Insurgent, la recensione dello spettacolare sequel di Divergent

Il 19 marzo la Eagle Pictures distribuirà in tutti i cinema italiani Insurgent, secondo capitolo della trilogia della The Divergent Series. Diretto da Robert Schwentke ed interpretato da Shailene Woodley, Theo James, Naomi Watts, Kate Winslet, Octavia Spencer e Miles Teller Insurgent è un brillante film che, una volta e per tutte, conferma che i sequel possono essere all’altezza dell’originale.

Trama Insurgent

Dopo essere stati identificati come Divergenti Tris (Shailene Woodley) e Quattro (Theo James) attraversano la città nella speranza di trovare degli alleati tra le cinque classificazioni sociali, dette fazioni. Sulle loro tracce c’è Jeanine (Kate Winslet), leader assetata di potere a capo della fazione degli Eruditi, decisa a scoprire il segreto celato in una misteriosa scatola metallica ritrovata nella casa dei genitori di Tris. Ma per aprire la scatola è necessario il potere di un divergente. E Tris nel disperato tentativo di far emergere una volta e per tutte la verità decide di aprire la scatola. Ma prima di riuscirci dovrà affrontare una serie di sfide impossibili che metteranno a dura prova il suo potere di divergente

insurgent recensione

Recensione

Quando abbiamo visto il primo capitolo della The Divergent Series siamo rimasti piacevolmente colpiti. L’ottima regia di Neil Burger, l’eccellente cast composto da volti nuovi ma promettenti e la colonna sonora da urlo avevano avviato una saga che non aveva nulla da invidiare a quel colosso amato da tutti che è Hunger Games. Eppure quando abbiamo visto il cambio di regia da Burger al più fiacco Robert Schwentke (Flightplan, R.I.P.D.) e di sceneggiatura da Evan Daugherty e Vanessa Taylor a Bryan Duffield, Akiva Goldsman e Mark Bomback abbiamo cominciato ad avere i primi timori. Sarà all’altezza dell’originale? O come tutti i sequel si rivelerà una versione allungata e piatta del primo capitolo? I primi trenta minuti di Insurgent purtroppo confermano questi timori tra visioni di Tris forzate, personaggi spuntati a caso privi di vero spessore (Octavia Spencer e Naomi Watts in primis) e dialoghi e scene di azione decisamente poco coinvolgenti. Ma quando la paura di ritrovarsi di fronte alla piattezza dell’ultimo Hunger Games inizia a prendere il sopravvento succede qualcosa: Insurgent evolve trasformandosi lentamente in un sequel divertente ed appassionante che a tratti supera perfino l’originale di Burger.

Gli incredibili effetti speciali, la colonna da sonora da urlo (M83, Imagine Dragons e Lykke Li per citare solo alcuni artisti) e la regia potente di Schwentke rendono Insurgent un film riuscito che accende una speranza in più su queste saghe cinematografiche tratte da libri per ragazzi, destinate tutte da Twilight in poi a divenire un puro fenomeno di marketing. Ed il gran finale, nonostante le similitudini con l’epilogo del sottovalutato The Island di Michael Bay, è una vera e propria gioia per gli occhi arricchita da una chiusura improvvisa che alza l’hype per il prossimo capitolo, sfortunatamente anche esso diviso in due parti. Ma vista l’assoluta spettacolarità di questo sequel noi di NewsCinema rimaniamo fiduciosi sul futuro della The Divergent Series, una di quelle poche saghe che grazie al ritmo, all’intelligenza e alle emozioni che la caratterizzano potrebbe rimanere nel tempo.

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