Diego Maradona, il ritratto sincero e toccante di un mito con tutte le fragilità dell’uomo

Il riccio caschetto di capelli neri, i lineamenti morbidi e il sorriso dolce. Il fisico compatto ma atletico. Diego Armando Maradona l’argentino nato a Lanus, cosiddetto Pibe de Oro, a cavallo degli anni ’90 è divenuto per il mondo una sorta di icona, di santino calcistico, ma anche il simbolo di riscatto legato a una città (Napoli) spesso associata a storie di cronaca e attualità negative e controverse. Non è infatti un caso che il documentario sincero e anche toccante del regista Premio Oscar (per Amy, 2016) Asif Kapadia inizi proprio con lo sbarco di Maradona a Napoli, reduce da una stagione molto negativa con il Barcellona, per sentirsi rivolgere da un giornalista alla conferenza stampa di  presentazione, la domanda: “Lei è al corrente del fatto che a Napoli tutto è in mano alla Camorra?”.

Una domanda scioccante che in quel frangente parve insidiosa, provocatoria e fuori luogo, e alla quale l’allora presidente del Napoli Calcio Corrado Ferlaino rispose offeso e amareggiato, intimando al giornalista finanche di abbandonare la sala. Eppure, quella domanda che oggi appare invece quasi profetica su quelli che saranno poi gli sviluppi della storia, individua un po’ la chiave della vita e della carriera di Maradona in quel di Napoli. Dapprima osannato e venerato come un vero e proprio semi-Dio grazie alle inaspettate vittorie che riuscì in breve tempo a regalare alla squadra del Napoli (due scudetti, una coppa Uefa e tanta celebrità) e poi, poco alla volta, mutato in nemico e addirittura diavolo a causa di una serie di vicende e situazioni legate in primis al suo sfolgorante e invidiabile successo, alla connessione stretta che l’argentino aveva instaurato con la famiglia di camorristi Giuliano e alla sua conclamata tossicodipendenza. 

maradona

Ascesa e rovina di un mito calcistico

Attraverso la giustapposizione di immagini di repertorio (partite, interviste, goal memorabili, il tutto selezionato e ri-assemblato dalle circa 500 ore di materiale mai visto dell’archivio personale di Maradona e da lui stesso messo a disposizione), Kapadia narra dunque ascesa e discesa di un mito, un uomo divenuto il sogno di gloria e di riscatto, ma anche (suo malgrado) conferma di una realtà malata, inscindibilmente legata alla camorra e a un successo che spesso e volentieri fagocita le vite, specie per chi come Maradona proviene da realtà profondamente povere e umili, quasi incompatibili con la vita del jet set.

Kapadia inquadra dunque il goleador nella sua doppia veste di uomo fragile e generoso (con l’idea fissa di fare successo per regalare una nuova vita alla propria famiglia) e di campione infallibile, costretto a nascondere le proprie debolezze per stare sempre al passo con il mito. Una dinamica stressante e faticosa che poi crollerà sotto il peso della cocaina, di una dipendenza divenuta sempre più necessaria per colmare il senso di inadeguatezza profondo, legato all’incapacità di restare ancorato alla figura del mito. Il documentario Armando Maradona, però, descrive anche molto bene l’anima di una città calorosa e tentacolare come Napoli. La Napoli tra anni ’80 e ’90, dinamica e colorita, città totalmente affascinata dal mito di un uomo capace di regalarle un frangente indimenticato di successo e notorietà, e che festeggerà per ben due mesi la vittoria del primo scudetto mai conquistato.

Al cinema il 23-24-25 Settembre 2019

Diego Maradona, il ritratto sincero e toccante di un mito con tutte le fragilità dell’uomo
3.5 Punteggio
Riepilogo Recensione
Nel suo essere documentario biografico e specifico sulla vita del campione argentino, Diego Maradona del documentarista Premio Oscar Asif Kapadia mette a fuoco, con indubbie capacità analitiche e narrative, ancora una volta quella trasformazione determinata da un successo imprevedibile e insperato, enorme e fagocitante, un successo spesso distruttivo, specie per chi viene dalla strada e parte dal sogno semplice di regalare una vita migliore a sé e alla propria famiglia. 
Regia
Sceneggiatura
Cast
Colonna Sonora