piedi scalzi è una comodità impossibile da provare con le scarpe da ginnastica, per questo motivo preferisce indossare delle calzature dalla suola davvero bassa per poter stare a contatto il più possibile con il pavimento.

4) Un’esperienza elettrizzante. Sembra che nulla spaventi Jake Gyllenhaal. Ogni ruolo che gli viene proposto rappresenta una sfida e il suo unico obiettivo è rendere il più verosimile possibile il suo personaggio. Per questo motivo, poco prima di iniziare le riprese del film End Of Watch, decise di trascorrere del tempo in un comando di polizia, partecipando anche ad alcuni blitz per rendersi conto, quanto è pericoloso il lavoro del poliziotto e quali rischi corre ogni giorno. Come se non bastasse tale era la voglia di conoscere quel mondo che si fece sparare con il teaser, arma con la quale i poliziotti immobilizzano i criminali prima di arrestarli.

5) Ad un passo da Spider Man. Un attore come Jake Gyllenhaal è strano che ancora non abbia preso parte ad un film basato su un personaggio dei fumetti, visto che sembra una moda in quest’ultimi anni. Ma forse non sapete che in realtà Jake è stato ad un soffio dal dover interpretare l’Uomo Ragno, nel secondo capitolo di Spider Man. Venne scelto dal regista come sostituto di Tobey McGuire, il quale si era infortunato alla schiena durante le riprese di Seabiscuits. Ma tale era l’attaccamento alla tutina blu e rossa di McGuire, che decise di tornare sul set nonostante il dolore alla schiena e dando, di conseguenza, il ben servito a Jake.

6) In prima linea in difesa dell’uomo e della natura. Tra i mille impegni che compongono le giornate del bel Jake Gyllenhaal, ci sono vari progetti per aiutare le persone più bisognose e per salvaguardare l’ambiente che ci circonda. Tali impegni per Jake sono importanti tanto quanto un ruolo da interpretare in un film. Membro anche di un associazione che aiuta gli studenti indirizzati al college, ha preso parte a vari programmi che riguardano la cultura, l’educazione, la non violenza e i diritti umani. Da poco ha prestato il suo volto per una campagna dal titolo “Stand Up To Cancer” insieme ad altri suoi colleghi.

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Jake Gyllenhaal e Heath Ledger

7) Un’amicizia per sempre. Spesso quando si lavora così tanto, cambiando set e partner con i quali condividere la scena, c’è la possibilità di conoscere persone che vale la pena frequentare anche al di fuori dell’ambiente lavorativo. Proprio questo è il caso che riguarda Jake Gyllenhaal e l’indimenticabile Heath Ledger. Conosciuto durante le riprese del film I segreti di Brockeback Mountain, nel quale interpretavano i due cowboy gay, colpevoli solo di amarsi nonostante avessero già una famiglia, non si sono mai persi di vista come di solito accade in questi casi. Tale era il loro legame che Heath Ledger e Michelle Williams lo scelgono come padrino della loro piccola Matilda Rose. A seguito della prematura morte del suo amico, Jake Gyllenhaal si è chiuso in sé stesso per cercare di metabolizzare la tragica notizia, decidendo di non parlarne con nessuno.

8) Mai fare dispetti agli struzzi. Dopo aver visto un po’ di film con Jake Gyllenhaal, aver saputo che si è fatto sparare volontariamente con il teaser, teoricamente non dovrebbe esserci nulla che spaventi il bel Jake. Ma non è così. Il suo terrore più grande è rappresentato dagli struzzi, quei grandi uccelli che sono tanto brutti quanto cattivi se vengono stuzzicati. Il motivo di tale spavento è stato causato da un uomo che gli suggerì di non avvicinarsi agli struzzi facendo rumori o movimenti bruschi, se non voleva correre il rischio di farsi strappare gli occhi e il cuore.

9) Il re dei fornelli di Hollywood. Davvero una fonte inesauribile di sorprese Jake Gyllenhaal, il quale sembra essere bravo a fare davvero tutto. Come se non bastasse sembra essere un cuoco eccellente, a detta dei suoi colleghi e amici che hanno provato la sua cucina. Passare del tempo a pasticciare in cucina e cucinare dei manicaretti per i suoi ospiti è una delle sue passioni più grandi ed inoltre, pare che sia l’ancora di salvataggio della collega Anne Hathaway, la quale non esita a chiamarlo appena le si presenta un dubbio su un piatto o magari su come fare il pane grattuggiato (tanto per citarne uno).

10) Ci vuole un fisico bestiale. Ricapitolando, bravo a cucinare, attento a tematiche importanti di beneficenza, bravo nel suo mestiere, di nobili origini, possibile che non abbia un difetto? A quanto pare no! Durante le riprese di Prince of Persia, basato sull’omonimo videogame, il bel Jake Gyllenhaal ha fatto talmente tanta palestra da mettere su davvero una bella massa muscolare, che lo  rende fiero ancora oggi. Forse l’unico difetto è quello di essere un po’ narcisista.

Donne, tirate un bel sospiro di sollievo, Jake Gyllenhaal è umano!