Festival
Berlinale 2016, dieci film da non perdere
Un anno passato a discutere sul film Knight of Cups di Terrence Malick senza tralasciare il film diretto da Sam Taylor Johnson Cinquanta Sfumature di Grigio. E quest’anno cosa ci aspetta? NewsCinema seguirà, dall’11 al 21 Febbraio 2016 la 66° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino – che ha ospitato nel 2015 varie anteprime – e prevede anche quest’anno una lista dei film molto interessante. Potsdamer Platz diventerà ancora una volta un ritrovo per i tutti i cinefili, e qui di seguito potete scoprire alcuni dei film più attesi che lasceranno un segno e dei quali parleremo nelle prossime settimane.
CHI-RAQ
A QUIET PASSION
La grande americana Emily Dickinson scrisse poesie di ingegno frizzante e un’ innovazione ossessionata dalla mortalità. Ha vissuto in un isolamento auto-imposto nella sua stanza, ed ha acquisito notorietà nella comunità locale come una eccentrica vestita di bianco. In merito alla sua vita è stato scritto molto, e alcuni mettono in discussione l’ipotesi di una figura triste e caratteristica (Adam Phillips in un capitolo memorabile della Scatola di Houdini celebra un artista dalla fuga mentale abbagliante, che viveva nelle sue condizioni). Dopo il suo splendidamente romantico Sunset Song, Terence Davies presenta il suo film biografico sulla Dickinson alla Berlinale, con Cynthia Nixon nel ruolo della poetessa. Di forte empatia e con un occhio verso trame di una disadattata malinconia.
UNITED STATES OF LOVE
Il dramma Floating Skyscrapers di Tomasz Wasilewski è stato un successo importante per il regista di Varsavia, e un passo in avanti rivoluzionario per la Polonia nella sua raffigurazione schietta di un’ intensa storia d’amore tra due uomini opposti dalla società. Tre anni dopo, il suo United States of Love è in competizione alla Berlinale, e promette questa volta “una storia di donne, con le donne, e raccontata dalle donne“. Quattro donne cercano svago attraverso le attrazioni tabù della vita nella Polonia del 1990, subito dopo la caduta del comunismo, quando l’aria di una possibilità euforica si mescola con la persistente atmosfera palpabile di soffocamento.
THINGS TO COME
Mia Hansen-Love, che ha diretto il nostalgico amore di gioventù in Goodbye First Love and Eden, porterà il downbeat anni ’90 sulla scena electro francese che ha generato il duo dei Daft Punk, nel suo attesissimo quinto lungometraggio Things to Come in anteprima in concorso alla Berlinale. Con Isabelle Huppert e André Marcon, il film racconta di Nathalie e Heinz, due insegnanti di filosofia sposati da molti anni. La scintilla sembra essere svanita dal loro rapporto ormai di abitudine e compagnia, con l’imminente morte della madre eccessivamente possessiva di Nathalie. Heinz annuncia di aver una nuova amante e Nathalie si imbarca in un’ estate di radicale cambiamento incerto.
BORIS WITHOUT BEATRICE
L‘attrazione principale è il fatto che sia diretto da Denis Cote, che ha un track record di film di questo genere, il più silenziosamente idiosincratici ed intelligenti. Il suo ultimo lavoro parla di un uomo compiuto e arrogante (James Hyndman) la cui moglie è un ministro del governo a letto con la depressione – e lui cerca di sfuggire a questa situazione attraverso una serie di cose. La comparsa di un misterioso straniero (Denis Lavant) lo spinge a fare il punto della sua vita.
AVE, CESARE!
L’ultimo film di Joel e Ethan Coen, annunciato come una commedia misteriosa, è il film di apertura della Berlinale 2016. Riunisce una serie di star come Josh Brolin, George Clooney, Ralph Fiennes, Scarlett Johansson, Frances McDormand, Tilda Swinton, Channing Tatum e Dolph Lundgren, per la storia di un uomo fissato con il lavoro nell’industria cinematografica di Hollywood degli anni ’50 che ha cercato di scoprire cosa è successo ad un attore scomparso dopo una pesante bevuta. I fratelli Coen hanno avuto l’idea e il titolo per il film più di un decennio fa, con i dettagli in fase di continuo aggiornamento (che inizialmente doveva essere ambientato negli anni ’20), fino ad ottenere questa realizzazione finale.
DESPITE THE NIGHT
Il regista francese Philippe Grandrieux è sempre fortemente contraddittorio, e il suo ultimo comportamento notturno estremo è parte di una poesia cruda e di una sublime atmosfera oltre al nichilismo spavaldo e shock violenti. Seducente e che prende allo stomaco di volta in volta, il suo mondo oscuro di doppio ed ambiguità vede un uomo chiamato Lenz tornare a Parigi in cerca di una vecchia fiamma che ama ancora, solo per essere coinvolto in altri coinvolgimenti sensuali e in un mondo sotterraneo macabro. La sua sperimentazione visiva è fresca ed avvincente senza fine, anche se la sua politica sessuale è contenziosa. Ariane Labed e Roxane Mesquida sono nel cast. Il film sarà proiettato alla Settimana della Critica di Berlino.
ELIXIR
Opera del video artista di Mosca Daniil Zinchenko. Pieno di colpi immaginari, il film è ambientato in un bosco dove i guerriglieri di parte e cosmonauti vagano in una specie di palude spazio-tempo con un problema per le anime perdute, mentre uno scienziato che lavora su un elisir cerca il loro DNA come un ingrediente vitale. E’ un film grandioso con grandi idee e terribilmente ironico, con la resurrezione dell’anima russa.
STARVE YOUR DOG
Ricco di colori saturi, con un immagine straordinariamente bella e un allucinogeno vigore, l’opera low-budget più recente del regista marocchino Hicham Lasri Starve Your Dog è manifesto del cinema arabo punk. E’ difficile a volte discernere proprio quello che sta succedendo tra le immagini brulicanti e la cacofonia. C’è una trama attorno con il tentativo di un giornalista di intervistare Driss Basri, un ex ministro, sui rapporti oscuri di quel regime. Ma la sperimentazione vivida e surreale avvolta attraverso quel bizzarro incidente per le strade di Casablanca in un film che cita sia Shakespeare che i Daft Punk è abbastanza fermo, anche se le risonanze politiche sono difficili per i non-locali.
SIXTY SIX
New York con il maestro dell’ epoca mash-up Lewis Klahr ci dà un ritratto ipnotico, splendidamente strutturato onirico pop americano con la sua funzione di assemblaggio nel film Sixty Six. Utilizzando la cutout animation, il suono inventivo si fonde in figure della mitologia greca con i supereroi dei fumetti, la lunatica atmosfera noir e i romanzi pulp del 1960. Creato nel corso di un periodo di tredici anni, la dozzina di episodi che compongono questa melodia retrò intricata sono quasi sublimi in punti nella loro risacca di nostalgia e di tracciamento dei resti di ansia collettiva. Il film sarà proiettato alla Settimana della Critica di Berlino.
Fonte: Anothermag.com
Festival
Castiglione del cinema: gli ospiti più attesi della prima edizione | Da Brignano a Paolo Genovese

Enrico Brignano – Newscinema.it
Si svolgerà dal 28 settembre all’1 ottobre 2023 la prima edizione di Castiglione del cinema, nuovo festival cinematografico sulle sponde del Lago Trasimeno. Ecco gli ospiti più attesi nel bellissimo borgo umbro.
Il panorama dei festival nazionali si amplia ulteriormente con la prima edizione, dal 28 Settembre all’1 ottobre 2023, di Castiglione del Cinema, rassegna dedicata al cinema italiano in uno dei borghi più belli d’Italia sulle sponde del Lago Trasimeno: Castiglione del Lago, in provincia di Perugia.
L’evento, diretto dal giornalista e critico Emanuele Rauco, proporrà proiezioni gratuite, incontri e momenti di confronto. Il 22 Settembre alle 10.00 sarà possibile seguire la conferenza stampa di presentazione in streaming sul canale YouTube MADROG o in presenza al Palazzo della Provincia di Perugia. Scopriamo insieme gli ospiti più attesi.
Jasmine Trinca
L’apprezzata attrice, passata per la prima volta dopo vent’anni di recitazione – aveva iniziato nel 2001 con La stanza del figlio di Nanni Moretti – dietro la macchina da presa, presenterà al pubblico il suo esordio da regista: Marcel!, presentato lo scorso anno al Festival di Cannes nelle Séances spéciales. Un’opera che già dal titolo vuole essere un omaggio al grande attore e mimo francese Marcel Marceau (1923 – 2007), lavorando sul sottilissimo confine tra favola e realtà.

L’attrice e regista Jasmine Trincia
Enrico Brignano
Il travolgente comico romano riceverà a Castiglione del cinema il “premio Vaime”, dedicato al grande giornalista e intellettuale Enrico Vaime, uomo di cultura e spettacolo tra i più brillanti d’Italia, nato a Perugia. Un riconoscimento che andrà quest’anno allo showman, altrettanto pirotecnico nei suoi spettacoli televisivi, teatrali e cinematografici. Brignano presenterà inoltre, insieme al regista Alessandro Pondi e all’attrice Monica Vallerini, il film Una commedia pericolosa, di cui è protagonista.
Paolo Ruffini
Tra gli incontri più attesi, anche quello con Paolo Ruffini, comico, attore e regista livornese, che racconterà al pubblico il suo rapporto con il cinema, innanzitutto da appassionato e cultore, attraverso i suoi film preferiti. A seguire, sarà proiettato il documentario Perdutamente, di cui Ruffini è regista: un toccante doc dedicato alle persone che quotidianamente si perdono cura dei propri cari malati di Alzheimer.

Il comico e regista Paolo Ruffini
Laura Delli Colli
Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice, nonché presidente del SNGCI (Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici Italiani) presenterà il suo libro sull’icona del cinema italiano Monica Vitti, soffermandosi però anche sul ruolo del critico cinematografico oggi e su come il cinema italiano può ritornare centrale anche presso le nuove generazioni. Il focus su Monica Vitti sarà accompagnato dalla proiezione della versione restaurata del capolavoro La ragazza con la pistola di Mario Monicelli.
Paolo Genovese
Il regista di Immaturi, Perfetti Sconosciuti e Supereroi incontrerà gli studenti per raccontare loro il mestiere di regista e di sceneggiatore, soprattutto attraverso la commedia e le sue infinite possibilità narrative.

Paolo Genovese, regista e sceneggiatore (fonte: Ansa)
Gianni Amelio
Fra gli appuntamenti principali, rimandando al sito ufficiale della manifestazione per il programma completo, segnaliamo infine il Premio alla Carriera che verrà consegnato a Gianni Amelio, di cui verrà proposto uno dei suoi film sempre attuali: Lamerica del 1994.
Festival
Castiglione del Cinema 2023: info, news e appuntamenti sulle sponde del Lago Trasimeno

Castiglione del Cinema 2023 – Fonte: Instagram – Newscinema.it
Ecco tutto quello che c’è da sapere su Castiglione del Cinema 2023, la rassegna di cui NewsCinema e MadRog saranno Media Partner ufficiali.
Castiglione del Cinema 2023, nella sua prima edizione, è già un evento molto atteso, in quanto il programma è veramente molto ricco. Vogliamo svelarvi tutto quello che c’è da sapere, in modo che non vi perdiate nulla. Dalle info, alle news agli appuntamenti imperdibili.
Il cinema italiano quest’anno ha ricevuto un grosso riscatto, in quanto non solo a Venezia 80 ha dato il meglio di sé, ma adesso anche con una nuova iniziativa, direttamente da uno dei borghi più belli d’Italia, quello di Castiglione del Lago. Ecco cosa dovete sapere.
Castiglione del Cinema 2023: news e info
Dal 28 settembre al 1° ottobre 2023, avrà luogo la prima edizione di Castiglione del Cinema, evento dedicato tutto al cinema italiano, sulle sponde del Lago Trasimeno. Dopo aver subito diversi lavori di restauro, il Nuovo Cinema Caporali, finalmente ha riaperto al pubblico dal 14 settembre e sarà la sede che ospiterà i 4 giorni dell’evento.
Saranno numerosi gli eventi che prenderanno piede a Castiglione del Lago, proiezioni di film, incontri con importanti ospiti del cinema, concerti, masterclass e Q&A con professionisti della settima arte. Il Direttore artistico della rassegna nel cuore dell’Umbria, Emanuele Rauco, già membro attivo dal 2016 della Commissione di selezione della Mostra del Cinema di Venezia e dal 2019 socio della Rete degli Spettatori, è entusiasta di Castiglione del Cinema: “È importante che Castiglione del Lago abbia una sua manifestazione cinematografica duratura nel tempo, per continuare a far scoprire al mondo del cinema le bellezze del Trasimeno, delle sue città e dei suoi borghi…”.
Dai medesimi toni frizzanti, anche la dichiarazione di Luigi Meoni, Presidente dell’Associazione Castiglione del Cinema: “L’idea di Castiglione del Cinema nasce all’indomani della decisione presa dalla Fondazione Ente dello Spettacolo – a cui va il merito, insieme al nostro ringraziamento, di aver portato il mondo del cinema in questi luoghi, facendoli conoscere e apprezzare ai protagonisti che sono stati ospiti negli anni precedenti – di non proseguire questa esperienza a Castiglione del Lago, per cui abbiamo pensato di farla nostra…”.
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Castiglione del Cinema 2023: programma
Gli appuntamenti confermati ad oggi, ai quali si potrà assistere in maniera gratuita a Castiglione del Cinema 2023, sono i seguenti:
- Il regista Gianni Amelio, non solo riceverà il Premio alla Carriera, ma delizierà i suoi ospiti con la proiezione del suo lungometraggio, Lamerica presentato per la prima volta nel 1994;
- Laura Delli Colli, giornalista, scrittrice e presidente del SNGC, presenterà il suo libro, la cui protagonista è una tra le icone del cinema italiano per antonomasia, Monia Vitti;
- Si potrà partecipare ad una Masterclass con il regista, Paolo Genovese, già conosciuto per film quali Immaturi, Tutta Colpa di Freud e Perfetti Sconosciuti;
- Jasmine Trinca e Paolo Ruffini presenteranno i loro rispettivi film, Marcel! e Up&Down – Un film normale;
- Dal cinema di Ieri, con la proiezione del film, La Ragazza con la Pistola di Mario Monicelli, al cinema di oggi con, Per Niente al Mondo di Ciro D’Emilio;
- L’apice per quanto riguarda gli approfondimenti su argomenti sociali e culturali, lo si otterrà grazie ad un intero pomeriggio, dedicato ad una tematica molto delicata, cioè tutto quello che riguarda le carceri italiane. Relatori del mondo giuridico e accademico si confronteranno in un interessantissimo dibattito, fino ad arrivare poi alla fine dell’incontro, nel quale verrà proiettato il film, Peso Morto di Francesco Del Grosso. La trama si concerterà su uno dei casi di malagiustizia più grave d’Italia, cioè quella del caso Massaro, detenuto ingiustamente per 21 anni. Il vero sfortunato protagonista della storia, condividerà la sua esperienza con il pubblico.
Il programma potrebbe diventare molto più ricco nei prossimi giorni, per questo vi consigliamo di seguire il 22 settembre alle ore 11:30 la conferenza stampa di presentazione di Castiglione del Cinema 2023, con il programma definitivo che sarà presente in questa prima importante edizione.
Festival
Venezia 80: Enea | Il dissacrante desiderio di sentirsi vivi

ENEA-NewsCinema.it
Abbiamo visto Enea di Pietro Castellitto in anteprima a Venezia 80, di seguito la nostra recensione.
Presentato in concorso al Festival di Venezia edizione 80, il nuovo lavoro di Pietro Castellitto lo vede sia in regia che in sceneggiatura oltre che come protagonista. Nei suoi 115 minuti di durata porta in scena anche il padre Sergio Castellitto nel ruolo di suo padre e il fratello Cesare ad interpretare suo fratello.
Enea e Valentino sono due giovani amici, da sempre amanti delle feste e impegnati entrambi nello spaccio. Vittime e artefici di un mondo corrotto sono mossi da una vitalità incorruttibile, che li spinge al di là delle regole, sia morali che legali.
La droga e la malavita sono soltanto una parte però di ciò che il sottotesto racconta, una storia familiare particolare a partire dal padre bisogno di evasione, al fratello problematico fino alla madre sconfitta dall’amore. A questi si aggiunge una ragazza che in parte destabilizzerà il trascorso di Enea tra le piaghe di una quotidianità che si fa sempre più incriminata e pericolosa.

ENEA-Giorgio Quarzo Guarascio
Una vastità enorme di simboli e metafore in una società corrotta ma speranzosa, il nuovo lavoro di e con Pietro Castellitto si pone come un interessante estratto sociale dissacrante ma non disarmante. Esemplari interpretazioni che vivono di naturale spirito familiare, vista anche la scelta di Pietro di far ricoprire i ruoli di padre e fratello ai corrispettivi reali, esalta senza dubbio una nutrita ragnatela narrativa cullata su musica principalmente del passato italiano.
Enea: lo specchio di una Roma che si mangia tutto
Benedetta Porcaroli è colei che porterà la dolce sfumatura dell’amore in una vita di inganni e criminalità e lo farà in maniera spontanea, schietta e decisiva. Riflessioni sul rapporto tra droga e giovani hanno l’urgenza di essere esposte in uno scenario come quello odierno, peccato che qui spesso si scelga soltanto di suggerirle, perdendo l’occasione di approfondire qualcosa di necessario.
Una borghesia descritta tra depressione e suicidio, ha come la necessità di sfogarsi, di evadere dalla rabbia repressa tra un linguaggio colorito, immagini sprezzanti e bestemmie evitabili. Lo specchio di una Roma che si mangia tutto, una gioventù vogliosa di arrivare senza troppa fatica e famiglie benestanti nate da padri forgiati sul niente e figli cresciuti sugli allori.

Enea Pietro Castellitto
Ottima la scrittura, che seppur da un lato scricchiola nelle scene esageratamente deliranti, ironizzando su aspetti talvolta adolescenziali e riuscendo così solo in parte, dall’altro vince soprattutto da metà in poi, avvolgendo coi suoi monologhi polarizzanti e gli scambi pungenti tra i personaggi.
Tecnica pungente e riflessioni sociali
Un film sul desiderio di sentirsi vivi ha detto lo stesso Pietro in conferenza stampa, che infatti in tutta onestà riesce nell’intento, raccontando il tutto con un’estrema cura anche dell’aspetto estetico.
Location, colori, luci, un’intrigante direzione registica che Castellitto utilizza, affidandosi a riprese minuziosamente accurate, tra piani sequenza e virtuosismi esplosivi.
L’ottimo finale chiude poi in maniera quasi onirica, astratta, un discorso lungo 115 minuti senza troppe divagazioni. Asciutta, ritmata, frizzante la chiusura veicola ciò che il film ci ha voluto dire fin dall’inizio, nessuno è onnipotente, la ricerca ostinata della felicità libera è possibile ma prima o poi il destino torna a chiedere il conto. In fin dei conti le scelte che prendi decidono l’uomo che sarai.
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